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Autore: FannyHarris    23/03/2012    3 recensioni
Cosa successe il giorno del rapimento? Ecco qui la mia risposta.
Non avevano nemmeno un nome, e non ne sentivano la necessità. La società imponeva nome e cognome alla gente, ma loro non ne facevano parte. Erano solo due fratelli, e a tal modo si chiamavano quelle rare volte che vi era l’esigenza. Non avevano bisogno di sprecare molte parole, si capivano con un semplicissimo sguardo.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 17, 18, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di C-17 e C-18. '
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Capitolo 2

I tre passavano spesso le giornate in compagnia, e, a dispetto delle dicerie, lei trovava che i due non fossero affatto efferati e senza cuore, anzi … erano stati quasi dei genitori per lei. Roxane sapeva che anche loro erano orfani come lei e proprio questo li aveva indotti a raccoglierla dalla strada e aiutarla a vivere meglio.

Erano giovanissimi, ma malgrado ciò erano molto più maturi dei loro coetanei; avevano già conosciuto le sofferenze della vita al di fuori della dolce e rassicurante casa paterna, non avevano mai conosciuto i genitori e non avevano avuto una famiglia vera e propria  … se l’erano sempre cavata da soli, facendo  ogni qualvolta affidamento l’una sull’altro e viceversa, loro due erano una famiglia a parte.

Roxane rimaneva sempre stupita dalla loro immediata intesa, ecco cosa la escludeva un po’. I due si capivano al volo, senza bisogno di parole mentre lei no, aveva sempre di fronte una barriera.

Benché queste prime difficoltà, aveva vissuto benissimo assieme a loro, e sapere che rischiavano la vita la faceva soffrire moltissimo.

La rossa era ormai molto lontana, e gli alberi frondosi le nascondevano alla vista i gemelli dagli occhi di ghiaccio, come li chiamava sempre lei. Sentì una morsa allo stomaco, aveva un bruttissimo presentimento.

Le tenebre avvolsero le sue giovani e fragili membra , e la piccola cadde a terra, priva di sensi: il trambusto e le emozioni della giornata presero il sopravvento; era troppo piccola per riuscire ad essere tanto forte quanto lo erano i suoi due più grandi amici.

Un fascio di luce rischiarò quel punto della strada, illuminandolo a giorno, e l’unica cosa che riecheggiò nell’aria fu una risata diabolica. “Ma eccoti.” Una mano rugosa e molto forte raccolse una ciocca dei suoi bei capelli color cremisi. In seguito fu portata via, lontano da quel posto, che purtroppo non avrebbe rivisto mai più.

“Allora, sei riuscito a trovarla?” Due ombre parlavano tra di loro, a voce bassa e completamente avvolti nelle tenebre della notte, portatrice di segreti oscuri.

“Sì, ricordati quello di cui abbiamo parlato però.” Bisbigliò l’altra, consegnando la bambina, ma tenendosi per sé la ciocca di capelli. Non era tanto stolto da seguire ciecamente gli ordini di quel folle.

I due spettri sinistri si dileguarono quando la fenice iniziò a far capolino, portando pace e luce; come gli spiriti notturni, occulti e malvagi, che agiscono solo in presenza delle tenebre.

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“Buongiorno dottore. Buone notizie?” Un uomo abbastanza vecchio, che aveva il volto circondato da lunghi capelli bianchi e una folta barba dello stesso colore, si alzò in piedi, ricevendo con un  sorriso da pubbliche relazioni il suo ospite. Questi era ancora immerso nell’ombra, e aspettò interminabili minuti prima di iniziare ad avanzare verso il sindaco.

“Salve gente. Cari cittadini, a breve avrete la pace che da anni agognate ardentemente. Ecco qui la loro complice.” Era ancora avvolto nelle tenebre, quando la sua mano destra si porse in avanti, venendo così colpita dall’intensa luce del sole che penetrava nell’aula dalle ampie vetrate. L’uomo misterioso sentì che gli bruciava immensamente, lui non agiva mai alla luce di quella maledetta fenice.

Gettò con non curanza un esile corpicino a terra, davanti a sé. Non fiatò e non si scompose più di tanto.

Al contrario i presenti guardarono la bambina, dai capelli rossi tutti scompigliati, con orrore misto a spavento. “ Ma è solo una bambina! Che le ha fatto?” Domandò a voce alta uno degli uomini nella sala, avvicinandosi a quella fragile creatura, con una smorfia di ribrezzo dipinta sul volto.

Il sangue non impiegò molto tempo a spandersi e a macchiare il pavimento di un rosso scuro, stesso colore della chioma della bambina.

“Non la toccare.” L’ammonì una voce severa, facendo bloccare il magnanimo di scatto. Gli altri non osavano fiatare e muoversi; erano paralizzati. 

“Avete detto che vi sareste fidati, e che l’importante era trovare i due furfanti. Ieri eravate d’accordo, o sbaglio?” Domandò con tono di voce sadico lo spettro dalle fattezze di un uomo di mezza età.

“Ma non pensavamo che avrebbe adottato maniere così brutali!” Esclamò in preda alla furia colui che aveva mostrato più coraggio di tutti. Era giovane e portava i capelli di media lunghezza, colorati di un dolce castano scuro.

“Zitto. Be’, non voleva dirmi nulla. Ma non preoccupatevi tanto, non è ancora morta.” Sibilò quello che, se il giorno prima si era presentato come un angelo portatore di libertà e pace, ora pareva aver preso la forma di un demone, portatore di morte.

A conferma delle sue parole Roxane tossì leggermente, nonostante fosse ancora senza sensi.

“Bene, posso anche andare.” La luce inondò un uomo dalle iridi di un colore cangiante dal castano al rosseggiante, suscitando un moto di terrore nell’animo di tutti.

 “Non permettetevi di fare nulla senza consultarmi, mi sono spiegato?” Puntò gli occhi sui presenti, indagandoli e penetrandoli sin dentro le viscere, uno per uno. Nessuno avrebbe fiatato o contestato, tenevano troppo alla vita. Persino il più impavido sentì una morsa allo stomaco che bloccava la sua volontà di agire.

Si prese la bambina, ancora sanguinante, e la portò via, pronto a compiere il suo malvagio disegno.

Allora, noto con molto dispiacere che pare che questa fanfic non abbia riscosso molto gradimento, anzi per niente, però Fanny non demorde J Spero che questo vi piaccia * incrocia le dita *

 

   
 
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