Kleis è il nome della figlia di Saffo. Questa poetessa greca vissuta secoli fa, le ha dedicato un'ode che trasmette tutto l'amore nei suoi confronti. La forza di questo sentimento che la lega alla figlia mi ha colpita in un modo che non so spiegare. Adoro scrivere. Lo faccio sempre, ovunque, su qualsiasi superficie, anche se non sono brava. Scrivere mi aiuta, mi fa star bene. Adoro raccontare storie. Quando cammino per strada, cosa che faccio spesso, tendo ad osservare attentamente le persone: le loro espressioni e i loro gesti, qualsiasi cosa che mi possa trasmettere un frammento della loro vita. A volte alcune di loro riescono a colpirmi a tal punto, a trasmettermi sensazioni che mi spingono a fermarmi, prendere il telefono in mano, aprire il memo e scrivere poche righe che poi trasformo in storie, che spero siano almeno un po' simili alla loro. Credo nell'amore senza vincoli, libero. L'amore è amore. Non ha sesso, età, religione o razza. Sono contro qualsiasi forma di discriminazione. Spesso mi chiedo se le persone che giudicano in base al colore della pelle, alla religione, al modo in cui si ama la persona dello stesso sesso, sappiano davvero cosa sia l'amore. Non si ama con quello che abbiamo in mezzo alle gambe, ma con quello che batte nel nostro petto e con quello che abbiamo ben custodito nella scatola cranica, e che a volte dimentichiamo di usare. Non so ancora cosa voglio dalla vita. Nonostante abbia vent'anni, non so ancora quale sia la mia strada. Vorrei cambiare il mondo ma non posso, così scrivo.