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Autore: Jery_j    22/03/2012    1 recensioni
Durante il sesto anno ad Hoghwarts Draco deve svolgere un compito importante, uccidere il mago più potente degli ultimi tempi, Silente.
Nel libro non ha il supporto di una persona molto importante per lui che lo aiuti a superare questa prova. Così mi sono immaginata Astoria, una persona speciale per lui, che lo aiuterà in tutto questo e a superarlo insieme.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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  Si sentiva così debole e così solo, non riusciva a trovare una luce nell’oscurità. Gli sembrava tutto così difficile e impossibile da superare. In quel periodo, per lui, tutto era un ostacolo. “Ecco, sono tornato bambino” continuava a ripetersi, non un normale sedicenne. Ma lui aveva un compito importante e non doveva, anzi, non poteva permettersi di sbagliare. Neanche un piccolo dettaglio, doveva essere tutto perfetto.
“Draco!!” una voce lo fece girare e riprendersi dai suoi pensieri. Era lei, l’unica cosa positiva che avesse mai fatto nella sua vita, stare con lei. La luce in quel lago immenso di oscurità che non finiva mai. La ragazza dai lunghi capelli biondi e gli occhi verdi corse verso di lui facendo scaturire nell’aria il suo profumo di cannella che portava fin da bambina. Il sorriso perenne sul viso delicato accompagnava la sua voce dolce, che faceva sempre salire un brivido su per la schiena di Draco, nonostante si frequentassero da parecchio tempo.
“Ti ho cercato dappertutto” disse ansimando.
“Scusa Astoria, stavo riflettendo”. Il sorriso della ragazza si spense assumendo un’espressione confortevole.
“Ancora? Tu ce la farai, ne sono sicura” disse accarezzando una guancia sul volto pallido di Draco.
“Uccidere il mago più potente degli ultimi tempi? E se non ci riesco…insomma…il Signore Oscuro potrebbe uccidere me, la mia famiglia…e te!”
“Vieni” rispose prendendolo per la mano. La ragazza lo portò fino al Lago Nero, il loro posto preferito, dove avevano trascorso i momenti più dolci e più belli della loro vita.
“Ascoltami attentamente” una lacrima gli scese lungo il viso “a me non mi interesse di morire, io voglio solo stare con te…per tutta la vita. Io e te, per sempre”. E così indicò l’albero dietro di loro con intagliato nel legno:


IO E TE.
PER SEMPRE.

“Ma se ti succedesse qualcosa io non me lo perdonerei mai. Tu, Astoria, vali più della mia stessa vita. Tu sei la mia vita”.
Si guardarono negli occhi e si baciarono intensamente così da sentire il profumo dell’altro, da non volere più lasciarlo andare via e stare sulla riva di quel lago per sempre, uno nelle braccia dell’altro.
Astoria scoppiò a piangere. Le lacrime gli rigavano il viso e lo bagnavano come una cascata scende impetuosa. Draco la abbracciò e accarezzò i suoi lunghi e morbidi capelli biondi promettendo a se stesso di non lasciarla mai, per nessuna ragione possibile al mondo.
“Io…scusa…non devo piangere, io non sono una che piange spesso. Insomma, una Serpeverde non dovrebbe mai piangere!” disse asciugandosi così la faccia. Draco si mise a ridere e la avvolse con il braccio baciandole i capelli.
“No signorina, una Serpeverde non dovrebbe mai piangere” fece scherzando su quello che aveva appena detto. Astoria lo colpì sullo stomaco e si sedette  sull’erba fresca.
“Una volta che hai ucciso Silente” Draco si distese sull’erba accanto a lei “io voglio venire con te”. D’improvviso si alzò e le puntò il dito contro.
“No, non se ne parla. Tu sarai al sicuro qui, con Piton”.
“No, io vengo con te, ti ho detto” disse guardandolo con aria di sfida.
“Astoria, piccola Astoria, io ti amo con tutta la mia anima e se tu venissi via con me potrebbe succederti qualcosa. E questo no, non lo permetterò”.
Addolcita dalle parole del biondo si arrese.
“Ok, hai vinto tu” disse alzando le mani in segno di sconfitta. Guardò l’orizzonte e sospirò.
“Mi annoierà questo posto, una volta che non ci sarai più”. Avvicinandosi ancora di più a lei, Draco la prese per il mento.
“Mi mancherai, piccola. Da morire. Io e te. Per sempre”.
“Io e te. Per sempre” fece Astoria appoggiandosi alla sua spalla.




  
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