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Autore: The_Wizard_Who_Lived    22/03/2012    5 recensioni
Il personaggio di Hagrid, che reputo fondamentale nella saga, è spesso tenuto ai margini. Qui ripercorro come sarebbe avvenuta la decisione di Silente di farlo restare a Hogwarts dopo l'ingiusta espulsione, e quindi come da allora Hagrid sia diventato uno dei suoi più fedeli sostenitori.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rubeus Hagrid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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“E quindi è andata così.”

Il professor Dippet era nel suo ufficio, rivolto verso la finestra, intento a spiegare all’insegnante di Trasfigurazione, Albus Silente, ciò che era successo quella notte. I particolari erano molto confusi, e lo stesso Preside aveva qualche dubbio: possibile che il responsabile di tutti quegli attacchi, i peggiori nella storia di Hogwarts, per di più culminati con un assassinio, fosse stato identificato e catturato in così poco tempo? E c’era solo la parola di Tom, quel brillante ragazzo, nonché Prefetto, che era sempre stato sotto una luce quasi protettiva da parte sua, ma dal quale Silente, il solo tra i docenti, aveva sempre messo in guardia…

“Come facciamo ad esserne assolutamente certi, Armando?” mormorò Silente, che andava su e giù per quell’ufficio, in un chiaro segno di inquietudine, “Ho ragione di credere che Riddle abbia detto il falso. Insomma, tu stesso sai che Rubeus non sarebbe mai stato capace di compiere simili atti Oscuri: che prove abbiamo contro di lui, di grazia? Solo…”

“…solo la parola di Riddle, esatto!” esclamò Dippet, girandosi di scatto verso il suo collega, con un’espressione sofferente in volto, “Senti Albus…che alternative abbiamo? Rubeus è stato colto in flagrante, stava proteggendo quel mostro orrendo, ed è venuto fuori che lo teneva con sé da parecchio tempo!”

“Pur se pericolosa, non è stata quell’Acromantula a uccidere la ragazza” ribattè Silente, “come ben sai, il suo corpo non presentava nessun segno di ferite, morsi o abrasioni di alcun genere. Sono molto più incline a credere che si tratti di un assassinio magico.”

“Mi dispiace, Silente, ma dobbiamo attenerci alla realtà dei fatti, ovvero che quel ragazzo è stato sorpreso nel nascondere e proteggere un ragno spaventoso, e non vedo come possano esistere altri mostri del genere all’interno del Castello. Questo è quanto. Io…ho appena mandato un gufo al Ministero. Saranno qui a momenti, per la prassi della bacchetta…”

“E i genitori? Li hai convocati?” chiese Silente, abbandonandosi su una sedia di fronte alla scrivania, ormai conscio di non poter far nulla per quel ragazzo.

“Era mia intenzione farlo, ma ho saputo che non ha nessuno. La madre ha abbandonato la famiglia quando lui era piccolo, e il padre è morto solo due anni fa. Non ha altri parenti.”

“Perciò, espellendolo da Hogwarts, faremo sì che questo povero ragazzo finisca su una strada” sospirò amareggiato Silente, affondando il capo tra le mani, in un gesto stanco.

“Purtroppo sì, Albus. La sua situazione familiare non dipende da noi, però, quindi non sentirti eccessivamente in colpa.”

Alcuni bagliori di luce penetrarono dolcemente dalla finestra, semiaperta: si era fatta l’alba.

“Be’, se non c’è altro, Albus…” borbottò Dippet ansioso, avviandosi verso la scala che conduceva alla camera del Preside.

Assumilo come guardiacaccia.”

Silenzio. Dippet si voltò verso Silente, anch’egli alzatosi in piedi.
“Come?” chiese il Preside, sicuro di non aver sentito bene.

“Assumi Rubeus come guardiacaccia di Hogwarts” ripetè Silente, serio e deciso.

“Guardiacaccia? Qui?! Oh, no, non penso proprio sia una buona idea, Albus…”

“E perché no? Non avrà più la bacchetta, da qui a poche ore. A tutti gli effetti, non sarà più un mago. Ma i suoi voti in Cura delle Creature Magiche, quest’anno, confermano che è la persona giusta. Il ruolo del guardiacaccia non è compito facile, e ti ricordo che ne siamo sprovvvisti da…”

“…da ben quattro anni, sì.” concluse Dippet, annuendo. “E va bene, Silente, non hai torto. Sorprendi sempre con le tue trovate stravaganti, ma ti accontenterò. Ti confesso che mi sentirei più leggero nel saperlo al sicuro e non a mendicare a Diagon Alley…”

“Era quello che volevo sentire, grazie, Armando” sorrise Silente.
“E il Ministero?” chiese a un tratto Dippet.
“Oh, non è facoltà del Ministero decidere che ne sarà di uno studente di Hogwarts che è stato espulso. Assolutamente no.”
“Bene, allora…”
“Sono certo che Rubeus ne sarà felicissimo, vado subito a riferirglielo!” Silente uscì dall’ufficio.

                                                                                                                                    *

Alcune ore dopo, Rubeus Hagrid trascinava il suo baule sulla strada per il Paiolo Magico. Il professor Silente lo aveva infatti invitato a prendere una stanza lì, fin quando non fosse stata pronta una nuova sistemazione che, a quanto pareva, gli sarebbe stata fornita da Silente stesso.

Arrovellato dai pensieri, Rubeus entrò nella locanda, gremita di clienti. Il barista, guardando il baule del ragazzo, gli domandò:”Rubeus! Era giunta voce che fossi stato…”
Rubeus posò il baule a terra, e sorridendo rispose:”Ricordi questo, signore, che Albus Silente è davvero un grand’uomo. Oggi si è comportato meglio di un padre per me…”
  
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