sweetpast
     
Membro dal: 30/06/09
Recensore Veterano (205 recensioni)
       

Premessa
 
“Ma tu, perché scrivi?”
Mi è stato chiesto tante volte. Sembra che molte persone siano convinte che, se non è per elaborati scolastici o altre cose particolarmente pratiche, la scrittura sia qualcosa di insensato e irragionevole. Sembra che debba avere  sempre un qualche tipo di fine logico. E, secondo voi, quale risposta è la più giusta? Io credo di saperlo. “Perché mi va”.
Io scrivo perché mi piace impataccare i fogli immacolati lasciando scorrere la penna tra le righe. Mi appaga poter tessere le parole come fili colorati, creare da quel disordine qualcosa di anche solo vagamente affascinante, o bello. È una tentazione irresistibile, una sorta di vanità creativa. Scrivo per dare una forma ai miei pensieri che sono troppo incasinati, chiusi tra due tempie e una fronte e una nuca. Scrivo semplicemente perché mi va, appunto, e per altri mille motivi troppo filosofici che vi annoierebbero. Abbiamo la capacità di apprezzare le cose, e quindi la capacità di esprimerci creando qualcosa che possa essere apprezzato- da noi stessi, per chi vuole solo sfogarsi, o da un pubblico, per chi vuole regalare qualcosa. L’arte mi piace pensarla così, e la scrittura è una delle tante arti. Una delle espressioni più alte e raffinate della nostra intelligenza. E molto, molto di più.
“Come scrivi?”
Come capita, oserei dire. Ho detto che mi piace tessere le parole, ma non seguo complicati ragionamenti: è puro istinto. Non riuscirei a definire il mio stile, in quanto troppo mutevole. So solo che amo i discorsi intricati, le parole complesse, le divagazioni; so anche che cerco sempre una delicatezza d’espressione che forse risulta un po’ barocca, e che adoro lasciare pensieri a metà per offrire interpretazioni ad altri occhi. Non so più scrivere poesie come quando avevo dieci anni, ma ogni tanto infilo nel testo citazioni o pensieri volanti che frammentano la mia prosa. E ho una morbosa attrazione per il font chiamato Georgia.
“Di cosa scrivi, allora?”
Un po’ di tutto. Sono un’amante dell’amore, innamorata delle sue molteplici forme e dei suoi infiniti e affascinanti lati. Adoro l’ironia e la comicità ben riuscita- anche se non  ne sono molto capace. Mi piacciono le tragedie quando non sono scontate, amo la filosofia e i racconti che scavano nella psicologia umana. Io personalmente scrivo un po’ di tutto, dalle cose più dolci alle cose più crude.
I personaggi che popolano i miei racconti sono molto diversi. Ci sono quelli presi immeritatamente in prestito dai fandom che adoro  (qualche titolo di manga, un paio di telefilm, un po’ di film e forse qualche libro). E poi ci sono quelli creati da me. Idealizzazioni di individui dei quali proverei interesse nel narrarne le gesta, esagerazioni di ciò che apprezzo o disprezzo delle persone che incontro, parti di me medesima. Tutto questo, assieme, per amarli e sentirli quasi figli miei.
“E infine, per chi scrivi?”
Prima di tutto per me, per la mia sete di fantasie.
In secondo luogo per la mia già citata vanità creativa.
Poi, non meno importante, per chi apprezza ciò che faccio.
Che colgo l’occasione di ringraziare, mia cara persona a cui per qualche strano motivo piace quello che faccio.
Ti ringrazio, Persona. Ti chiedo scusa per i ritardi e i blocchi dello scrittore e gli sproloqui e tutto quanto possa darti fastidio. Grazie di stare dietro ai capricci di un’autrice lunatica. Perdonami se ti rubo minuti della tua preziosa vita. Buona lettura.
.Lole.

 

 
 
 
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