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Autore: thunders_lightnings    23/03/2012    4 recensioni
Percy ha una sorella gemella, Eveline, separata dalla famiglia quando aveva cinque anni, che ha ritrovato a nove anni il fratello e la madre.
Questa sorella accompagna il nostro eroe in tutte le sue avventure che noi conosciamo, ma la sua avventura si rivelerà molto difficile.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luke Castellan, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Eveline Jackson and the Olympians'
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SCATENO UNA RISSA PER SCARICARE LA TENSIONE
(Travis)

 


Correvo per il Campo da solo, come avevo preso a fare spesso. Avevo bisogno di scaricare la tensione in qualche modo perchè, strano ma vero, nemmeno Connor riusciva a tranquillizzarmi e a distrarmi dal pensiero che Eveline fosse in pericolo.
Essere accusati ingiustamente di aver rubato l'arma più potente dell'Olimpo al capo di tutti gli dei e dover scendere fino negli Inferi da quel simpaticone pieno di rancore di Ade, le cui uniche occupazioni sono fare da baby sitter ai morti e cercare di non far scappare la moglie, non è cosa di tutti i giorni. Nemmeno per i semidei.
Non avevamo ancora avuto notizie da Eveline, Percy, Annabeth e Grover e non sapevo se fosse una cosa positiva o negativa. Chirone era certo che se la sarebbero cavata, ma se non fosse stato così?
Per di più la guerra fra Zeus e Poseidone si avvicinava sempre di più. Mio padre era stato uno dei pochi dei intelligenti a non schierarsi da nessuna parte, ma forse era troppo occupato per pensare a una guerra che avrebbe potuto distruggere il mondo. Aveva di certo cose più importanti che sicuramente non includevano il prendersi cura dei propri figli. Ma ormai non mi importava più di vedere o no mio padre, soprattutto da quando ero costretto a farmi almeno tre giri del campo di corsa al giorno.
Quel giorno, però, fui interrotto. Passavo davanti alla casa di Atena quando sentii un ragazzo parlare con altri suoi fratelli.
-Spero che non riportino la Folgore e che Zeus li incenerisca. Certo, mi dispiacerebbe per Annabeth, ma l'impresa, in fondo, non è sua. L'importante è che si facciano fuori i Jackson, così Poseidone imparerà a rubare qualcosa a un altro dio.-
Non riuscii a trattenermi ed entrai nella casa di Atena.
-Non permetterti mai più di dire una cosa del genere.- lo minacciai. Era alto con i capelli biondi e gli occhi grigi tipici dei figli di Atena. Harry Black, forse, si chiamava. Mi guardò stupido poi disse:- Io dico quello che penso. E non sarà un figlio di Ermes a farmi cambiare idea.-
-Senti, non voglio litigare, ma finiscila o giuro che non rispondo delle mie azioni.- Ero sicuro di non volere litigare? Perchè sembrava stessi facendo di tutto per farlo.
-Dico semplicemente che se i due Jackson muoiono, fanno un favore a tutta la comunità. dato che sono anche figli di un Pezzo Grosso.-
-Qui l'unico che merita di morire sei tu.- Mi avventai sopra di lui. Sentivo la rabbia crescere, anche se forse non era esattamente rabbia. Dovevo prendermela con qualcuno perchè non volevo pensare alla paura che potesse succedere qualcosa ad Eveline e al fatto che fosse lontana. Esagerato forse? Sì, lo pensavo anch'io, ma non potevo farne a meno.
Gli altri figli di Atena cercarono di separarci, ma dovette intervenire Chirone che, una volta riuscito a staccarci, ci guardò con disprezzo.
-Mi meraviglio di voi!- ci disse. -Siete semidei, dovete aiutarvi l'un l'altro, non azzuffarvi come degli animali! Siete tutti parte di una stessa famiglia e dovete essere uniti, soprattutto in tempi come questi! Vergognatevi!-
Harry Black mi lanciò un'occhiataccia. Vorrei poter dire che il discorso riuscì a calmarmi, ma non fu così. Avevo capito di stare sbagliando, ma non riuscivo a controllare la rabbia. Che poi in realtà era paura e tristezza.
Connor fece per venire verso di me, ma fu preceduto da Luke.
-Si può sapere cosa ti è saltato in mente?- mi gridò. -Sei un figlio di Ermes, non un figlio di Ares, dovresti riuscire a controllare i tuoi istinti quasi omicidi.- Ecco ci mancava solo questa.
Trattieniti, Travis, trattieniti, pensai. Ma con tutti i miei buoni propositi non riuscii a farlo.



 Spazio autrice non molto sensato: Le verifiche sono finite e sono andate bene (credo, cioè spero) e per domani non ho un bel niente visto che sono già stata interrogata in tutte le materie *sghignazza all'idea del pomeriggio di fancazzismo che le si prospetta davanti*
Devi mandare avanti un pianeta. Sei il capo di tutti gli dei.
Zitto tu! Hai deciso di intervenire in tutti i miei spazi autrice?
Claro che sì!
Abbiamo qui anche un Crono mezzo spagnolo, eh? Più o meno.
Ok, passiamo al capitolo, che è quello che vi interessa. Non ne sono pienamente convinta, forse perchè Travis, boh, ha un qualche difetto che nemmeno io riesco a trovare, ma che me lo fa piacere meno. Ho provato a immaginare come si potesse sentire. La ragazza che gli piace davvero (perchè a Travis Eveline piace davvero, ma i ragazzi sono un po' lenti nel capire certe cose anche le ragazze) rischia la vita ogni singolo minuto. Penso sia normale essere agitati, anche se forse lui è un po' esagerato, ma volevo sottolineare il fatto che a causa di Eveline in lui c'è stato un cambiamento.
Ok, dai, basta. Vi lascio alle vostre cosucce, ringraziando sempre tutti quanti.
Baci,
Tea

  
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