- Oh Gesù, Giuseppe e Maria… Che muscoli!
Con l’avido sguardo di un diabetico davanti a una composizione di profitteroles e gelato Herrrmione sospirò teatrale.
- Che c’è Granger? Dici a me? – le sussurrò Draconcino uscendo con uno slancio dal Lago Nero e mordendosi il labbro provocante.
- Oh no – mentì lei scansandosi, gli occhi pieni di lacrime – Tu mi odi.
- E’ vero, io ti odio – rispose lui tranquillamente con un’alzatina di spalle. Girò i tacchi e se ne andò.
Ops. Non era così che doveva andare…
Parve pensarla così anche Herrrmione, che cominciò a strillare.
- Che cosa fai, pezzo d’idiota! Torna qui!
- Ma noi due ci odiamo – commentò stupidamente Draconcino, perplesso – Io non ti sopporto Granger. Sei fastidiosa, brutta, fastidiosa, hai i denti troppo grandi, sei saccente, puntigliosa, brutta, mezzosangue, irritante, di nuovo brutta, fastidiosa, un’altra volta brutta…
- Non mi chiamare Granger. Chiamami… Herrrmione – gli sussurrò lei facendo schioccare la lingua eloquente.
- Herrrmione – ripetè lui, concentrato sulla lingua dell’altra scordandosi di tutto ciò che aveva appena detto.
Mai fare troppe cose contemporaneamente!
- Guarda che ti ho capito io – mormorò Herrmione allacciandosi al suo collo con gli occhi languidi – Ho capito che hai avuto un’infanzia difficile, i tuoi genitori sono dei criminali, ti hanno influenzato, ti hanno messo in pericolo, hai difficoltà a fidarti, ad esprimerti, allontani tutti con il tuo tono irritante e presuntuoso quando in realtà vorresti solo qualcuno come Teddy Bear Cuore D’oro che ti ascoltasse…
- Lo vedi che sei saccente e fastidiosa? – strillò lui, seccato.
Eh, Teddy Bear lo dovevi lasciare perdere…
- Draconcino – esclamò lei, di nuovo sull’orlo delle lacrime – Ma come fai a non capirlo?
- Capire cosa? – esclamò lui, di nuovo con l’espressione stupida.
- Ti amo Draconcino, l’ho sempre fatto! – singhiozzò lei – Anche se da cinque anni a questa parte non ci siamo mai parlati se non tramite insulti, ti amo, ti amo, ti amo!
- Herrrmione! – gridò lui alzandola in un abbraccio in slow-motion con tanto di giravolta.
E quartetto d’archi, coro d’uccellini e canzone strappalacrime. Na-na-naa…
- Fermati! – rantolò lei – Sto per vomitare!
- Anch’io Herrrmione! – gridò lui – Anch’io mi sto per innamorare!
- No deficiente smettila! Smettila, smettila, pezzo d’idiota! – strillò Herrrmione con un acuto niente male.
- Oh pasticcina – mormorò lui con due occhi così grandi da perdercisi dentro – Stiamo litigando? Ma non abbiamo già litigato, circa… due minuti fa?
- Abbiamo litigato tutta la vita – considerò Herrrmione guardando in cielo con aria intelligente e prendendosi con la mano il mento – Eh sì, non ci siamo mai stati simpatici.
- E poi – realizzò con un’illuminazione improvvisa Draconcino – Tu stai con il rosso!
Herrrmione squittì in una risata colpevole.
- Ma chi, io? Noo…
- Ma è povero! – s’indignò Draconcino inarcando un sopracciglio.
- Oh, lo sai come mi chiamano – sussurrò Herrrmione accarezzandogli il braccio – Mi chiamano il ni¹…
Cip cip! * fruscio d’ali *
- Herrrmione! – strillò Ron-Ron da poco lontano – Ma cosa fai!
Ta-dah! Cesto di corna per il rosso!
- Ron-Ron, ci rivediamo! – urlò grottesco Draconcino, in tono di sfida.
- Ancora tu!– divampò Ron-Ron con il fuoco negli occhi.
- I nostri destini s’incrociano di nuovo!
- Mio acerrimo nemico, ancora sui miei passi!
- Tu, che…
- Fatela finita! – strillò Herrrmione, riproponendo il suo celebre acuto.
- Perché sei con lui? – le fece Ron-Ron.
- La nostra è una storia aperta! – gli spiegò Herrrmione – E’ ovvio.
- Lo vedi che sei saccente? – borbottò Draconcino, ma nessuno ci fece caso. Quando mai qualcuno fece caso a ciò che Draconcino disse?
- Ma, Herrmione… Non me l’avevi detto questo!
- Ron-Ron, pensavo me l’avessi detto tu quando ti sei scopato Lavvy-Lav!
- Oh Herrrmione non te la sarai presa?
- Per niente. Però ho deciso di innamorarmi di Draconcino. Tra noi è finita.
- Ci vediamo stasera?
- Sì, ci vediamo stasera! – ammiccò Herrrmione facendogli l’occhiolino.
Ron-Ron se ne andò soddisfatto.
L’importante è che ognuno abbia ciò che vuole.
- Herrrmione, riprendiamo da dove avevamo interrotto? – disse con voce roca Draconcino, afferrando fra le braccia Herrrmione.
- Oh beh, no, non mi va – ammise lei, alzando le spalle – Mi servivi solo come diversivo. In fondo, ti odio, te l’ho detto. Ciao!
Detto questo girò i tacchi e se ne andò.
Draconcino si accasciò a terra e melodrammaticamente iniziò a piangere.
- Teddy Bear Cuore D’oro, ho bisogno di parlare con te!
 
 
 
Ok, ho un po’ degenerato, ma mi è venuta così, sul momento.
Senza offesa per le Dramione, ma non le reggo xD
Se vi ha fatto ridere lasciate una recensione!
 
¹: Riferimento alla parodia di Harry Fotter, era un po’ troppo spinta per scriverla per intero! xD