poketpolly
Membro dal: 16/05/08
Recensore Junior (56 recensioni)

"Nella vita non bisogna mai rassegnarsi. Se perdete la speranza perdete anche la vitalità che conserva la vita in movimento, perdete anche il coraggio di esistere, la qualità che vi aiuta ad andare avanti malgrado tutto. E' per questo che oggi faccio un sogno." Martin Luther King


Si alzò, aprì il balcone e vi si affacciò. Era tardi, o presto: tardi per cambiare il passato e presto per ciò che ancora doveva venire. Il presente era lì. Il presente, quello che la gente chiama ora o adesso, era lì per essere vissuto. Si appoggiò alla balaustra e respirò a pieni polmoni l’aria profumata di sogni. “La città non si ferma. I miei sogni viaggiano veloci e si confondono tra le luci e i colori della notte di Londra. Giuro, non sto pensando al futuro; ma promettimi di non lasciarmi sola con il dolore di non aver vissuto una vita insieme.” Rientrò chiudendosi la porta alle spalle; chiuse gli occhi, la stanza sapeva di lui. Si stese al suo fianco e rimase immobile nella contemplazione del suo angelo fino a che il sonno non la colse. (frammento di un capitolo di una storia scritta da me)


Ponimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché insaziabile come la morte é l’amore, insaziato come gli inferi é l’ardore." dal cantico dei cantici.


Si girò colta di sorpresa e si trovò davanti a lui. Per un istante si guardarono intensamente senza parlare, poi si avvicinarono l’uno all’altra e si abbandonarono a un romantico bacio. Nessuno di loro disse niente, non c’era niente da dire. Ad un certo punto lui prese lei per mano e le fece cenno di seguirla e la condusse fino a una piccola baia dove era ormeggiata una barca di nome “Venus”. “E’ nostra. E’ la nostra libertà. Se lo vogliamo può portarci in capo al mondo.” Disse lui. “Lontano da tutto e da tutti. Solo io, te e lei.” Sussurrò lei accarezzandolo dolcemente. Così salirono a bordo della Venus e la misero in moto sotto un cielo stellato. E ogni stella che brillava era per loro un desiderio che si avverava. (frammento di un capitolo di una storia scritta da me)


"La nostra meta non è trasformarci l'un l'altro, ma di conoscerci l'un l'altro e di imparare a vedere e a rispettare nell'altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro completamento”


Lui si avvicinò lentamente e le prese il volto tra le mani asciugandole le sottili lacrime che si confondevano con le stille di pioggia che imperversava su di loro. “Voglio che tutto torni com’era prima.” Le sussurrò all’orecchio. “Lo voglio anche io.” Mormorò lei. “Non mi importa se non ti senti pronta per avere un rapporto. Ti aspetterò per tutto il tempo che sarà necessario.” “Davvero?” Chiese lei, sempre piangendo. Lui annuì e accostò le labbra alle sue. La città, la pioggia, i suoni, tutto si fuse con quel bacio, e loro erano una cosa sola, uniti come non mai. Il tempo non esisteva, e niente avrebbe potuto spezzare l’incanto di quel bacio fuori dal mondo. (frammento di un capitolo di una storia scritta da me)


Mi chiamo Elisa e mi piace scrivere e inventare racconti. Per sapere chi sono basta leggere quello che scrivo...


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