Servire il nostro Dio è una delle cose più difficili che possano esserci.
È un sovrano severo che pretende tanto ma, secondo le incisioni dei miei predecessori, dona anche il doppio di quanto sacrificato.
Sono anni che lo venero ed ascolto la sua voce. Eppure in cambio non ho avuto nulla. E quel poco che ho desiderato mi è stato portato via.
Quindi...
Dio è morto.
È questa l'unica verità.
Perché è la mia.
[AoKuro]

“Mi farai andare fuori di testa, Tetsu.”

Scivola. Scivola, scivola, scivola inesorabilmente, senza appiglio
Non lo amasse così tanto, l'avrebbe già preso a pugni.
[KuroAo. Sì, avete letto bene. Non svenitemi]

“Kagami-kun, è da un po’ che mi stai fissando,” oh, non se n’era nemmeno accorto, e dire che fino a tre minuti fa i suoi occhi erano proprio sull’articolo dedicato agli Spurs, “c’è qualcosa che non va?”
Sì, voglio sapere se c’è qualcosa che ti rende vagamente umano.

Di recente, Himuro ha accorciato la catena del suo anello.
Non sa perché l'ha fatto, ma a Kagami la cosa piace parecchio.
[KagaHimu]

Ci avevano messo un po' per conoscersi così a fondo, così da vicino. Si sapeva che Mdorima era un muro inespugnabile, una corazza, apparentemente priva di sentimenti.
Lui e Takao erano stati dapprima nemici per poi diventare compagni di squadra, eppure, nell'animo di Takao, l'ex giocatore della Teiko non era un semplice genio del Basket.
[MidoTaka]

Himuro aveva sinceramente creduto che quello fosse un caso isolato. Per settimane, mesi, anni, aveva fatto finta di niente, quando Murasakibara sembrava avere la bocca troppo piena per aver mangiato davvero solo un po’ di pudding, o quando aveva le tasche troppo piene ma cammuffate dalla mantella che gli cadeva troppo larga sulle spalle. E avrebbe continuato a farlo fino alla fine dell’ultimo anno, se un giorno poco prima di Natale lui non gli avesse soffiato all’orecchio e gli avesse detto “Devo farti vedere una cosa”. [HP!AU, MuraMuro]

Song-Fic scritta sulle note degli Apocalyptica.
Dal testo:
[...] È così perfetto sentire il mio nome sulle tue labbra, ogni possibilità di sbagliare scelta svanisce.
Tutto è così giusto e così sbagliato allo stesso tempo, un dolce circolo vizioso senza mai fine che non mi permetterà mai di seguire il mio cervello. [...]
[KagaKuro]

Stava palleggiando all'interno della palestra dove era rimasto dopo gli allenamenti, mentre tutti gli altri erano andati via – tutti tranne Kuroko che era andato a prendere qualcosa da bere per rinfrescarsi.
Taiga aveva segnato l'ennesimo canestro e poi si passò la mano sulla fronte per asciugarsi il sudore quando a gelarlo fu Testu due, palesatosi dopo il tiro effettuato.
Si girò di scatto verso il cane che, come Kuroko, non si vedeva né sentiva – a volte riusciva quasi a rivolgergli un'espressione irata o quasi infastidita.

[Kagetora/Izuki] Se a Izuki avessero detto che un giorno avrebbe baciato Kagetora Aida, il padre della sua coach, si sarebbe sicuramente messo a piangere dalle risate… ma quando era accaduto, Shun non aveva trovato niente di così divertente. In effetti, se si escludevano i suoi giochi di parole precedenti ‘al fattaccio’, i suoi primi approcci con Kagetora erano stati tutto tranne che amichevoli.
Anche se l'uomo lo trovava oggettivamente un ‘bel ragazzo’ - lo chiamava “Belloccio”, doveva pur significare qualcosa -, Izuki non avrebbe mai scommesso neanche mezzo yen su 'quel bacio'.

Daiki Aomine e Satsuki Momoi sono amici d'infanzia.
Satsuki conosce bene il suo amico Dai-chan e riesce a comprendere benissimo la sua voglia di giocare a basket ed il suo amore per questo sport.
Oltretutto lei ama vederlo giocare, sudare, sorridere e capisce il prezzo che durante le medie ha pagato a causa della sua forza, imbattibile per dei ragazzi normali ha sofferto, eppure non ha rinunciato al suo amore per quello sport, alla sua voglia di giocare.
E così, tra gli imbarazzi dettati dall'età e dal loro conoscersi fin troppo bene, si ritrovano a pensare "Ancora un altro po'."

Ed eccocci qua! Per il MidoTaka day- sono in ritardo. Vabbè.
Questa fanfic parla di una giornata non propriamente bella di Takao, che sarà vittima di Oha asa, ma protagonista di un'inaspettata quanto piacevole risvolta. ;)
Buona lettura!

-Cosa ne dici di un... tostapane a energia solare? Potrebbe essere utile-
Kiyoshi smise di torturarsi, allargando le dita quel tanto che bastava per allungargli un’occhiataccia gelida.
-Certo. Chi non ha bisogno di un tostapane a energia solare? Prendiamone due, per sicurezza-
-Che ne sai? Potrebbe portare fortuna, prima o poi-
C'è un regalo da fare, un regalo che possibilmente non c'entri assolutamente NULLA con le ananas, ma Miyaji, Otsubo e Kimura sono un po' in difficoltà.
[Mh. Mi pare di aver capito che oggi sia una certa giornata, no?]

[...] Questo era il Midorima Shintarou che tanto piaceva a Takao, un segreto che sembrava quasi irreale e che caldo gli si posava contro per il tempo di un battito d’ali di farfalla. [...]
Midotaka piccina picciò.