-Non me ne frega di San Valentino! Io ti amo tutti i giorni!-
its joshley all the way.

La storia d'amore che sogno da una vita.

Perchè tutto questo odio, Hayley?

Molti mi prenderebbero per pazza se mi vedessero in questo momento,perché stare sotto l’acqua per una cosa per amo per loro non è normale.
Molti direbbero che è giusto perché non vale la pena di buttare via 30 euro.
Mentre io e una decina di migliaia di persone in quel momento,pensavamo che stare lì,sotto quella tempesta di inizio giugno,a vedere cinque ragazzi suonare per noi,fosse la cosa più normale e bella del mondo.

Sono una malinconica per definizione.
So che può sembrare illusorio, ma spero davvero che i Farro si redimano, in fondo la speranza è l'ultima a morire, no?:)
Comuque questa storiellina è raccontata dal punto di vista di una Hay che riceve una visita notturna non proprio desiderata...
Raiting giallo per il beeeellisssimo linguaggio....

L’ultimo video di noi cinque uniti. Anzi, visibilmente uniti, internamente già distrutti.
Io che guardavo la foto di Josh, per poi buttarla a terra.
Che urlavo in faccia ai Farro di non accusarmi, ed eccoli lì, che dicevano di essere stati membri della band di Hayley. Josh, Zac. Voi sapete che io odio questo termine, la mia non era la band di Hayley, ma era la band di hayley, Josh, Zac, Taylor e Jeremy. Erano i Paramore.
Josh, forse tu non volevi la band di Hayley, Josh, Zac , Taylor e Jeremy, tu volevi la band di Josh. La band dei tipi di Josh Farro, il chitarrista figo. Sei andato via perché volevi essere il protagonista assoluto forse?
-Il volume due di "My heart is yours". I paramore senza i Farro.

Taylor si ritrova ad affrontare la sua vita senza il suo migliore amico Zac, ma, proprio nel giorno del suo compleanno capisce che non è solo.
(^ok, sta introduzione fa schifo , se volete leggere leggete se non volete, va be)

365 sono passati da quando hanno abbandonato la nae urlando.
365 giorni da quando le mani di Zac Farro non hanno mai più toccato le baccehette di legno della batteria dei Paramore.
365 giorni in cui rabbia, gioia, dolore e amore hanno ballato fra di loro.
365 giorni ed eccoci ancora qui al 18 dicembre...

Hayley Williams, la cantante rosso fuoco dei Paramore, si risveglia in un posto che non conosce. Si guarda intorno, ma nulla di ciò che la circonda, le è familiare. Il letto, la finestra, i fiori. Solo poche ore prima era con i suoi amici e compagni di band Jeremy e Taylor. Dove sono?, si chiede, senza riuscire a darsi una risposta. Tutto ciò che deve fare è cercare di capire da sola cos'è successo, sconfiggendo il silenzio del luogo abbandonato in cui si ritrova.

Anche lei lo amava e voleva urlare al mondo intero.
'Ti amo Jay' pensava mentre le sue gambe scattavano come fulmini.'Ti amo'

Ennesima fanfiction che scrivo sui Paramore. Si parte del periodo dell'abbandono di Zac e Josh per arrivare a luglio di quest'anno.

Per definizione sono una nostalgica. In questo caso della mia adorata coppietta usata anche per esperimenti (osceni) ben leggibili nelle mie storie precedenti. Ovvio a tutti i Parawhore di che coppia si tratta, no? Esa...NO! NON scriverò MAI una TaylorxZac (solo perché Taylor è mio), infatti di tratta di una Joshayley (neologismo da me inventato).
Una di quelle tristi.
Drammatiche.
Una di quelle costruite sopra Who You Are di Jessie J!

Una ragazza ed il suo amore per la musica. I Paramore. Un amore improvviso, e poi? Una nuova band, un nuovo amore. Chi occuperà il cuore di Caroline?

L'unica cosa che mi sembrava andare a fuoco era il mio telefono, nella tasca posteriore dei jeans aderenti. Stupido, stupido, stupido cellulare. Lo presi e lo lasciai cadere per terra. Ma invece di rompersi, come avevo sperato, prese a lampeggiare.
'4 messaggi non letti. Mittente: Josh'

“Nonna, questa storia mi piace!”
“Ne sono felice”
“Però non ho capito una cosa…”
“Cosa, piccola?”
“Tu hai detto che la prima volta che la principessa sente il tono…strano, del principe è stata la prima volta che l’ha sentito parlare. Ma la seconda volta?”
“Quella, tesoro, è un’altra lunga storia…”.
La bimba dai capelli castani osservò a lungo la faccia rugosa dell’anziana signora.
“Dormi, ora”.
Mentre spegneva la luce il maglione si alzò quanto bastava per intravedere un paio di parole.
Liberamente ispirata a Renegade (ma vah?).