Cosa provi?
Non lo sai?
Nella tua testa c’è solo tanta confusione.
Magari tu potessi ignorarla vero?
Ma non puoi. Ci hai provato. Inutile.
Ti stai macchiando di una colpa.
Una colpa che non è tua.
O si?

 
Le sue labbra sul tuo collo ti sembravano di fuoco.
Stavi bruciando, ogni volta che lui toccava  il tuo corpo quel fuoco veniva alimentato, e lo sentivi.
Ma non faceva male.
Tutto quello che provavi era  il piacere di averlo  accanto a te.
Non dovresti essere contento, lo sai?
Non avresti il coraggio di allontanarlo da te.
Avresti paura di non riuscire più a provare quel groviglio intenso di emozioni.
Stai combattendo contro te stesso.
Vorresti allontanarlo da te, come hai sempre fatto, ma vorresti anche che quegli attimi di attenzione verso di te  non finissero mai.
Un angelo e un diavolo.
Sembra una di quelle favole che si raccontano alle bambine per illuderle che l’amore può superare tutto, che l’amore nascere anche tra le persone più diverse.
Ma quella non era una favola.
Non sarebbe finita con un semplice e dolce “E vissero sempre felici e contenti”.
Proprio no.
Sarebbe finita male.
O almeno Sein la pensava così.
Aveva sempre provato a tenere Desta lontano da lui.
L’unico motivo per cui discutevano, era per insultarsi… cosa che succedeva ancora.
Sein continuava a pensare quanto Desta fosse insopportabile, idiota e fastidioso, ma non poteva negare di essersi innamorato di lui.
Si era ripetuto spesso di essere lui il vero idiota, ma infondo cosa avrebbe risolto ripetendoselo fino alla nausea?
- A cosa pensi? – stranamente Desta non sembrava averglielo chiesto per prenderlo in giro.
Come faceva praticamente sempre.
Sein non rispose.
I suoi occhi azzurri incrociarono quelli dorati di Desta.
- sono uno vero idiota – mormorò.
- Cosa?
- Niente

Cosa vuol dire peccare?
Se la sua punizione era quella di rimanere lontano dal resto del mondo.
Di soffrire.
Allora andava bene…
… a lui bastava poter vedere il sorriso strafottente di Desta.
L’avrebbe mai ammesso?
No.

- Hai paura?
- Ora no.
Quando era con lui era impossibile avere paura, ma era quando non lo aveva intorno che allora aveva paura.
Aveva paura che quello fosse uno stupido sogno.
Aveva paura di non vederlo più.
Infondo a lui bastava solo guardarlo. Gli bastava solo quello.
Lui era un angelo che aveva peccato.
Un angelo che non meritava il paradiso.
Ecco di nuovo quel’ondata di calore che gli attraversava il corpo.
Le labbra calde di Desta si erano poggiate sulle sue.
Un bacio che Sein avrebbe voluto durasse per sempre, che sarebbe potuto durare per sempre.
E invece sembrò essere troppo breve.
- Angioletto. – un sussurro – mi fai davvero sembrare una femminuccia
Rise amaramente.
Dagli occhi azzurri di Sein stavano scendendo delle lacrime.
- allora vattene
Perché? Non voleva dirlo. Se ora se ne fosse davvero andato allora di lui non sarebbe rimasto niente.
Solo uno stupido angioletto.
- Non hai mai pianto in vita tua lo devi fare ora? – lo prese in giro l’altro.
- Sei davvero un idiota lo sai?
- bhè penso di si, me lo dici ogni giorno.
- però io lo sono di più.
Cosa ci faceva lì?  Tra quelle mura buie dell’Inferno? Perché non era dove sarebbe dovuto essere?
A osservare il bellissimo azzurro del cielo, magari.
No, i suoi occhi erano molto più belli  da vedere.
Quel bastardo gli aveva teso una trappola e lui ci era caduto. Ci avrebbe scommesso…
Erano vicini, forse troppo.
Eppure… eppure gli sembrava di essere dall’altra parte del mondo.
- Torna a casa angioletto.
Torna a casa. Forse sarebbe stato meglio.
Sein scosse la testa.
- non voglio andarmene.
Un altro bacio. Prepotente, quasi lo volesse far andare via in questo modo.
Sein sentì la sua schiena andare a sbattere contro un muro.
Gemette dal dolore.
Ecco di nuovo le labbra di Desta sul suo collo che lo baciavano, lo mordevano.
Voleva spaventarlo?
Lui non se ne sarebbe andato.
- Non hai paura di bruciarti angioletto?
- smettila di chiamarmi in questo modo – ansimava quasi, stavolta quel fuoco faceva male.
O forse non era quello.
Forse era il pensiero di Desta che lo voleva allontanare, perché si era mostrato debole.
Quelle lacrime che non si fermavano, aumentavano a bagnargli il viso, ogni bacio, ogni morso, ogni volta che sentiva le mani dell’altro sul suo viso, sulla sua schiena, sul suo corpo.
- i tuoi occhi hanno il colore del sole lo sai? – mormorò Sein.
Lui il sole lo vedeva dorato proprio come i suoi occhi.
Desta rise ancora. Pensava ad una cosa del genere in quel momento?
- Perché non scappi via come una femminuccia?
- Perché mi fai domande idiote?
- anche se piangi mi rispondi a tono – disse l’altro – mi sorprendi, allora forse sei solo mezza femminuccia.
 

A Sein bastava anche solo quello.
Anche solo litigarci.
Peccato?
Non gli importava granchè.
Lui non voleva essere salvato da nessuno.
La persona che amava l’aveva trascinato in una buca da cui non si vede il cielo?
Sarebbe andato avanti lo stesso.
Quella non era una favola per bambine.
Loro non avrebbero mai vissuto “Felici e contenti”.

*AngolodiCamychesièletteralmentefissataconquestacoppia*
SalveH
Prima cosa da dire...
AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIII NINJAAAAAAAAAAAAA *AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA*
Ti amo e ti adoro tanto *AAAAAA*
Sei davvero un'amica speciale ç u ç 
Ora passo alla Shot.
Desta e Sein per me sono perfetti insieme.
Però secondo me Sein vive il suo amore per il demone in maniera negativa, e molto .w.
Non chiedetemi perchè xD
Riguardo il titolo... boh. Mi ispirava.
Spero davvero che questa Shot vi piaccia.
Ancora auguri Ninja ç u ç e grazie per avermi fatto amare molte coppie stupende come questa e tante altre.
Camy