spleendiparigi
    
Membro dal: 26/03/07
Recensore Junior (89 recensioni)
Mi piace scrivere.
Mi piace scrivere anche se nessuno leggerà.
Mi piace scrivere quando fuori piove, e ho le mani talmente fredde da avere le dita insensibili. Stringere la penna o picchiettare sulla tastiera senza che i polpastrelli registrino alcuna sensazione.
Mi piace scrivere quando la nostalgia mi invade il petto e ho gli occhi un po’ gonfi e un po’ lucidi, incollati alla finestra, persi ad inseguire tracce di vita che non mi appartengono.
Mi piace scrivere quando è sera e sono avvolta nella mia felpa, e tra le mani stringo una tazza di caffè bollente anche se ho male alla gola, perché è giusto che sia così. Perché mi va.
Mi piace scrivere quando avverto la dolcezza scivolarmi lungo le vene, dolcezza che sa di sale, che è già ad un passo dal diventare ricordo e dunque tristezza.
Mi piace scrivere quando abbasso le ciglia e resto in silenzio e il mare mi si agita dentro in un ruggito denso e tremante - o in sussurri lenti e calmanti - bruciandomi le ferite o magari curandole. Che non sai mai se ti salverà, il mare, o se invece ti ingoierà. E trattengo il respiro sentendomi in apnea, e mi schiuma dentro il mare e non basterebbero pagine su cui scrivere, in quei momenti. Non basterebbero inchiostri.
Mi piace scrivere quando mi sento allegra, ancor più quando mi sento triste. Quando mi sento sola. E con la lingua mutilata.
Mi piace scrivere quando mi tremano i polsi e tutto intorno si distorce fino a divenire caos irreale e stridente, febbricitante. Mi piace scrivere quando ho bisogno di mettere ordine nel mondo attorno a me, e in quello dentro me.
Mi piace scrivere quando mi sento sola, quando la notte si avvicina e non ho veli, in quei momenti. Non ho difese. Se non le parole, e gli occhi, e le parole negli occhi.
Mi piace scrivere quando mi sento le viscere brucianti, la testa pesante, le parole stanche. E penso che no, non può finire così, che a stancarsi siano loro, che ad inaridirsi sia il senso della vita filtrato attraverso esse.
Mi piace scrivere quando penso che alcune cose meritino un riscatto, e non esiste riscatto più eterno e più giusto di quello promesso dalla lama tagliente del verbo.
Mi piace scrivere quando non mi capisco e ho bisogno di chinare per un attimo il capo sul mio braccio, per riposare i pensieri. Per raccogliermi tutta, condensarmi in parole e sensazioni; per rendermi concreta, per toccarmi le ciglia e non scoprirle umide, per trovare il coraggio di sentirmi viva. Per perdonarmi, anche.
Soprattutto.
  1 - elrohir

  2 - Ganymede

  3 - rekichan