Leeyra. Capelli scuri, occhi assenti, gambe lunghe più di un’autostrada. Diciotto anni e tante paure, tenute imbrigliate da una reputazione “da dura”.
Sogni turbolenti. Rossetti dissipati sulle mensole. Un’emicrania con cui si convive da anni, ormai.
Leeyra è tutto questo, ma anche molto di più.
Eppure oggi, qui, Leeyra sarà solo due cose: pubblico e cantastorie.
Null’altro; ve lo posso assicurare.