Kim_Pil_Suk
Membro dal: 15/07/12
Recensore Junior (154 recensioni)
 
Il mio nome è Percy Jackson e ho dodici anni.
Fino a pochi mesi fa, ero uno studente presso la Yancy Accademy, una scuola privata per "ragazzi problematici" nello stato di New York.
Sono un ragazzo problematico?
Sì. Direi che la definizione mi calza.
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Grover stava annusando il vento nervosamente. Tirò fuori le sue ghiande e le gettò nella sabbia, poi soffiò il suo flauto. Esse si erano riorganizzate in modo che per me non aveva alcun senso, ma Grover sembrava preoccupato.
"Siamo noi", disse. "Quelle cinque ghiande proprio lì."
"Chi sono io?" chiesi.
"Quella piccola e deforme," suggerì Zoe.

"Oh, stai zitta."

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"I Sogni sono come un podcast,
Il Download ti dirà verità nelle mie orecchie.
Dicono cose interessanti. "
"Apollo?" Chiesi, perché nessun altro avrebbe potuto scrivere un haiku così orribile.
Si mise un dito sulle labbra. "Sono in incognito. Chiamami Fred".

"Un dio di nome Fred?"

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"La vera storia del Vello: c'erano questi due figli di Zeus, Cadmo ed Europa, va bene? Furono in procinto di offerta come sacrifici umani, quando pregarono Zeus per salvarli. Così Zeus inviò questo ariete magico con la lana d'oro, che li raccolse dalla Grecia e li portò fino alla Colchide in Asia Minore. Beh, in realtà portò Cadmo. Europa è caduta ed è morto lungo la strada, ma non è importante. "
"Probabilmente era importante per lei."


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"Wow," mormorò Thalia. "Apollo è così... hot."
"E 'il dio del sole," dissi.
"Non è quello che intendevo."


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«E se ci schierassimo come hanno fatto nella guerra di Troia ... Atena contro Poseidone? "
"Non lo so. Ma so solo che combatterò accanto a te."
"Perché?"
"Perché tu sei mio amico, Testa d'Alghe. Altre domande stupide?"


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« Non mi dai un bacio di buona fortuna? E' una specie di tradizione, no? »
« Torna indietro vivo, Tasta d'Alghe. Poi vedremo. »


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"Si naviga bene, allora?"
Guardai Grover, che stava cercando di non ridere.
"Cavolo, Nico," dissi. "Non ho mai provato."

Nico continuò a fare domande. Ho lottato molto con Thalia, da quando era una figlia di Zeus? (Non ho risposto a questa domanda.) Se la madre di Annabeth era Atena, dea della saggezza, allora perché Annabeth non aveva idea di come cadere da una rupe? (Ho cercato di non strangolare Nico dopo questa domanda.) Annabeth era la mia ragazza? (A questo punto, ero pronto a legare il bambino in un sacco di carne gustosa e gettarlo in pasto ai lupi.)

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"Braccas meas vescimini!"
Non ero sicuro di cosa significasse in latino. Pensai fosse qualcosa tipo 'Mangiami le mutande! "


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«È lui», dissi. "Tifone".
Stavo seriamente sperando che Chirone avrebbe detto qualcosa di buono, come 'No, questo è il nostro grande amico Leroy! Ha intenzione di aiutarci! "

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Una volta che se ne fu andata, mi inginocchiai accanto ad Annabeth e le tastai la fronte. Stava ancora bruciando.
"Sei carino quando sei preoccupato," mormorò. "Le tue sopracciglia ti creano una faccia buffa".
"Tu non morirai proprio quando ti devo un favore," dissi. "Perché mi hai difeso da quel coltello?"
"Tu avresti fatto lo stesso per me."
Era vero. Credo che lo sapevamo entrambi. Eppure, mi sentivo come se qualcuno stesse frugando il mio cuore con una bacchetta di metallo freddo.


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"Io sono calma," insistette Rachel. "Ogni volta che sono vicino a te, alcuni mostri ci attaccano. Cosa c'è da essere nervosi? "
"Guarda," dissi. "Mi dispiace per la sala prove. Spero che non ti calcino fuori."
"Nah. Mi hanno fatto un sacco di domande su di te. Ho fatto la finta tonta."

"E 'stato difficile?" chiese Annabeth.

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"Perché non possiamo usare una benedizione del genere anche su di noi? " chiesi.
"Funziona solo per gli animali selvatici. "
"Quindi funzionerebbe solo su Percy, " motivò Annabeth.
"Hey!" protestai.


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"Non sono stati in grado di parlare ragionevolmente?"
"Beh, abbiamo tipo cercato di ucciderci a vicenda in un duello all'ultimo sangue. "
"Capisco. Si è tentato l'approccio diplomatico. "


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