Membro dal: 23/09/14 Nuovo recensore (7 recensioni)
Siamo tutti lettori.
Scriviamo solo le storie che vorremmo leggere.
Il coraggio assume molte forme.
C'è il coraggio fisico e il coraggio morale, e poi ne esiste un tipo ancor più nobile:
il coraggio di affrontare il dolore, di convivere con esso senza farlo sapere agli altri,
e tuttavia trovare gioia nella vita, alzarsi ogni mattina con entusiasmo.
(Howard Cosell)
E' quel momento in cui l'idea salta fuori dal nulla. Sono le notti insonni passate a pensare e ripensare a milleduecento dettagli, quelle in cui la trama piano piano va delineandosi nella nostra testa. Sono le mattinate trascorse davanti al cursore che lampeggia, una lacrima di frustrazione sulla pagina bianca. E sono le prime parole, le prime frasi, i nostri primi sorrisi quando appare lui, il protagonista, e non ci delude. Sono i primi rimorsi quando muore qualcuno che non avremmo mai pensato. Sono i lunghi pomeriggi passati a gironzolare per casa con un sorriso a trendadue denti, perchè il secondo capitolo è finito e la vita è bellissima. Sono anche le settimane vuote, quelle in cui vorremmo solo dormire per ore, nella speranza che qualche divinità ci offra qualche spunto in sogno. Sono tutti i momenti in cui temiamo di non farcela, di non riuscire ad andare oltre quella pagina. E sono le serate di festa in cui rimaniamo a casa, perchè l'ispirazione è tornata e ci è mancata tanto, vogliamo ascoltare tutto quello che ha da raccontarci. Poi, dannazione, sono quei momenti in cui mille finali diversi combattono fino alla morte. Ed è quel giorno in particolare, quell'ora, quel minuto, quel secondo. L'attimo in cui, davvero, non c'è più nulla da scrivere.