Forse avrei dovuto smettere di guardare quelle foto, avrei dovuto sfogliare quelle pagine e andare avanti, ma una forza superiore mi teneva fisso lo sguardo su quelle immagini troppo nitide, su quel sorriso stampato sulle sue labbra, su quell’altra donna affianco a lui.
-Kristen!- mi rimprovera Alicia, strappandomi la rivista dalle mani.
-Stavo guardando le nuove tendenze degli abiti…- farfuglio una scusa, lei capisce all’istante che sto mentendo.
La mia amica alza gli occhi al cielo: -E certo vedo come ti importa molto cosa mettere prima di uscire!- replica acida, indicando i miei jeans strappati, la felpa da uomo over size e il capello con cui nascondo sempre il mio nuovo taglio di capelli.
-Perché continui a tormentarti?- mi chiede dolcemente.
Inclino la visiera del capellino coprendo i miei occhi: -Perché lo rende felice…-

Fisso quelle lunghe mani scivolare sulla chitarra..
Le note che melodiose escono da quella armonia perfetta, disegnano ricordi altrettanto perfetti ma tristi. Ricordi che un tempo facevano parte di un grande pentagramma, in cui bastava leggere con il proprio cuore l'amore che vibrava nell'aria.
Intorno a me c'è silenzio, rotto solo da quelle dita che morbide pizzicano le corde della chitarra.
Quelle dita che sono scivolate sul mio corpo dove ha lasciato impronte e incertezze incancellabili.
Quelle dita hanno dato amore, ma quello stesso amore distrutto da azioni ingiustificabili.
E poi quando finalmente ho la certezza che sono le stesse dita che sono appartenute ad un passato felice, mi rendo conto che la realtà e ben diversa, e che quelle mani appartengono ad una persona totalmente diversa.
Allora la magia finisce, lo scorcio nel passato si richiude per lasciare spazio alla semplice verità: quella musica perfetta non sarà mai più così.