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Autore: louispatronus    23/03/2012    11 recensioni
Ancora stavano litigando, non urlando rispetto a prima, ma quei battibecchi del cazzo continuavano.
Non li sopportavo, mi ero rotta di tutta questa merda.
E all'improvviso, un'idea mi passo per la mente. Non un'idea così, uscita per caso.
Quell'idea mi vagava per la testa già da un pò.
Ero stanca di questa vita, di questo inferno. Tutto quello che avrei voluto fare, era scappare.
Scappare via da questa vita che mi stà rendendo tutto uno schifo.
E non così, tanto per dire una scemenza..
Sarei scappata, sarei scappata di casa, da quell'inferno soffocante.
Lo avrei fatto, anche quella sera stesso.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1° Capitolo - I need to go out from this shit.


Urla. Altre urla provengono dalla cucina. Le stesse urla di due ore fà, di un mese fa, di un anno fà.
 Si , questa storia va avanti da un anno. Ed è diventato un inferno.
E' un anno che mi ritrovo costretta a sentire le urla dei miei genitori. A vederli litigare come due cani. Se potessero , non si guarderebbero neanche in faccia. Se non per litigare e sputarsi in faccia reciprocamente insulti pesanti. Ed è orribile, credetemi.
Se penso a quando ero più piccola, a quanto si amavano.. a quanto si adoravano, mi vien quasi da piangere..
mi mancano quei tempi. Mi mancano da morire. Mi manca quando mamma e papà si abbracciavano e scambiavano dolci sguardi, con il sorriso sulle labbra.
E non con occhi pieni di odio e rabbia. Ormai quello era l'unico modo in cui si osservavano.

E io? Chiusa in camera mia. A sentire quelle cazzo di urla che, oramai, erano all'ordine del giorno.
tra tutta quella solita ondata di grida e offese sentii un " Voglio il divorzio, basta. Sono esausta! "

Il mio cuore perse un battito, o forse due. Non che fosse stata una possibilità mai pensata, quella. Ma non pensavo che, l'avrebbero fatto sul serio.
Una lacrima scese a rigare il mio viso. Dio, come potevano farlo. Se solo pensavo a qualche anno prima, pensare a mia madre e mio padre divorziati,
era una cosa LETTERALMENTE IMPOSSIBILE. Ma adesso, non lo era per niente, anzi.

" Stà tranquilla, anch'io lo voglio. Ma puoi starne certa che Serena viene con me. Non la lascio tra le tue schifose mani! "

" Tu scherzi forse.. lei è MIA figlia, e io sono sua madre! Lei DEVE stare con me, per forza ! "

Cristo, ecco, il peggio del peggio era arrivato. I miei occhi si rempirono di lacrime.
BASTA, non volevo più ascoltare. Le mie orecchie erano stanche di tutta quella merda.
Asciugai quella lacrima impertinente che mi rigò una guancia e presi il mio i-pod .
Mi stesi sul letto e misi le cuffiette. Avevo voglia di staccare la spina , per un po. E la musica era l'unica cosa che mi aiutava a farlo.
Andai sulla playlist e azionai una canzone di una delle mie band preferite, i Coldplay.
Le prime note di The scientist iniziarono ad attraversare le mie orecchie, e anche il mio cuore.
Amavo quella canzone. Mi aiutava a riflettere ma allo stesso tempo a rilassarmi.

" Nobody says it was easy " già, pensai e un'altra lacrima rigò il mio viso. Era inevitabile.
Era davvero, davvero difficile vivere in quel modo.
" I'm going back to the start " quanto mi piacerebbe tornare indietro e rivivere i bei momenti insieme a mamma e papà, quando ancora si amavano.
Quando ancora eravamo una famiglia. Una vera famiglia.. di quelle che trasmettono amore puro.
Noi lo eravamo, ve lo assicuro. Non so chi cazzo sia stato a portare questa ondata di odio e dispiaceri nella mia famiglia.
Nella mia vita.
Perchè beh, a pensarci, quello non era stata l'unica palata di merda che ho dovuto sopportare.

Circa sette mesi fa, credevo di aver ritrovato quella felicità che ormai da tanto avevo perso. Credevo di aver ritrovato il sorriso.
Credevo di aver trovato una persona brava e sincera, capace di farmi sorridere e di amarmi per ciò che ero. E non solo una cazzo di ulteriore fregatura..
Di chi stò parlando? Di Marco, il mio ex.
L'ho conosciuto un giorno al compleanno di una mia amica. Lei me lo aveva presentato e da li era bastato guardarci negli occhi e.. puff, amore.
Era alto, biondo cenere, due occhi marrone chiaro leggermente tendenti al verde che non vi descrivo, e un sorriso da mozzare il fiato.
19 anni, quindi più grande di me di cinque anni. E questa era una cosa che mi faceva sentire fottutamente protetta.
Quando stavo con lui mi sentivo in paradiso.. O forse anche più in alto. Ero follemente innamorata di lui ( e probabilmente lo sono ancora, ma sono così
orgogliosa che non riesco ad ammetterlo neanche a me stessa. ) , lui era tutto per me. Finchè.. ennesima delusione.

*Flashback*

Stavo camminando verso via del marmo , con un sorrisone stampato in faccia. Finalmente dopo 5 giorni lo rivedevo.
Era stato quattro giorni da sua sorella a Roma, e mi era mancato più che mai.
Ero quasi arrivata e da lontano intravidi due figure una vicino all'altra, ma non riuscivo a vedere bene chi erano. Pian piano avvicinandomi, rimasi senza parole e quel mio sorrisone improvvisamente si spense, vedendo la scena che mi si stava presentando davanti.
Marco che si baciava con una ragazza. E.. quella ragazza, non ero io.
Gli occhi mi si offuscarono per via delle lacrime e senza neanche rendermene conto, mi ritrovai in un bagno di lacrime. Feci per asciugarmele con la manica del giubotto e mi avvicinai a lui che si era appena accorto che qualcuno lo stava osservando. E quel qualcuno ero io, la sua ragazza.
Si staccò immediatamente da lei spingendola via. Cristo, potevo riconoscerla. Era Marta, quella troia che girava intorno a Marco già da un po.
Lui mi si avvicinò subito e fece per dirmi un " Cristo, aspetta amore, posso spiegar.. " ma non aveva fatto in tempo di finire la frase che gli arrivò un mio schiaffo dritto sulla sua guancia destra. Ero arrabbiata, cazzo. L'avrei preso a pugni se non avesse avuto quei cazzo di occhi meravigliosi che mi supplicavano . Avevo un debole per quegli occhi, anche se in quel momento lo stavo odiando a morte.

" C-come hai potuto.. ? " Lo guardai con gli occhi pieni di lacrime, pieni di rabbia.
" Dio.. Serena, aspetta.. " fece per mettermi una mano sul fianco ma mi scostai immediatamente esclamando un " Non toccarmi schifoso! "
Le lacrime non volevano fermarsi, ero in uno stato di disperazione più totale. E più lo guardavo, più mi veniva rabbia.
" M-mi fai schifo, " singhiozzai " N-non voglio più vederti neanche da lontano , t-ti odio! " gli urlai contro.
Percepii che quelle parole non gli fecero molto piacere. Vidi scendere una lacrima dal suo viso e mi fissava con uno sguardo che avrebbe potuto addolcire anche satana in persona.
Infatti evitai di urlargli contro ancora , girai i tacchi e feci per andarmene ma lui mi fermo per un braccio facendomi voltare.
" I-io non voglio perderti, ok? " mi guardò dritto negli occhi e io persi un battito. Ne ero sicura, lo faceva a posta. Sapeva che il mio punto debole erano i suoi occhi. Lo sapeva benissimo. Mi ricordo ancora gli inizi del nostro fidanzamento. Ricordo che gli dissi una frase, che mi uscì spontanea:
" Sai, prima di innamorarmi di te, mi sono innamorata dei tuoi occhi " e lui all'epoca mi strinse a se, e sorrise.
Era proprio vero. Ricordo il giorno in cui l'ho conosciuto come fosse ieri..
" Serena, ti presento Marco. Marco, questa è Serena " ed ecco come mi innamorai dei suoi occhi. Così, dal primo momento in cui lo vidi.
Ma fu proprio la voce di quell'essere umano dagli occhi indescrivibili che mi riportò fuori dai miei pensieri.
" ..hey, mi ascolti? è stata lei ad avvinghiarsi su di me, io non c'entro! " e tornava a supplicarmi con quegli occhi.
Basta, dovevo andare via. Sarebbe potuto bastare anche solo un altro sguardo per farmi cedere e perdonarlo. Ma, no. Non sarebbe successo.

con un coraggio che mai mi sarei aspettata di avere sussurrai tra le lacrime, guardandolo con occhi pietosamente rossi e sciupati per il troppo pianto, un:
" .. M-mi hai distrutto..b-basta, è finita.  " lo guardai per l'ultima volta e mi voltai, facendo per andarmene ma lui mi fermo una seconda volta.
" P-perdonami, ti prego. " stava per piangere anche lui, si sentiva benissimo che cercava di trattenersi.
Tenni lo sguardo basso , non volevo guardarlo, probabilmente vedendolo così sarei stata peggio.
Fichè non mi prese il mento tra due dita, alzandolo. Sentii le sue labbra sfiorare le mie, e poi poggiarle lievemente unendo le nostre labbra in un bacio, uno di quelli semplici. Ma significativi.
Probabilmente sarebbe stato anche l'ultimo..
Lui approfondì quel bacio e per pochi secondi ebbi la sensazione che non fosse successo nulla. Che tutto quello che era successo era solo un brutto sogno. Ma.. non era così, purtroppo.
Ricambiai quel bacio, ma.. poco dopo, ricordandomi tutto quello che era successo, mi staccai. Ritornando coi piedi per terra.
Lui mi guardò un'altra volta e io , ancora una volta abbassai lo sguardo, osservando per terra.
" T-ti supplico Marco, fammi andare. Sono stanca di tutto questo schifo.. Mi hai fatto male, sappilo.. non dovevi.
Sai tutto quello che per ora stà succedendo a casa mia. Sai che sto uno schifo per questo. E l'ultima cosa che potevi immaginarti di fare era questa.
Cristo, mi fai schifo. E.. sai cos'è? Che non è vero. Vorrei tanto che mi facessi veramente schifo, ma purtroppo continuo incondizionatamente ad amarti, cazzo.
E mi odio per questo. M-ma.. ti assicuro, che riuscirò a dimenticarti. E' finita Marco, non voglio più vederti. E-e non bloccarmi, per favore. Peggioreresti ulteriormente le cose. Ciao.. g-grazie per tutta stà merda. " lui mi fisso, con lo sguardo perso.
Io lo guardai per poi rigirare i tacchi e andarmene. Questa volta, senza nessuna stretta che mi avrebbe bloccato ancora.

*fine flashback*



Mi ero talmente persa tra i miei pensieri e tra la musica che fuoriusciva dal mio ipod che senza accorgermene, mi ero addormentata.
Mi stiracchio e mi strofino gli occhi con le mani a pugno, e mi scosto un ciuffetto di capelli che era andato a ricoprirmi il viso.
Erano le 8 di sera, avevo dormito un'ora piena. Ma la situazione rispetto ad un'ora prima, non era variata di molto.

Ancora stavano litigando, non urlando rispetto a prima, ma quei battibecchi del cazzo continuavano.
Non li sopportavo, mi ero rotta di tutta questa merda.
E all'improvviso, un'idea mi passo per la mente. Non un'idea così, uscita per caso.
Quell'idea mi vagava per la testa già da un pò.
Ero stanca di questa vita, di questo inferno. Tutto quello che avrei voluto fare, era scappare.
Scappare via da questa vita che mi stà rendendo tutto uno schifo.

E non così, tanto per dire una scemenza..
Sarei scappata, sarei scappata di casa, da quell'inferno soffocante.

Lo avrei fatto, anche quella sera stesso.

-


Okay, finalmente riesco a pubblicare anche una mia ff qui su efp!
L'ho iniziata a scrivere circa un mesetto e mezzo fà, e sono arrivata al quinto, ma fino ad adesso li ho pubblicati solamente sulla mia pagina su fb. Quiindi, ho deciso di pubblicarli anche qui. :3

Spero che come primo capitolo vi piaccia, anche se sono consapevole che non è un granchè.
Ringrazio anticipamente tutti quelli che recensiranno.

With love,

xhugmeTommo.

 







  
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