Eva riceve un messaggio da un numero sconosciuto.
Questa storia è già presente su Wattpad pubblicata sempre da me (@holdmepevrie)

Piper è stanca di amare umoni che la fanno soffrire.
Percy è un eroe, quindi non puo soffrire.
Calypso non si innamorera mai, o almeno non di un messicano.
Talia è pronta a scoppiare ma nessuno è pronto a raccoglierne i pezzi.
Jason sa tante cose, ma non che è single.
Annabeth può fare tutto, o almeno finge di potercela fare.
Leo costruisce di tutto, ma non ha mai pensato a costruirsi un futuro.
Hazel ama i cavalli, la geologia ed i cino-canadesi, o forse ama piu i latino-americani?
Frank è il piu alto, ma nessuno lo ha mai notato.
Will sorride sempre, anche quando gli viene detto di non farlo.
Nico è sempre Nico, niente altro.
Reyna è paziente, ma anche la sua pazienza ha un limite.
I nostri cari eroi catapultati in un universo totalmente diverso, dove la depressione è il mostro da sconfiggere, e l'impresa e fare colpo su quella bella ragazza, o farsela e basta?

*AU*
Dal testo:
Quando Will riemerse Nico stava ridendo a crepapelle. Avrebbe voluto che ci fosse il sole per vedere bene una delle sue rare risate.
-Me la paghi, Di Angelo- Will lo prese in braccio e poi lo lanciò di nuovo in acqua. Nico riemerse ridendo.
-Pari?
-Pari- confermò tirandolo a sé e baciandolo ancora.
**
Pochi secondi dopo si ritrovò nella vasca da bagno. L’impatto con l’acqua gelata gli tolse tutto il fiato dai polmoni, riportandolo con i piedi per terra. Aveva intenzione di affogarlo? Si aggrappò ai bordi della vasca, cercando di emergere per respirare.
-Lasciami!
***
Will aveva la glassa azzurra su tutto il viso. Ma specialmente sulle labbra. Sorrise malizioso.
-Sei sporco.
-Chissà di chi è la colpa.
-Non ti dispiace se ti aiuto a pulirti, giusto?
-N-no.
-Ottimo.- l’attimo successivo le labbra di Nico erano sulle sue.
**
-Mi hai salvato quando volevo morire, mamma. Mi hai sempre protetto, a modo tuo. Senza di te sarei… morto.- gli si spezzò la voce, mentre tentava di trattenere le lacrime che gli riempivano gli occhi scuri. –Ti prego…-sussurrò. Un altro passo, un metro e mezzo. Le porse la mano. –Ti prego, scendi.
Maria sorrise.