Sono le otto di sera e tutti si comportano in modo strano. Lo hanno fatto per tutta la giornata.

Sono le otto di sera e Jill mi ha snobbato tutto il giorno.

Sono le otto di sera e Bryce non c'è.

Sono le otto di sera e l'unica soddisfazione è stata l'ottima riuscita del test del professor Fleming.

Qualcuno apre: è Bryce.

-Ciao, Chuck...

Borbotta. Si scusa per qualcosa che non ha fatto. Non mi guarda. Si spoglia in bagno.

-Bryce, perchè ti spogli in bagno?

-Perchè a te da fastidio vedermi nudo.

-E' un anno che ti vedo, mi ci sono abituato.

Oggi è davvero una strana giornata.

 

Un libro. Il poster. Un altro libro. La pistola a ventose.

-Chuck?

Una maglietta rossa. Il cappellino da baseball. I risultati di una partita a biliardo.

-Bartowski?

Una bandierina con una grossa S. Una foto. Un paio di jeans e una camicia puzzolente.

-Su, Chuck...

La camera è vuota.

O meglio, la mia parte di camera è vuota.

Bryce non c'è. Bryce non c'è mai stato. E' sempre stato solo uno schifoso traditore.

Ma ormai non importa.

E' successo tutto stamattina: Bryce che si scusava, Jill che mi ignorava, tutto ha preso senso con la chiamata nell'ufficio di Fleming.

Ho copiato. Questa è la verità che non sapevo neanch'io.

Questa è la verità che Bryce ha messo in testa al professore. Lo odio.

Ma non importa.

-Su, Bartowski, vedrai che andrà meglio...

-...la prossima volta.

Worbins e Perkins sono seduti sul letto del traditore, mi fanno compagnia.

Devo telefonare a Ellie, a Morgan. Devo dirlo a Jill. Anche se lei sa che ho copiato.

Prendo il cellulare.

-Ellie?

-Ciao, tesoro! Tutto bene?

-Senti, Ellie, è... successa una cosa.

-Jill è incinta?

-Sono stato espulso.

-Che cosa!?

Non ascolto nemmeno quello che dice. So che mi difenderebbe, come sempre. So che se glielo chiedessi correrebbe qui a picchiare Fleming, Bryce e tutti quelli che insinuano che ho copiato.

Ma non voglio.

-Ci vediamo a casa, Ellie.

Riaggancio. Ci penserà lei a dirlo agli altri.

Esco dalla stanza senza pensare. Non la rivedrò mai più.

Ecco, ci ho pensato.

Passo per il "nostro" salottino.

Bryce gioca a biliardo da solo.

-Perchè mi fai questo, Bryce?- mormoro con un filo di voce.

-Te la sei cercata, Chuck.

Do un'ultima occhiata alla mia università.

E capisco che la verità è che non odiavo la Stanford.

Ma ora sì, la odio davvero.

N.d.A.: non posso credere che lo sto facendo. Ho le lacrime agli occhi, ma devo dirlo: THE END. Chuck vs il College finisce qui. E il perchè è facile: perchè si sa cosa è successo dopo, si sa come Jill ha lasciato Chuck, come Chuck ha scoperto la verità su Bryce. Volevo fare altri tre capitoli, tre capitoli in cui avrei parlato di Bryce, Jill e Chuck separatamente, in una delle situazioni che li hanno visti protagonisti in Chuck, ma ho pensato che fosse meglio finire così. Con un po' d'amarezza ma anche l'ironia. Perchè Chuck vs il College è nato per raccontare l'esperienza di Chuck al college, e quest'esperienza si conclude così. Chuck non rimetterà piede alla Stanford fino a quel fatidico giorno in cui scoprirà di Bryce e della vera "natura" della sua espulsione. Ma questa è un'altra storia, vero?
Perciò, mi limito a ringraziare tantissimo Lady_Blair (che ha cambiato nome ma non ricordo quale sia xD) che mi ha seguito per tutto il tempo, con le sue recensioni contro Jill-ciabatta e le scenette comiche. Ringrazio anche _Crazyinlove, Skie_Sierra_Grazy, Arix254, SophieBartowski, ReeGray, Anna738 e tutti quelli che hanno letto la mia storia. Se ho saltato qualche recensore scusatemi. Grazie di cuore, ero molto affezionata a questa Long e voi avete premiato l'impegno che ho messo (abbiamo messo, non dimentichiamoci di S_Lily_S) nello scriverla.
Insomma, grazie ancora. Continuate a seguirci!
Un bacione, la vostra
Marty