Proprio un bel capitolo, mi è piaciuto molto!
Le descrizioni dell'ambiente e della festa sono ammirabili, mi sembrava proprio di avere davanti agli occhi Eufemia che girava tra le bancarelle e guardava le spade e i libri... E' ovvio che non abbia apprezzato la storia d'amore cantata dal menestrello, non è decisamente il tipo. La trasposizione della realtà cittadina è davvero eccellente, il lavoro di documentazione (sempre che ci sia stato) è davvero straordinario: adoro la cura che hai per i dettagli, anche perché, contrariamente a quanto avviene di solito, non risultano affatto noiosi, almeno per me, anzi! E questo è in realtà piuttosto difficile, perciò brava!
Trovo che sia quasi... ironico il fatto che Eufemia si armi per affrontare eventuali soldati mercenari e poi si ritrovi ad addirittura uccidere il suo promesso sposo, pur con tutto l'odio che gli serba. C'è anche da dire che egli non è stato proprio cavaliere... In ogni caso, hai orchestrato benissimo il colpo di scena, e anche questo non è facile. In particolare è bella l'inserzione della frase in corsivo, un velo d'ironia che rende il tutto più tragico e, come dire, lo fa sembrare uno scherzo del destino.
Complimenti, complimenti e ancora complimenti!
Una storia davvero bella. Continua così!

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Non ho ancora letto il secondo (ma provvederò presto) e la storia mi sta già piacendo moltissimo!
Mi piacciono moltissimo i racconti storici, in particolare quelli medievali.
Adoro le descrizioni dettagliate, sembra di avere le immagini proprio di fronte a sé (come quando Eufemia si pulisce la mano sul grembiule o l'"abitazione" di Balduino).
Il carattere di Eufemia non si può non definire paricolare, accattiva subito l'approvazione del lettore. Colpisce il suo spirito intraprendente, la sua voglia di rendersi autonoma, anche attraverso la cultura, soprattutto in contrapposizione con le due sorelle. La descrizione di queste l'ho apprezzata perché non è stereotipata, ma delinea aspetti positivi e negativi. Inoltre hai trattato anche il carattere di Eufemia in vari aspetti, oltre al suo aspetto forte emerge infatti quello generoso e "non-violento"(?) non so come definirlo. E poi non è bella! Questo è fantastico, la distanzia dall'"eroina perfetta", che è la cosa più odiosa del mondo.
In particolare ho apprezzato molto la descrizione affidata alle "comari", la rende più dinamica e particolareggiata.
Non so che aggiungere, per ora è molto bello!
Complimenti!

La tua storia mi piace moltissimo,finisce dritta tra le seguite
Lo stile è scorrevole ma allo stesso tempo ricco di termini specifici che aiutano a rendere il tutto più realistico.
Adoro il personaggio di Eufemia,cosa sarebbe diventato il mondo senza donne come lei?
La situazione è preoccupante,potrebbe anche essere impiccata o bruciata viva,deve riuscire a salvarsi!
Aggiorna presto,mi raccomando,sono davvero curiosa.

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Bé, complimenti!
La storia mi piace, l'introduzione mi ha subito incuriosita e ho letto il capitolo tutto d'un fiato. Hai uno stile scorrevole ma ricco di particolari e molto coinvolgente. Il periodo e il contesto storico che hai preso in esame poi è uno dei miei preferiti e, a mio avviso, uno dei meno trattati. Perciò sono felice di poter leggere una storia ambientata nell'Italia del Trecento. La protagonista, Eufemia, è un personaggio molto interessante. Forte e combattiva, rappresenta l'esatto opposto dell'ideale femminile tipico dell'epoca.
Insomma, brava! La tua storia fila senza dubbio tra le seguite.
A presto,
Nereis

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I matrimoni combinati erano la prassi ma è comprensibile la rabbia di Eufemia. Lei ha sputato sangue nella bottega e sapere che non ricaverà nulla da questo matrimonio perché in quanto femmina non può ereditare, è abbastanza avvilente. Il caratteraccio è comunque un'eredità paterna e lo vediamo dalla mossa del genitore. I mercenari non erano ben visti ma, alla fine, convenivano perché così i cittadini non si sporcavano le mani.
Il fidanzato ha pagato caro il suo comportamento violento. Eufemia ha dimostrato uno spaventoso sangue freddo che la rende una virago, rispetto alle altre donne. Non è un'angelica dama ma una donna indipendente che sa prendersi le occasioni con le sue mani senza chiedere niente a nessuno. Un tipo selvatico che ha imparato a trascurare la dolcezza per non essere schiacciata dal mondo violento in cui vive.
Ora però le cose stanno prendeno una piega improvvisa.

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Ciao! :D
Molto bello questo capitolo, davvero coinvolgente.
Povera Eufemia! Posso solo immaginare quanto potesse essere duro per una ragazza scoprire da un giorno all'altro di essere promessa sposa ad uno sconosciuto. E soprattutto non avere la possibilità di opporsi!!!
Sono felice che si sia difesa e sia salva ma...adesso?! La situazione si complica, e non vedo l`ora di scoprire cosa accadrà alla nostra protagonista.
Un bacione!

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Ciao!!! :D
La tua storia mi ispira moltissimo, hai uno stile molto scorrevole e ricercato (tranne qualche piccolissimo errore di battitura che, tranquilla, capitano a tutti!) e come inizio promette molto bene.
Descrivi in modo dettagliato le situazioni ed è ottimo perchè rendi la vicenda decisamente più realistica. Ad esempio l'inserimento dell'anziano chierico amanuense, rappresentante delle dispute e delle lotte tra Chiesa e signori locali.
Eufemia mi ispira come personaggio, è sveglia, istruita e sicuramente ha anche un bel caratterino! ;)
Ti seguirò con piacere! Ciao ciao!

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Penso che questa sia la prima storia ambientata in età comunale. Molto coraggiosa la tua scelta, lo devo ammettere. L'inizio è molto interessante e sembra anche abbastanza attento all'ambientazione storica, una cosa che apprezzo molto. A mio parere, è molto incoraggiante come incipit.

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