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Autore: Zest    23/03/2012    6 recensioni
Hogwarts è stata colpita al cuore ed ora giace come un rudere qualunque vicino alla Foresta Proibita. Voldemort siede, tronfio, al Ministero.
Di Hermione non se ne ha più traccia da anni, ma il suo corpo non è stato mai trovato.
E i sopravvissuti devono fare i conti con i loro incubi... che spesso non sono rappresentati dal loro nemico...
Genere: Dark, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Da VII libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'The Other Ending'
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OTTO ANNI DOPO

Cambiano casa ogni volta, forse non ne hanno nemmeno una.
Sono una spina nel fianco, sono i principali nemici dei Ghermitori  e dei Mangiamorte.
Gli Ultimi, li chiamano.
Anche se i loro nomi sono quasi tutti noti.
Erano stati sottovalutati, certo, anni prima. Nessuno poteva prevedere che si sarebbero evoluti così, che avrebbero accettato di distorcersi a tal punto.
Perché nessuno avrebbe potuto immaginare che, infondo, i buoni sono più cattivi dei cattivi.
Perché a forza di essere corretti, di essere attenti a non sgarrare, di essere rispettosi e coraggiosi, viene voglia di fare un dispetto, di rompere le regole. Di fare male, ma sul serio.
Nessuno meglio dei buoni conosce il male.
Qualche anno prima erano riusciti ad impedire a Voldemort di varcare la soglia, riuscendo a strappare per il loro mondo altri sette anni, ma ora il tempo stava per scadere e del Signore Oscuro nemmeno l’ombra.
Ryghen si dibatteva a Ninegard, ma non era più un problema, non per ora almeno.
Effettuavano un logorio continuo, nessuno sapeva quando avrebbero attaccato, ma quando lo facevano di rado fallivano.
I mezzosangue e i babbani avevano paura di uscire, ma i Mangiamorte temevano per la loro vita perfino nei loro letti.
Erano un costante stillicidio. Troppo pochi per rovesciare la situazione, ma a sufficienza per continuare a ricordare al mondo intero che la memoria non era morta.
Otto anni erano passati, anno più anno meno, dalla morte di Hogwarts.
Del manipolo che Abel aveva condotto via dalla Gran Bretagna, erano rimasti loro. Gli Ultimi.
Spietati e sanguinari.
Quelli che una volta venivano detti la nuova generazione, ora erano temuti dalle nuove. C’erano storie su di loro.
Erano loro i famosi ora.
Del prescelto… solo leggende, ma nessuna speranza.

***

Harry sospirò, scompigliandosi i capelli, la cicatrice sul braccio si tese fino ad assomigliare ad una freccia affusolata.
-    Credi che manchi molto?- una voce lo riscosse dei suoi pensieri, si voltò e vide Ron che entrava nella tenda tenendo in mano una lepre, la loro cena.
-    Naah, non penso. È stato abbastanza chiaro, dovrebbe essere qui da qualche parte…-
Si guardarono negli occhi, un solo pensiero in mente.
-    Se…-
-    Non… non dirlo Ron, per favore-
La voce si spezzò di fronte al ricordo.
Lei.
Non passava un giorno che non veniva ricordata, perché non ci si capacitava e perché il cuore umano era sempre stato suscettibile ad una terribile malattia: la speranza.
Ron abbassò lo sguardo, in otto anni tutto era cambiato, loro erano cambiati. Nuove cicatrici si erano aggiunte a quella che condannò Harry, sia fisiche che… del cuore.
Però ora erano giunti al termine, ancora un Horcrux e poi… non lo sapevano ancora, vivevano alla giornata.
Harry estrasse un frammento di specchio dal suo zaino
-    Che ore sono?-
Ron guardò l’orologio, aggeggio babbano molto utile, lo usava sempre Her… scosse la testa
-    Le tre meno un quarto, è quasi ora- Harry annuì
-    Bene-
Uno sfrigolio e nel frammento comparve una figura
-    Ciao, allora? Le ricerche hanno dato i loro frutti?-
Abel annuì, ma è un Abel stanco, invecchiato quello che si presenta nel frammento.
Ron si incupì, la guerra li sta mangiando da dentro.
-    Sì, e non sono buone notizie… è il diadema di Priscilla- spiegò il loro ex professore
-    E dove sta il problema?-
-    È a Hogwarts-
Quel nome, entrambi gli uomini sobbalzarono. In mente hanno ancora il dolore per la notizia.
Hogwarts è morta, Hogwarts non accetta più nessuno e con lei è sparita anche...
Harry si concentrò per trovare una soluzione e distrarsi da quei pensieri.
È cambiato il ragazzo, si è fatto uomo, le perdite lo hanno plasmato e rafforzato, l’hanno indurito, nel fisico e nell’anima. La sua mente si è fatta più acuta e meno compassionevole. Non porta più appuntato al petto il suo cuore, non più.
-    Come possiamo fare? Lì dentro non si entra- domandò preoccupato il rosso
-    Ci stiamo lavorando, Cassandra sta consultando gli altri in Israele. Vi forniremo notizie appena possiamo, verrà lei da voi-
La comunicazione si chiuse con un ronzio.
Ron sospirò
-    Nient’altro da fare che aspettare- Harry  annuì
-    Già-
Il rosso si stese sulla brandina chiudendo gli occhi, ha imparato che è meglio sfruttare tutte le ore di sonno possibili, non si possono permettere di essere stanchi.
Harry chiuse gli occhi in preda ai ricordi.
Detestava le attese, lo costringevano a pensare… e a ricordare...
Aveva Ginny di fronte a lui
-    Tu te ne vai con loro!!!- aveva urlato in preda alla disperazione
-    Non ci pensare nemmeno, io rimango qui! Ma ti è dato di volta il cervello?- urlò di rimando Ginevra irata
Discutevano già da molte ore, ma nessuno dei due dava cenni di resa.
-    Io non mi nascondo, io non fuggo! Te lo cacci in quella cazzo di testa?!? Che tu lo voglia o no! Mi sono spiegata bene?- ringhiò la rossa
-    Tu non capisci!-
-    Io non capisco?!? Vai a farti fottere eroe dei miei stivali! Siamo in guerra idiota!-
-    Appunto! Perché pensi che mi preoccupi tanto? Io non voglio perderti stupida!- le sputò addosso Harry.
Ginny boccheggiò, non trovando le parole, poi l’ira ebbe il sopravvento
-    Io ti amo Harry, ma ciò non mi impedirà di combattere, dovessi farlo anche da sola- sussurrò, la testa china, i capelli rossi, i suoi bei capelli, che le coprivano parzialmente la faccia
-    Forse allora non mi ami a sufficienza- replicò duro il moro
Ginny lo guardò, per la prima volta lo osservò davvero.
E vide, vide Harry James Potter, e ne ebbe compassione.
Perché sarebbe cresciuto, prima o poi, ma non sarebbe più stato il suo Harry, perché la realtà, lo sapeva, lo avrebbe strappato a quell’amore, a quel codice a cui ora tanto testardamente si aggrappava.
Ma tutto questo Harry non poteva saperlo.
Sospirò tremula e decise lei per lui.
-    Forse allora è meglio finirla ancora prima di cominciarla… ognuno per la sua strada Harry - sussurrò dandogli le spalle ed accostandosi alla porta, una volta aperta si bloccò sull’uscio, le ultime parole da dire, l’ultima occasione per lui di fermarla
-    Solo… vedi di non morire, io…-  ma non ce la fece e la frase si bloccò a mezz’aria, prima di venir tagliata dal rumore della porta.
Harry si ritrovò solo.
Da allora erano passati sei anni ed ora erano tre anni che non la vedeva, da quando erano partiti per la ricerca dell’ennesimo Horcrux.
Uno sfarfallio azzurrognolo lo distolse dai suoi pensieri
-    Cassandra, ciao, allora? Illuminaci- la voce profonda di Ron invitò la donna a parlare.
Era rimasta la stessa di otto anni prima. Dopo quell’imponente incantesimo, Cassandra era caduta in un coma magico dal quale non riuscì più a svegliarsi. Quella che ora fluttuava davanti a Harry era una sua proiezione astrale. La donna era diventata la nona custode di Ninegard, il suo corpo riposava nelle segrete della città in una teca di cristallo immerso in un liquido particolare, insieme agli altri custodi.
-    Non sono notizie buone, quello che so è che non potete assolutamente entrare ad… lì dentro, non sappiamo contrastare l’incantesimo lanciato- sospirò frustrata la donna, poi continuò
-    E nemmeno i miei colleghi hanno la più pallida idea di come fare, anche perché sinceramente, non abbiamo voglia di tentare di far entrare diverse specie attraverso le sue porte per vedere se le fa a pezzi oppure no-
Ron incrociò le braccia
-    Mi pare logico, e allora?-
-    E allora siamo in stallo!!! L’incontro per un aggiornamento è fissato fra tre giorni, il bastardo si sta muovendo, c’è stato un avvistamento in Romania…- rispose cupa Cassandra
Harry annuì alzandosi e cominciando ad impacchettare tutto
-    Dove?- si informò Ron
-    Chester, casa sicura, usate la bussola una volta arrivati in città- gli spiegò la proiezione
-    Perfetto, ci vediamo- chiuse la discussione il rosso alzandosi a sua volta e raggiungendo Harry
Fuori il tempo incupiva. Minacciava pioggia.

***

Ginny sollevò lo sguardo trattenendo un moto di disappunto. Odiava la pioggia.
Veloce si affrettò a dirigersi verso l’albergo dove si erano sistemate lei e Luna.
Imprecando entrò nell’atrio, non era riuscita ad arrivare in tempo, ormai era già zuppa. Di pessimo umore salutò il portinaio e si fiondò in camera.
-    Ciao… oh cielo! Ti ha beccata in pieno!!!- sorrise la bionda vedendola
-    Già! Porca miseria! E dire che ho corso…- sbottò la rossa cominciando a togliersi i vestiti e continuando a borbottare imprecazioni a mezza bocca.
Luna ridacchiò divertita
-    Ti diverte?- domandò seccata Ginny, saltellando su un piede solo, le All-Star non erano decisamente le scarpe più adatte per un acquazzone.
-    Molto a dire la verità… sei irritata solo per la pioggia o per altro?- Ginny non fece in tempo a rispondere che la figura di Cassandra si materializzò nella loro camera e si introdusse nella conversazione
-    Salve ragazze, abbiamo una riunione a Chester, casa sicura tra tre giorni, una volta arrivate in città…-
-    Lo… sappiamo… usiamo la bussola!- la interruppe seccata Ginny
-    Me lo hai appena detto- ringhiò poi la rossa gettando a terra la maglietta bagnata e cominciando a slacciarsi i jeans fradici, Cassandra la guardò storta e sparì
-    È per questo allora che sei seccata… perché poi…- si sorprese Luna
-    Già… Chissà perché?- domandò ad alta voce Ginny trasudando sarcasmo ed entrando in bagno
-    È per Harry?- indagò ad alta voce la bionda
-    Chi? Quello stronzo che pensa sempre a sé stesso e a quanto sia eroe e si dimentica degli altri? Mister faccio tutto io?- la voce di Ginevra giunse irata ed amareggiata dall’altra parte della porta
Luna scosse la testa affranta, mentre la voce di Ginny tornava a risuonare da dietro al porta
-    E tu fuori di qui!-
Un Van Helsing piuttosto frastornato si materializzò di fianco a Luna, che lo guardò comprensiva
-    È sempre difficile avere a che fare con lei…- sbottò la vecchia anima
-    Dai, che vi volete bene…- ribatté la bionda
-    Sì, ma non al punto da farmi vedere nuda!!!- intervenne Ginny sovrastando il rumore della doccia
Luna ridacchiò di nuovo, poi aggiunse
-    Io vado a mangiare… ci vediamo tra un’ora-
-    Ok, stai attenta, mi raccomando- la salutò Ginny
-    Abelard, vai con lei- ordinò poi la rossa
-    Sicura?- domandò Luna dubbiosa guardando perplessa VanHelsing
-    Riesci ad allontanarti così tanto da lui?-
Ginny mugugnò un assenso aprendo la porta del bagno avvolta in un asciugamano enorme
-    Sì, così poi so dove sei e tu sai dove sono… e qualsiasi cosa succede Abe sarà una sorta di telefono-
-    Ok- assentì Luna alzando le spalle ed avviandosi verso la porta
Abelard mugugnò offeso qualcosa sul rispetto dei giovani e sul nomignolo affibbiatogli dalla rossa, ma seguì docile la bionda uscendo dall’appartamento.
Una volta sola Ginny crollò stesa sul letto.
Quel bastardo aveva ricominciato a muoversi… d'altronde i sette anni di bonus erano finiti da sei mesi buoni, aveva aspettato anche troppo, le loro spie all’interno dei Mangiamorte erano sempre tornate con deboli informazioni… ora era tutto confermato.
Strinse i pugni. Quella volta l’avrebbero preso e lei gli avrebbe fatto molto male.
Si alzò sbuffando con l’intenzione di rivestirsi ma qualcosa attirò la sua attenzione: perché una parete della stanza ondeggiava?
Si gettò a prendere la sua bacchetta e fulminea lanciò un incantesimo di difesa.  Un secondo dopo la parete esplodeva rivelando sette Mangiamorte a cavallo delle loro scope che ghignavano.
-    Luridi stronzi bastardi- ringhiò la ragazza
-    Abbiamo interrotto qualcosa?- la schernì uno
-    Sì, brutto pezzente… la mia ora di relax ed ora sono proprio incazzata!- gli rispose la rossa lanciandogli contro un anatema che uccide e beccandolo in pieno, quello crollò dalla sua scopa, si schiantò contro il marciapiede in un rumore secco e rimase a terra in posizione scomposta.
Ci fu un attimo di silenzio poi si scatenò la battaglia. Ginny infuriava secca e fredda, senza pietà scartava e schivava, mentre precisa come la morte abbatteva un altro Mangiamorte.
Non ci volle molto che una nuvola grigiastra ne strangolasse un altro e che un lupo dalle fauci insanguinate non piombasse dentro a quel putiferio.
Luna veloce si ritrasformò in umana e senza batter ciglio lanciò un incantesimo,  subito dopo le scope smisero di volare.
-    Ora finalmente riuscirò a prendervi bene… avete smesso di volare come mosche- ghignò la rossa, mentre un altro Mangiamorte crollava in preda ad un attacco cardiaco.
La bionda si ritrasformò in lupo, mantenendo però alcuni tratti umani e con i suoi artigli straziò un altro dei suoi avversari.
Ginny ne mandò all’altro mondo un altro, mentre un secondo veniva straziato da un Sectumsempra e crollava a terra finendo per morire dissanguato.
Ne era rimasto solo uno, feroce Ginny lo legò con un Incarceramus e gli strappò la maschera. Sgranò gli occhi.
Il portiere.
Ringhiò un’imprecazione
-    Come cazzo hai fatto a capire che ero una strega e che ero contro a quello stronzo che servi?-
-    Ha- hai detto porco Merlino e…-
Ginny strinse gli occhi, mentre poco lontano una tranquillissima Luna si infilava un paio di mutande e si metteva alla ricerca di un reggiseno.
-    Continua stronzo-
-    E non riuscirete mai a fermare il mio Signore, meno che mai tu, lurida puttana mezzosangue-
-    Sono purosangue, stronzo, e spero tanto che il tuo beneamato Signore si fotta, detto questo, Avada Kedavra- fu la replica sanguigna della rossa
Luna la guardò un attimo
-    Stai diventando sboccata, lo sai?- Ginny le scoccò un’occhiataccia
-    Avevo pagato per sta cazzo di stanza e per un po’ di privacy… e guarda come si sono comportati!- replicò la rossa
La ex-Corvonero roteò gli occhi al cielo
-    Vorrà dire che non usufruiremo più dei servigi della catena alberghiera…- si sporse un attimo dal buco che c’era nella parete per guardare l’insegna luminosa, poi si rivolse a Ginny concludendo
-    L’Airone… contenta?- la rossa trattenne una risata
-    Scema… hai capito quello che intendevo-
Ginny e Luna finirono di impacchettare la loro roba e la cacciarono dentro a dei borselli incantati. Molta roba in poco spazio, che cosa meravigliosa la magia!
Quando uscirono dalla stanza la bionda si premunì di chiudere la porta dietro di sé e appoggiò le chiavi sul bancone. Una volta usciti dal complesso, Ginny si voltò a guardare l’hotel, puntò la bacchetta e mormorò
-    Incendio-
Fu un attimo e l’intera struttura prese fuoco.
Luna la guardò con riprovazione
-    C’è della gente dentro-
-    Era una fonte di guadagno per i Mangiamorte… ogni danno a loro è un nostro vantaggio. Muoviti, dobbiamo andare, abbiamo poco tempo- replicò a quel rimprovero la rossa stringendo le spalle ed  incominciando ad allontanarsi lungo un marciapiede
Pochi secondi ed anche Luna la seguì.
In lontananza si cominciarono a sentire le sirene dei Vigili del Fuoco.



Piccolo angolo dell’autrice…

Saaaaalve! Vedete, puntuale sono! (miiiiiracoloooo!!!)

Ora sotto con i ringraziementi!

Per aver recensito:  Animaga Lupetta, Chanel483 e aras95

Ringrazio per aver deciso di seguire la fanfiction:

Anime_Love, aras95, BLUFLAME, Chanel483, cino nero, Enif, giulia malfoy, Hydra_94, Jack and Carly love, kimala, LaSabriii, Rospolo, saracharly, tykisgirl e yukii96! (già così tanti!!! :3)

Ci sono già delle persone che hanno deciso di mettere la storia tra le loro preferite, e quindi vi ringrazio molto per la fiducia: Animaga Lupetta e little_dreamer_95

Piccola parentesi per quanto riguarda “Il Giallo piange o della Conclusione ringrazio quelle persone che dopo averla letta tutta l’hanno messa tra i preferiti, non sapete quanto mi faccia felice (qua riporto solo alcuni nomi!)

_nana_, blue eyes 97, medea_, Hydra_94, Chanel483, only_a_shadow, Tutti gli zeri del mondo, Bellatrix89, Selene8796, Josy007, Rospolo, Wald_Aryaecc. ecc…

E quelli che hanno recensito il capitolo finale!

 Tutti gli zeri del mondo, Chanel483, aladoni, ladyathena e BLUFLAME.

Penso di aver detto tutto…

Ah, no! dimenticavo!!!

Sto scrivendo delle oneshot sui miei personaggi… Andrea e compagnia bella… se avete una curiosità su di loro, se vi garba particolarmente un personaggio… beh! Non dovete fare altro che chiedere qui quello che volete!

Per ora sono stati pubblicati…

La Fine: Come Tutto Iniziò (è su Andrea e Cassandra)

e

Ricordi (missing momenti su Gil)

Bon! Ho detto tutto!!!

Ci vediamo il 3 aprile perché se no dovrei ritardare di TRE settimane l’aggiornamento e non credo che molti qui sarebbero felici…

Un saluto ai miei lettori (e recensori, soprattutto a loro…)

Zest


   
 
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