Io e i liquidi ci assomigliamo parecchio. Occupiamo entrambi un volume, ma non abbiamo una forma propria, così ci adattiamo a ciò che ci circonda. Ci lasciamo trasportare, anche giù da una cascata. Se qualcosa ci finisce dentro è difficile recuperarla o rimuoverla, ma diventa quasi sempre parte di noi e strada facendo ce la portiamo appresso. Siamo a metà tra il solido e l'aeriforme: uno troppo freddo, l'altro troppo caldo, noi siamo alla temperatura ideale. Diventiamo solidi e indistruttibili quando diventiamo freddi; aeriformi e senza importanza quando diventiamo troppo caldi. Tra i tanti, forse è con l'acqua che c'è più sintonia. Non abbiamo colore, ma riflettiamo quello dell'ambiente circostante, come il mare fa con il cielo. Io faccio lo stesso. Non ho un mio colore. Il mio colore è indefinito. Come il nero, come il bianco. Siamo indefiniti. Io sono una ragazza fatta di acqua nera, un'ombra liquida. Io sono una ragazza indefinita. /indefinite.