Il mio nome è Chiara e sono molto pessimista. Sono alta, ho gli occhi di molti colori – giallo compreso, sembro per metà una Cullen -, faccio pallavolo e ho tredici anni.
Vorrei vivere a Venezia e molto probabilmente fra qualche anno diventerò Dark, Gotich, Punk o forse Emo..
Come ho detto prima, sono molto pessimista e credo che morirò all’età di diciotto anni, quando avrò appena preso la patente e mentre l’Italia sarà sotto il controllo di un fascista.
Sono depressa. Sempre.
Ho tre hobbies in particolare: Vendetta, vendetta & Vendetta. Non sono molto normale, infatti sparo cazzate a raffica (sempre e comunque). Odio circa tutta la mia classe, a parte Giulia quassù. Ho dichiarato legalmente guerra alla mia prof. di Francese.
Non sembro una ragazza normale. Non sono una ragazza normale.
Tu mi parli di trucchi e compagnia bella, e io ti rispondo a colpi di miti e leggende di varie epoche. Tu potresti parlare di vestiti per ore, menzionando cose che neanche capisco, tipo ballerine e io ti lancerò in faccia i miei anfibi.
Tu prova minimamente a truccarmi e non vivrai a lungo da poterlo raccontare. Io non sono proprio una ragazza da trucchi. Tu cerchi di portarmi in un centro commerciale per comprare dei vestiti, e io m'infilerò nella libreria più vicina.
Guardi nel mio portafoglio e ci troverai poco, pochi spiccioli, la tessera della biblioteca, quella dell'autobus, quella della Feltrinelli, insieme ad un petalo secco di una rosa che ho in camera.
Se provi a vivere una mia giornata e ti accorgerai che mio fratello, il santerellino della famiglia, non è così tanto buono, che mia madre mi tratta malissimo, solo perché quando cerco di parlarle pensando di avere davanti una persona normale, sbaglio.
Se provi a non essere ascoltato/a, a vedere le tue idee calpestate solo per un unico giorno, sono sicura che ne rimarrai segnato/a a vita. La vita è dura mi direbbe qualcuno, e io risponderei che la vita non è dura. è duro vivere in mezzo a persone come con chi sto parlando in questo momento. Con te. Spesso le persone dicono che faccio ridere, ma da dove viene questa comicità? Dal mio cinismo? No, non sono cinica, io. Credo che venga dall'autocritica, l'unico modo che ho per vivere in questo mondo. L'unico modo per accettarmi.
Scrivo. No, questo è un eufemismo, non ci vuole molto a mettere qualche parola nera su carta bianca. Guardo. Sono una grande osservatrice. Riesco a capire se stai mentendo, o molto probabilmente quale sarà la tua prossima mossa. Gioco. Vorrei entrare nel club degli scacchisti della mia scuola. Purtroppo non esiste un club degli scacchisti nella mia scuola. Penso. Penso al futuro, perché il presente mi delude. Ascolto. Se cercate una persona che vi ascolti, l'avete trovata.
Faccio. Faccio molte cose, ma sono ben lontana dall'essere eclettica. Sono. Sono io, e non avrò paura di dirlo e farlo vedere al mondo. Sarò. Sarò quello che vorrete, la vostra più grande amica, o la vostra peggiore nemica. Spetta voi fare il primo passo. Ero. Ero una persona che chinava la testa davanti alle ingiustizie. Non reagivo. Questo fino a quando avevo 5 anni. Dopo non l'ho mai più fatto. Pensami, e perderai tempo. Ascoltami, e cambierai idea su molte cose. Toccami, e sei morto/a. odio il contatto fisico. Annusami, e sentirai odore di libri, il mio vero mondo. Guardami, e troverai una ragazza che non si trova bene in questo mondo. Stona.