Recensioni di Captain Willard

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Mon couer s'ouvre à ta voix. - 20/11/21, ore 14:33
Capitolo 38: Epilogo.
Quanti anni sono passati da quando lessi per la prima volta questa fanfiction.
Smisi di recensirla perché, beh... life happened, ma la lessi tutta e vi piansi tutte le mie lacrime.
Ora ho deciso di rileggerla, a distanza di anni, e – spero che non ti dispiaccia, Elphie, e spero che tu stia leggendo anche se il tuo profilo è inattivo da molto – ho persino copiato e salvato tutta la fanfiction per poterla caricare sul mio Kobo, perché ho il terrore che vada perduta.
E un'opera di questo calibro non deve andare perduta.
Ricordavo quasi tutto, ma è stata comunque una pugnalata al cuore. Sto ancora piangendo, un'ora dopo aver letto la parola "fine" che è stata come l'ultimo chiodo a chiudere questa bara.
Non credo che riuscirò a rileggere questa storia prima di aver atteso di nuovo qualche anno: mi fa troppo male, mi fa sanguinare il cuore.
E lo sapevo, questa è la cosa peggiore; sapevo a cosa andavo incontro.
Ma, come in "Una tomba per le lucciole" del buon Isao Takahata, anche qui gli avvertimenti non sono bastati, e ho continuato a sperare fino all'ultimo che le cose andassero diversamente.
Se non avessi inserito la nota di... come definirlo? Conforto, che è l'epilogo, beh, penso che avrei passato il resto del mese in depressione come mi capitò quando terminai di leggere "Il nome della rosa".
Hai un talento vero, Elphie. Ho letto anche le tue altre storie, e tutte sono stupende, ma questa mi ha davvero preso un pezzo di cuore e lì risiede da anni: da quando, per la prima volta, hai deciso di deliziare gli occhi del popolo indegno di EFP con la tua scrittura.
Il mio cuore si apre alla tua storia, Elphie.
Grazie.
Recensione alla storia Mon couer s'ouvre à ta voix. - 21/04/16, ore 10:11
Capitolo 17: Oltre la maschera.
 
Oh, l'orrore di quel viso!

Meg, I feel you. I truly do. 
Ammettiamolo: molte fan di POTO in questo momento sarebbero tipo "OMMIODDIO COME HAI POTUTO MEG TRADITRICE POVERO ERIK" ma ehi, sì povero Erik, ma vorrei vedere queste fangirlzzz al posto suo. Personalmente a me sarebbe preso un coccolone a vedere la faccia di Erik, soprattutto considerando che all'epoca non esisteva nulla di simile e di film horror davvero non ce n'erano per "abituare" la gente a cose come un viso orribilmente deforme. 
Quindi diciamo poveri Erik e Meg. :c

«Come osi incantarmi con la tua dannata musica e poi presentarti così?»
Che io ho letto come: "Come osi farmi innamorare di te e poi presentarti così a me senza preavviso, facendo vacillare i sentimenti che stanno diventando la cosa più bella della mia vita?" MA MAGARI MI SBAGLIO. Chiamala interpretazione personale, toh. 

Doveva aver subito un grande trauma, ed essersi un po' troppo immedesimato nei panni della Morte Vivente, per vivere in quel modo.
Qua ho riso molto perché sono una brutta persona. Il dialogo successivo mi ha punito a dovere, rendendomi un ammasso mugolante che uggiolava "Erik", in preda alla commozione. Ho amato profondamente Meg e la sua proposta di cenare assieme, è stata una cosa molto tenera e d'aww. Mi è piaciuto che non abbia dimostrato compassione o peggio ancora pietà, non perché siano sentimenti "negativi" ma perché penso che avrebbero ferito Erik ancora di più, considerando che vuole essere considerato normale e non un mostro né tantomeno un poveraccio. No, Meg gli ha dimostrato un sincero dispiacere per il proprio comportamento e questo le fa onore, ha capito dove ha sbagliato e ne ha preso atto. Non che comunque si possa biasimare Meg per la sua reazione, e che diamine. Sai che shock, povera granata! :'D
Comunque a una certa mi sono immaginata una scena alla Tony Stark:
Raoul: "Sei grosso con la maschera, ma senza quella cosa sei?"
Erik: "Musicista, compositore, cantante, prestigiatore, ventriloquo, medico, cuoco, architetto."
Raoul: "..."
Sì Raoul, taci, cricetino svenevole.

C'era una domanda che mi volteggiava nella testa: perché proprio Christine? Perché lei e non un'altra delle coriste?
No, Meg, quello che vuoi dire - e ne sono porcamiseria assolutamente certo - è "perché lei e non io". Vedrai che te ne renderai conto, cipollina. 

«Vedi? Neanch'io so perché ti sto dicendo queste cose. Non… non dovrei…»
«Eppure entrambi stiamo commettendo lo stesso sbaglio» conclusi io, altrettanto turbata.

Oh my god just fuckin kiss right now.
Ok, penso che dovrò penare ancora molto prima di vedere 'sti due bamboccioni testardi e orgogliosi baciarsi - un po' come Paperone de' Paperoni e Doretta Doremi... oddio. Spero che abbiano un finale più felice dei due paperi D: - ma adoro questi momenti, si vede proprio che si rendono conto di quanto si stiano avvicinando e nessuno dei due capisce bene perché MA SONO ADORABILI LI AMO VOGLIO UBRIACARMI E FARE UN DISCORSO AL LORO MATRIMONIO BASTA STOP.

Eravamo come due brocche rotte nello stesso punto.
Questa è poesia. Una delle migliori frasi che abbia mai letto, non scherzo.

Che dire di questo capitolo, così ricco di dialoghi ed eventi? 
Il rapporto tra Meg ed Erik che si va consolidando, lento e cauto ma implacabile; Meg che affronta Erik in favore della dolce Christine, senza timore di dirgli in faccia quel che pensa di lui; Erik che... be', è Erik :') ma è più quieto, più dolce persino. La presenza di Meg gli fa bene, lo comprende ma gli pone anche un freno necessario. Also, Erik che accetta di darle lezioni di pianoforte è una cosa stupenda che mi ha fatto aweggiare per un pezzo. Sono normale lo giuro

Riguardo le tue note, sono d'accordo su tutta la linea (e mi è sempre stato sul cazzo Erik per la scenata che ha fatto a Christine. Che poi l'Erik del romanzo è davvero schizzatissimo quindi posso solo immaginare un minimo della sua reazione e già sarebbe abbastanza da farmi avere gli incubi - o farmi venire voglia di dargli un cazzotto e dirgli di darsi una regolata). 
Per quanto concerne Erik e i dolci sentimenti che suscita in molte persone... io davvero non so come spiegarla questa cosa. E' un personaggio che ho amato fin da subito per la sua personalità """"eccentrica"""" (l'eufemismo del secolo), ma è comunque uno psicopatico, che diamine! Eppure come dici tu... c'è un fascino in lui, di cui non è nemmeno consapevole. E' nella sua voce, nelle sue movenze, nei suoi occhi che bruciano come ambra liquida e nella sua musica che strappa il cuore dal petto e lo annega nelle tenebre... 
Che dirti, capitolo eccezionale come sempre, ogni volta mi lasci come un drogato in astinenza che sbava al pensiero della prossima dose xD
Ancora tanti complimenti, un abbraccio!

Captain Willard
Recensione alla storia Mon couer s'ouvre à ta voix. - 05/04/16, ore 09:44
Capitolo 16: Memorie di una ballerina.
OH MY FUCKIN GOD. 

Anzitutto: POOR MEG. No, sul serio mi è dispiaciuto tantissimo. Io ho perso mio padre a circa otto anni, ma nel suo caso è persino peggio, viste le circostanze. Comunque mi ero fatto un'idea giusta di come fosse morto suo padre, più o meno...

Ora.
Partiamo con ordine: 
Forse era davvero preoccupato per lo stato della sua cucina. Lo immaginai a fare le pulizie di casa, con tanto di grembiule e cuffietta, e scoppiai a ridere di cuore.

Oh Meg, come ti capisco. Ho pianto dalle risate. Letteralmente. 

Le nostre mani si sfiorarono ancora una volta, e percepii un brivido che non aveva nulla a che fare con il freddo. «Scusami» disse lui in un sussurro, ma non risposi. Preferii ignorare il vuoto allo stomaco che mi afferrava ogni volta che mi toccava – un misto di paura, diffidenza… ed eccitazione.

MEG, COME TI CAPISCO. Mi sto eccitando pure io. E' un peccato che Erik sia ignaro di essere così seducente, penso che gli darebbe una botta d'autostima di cui necessita davvero. O forse sono io quello anomalo che ha una cotta paurosa per un mezzo psicopatico. 

«Facciamo un gioco» proposi con malizia. Lui alzò lo sguardo verso di me, improvvisamente sull'attenti.

ERIK NON FARTI STRANE IDEE. 
No ma ci sono rimasto malissimo nel vedere come il giochino di Meg le sia tornato indietro così. Povera cucciola (probabilmente mi darebbe una sberla per questo appellativo zuccheroso, ma lo è davvero). Però me l'aspettavo che sarebbe saltata fuori una domanda simile. Quel che non mi aspettavo era che Erik non solo avrebbe dimostrato gentilezza avvolgendo la nostra cara ballerina nella propria giacca, ma anche che le avrebbe suonato una melodia per consolarla. E come ho invidiato Meg in quel momento. In realtà invidio molte persone che conoscono il Fantasma, quantomeno quelle che ne hanno sentito il canto o la musica. Mannaggia. E' un peccato non vivere nel romanzo di Leroux. 

Comunque. Erik. Erik, bello mio. E' tenerissimo che tu ti sia dimenticato di mettere la maschera perché sei ormai abituato alla presenza di Meg. Ma... cazzabbumbite, Erik. ORA COME REAGIRA'. Ti prego fa che non svenga o gli gridi in faccia. Tipregotipregotiprego.

Questo è stato un capitolo mooooolto tosto. La storia del padre di Meg era già intuibilissima, è vero, ma sentirla raccontare direttamente e chiaramente - e vedere gli effetti che ancora ha su di lei quella terribile esperienza - è molto triste. Ho trovato però molto carina la collaborazione di Erik alle esercitazioni di Meg, per non parlare di quando hanno pulito insieme il forno dal disastro provocato da quella piccola granata che è la Giry junior. Una cosa davvero adorabile. 
Ad ogni modo, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! So che non mi deluderai <3
Alla prossima e ancora complimentoni!

Captain Willard
Recensione alla storia Mon couer s'ouvre à ta voix. - 14/03/16, ore 11:15
Capitolo 14: Nel dominio del fantasma.
«Mi hai deliberatamente disobbedito, piccola imbecille!»
«E adesso cosa hai in mente di fare? Sculacciarmi?»



No vabbe', sti due sono proprio antisgamo. OTP prepotente. 

Allora. Avrei voluto recensire anche il capitolo precedente ma tra una cosa e l'altra questa settimana proprio non ce l'ho fatta, shame on me. Comunque oggi sono le undici e io sono nel letto sgranocchiando biscotti e sono una persona felice perché mi hai regalato un nuovo capitolo altrettanto meraviglioso. Il trauma di Meg: mi stanno ronzando in testa un paio di idee riguardo la morte del padre, sono troppo curioso e non vedo l'ora di leggere la verità. Povera Meg, ne ha passate tante, ci mancava solo la febbre cerebrale! Meno male che c'è Erik che è quasi un supereroe da quante cose sa e la cura, peraltro aggratis come egli stesso ci tiene a rimarcare. Lo amo. Adoro il tuo Erik, è perfettamente IC e mi fa morire dal ridere e mi fa terribilmente sangue.
Adoro anche il modo in cui man mano questi due testardoni si stiano smussando, e OMG ERIK CHE LE PORTA IL LIBRO. Inaspettato e dolcioso e il mio cuoricino da fanboy esplode leggendo queste bellissime cosine. 
Speravo sarebbe venuto un momento di convivenza coatta tra loro due e non sono stato deluso. Che dirti, ottimo lavoro come sempre! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, sono insaziabile ma è colpa tua che sei bravissima. Alla prossima, continua così!

Captain Willard

P.S. grazie infinite per la recensione che mi hai lasciato su "Certe notti", mi sono sentito lusingato e sono stato col sorriso ebete per tutto il giorno! :D

 
Recensione alla storia Mon couer s'ouvre à ta voix. - 28/02/16, ore 22:29
Capitolo 11: L'uomo nella pioggia.
Carissima, come ti capisco! Ricordo ancora che al liceo la mia prof di inglese ci fece studiare Conrad e io fui l'unico scemo che se ne innamorò follemente. E' un autore complicato, il suo modo di scrivere richiede concentrazione, ma con le sue parole tesse storie quasi ipnotiche. Quando leggo i suoi libri mi sembra di ascoltare una nenia cantata sottovoce da qualcuno nell'ombra... (Erik? :'D magari!
Ad ogni modo, le cose importanti: Meg/Erik OTP della vita. No davvero, già li shippavo, con la tua storia questa ship sta proprio navigando a vele sciolte! Sono ripetitivo, ma non smetterò mai di dirti che adoro come hai caratterizzato Meg, ne fai un personaggio a tutto tondo, le dai lo spessore che le mancava e oh my fuckin god, è fantastico leggere di lei ed Erik insieme e dei loro "battibecchi", se così si possono definire. Ho apprezzato il passo in cui Meg riflette su come la turbi la consapevolezza che Erik sia umano, e il fatto che comunque il suo passato decisamente infelice non la lasci indifferente, perché ho sempre pensato che sia lecito che il passato di Erik spieghi i suoi comportamenti, ma non li giustifica, e penso che a questo punto tu sia della stessa opinione, a giudicare da quel che scrivi.
Attendo con ansia il prossimo capitolo, e ancora complimenti!

Captain Willard