da grande sarò famosa! No, non è così, nemmeno da piccola lo pensavo, eppure scrivevo. Scappavo dal mondo reale per immergermi in un mondo fantastico. Ogni foglio libero, ogni quaderno di scuola, ogni foglio di brutta, aveva riportato sopra un'appunto, una battuta, a volte un'intera poesia scritta mentre ascoltavo una melodia durante l'ora di disegno dal vero. Tenevo tutto: ogni singolo ritaglio di pensiero. Scrivere era qualcosa di solo mio. Finché mia sorella, scelse una mia poesia da dedicare al fidanzato per San Valentino. E' ancora incorniciata in casa loro. Ricordo il testo, e anche la melodia sulla quale l'avevo scritta, anche il ragazzo al quale l'avevo dedicata, ma lui non l'ha mai letta. Scrivere era una cosa solo mia e lei l'aveva fatta sua, così. Così ho smesso Finché mio figlio, con i soldi della paghetta settimanale, mi ha comprato un portatile e chiesto di completare una storia iniziata iniziata trenta anni fa e che a lui raccontavo durante i viaggi in macchina per non farlo patire. Solo che questa storia non riesco a finirla. Penso di essere arrivata in fondo, ma lei va avanti con tante idee che vedo e un sacco di difetti che invece, non riesco a vedere Ho decisamente bisogno di aiuto.