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Autore: LisaAngius    22/03/2012    1 recensioni
FF liberamente ispirata al film l'ultimo dei templari. Vi prego commentateeeeeeee
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incubi rivelatori

 

“Tesoro presto nasconditi, sono arrivati!”

La ragazzina sgranò gli occhioni azzurri terrorizzata e piena di orrore, era successo ancora! Una sua visione si era avverata, ancora una tragedia annunciata da lei che si abbatteva. Forse, si disse, aveva ragione chi sosteneva  che portasse sfortuna, forse lei non prevedeva soltanto quelle cose, forse le faceva anche accadere.

“Alice su! Sbrigati!”. La incalzò la madre prendendola per un braccio e guadandola verso il nascondiglio tra le assi del pavimento

La ragazzina cercò di puntare i piedi, non voleva lasciare la madre sola, aveva paura che le facessero del male cercando lei

“Mamma no! È meglio se vado con loro, non possono provare che ho fatto qualcosa”

La madre scosse la testa esasperata

“Alice, piccola non hanno bisogno di prove lo sai benissimo!”. Le spiegò rinchiudendo la bottola sopra di lei e pronunciando le parole che avrebbero impedito ai soldati di vederla

 

Nel sonno, la ragazzina cominciò ad agitarsi, la parte della sua mente che  manteneva un contatto con il mondo reale sapeva quello che arrivava a questo punto e ne aveva terrore. Non voleva risentire quelle urla, il calore del fuoco che l’aveva costretta a uscire…

Ma stavolta il sogno cambiò e anziché seguire la fine della madre si trovò di nuovo in una sorta di radura buia, e la voce che già tante volte aveva invocato il suo aiuto in sogno riprese a tormentarla

 

La ragazzina si svegliò di soprassalto passandosi una mano sulla fronte sudata e cercando di calmare i battiti irregolari del cuore.

“Jasper…”. Sussurrò guardandosi attorno spaventata

Perché continuava a sognare Jasper che le chiedeva aiuto? Che cosa significava? Si chiese mentre l’ansia cominciava a morderla.

Avrebbe dovuto aiutare Jasper in qualche molto? Era in pericolo forse? E chi era l’altra ragazza che chiedeva il suo aiuto? Poteva essere qualcuna  che era in pericolo assieme a loro?  Ma chi?

“Non dormi bene piccola?”. Fece una voce divertita alla sua destra

I muscoli della moretta si irrigidirono mentre i suoi occhi si accendevano di odio e rabbia repressa

“No, Simòn non dormo bene…temo che l’ara della foresta non mi faccia bene”. Sibilò sarcastica

“Non riuscirai a salvarlo Alice!”. Proclamò con tranquillità la bionda

Gli occhi di Alice si fissarono in quelli dell’altra

“Non so di che parli!”

“Bugiarda…io so cosa sai fare piccola strega e so cosa stavi sognando…non salverai il capitano Noir se il suo destino è morire!”

Un tremito convulso percorse le mani di Alice tanto che le unghie affondarono nella carne delicata del palmo

“Non ti permetterò di fare del male anche a lui, non accadrà di nuovo!”

“Alice, piccola ingenua! Sei davvero divertente!”

“Oh sono divertente?”. Sbraitò furiosa la ragazzina “Non riderai così tanto quando ti ammazzerò”

Simòn inarcò un sopraciglio apertamente scettica

“Oh davvero? Cielo che paura! Come pretendi, mi piccola sciocca, di salvare qualcuno quando non sei riuscita a salvare tua madre che era sopra la tua testa?”

Alice urlò, di rabbia, di frustrazione perché quella dannata gabbia le impediva di saltarle addosso come avrebbe voluto

“Piantala ragazzina o ti prendereanno per pazza…non vorrei che morissi troppo presto!”. Rise sadicamente l’altra

“Simòn taci per oggi  hai detto abbastanza”. Ruggì la voce di Jasper

Il capitano Noir si avvicinò a grandi passi a Simòn. Era furioso, aveva sentito poco della conversazione e non ci aveva capito nulla…tranne una cosa: che Simòn sapeva qualcosa del passato di Alice e lo stava usando per tormentarla

“Ma…”. Balbettò Simòn

“Sparisci!”. Sibilò

“Ma è il mio turno di guardia!”. Protestò la biondina

“Ti sostituisco io! Levati dalle scatole ora!”

La bionda afferrò al volo il concetto e si affrettò a tornare al suo giaciglio prima che Jasper perdesse le staffe e le mettesse le mani attorno al collo

Il capitano Noir si sedette di fronte alla gabbia dove era sistemata Alice

“Vuoi parlarne?”

La ragazzina ricambiò lo sguardo come soppesando la proposta

“Meglio di no!”

“Senti Alice….qualcuno sa che cosa è successo tra te e Simòn?”

Aveva un’idea precisa a riguardo e quando la vide scuotere la testa fu certo che ci aveva visto giusto

“Nessuno sa?”

Di nuovo un diniego

“Alice non va bene….insomma questa cosa finirà per divorarti dentro!”

La ragazzina sospirò

“Non posso parlarne Jasper!”

“Perché?”

“Perché…perché è meglio così…”

Il maggiore ridacchiò scuotendo la testa

“Non lo sai neanche tu eh?”

Beh si in effetti non lo sapeva manco lei. Il problema era che era sempre stata abituata a tenersi per se tutto quello che la riguardava tranne che con la sua famiglia

“Beh ecco io…”

“Dai sfogati piccola…allora che significa che non hai saputo salvare tua madre?”

Gli occhi della ragazzina si velarono subito

“Vedi io a volte sogno delle cose…cose che poi accadono, perciò avevo visto che sarei stata accusata della pestilenza ma…sono venuti a prendermi prima che riuscissimo a organizzare una fuga e mamma mi ha dovuta far nascondere, ha detto che ero scappata di casa ma non ci hanno creduto…”

Jasper annuì gravemente. Aveva un’idea precisa di cosa fosse accaduto, conosceva bene i metodi dei suoi colleghi

“Alice  non potevi difenderla!”

Alice scosse la testa

“Non avrei dovuto nascondermi Jasper, io era quella che sapeva difendersi…”

“Alice erano tanti che pensi che avresti potuto fare per difenderti? Ti avrebbero fatta a pezzi!”

“Ma mamma…”

“C’erano i popolani fuori se anche fosse scappata ai soldati l’avrebbero presa loro!”

“Se avessi lasciato che mi prendessero…”

“Tua madre non si sarebbe salvata comunque! Sai che essendo tu accusata di essere una strega avrebbero pensato che fosse stata tua madre a insegnarti!”

La ragazzina sorrise amaramente

“Beh in effetti…anche mamma lo era!”

Jasper inarcò un sopraciglio

“Perché non avete usato la magia per salvarvi?”

“Perché avremo dovuto fare del male a quelle persone e la nostra legge non ce lo consente”

Il capitano Noir scosse la testa

“Pazzesco! Fareste vergognare il credente più puro”. Sospirò

Alice rise

“Grazie mille Jasper”

Le accarezzò dolcemente la guancia

“Tesoro smetti di tormentarti non è stata colpa tua!”

Forse, ma c’era ancora una cosa su cui tormentarsi.

  
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