Recensioni per
Amami alla vigilia della Festa dei Morti
di Feles 85

Questa storia ha ottenuto 104 recensioni.
Positive : 104
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/06/14, ore 21:14

Cara Feles,
rieccoti qua: il cerchio comincia a stringersi. Siamo al conto alla rovescia: manca un anno appena al fatidico evento, alla fine dell’ “età di Cesare”. La sapiente costruzione di questo capitolo sta nel fondere insieme elementi della storia con quelli della Storia: pubblico e privato si intrecciano. La cerimonia della toga virile del giovanissimo Ottaviano, la raggiunta maggiore età, non ha solo valore familiare, vista la posizione di spicco tenuta dalla gens Iulia, soprattutto dopo Farsalo.
L’Azia agrippinizzata della HBO (quanto poco mi piace questa sua metamorfosi, ma non è colpa tua!) comincia qui a sentire traballare il suo potere e anche la sua malia erotica. E’ una donna sola e amareggiata e priva di punti fermi.
Quello che è più intrigante in questo capitolo è la comparsa di Cassio, che con le sue parole allusive e la sua stessa presenza getta un’ombra inquietante nella storia… “E però se il mio nome fosse esposto alla paura, non so quale uomo eviterei di più di quello sparuto Cassio. Legge molto, è un grande osservatore, e spia nei segreti delle azioni umane. (…) Uomini come lui non hanno mai il cuore in pace se vedono uno più grande di loro, e per questo sono pericolosi.” (W.S.)
Con questo ronzare di Cassio intorno a Bruto, ci sentiamo proprio alla vigilia del loro sodalizio di sangue. La Tragedia sta per compiersi.

Un carissimo saluto,
KK

Ps. Com'è piccolo il carattere stavolta :)

Nuovo recensore
18/06/14, ore 23:36

Ciao cara, davvero bello questo ultimo capitolo e questo ennesimo sogno di Bruto (stavolta me ne sono accorto che era un sogno, eheheh)

Come ho già detto prima: il concetto che esprimi è molto "medievale"; un misto di Tagelied tedesco e poesia d'amore italiana dei secoli XIII e XIV; direi che con me sfondi una porta aperta dunque ;)

Recensore Junior
18/06/14, ore 21:23

Finalmente eccomi a recensire anche questo capitolo! Ho ancora il sorriso sulle labbra ripensando al finale, davvero un'idea divertente e ben posizionata, per smorzare un po' la tensione. Il personaggio di Pullo in questo caso calza a pennello, è davvero un piacere leggere i paragrafi a lui dedicati.
Come ti ho già detto per quanto riguarda la prima parte, invece, il "livello di romanticismo" è quello giusto, nessuna esagerazione, tanto quando basta per rendere bene l'idea delle loro emozioni (senza contare la citazione fantastica che hai riportato). Inoltre, descrizioni come al solito ben fatte, che trasmettono una chiara immagine dell'ambiente e dell'atmosfera.
Questo immagino che sia un capitolo diciamo "di passaggio", e che presto avremo a che fare con situazioni molto calde e movimentate. Sono davvero molto curiosa di leggere i prossimi sviluppi!
Alla prossima!
Ambra

Recensore Master
16/06/14, ore 21:07

Cara Feles...dopo il tuo bellissimo capitolo e la degna recensione di KK, cercherò di essere anche io intelligente in qualche modo...questo cpitolo mi è piaciutodall'inizio alla fine, dal risveglio descritto in modo fantastico sino all'ultima parola...i due amanti che sgattaiolano per non farsi beccare mi ha fatto sorridere e la citazione omerica è stata la ciliegina sulla torta...
Al prossimo capitolo
Un bacio
Matty

Recensore Veterano
16/06/14, ore 17:32

Carissima Feles,
ben ritrovata sul canale HBO!
La prima parte del capitolo è straordinariamente dolce, romantica, carica di affascinanti suggestioni. Il primo risveglio di lei, su quel tramonto della notte così magistralmente descritto, il suo soffermarsi ancora una volta sulla storia loro e sulla Storia, delle loro famiglie, di Roma. Di Mario e Silla, di Cesare e Catone… “Libertà va cercando ch’è sì cara / come sa chi per lei vita rifiuta”. Sì, Bruto è il degno erede di Catone, ce lo insegna Lucano nel suo torbido racconto della guerra fratricida, lo diceva anche Cremuzio Cordo (martire repubblicano post litteram). E anche nello sceneggiato HBO, hanno scelto Tobias Menzies che con il suo viso legnoso e squadrato non può che essere la perfetta incarnazione del Marco Giunio Bruto che ronza in testa a tutti noi, il cesaricida, “l’ultimo dei Romani” (Cremuzio Cordo docet), il degno erede del primo console. Ha una faccia da vero “antico romano” e a dire il vero anche un po’ da etrusco…
Poi il secondo risveglio di Ottavia, questa volta all’unisono con il suo amato. La veste leggera che evoca in Bruto il sogno e il mito: ma in fondo, non sono entrambi visioni, proiezioni irrazionali dell’animo umano? La veste spumeggiante che ridesta Omero (“anche lui qualche volta dorme!”) e la passione dei sensi e della carne, insieme al rimorso, la gelosia, il tormento per quello che sarebbe potuto essere, ma mai è stato.
E fin qui tutto bene. Elegante, raffinato, profondo, colto senza essere pretenzioso. Il tuo solito (e non è una formula semplicistica che intenda dimidiare il valore di questa prima parte). Ma il bello deve ancora venire: l’aprosdòketon, il fulmen in clausula epigrammatico che fa da contrappunto al lirismo elegiaco della prima parte. Ed Euterpe e Melpomene lasciano lì Orazio per venirti a laureare autrice dalle mille modulazioni!
In parole povere e meschinelle, il finale mi piace MOLTISSIMO: i due che si muovono di soppiatto per casa, come due bambini che stanno per combinare una marachella o che l’hanno appena compiuta e fuggono dal luogo del delitto, sono davvero una boccata d’aria fresca non solo nella lunga estate calda (loro e nostra), ma nell’atmosfera greve e pesante che si sta preparando fin dall’inizio. C’è la guerra civile, dichiarata o meno che sia. La comparsa di Pullo, gigante esilarante che, candido candido come se niente fosse accaduto, si prepara uno spuntino sbucciandosi la sua mela, poi, è davvero degna della partitura di un basso comico settecentesco. Risolini sommessi tra il pubblico, in un degno intermezzo dell’Opera Maggiore, della Tragedia che si svolge nientemeno che a ROMA, caput mundi. L’Eroe e l’Eroina si fanno da parte e ascoltano stupefatti l’aria virtuosistica dello smargiasso legionario, una specie di miles gloriosus della tarda repubblica, l’Obelix di noialtri. Uno che non conosce la retorica come quel “secchione” di Bruto. Non si vogliono i pettegolezzi? Basta minacciare di morte gli aspiranti chiacchieroni! Una formula vincente. Il teorema di Pullo, quello degli “schiavi sottochiave”, acquisisce quasi un valore assiomatico. Un trovata narrativa favolosa! E il pubblico ti premia, trasformando le sommesse risatine in una grassa risata degna della comicità plautina.
Un caro saluto,
KK
(Recensione modificata il 16/06/2014 - 05:35 pm)
(Recensione modificata il 16/06/2014 - 05:36 pm)
(Recensione modificata il 17/06/2014 - 01:18 pm)

Nuovo recensore

Molto bello davvero questo inizio di capitolo; vedo che la tua maestria nel descrivere il sentimento non si smentisce mai!

In particolare è molto forte qui la differenza tra Bruto e Antonio; che esprimono due polarità rispettivamente notturna e diurna, sebbene non impermeabili l'un l'altra. Tant'è che, mentre Bruto è nel pieno dello struggimento e sfoga il suo desiderio bruciante nel mondo del sogno, Antonio è altrettanto colpito dallo struggimento, ma mantiene la sua natura ferina e sembra avere già capito come andranno a finire le cose.

Recensore Veterano

Ciao carissima Feles,
innanzitutto Grazie per i ringraziamenti iniziali. Grazie! Faccio come Pennac nell'omonimo monologo :)
Sono davvero soddisfatta che questa tua FF cominci ad avere una congrua cricca di estimatori, che spero si allarghi sempre più. Ma veniamo ad nos.
Continua la scena del teatro, con ovviamente altri "attori". Cesare disvela qui il suo profondo acume, anche per le faccende private: dopotutto, non sarebbe diventato quello che è se non avesse come corredo una vivace e penetrante intelligenza (nel senso strettamente etimologico del termine!).
Antonio è messo totalmente a nudo: Cesare ha capito anche quello che lui non gli svelato! Mannaggia alla miseria, diciamo noi con lui... Mi piace molto che il dittatore continui a occuparsi della realtà a 360°, nonostante le cupe nubi di morte che si stanno addensando sul suo capo.
La seconda parte, onirica, ci accompagna tra le fantasie di Bruto. Un vagheggiamento vero e proprio del "tempo perduto", di quello che sarebbe potuto essere, ma che mai è stato... Perdonami l'espressione metaforica che suona del tutto anacronistica, ma il giovane erede del primo console ha proprio perso il treno!
Il finale è dolcissimo, con l'innamorato che raggiunge la sua amata già addormentata e si abbandona anche lui al sonnno, al suo fianco. Mi piace molto la figura di Pullo che sta a presidiare la porta: ricorda l'immagine del gigantesco custode della stanza degli sposi in un epitalamio di Saffo.
Come sempre l'atmosfera è molto suggestiva, con citazioni dantesche e catulliane appena suggerite ma ugualmente eleganti e molto adatte al tono del capitolo!

Un carissimo saluto, KK

Recensore Master

Carissima Feles...sono a doverti ringraziare per questa meravigliosa FF che hai condiviso con noi...il discorso iniziale con Cesare è molto d'impatto, poichè si capisce che uomo possa essere, un uomo che ne sa una più del 'Diavolo' perdona la battuta...Amore un qualcosa che tocca a tutti prima o poi e Antonio è uno tra questi...l'ultima parte è davvero bella, in quanto l'Eros che si manifesta in modo non definito nei sogni, si materializza nella realtà...bellissimo come sempre...
Aspetto il prossimo capitolo e nonfarmi/ci aspettare molto;-)
Un bacio grandissimo
Matty

Recensore Junior

Prima di tutto ti ringrazio tantissimo per avermi citato nei ringraziamenti, e non posso che risponderti che in realtà devo ringraziarti anche io per avermi avvertito di questa tua storia.
Questo capitolo è fantastico. Man mano la storia va avanti, più i capitoli mi piacciono; sarà che la vicenda si fa sempre più intensa e coinvolgente!
Il dialogo fra Marco Antonio e Cesare è stato un ottimo inizio di capitolo. Come si poteva già intuire dalle pagine precedenti, è chiaro che Cesare sa molto più di quello che dà a vedere, e questa sua acutezza (in diversi ambiti) ci rende in un qualche modo l'idea della forza e del carattere di questo personaggio storico.
Ho apprezzato tantissimo il discorso su Amore, e penso che sfruttare proprio a tal fine il personaggio di Marco Antonio sia stata un'idea davvero buona, perché fa cogliere la potenza meravigliosa, ma anche, in un certo senso, distruttiva, di questo sentimento, di questa forza, che prima o poi colpisce tutti indiscriminatamente.
Per quanto riguarda la seconda parte, invece, quella con Bruto e Ottavia come protagonisti, devo ammettere che mi ha stupito, ma in positivo. Non mi immaginavo una fine di capitolo così, ma ha creato un ottimo equilibrio: le passioni che nell'onirico si sono fatte confuse e impossibili da calmare, nella realtà si sono "materializzate" in quell'amore, che non è solo carnale, che per una notte decide di godersi la sola vicinanza beata e serena, quasi vivificatrice, con l'altro. Hai davvero concluso nel migliore dei modi questo capitolo e devo farti per l'ennesima volta tanti complimenti!
Aspetto fedele il prossimo capitolo! :) A presto!
Namei

Nuovo recensore
19/05/14, ore 21:43

Ciao! Ho apprezzato molto questa parentesi comica portata dall'irritante presenza di Cicerone, che riesce a far perdere i nervi anche a una persona quieta come Bruto :)

Nuovo recensore
16/05/14, ore 22:41

Interessante questo nuovo volto nella storia, la figura così dionisiaca di Licoride che nella sua natura focosa comunque non riesce a soddisfare il "lupo", ormai schiavo dell'amore della "lupa"; un amore che a tratti assume toni davvero tragici ma necessari come il gelo invernale. Ancora, personalmente è una vicenda che mi ha fatto molto immedesimare, sopratutto Marco Antonio mi rappresenta molto, e ti ringrazio per averlo messo in lettere così bene.

Nuovo recensore

Ancora complimenti :) non ho niente da dire se non quanto ho già detto: hai un ottimo modo di descrivere i sentimenti, che stavolta si presenta come un grande tormento interiore; la parte in cui Ottavia si mostra impaziente del prossimo incontro con Bruto è molto resa bene, mi ha fatto immedesimare molto.

Recensore Junior
16/05/14, ore 21:21

Davvero fantastico questo capitolo, molto emozionante ed intenso! Già all'inizio si viene catapultati nell'animo di Ottavia, e da lì fino alla fine non si può che leggere tutto d'un fiato. Questo è forse uno dei capitoli in cui sono riuscita a immergirmi completamente nel personaggio, ho sentito la tensione di Ottavia all'inizio, la confusione poi (anche la confusione e agitazione interiore di Bruto), ed infine la determinazione con la quale prende atto della situazione nella quale si trova e parla in modo diretto a Pullo. Davvero una brillante evoluzione del personaggio, che mostra più sicurezza e anche, oserei dire, fierezza.
Insomma, ormai Ottavia e Bruto sono presi completamente l'uno dell'altra, e la lontananza è un peso insostenibile. In un certo senso, quindi, la comparsa di Pullo capita proprio a pennello! Ed a proposiro di Pullo, ho davvero apprezzato l'ultima scena, coi rimandi al suo amore. Lo stesso vale per la scena nella quale Ottavia e Cesare parlano di Cornelia, che, ammetto, essere la scena che mi è piaciuta di più, penso per l'intensità con la quale parla Cesare parla, oltre che per il fatto che Ottavia comincia ad assomigliare sempre più a Cornelia.
Arrivati a questo punto, ci avviciniamo sempre di più al momento fatale, e l'atmosfera è satura di energia. Non vedo l'ora di leggere i prossimi sviluppi!
Ancora complimenti e alla prossima! :)
Namei

Recensore Master
11/05/14, ore 23:24

Cara Feles...un capitolo bello...mi piace il fatto che tu abbia accennato al matrimonio tra Cesare e Cornelia, del fatto che sfidò Silla quando lui gli chiese di ripudiarla:si vede che l'amava, scusa la digressione...le tre ore di spettacolo, non vengono. Ascoltate poichè ognuno ha i suoi 'problemi'...mi è piaciuto che Ottavia non abbia detto a Bruto le sporche trama di Servilia nei confronti di Cesare...
Bellissimo come sempre...
P.s.perdona nel capitolo precedente invece di scrivere Pullo ho scritto Pullio...perdona l'errore
Matty
Un bacio

Recensore Master
11/05/14, ore 22:56

Carissima Feles...un bel capitolo dove descrivi Pullio come un uomo che dà fiducia e sembra darla ad Ottavia...poi la scena teatrale dove troviamo le coppie Antonio-Licoride e Ottavia-Bruto...un bel capitolo dove anche ed ovviamente le descrizioni della storia, proprio la parte storica sono magistrali...bravissima cara Feles
Un bacio ed un abbraccio
Matty