Cantami o diva, della più frustrante storia d’amore degli ultimi cento anni e della dea che decise di intervenire e prendere in mano la situazione.
Dal secondo capitolo:
«Percy e Annabeth sono stati trafitti dalla freccia di Eros» disse tutto d’un fiato la figlia di Afrodite.
«Questo lo sapevamo già» commentò divertito Travis.
«Già, probabilmente lo sapevano tutti tranne loro» aggiunse Connor.
«Sono stati trafitti letteralmente, idioti! (…) Ho fatto delle ricerche ed è esattamente ciò che temevo. Questo tipo di incantesimo è molto potente, è lo stesso che ha colpito Elena di Sparta e Paride di Troia … Funziona solo se c’è già del sentimento tra i due e-»
«E io cos’ho detto?» intervenne Travis, ma un’occhiataccia di Silena lo zittì.
«Serve a … diciamo, togliere di mezzo le inibizioni e far si che i due innamorati siano obbligati a riconoscere i reciproci sentimenti».
«Da quel che ho visto io non c’erano inibizioni in quella stanza» ridacchiò Connor seguito dal gemello.
Chirone smise finalmente di percorrere la sala ricreativa, ma la coda continuò ad agitarsi «Come fermiamo l’incantesimo?» domandò.
Silena si morse il labbro, sembrava davvero dispiaciuta «Non possiamo, è questo il punto.»
{Percy/Annabeth ♥}

Era da circa un’oretta che Peeta stava vaneggiando dopo aver bevuto quasi un’intera bottiglia della sua preziosa scorta di liquore bianco, eppure non era ancora riuscito a capire il perché quel pomeriggio si era presentato senza alcun preavviso a casa sua.
[Qualche anno dopo il ritorno di Peeta al Distretto 12 || 7.175 parole]

Dopo aver letto Hunger Games sono totalmente impazzita. L'ho amato, ma una domanda continuava ad assillarmi: (mini-spoiler) "come hanno fatto Katniss e Peeta a riavvicinarsi?"
Metto a vostra disposizione una mia personale risposta a questa domanda e spero vi piaccia :3
A chi dunque sia interessato ai fatti che potrebbero essere accaduti dal rientro nel distretto 12 all'epilogo auguro buona lettura :3
P.S. È la mia prima ff, siate buoni!
Tratto dal primo capitolo:
"Riesco a stento a ricordare l'ultima volta che le sue labbra hanno sfiorato le mie. Poi il tepore della coperte mi assorbe completamente e io scivolo di nuovo nel sonno, mentre sento il tocco leggero della mano di Peeta e il suo profumo. Haymitch ha ragione - è l'ultima cosa che risco a pensare, insieme alla risposta all'ultima domanda che mi ha rivolto.
- No, non c'è bisogno che mi ricordi che ho un motivo più che valido per andare avanti. Peeta. -"