Mi sono sempre chiesta come sia possibile amare tutto questo così tanto. Amare storie mai appartenute a qualcuno, forse mai vissute. Mi chiedo come sia possibile amare quell'aria stantia. La sensazione leggermente ruvida al tatto di una pagina già letta e quella liberatoria che si prova nella scelta di un nuovo libro. Come sia possibile amare qualcosa che non si è vissuto e sentirne puntualmente la mancanza. Tutto ciò che ha una storia, che appartiene alla leggerezza di un tempo. Com'è possibile sentirsi al sicuro in una vecchia seduta all'interno di una biblioteca. Il leggero profumo di polvere e inchiostro, il consueto vuoto nel petto ogni volta che si arriva all'ultima pagina, riponendo nuovamente il libro sullo scaffale. Mani libere che si preparano ad una nuova scelta, ad un nuovo mondo nel quale viaggiare in estrema libertà. Mi sono sempre chiesta come sia possibile che alcune persone continuino a vivere la loro vita come in un libro, immaginandosene le pagine, virgola dopo virgola; e continuo a chiedermelo, pur sapendo di essere una di queste. Mi chiamo Giulia, sono un’amante dei libri, delle citazioni e dei casi umani.