Sono un ex studente del liceo che aveva 6 di latino 1.
Anni fa, mentre mi annoiavo tra i banchi tra uno Youtube Poop e una versione di Seneca, ho immaginato una storia buffa e assurda che ha come protagonisti degli improbabili ragazzotti, nostri antenati latini nella sorte e nella sventura. Le loro vicende erano, all'inizio, solo un inside joke tra me e il mio compagno di banco, finché non ho deciso di aprire una pagina di Word e dire “OK, forse è il caso che non rimanga solo verba volant”.
Da lì è nato il De Bello Fallico (il cui riferimento alla ben nota opera e al meno noto pamphlet si ferma nella condivisione del titolo), che narra le gesta e le miserie di un drappello di sfigati, una via di mezzo tra il gruppo de Il Grande Lebowski e quello della Guida Galattica per Autostoppisti, attraverso una narrazione (e meta-narrazione) fatta, in media, di una battuta azzeccata e di un'altra decina di battute che fanno ridere solo me.
Nel corso degli anni ho pubblicato e rimesso mano al testo più volte: inizialmente lo pubblicai su EFP Fanfiction con lo pseudonimo di Genkaku Shi (pensato quando credevo che Death Note fosse la più alta forma di narrazione distopica e che Bible Black non fosse un porno), e nonostante gli sforzi non sono mai riuscito a dargli una degna conclusione. Solo oggi mi sono deciso a pubblicarlo in versione definitiva.
I miei poeti latini preferiti sono Marziale e Carlo Maria Rogito.