Recensioni per
The world never wanted me
di were_all_dead_now

Questa storia ha ottenuto 124 recensioni.
Positive : 124
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
20/03/16, ore 19:28
Cap. 5:

Ehi, ciauu :3
Allora, so che spunto così dal nulla e che potrei aspettare a recensire (visto che la storia è attualmente molti capitoli più avanti), ma avevo comunque voglia di scriverti e quindi niente, l'ho semplicemente fatto.
Ho iniziato a leggere perchè una mia amica, compagna di vita e di scleri sulle Frerard, mi ha consigliato questa ff, e sapevo che, visto che lei è una lettrice accanita con uno spirito critico abbastanza infervorito, questa storia mi sarebbe sicuramente piaciuta.
Infatti, per adesso, mi sta piacendo e mi coinvolge. Scrivi in modo semplice, fluido eppure denso, e sai dare grande espressività alle scene che descrivi. Anche se a volte la lettura è un po' lenta riesci ad incuriosire, e non so come smettere di leggere. A volte, però, ci sono delle parti in cui non si capisce cosa tu voglia davvero dire, e penso che dovresti essere più esplicita (o forse sono io che sono stupida e non ci arrivo ^^"). Per il momento il contenuto non appare così originale, però si capisce che, sotto il racconto, c'è ben altro: crei grande interesse con questo senso del mistero che aleggia pesante nei gesti di Gerard e Frank, e comunque dei personaggi in genere. Mi intriga un sacco!
C'è qualche errore di battitura e soprattutto, quando c'è la prima persona, non si usa "ì" come con la terza, ma "ii" (ad esempio, io capii, io sentii,...). Scusami tantissimo, so che sono pignola e così via D: volevo solo correggerti benevolmente ahah

Complimenti e alla prossima! ;3

_dirty_ice

 

Nuovo recensore
19/03/16, ore 17:49

Mi piace il paragone della vita ad un quartiere di periferia. E' facile perdersi in entrambi i luoghi. Diventa quasi impossibile riuscire a tenere un equilibrio, o trovare qualcosa che ci ricordi che in un luogo ci siamo già passati, così da evitare di girare in tondo e ritrovarci sempre nello stesso punto, come in un labirinto.
Ma soprattutto, è facile sentirsi persi. Senza via d'uscita, intrappolati in un bivio: pensare la morte e averne paura, smettere di vivere a causa sua, oppure continuare a vivere nonostante il terrore, il tempo che fugge, l'eventuale solitudine che ci resterà in futuro. Un futuro del tutto diverso dall'ideale, dal presente.

Sono felice che tu abbia aggiornato, che abbia vinto, o almeno in parte, la tua "lotta" contro qualsiasi cosa ti impedisse di farlo. E, nonostante io non sappia cosa ti sia successo, o quello che sia successo all'amico che hai citato nella nota, spero vivamente che tutto si sistemi.
E' stupido dirlo, perché in realtà niente mai si sistema, perché le cose cambiano del tutto dopo un determinato avvenimento. Quindi ti auguro solo che vada per il meglio, per quanto scontato possa suonare, per quanto falso possa sembrare in quanto detto da una sconosciuta. Il che è un grande ostacolo, perché è un augurio sincero a cui non è scontato che tu creda.
Sto divagando.

Ad ogni modo, il capitolo trasmette la fretta che il tempo da, è vividamente percepibile l'ansia che esso provoca. Ma a combatterlo c'è la sicurezza che le labbra di Gerard, o la "vita" di Frank in questo caso, donano a quest'ultimo. Credo che un senso così forte e ampio di sicurezza serva a tutti, un luogo sicuro, un rifugio.

Ma quando il rifugio stesso vacilla, come in questo caso, che si fa?

La storia è bella, profonda e piena di emozioni contrastanti, che però combaciano perfettamente tra di loro. C'è l'equilibrio che speso manca nelle fanfiction, comprese le mie (che adesso, comunque, non c'entrano).

In fine (finalmente?), spero di non annoiarti mentre leggi la mia -del tutto inutile- recensione.

Recensore Veterano
18/03/16, ore 14:53

Per prima cosa, sono davvero felice che tu abbia aggiornato, non sai da quanto aspettavo il nuovo aggiornamento.
Devo ammettere che questo é il capitolo che mi ha emozionato più di tutti.
Quasta volta non ho incontrato troppe frasi belle, o dialoghi ad effetto.
No, niente di tutto questo.
Era il contenuto ad essere pazzesco, perché per una volta da quell'anima sempre così fragile e sbagliata é scaturita la luce più potente e pura che esista. Non velata da quel solito panno di maliconia; nemmeno intrisa di un buonismo nauseante.
No, semplicemente vera.
Ed é nuovo per me vedere questo personaggio posto sotto questa prospettiva, sei forte sai?

Recensore Junior
18/03/16, ore 11:49

Mi chiedevo dove fossi finita, ma eccoti qui. Ti penso e appari, funziona così?
Mi piace come stai affrontando il tema della morte di Gee, in molte storie quando una delle due parti sta morendo si lasciano, o si annullano completamente ai fini della malattia. Mi piace che Gerard e Frank stiano vivendo questi attimi a pieno, e spero che un giorno Frank sia capace di dirgli che lo ama sul serio. La scena del planetario mi ha ucciso internamente.
Sento che non manca molto alla fine, anche se non è questo ad essere l'ultimo capitolo. Non immagino la morte di Gee in modo tragico, forse ci metterò anche un po' per capire che sarà successo, però non credo sarà una cosa pesante. Lo spero, almeno.
Mi sei mancata, che dire. E mi è mancata questa storia che rimane una delle mie preferite. Sono felice di averla scoperta quasi subito e di starla vivendo a pieno.
Un grande bacio,
anja.

Recensore Veterano
29/02/16, ore 21:51

Questo é l'ultimo capitolo che ti recensisco, ciò significa che devi assolutamente aggiornare.
É un po' come quando ripensi al primo capitolo, quando hai iniziato a leggere e ti senti troppo un vecchietto perso in elucubrazioni riguardo la sua gioventù.
Ma infondo nelle storie il tempo é relativo, perché tutte le atrese struggenti ed o giorni interminabili sono riassunti in poche righe.
Non rendere interminabile anche la mia attesa di un tuo aggiornamento.

Recensore Veterano
29/02/16, ore 21:46

Ammetto che é da quando ho incominciato questa storia che volevo saperne di più su ogni personaggio.
Pensavo che questo capitolo soddisfacesse tutte le mie curiosità, ma così non é stato, anzi la mia testa ora ospita ancora più interrogativi di prima. Ma ne sono rimasta piacevolmente sorpresa, é questione di stile lasciare le confessioni sempre sul filo del rasoio. Perché diciamocelo, é profondo pensare che anche so conosciamo il passato di una persona possiamo non sapere proprio niente di lei.
Ed io preferisco infinitamente di più come mi fai scoprire i tuoi personaggi tramite ogni singolo gesto, piuttosto che vedermi sbattere in faccia la loro biografia sputata.
Gerard é bellissimo.

Recensore Veterano
23/02/16, ore 15:33

Mikey.
Mi andava di parlare un po' di lui, é sempre così simpatico, dolce, intelligente.
Cazzo é davvero perfetto.
Mi fa ridere il fatto di come la gente vada alla ricerca di persone perfette, cercando tra i grandi uomini, quelli che spiccano di più, quando magari una di queste puó essere il tuo vicino di banco.
Che poi diciamocelo, Mikey é anche un gran figo, non ha difetti, ancora più "omogeneo" di Gerard.
Eppure Gerard ti prende di più, ecco come siamo viscidi noi uomini, aspiriamo alla perfezione eppure siamo irrimediabilmente attratti dai quei segni così insoliti, particolari e... soggettivi.
Si Gerard é decisamente soggettivo. Muta sotto gli occhi di ognuno, così indecifrabile.
Ma a chi non piacciono i misteri?
Credo prorpio che la finiró qui, altrimenti rischierei di inciampare sui miei stessi passi.
Un' ultima cosa: ho notato che avevi chiamato un tuo capitolo "Space Oddity", sul serio ti piace Bowie?! Non posso fare la veterana perché non essendo dei suoi tempi mi sentirei decisamente fuori luogo, però ho trovato questo cantautore molto interessante, e niente, di certo non sono un' accanita ascoltatrice di Glam (certo che i sottogeneri sono prorio fantasiosi) ma posso dire di apprezzarlo davvero molto.
Non centra davvero niente tutto questo, finisco sempre per andare fuori traccia.
(Recensione modificata il 23/02/2016 - 03:33 pm)

Recensore Veterano
23/02/16, ore 14:38

Un capitolo dolcissimo, mai stuccante però, sempre attutito da quel velo di tristezza e malinconia, una sorta di tappeto fatto di problemi e dolore che regge in precario equilibrio questi attimi di serenità.
D'altronde tutto ció di edificabile su una sbronza della sera prima può essere tutto tranne che stabile.
Mi ha fatto sorridere il modo simpatico e piacevole in cui si pone Gerard a Frank la mattina, così simpatico e piacevole; l'avevo sempre immagginato come una persona un po' pesante.
Tanto se lo deve sorbire la bassista del bel gruppo che sto ascoltando adesso (i Mindless sono un po' trash ma non gli si puó dire nulla).
E tra le distorsioni di "Straight To Video" ti saluto alla prossima recensione.

Recensore Veterano
19/02/16, ore 07:35

Questo capitolo sa di vita.
Eppure non sono cose che accadono tutti i giorni...
(E davanti a me c'é una tristissima coppietta che si riempie di baci, passione... non sanno cosa sia).
Ma non é interessante quindi torniamo alla storia.
E non so mai cosa dire, perché é un qualcosa che si completa da solo, la mia parola, il mio giudizio non si sente interpellato.
Perdonami se ti ho fatto perdere tempo, ma la mia creatività ha deciso di prendersi una pausa, tanto per riapparire nei momenti più inopportuni.

Recensore Veterano
19/02/16, ore 07:24

Non so come chiamarlo... caso, coincidenza? Ma nel momento in cui ho cominciato a recensire é partita "Broken" dei 12 Stones dalla casuale.
"E niente mi sento ispirata, ma allo stesso tempo non so che scrivere.
Lussuria sotto forma di labbra che tormentano ogni curva più o meno decisa del mio viso, e la pelle candida e ipersensibile del collo.
Le mani esili di Gerard che destavano dal sonno tutte le più piccole diramazioni del mio sistema nervoso, e riportavano in vita quelle che erano morte da tempo."
Quando scopare sembra quasi poetico...
Non che disprezzo l'atto, anzi, sono uma persona che ama peccare un po'... tanto. Soltanto che in cuor mio non ho mai accettato che gli uomini alla fine non siano così diversi dagli animali, e cazzo, perché abbassarci a tanto se siamo così... così modellati fottutamente bene, delle statue bellissime.
Però le tue descrizioni erotiche, sono così raffinate da far sembrare il tutto permeato da un piacere quasi divino, di quelli narrati nell'epica greca.
Hai classe, non c'é niente da dire.

Recensore Veterano
07/02/16, ore 19:49

Eccoci arrivati in quel punto che non esiste nei film.
Che nessuno ha mai avuto il coraggio di produrre in un sequel.
Quel momento in cui si supera il lieto fine.
Perché era finita.
Si erano incontrati e si erano amati.
L' avevano rifiutato e si erano amati.
Avevano avuto paura e si erano amati.
L'avevano accettato e si erano amati.
Avevano scopato e si erano amati.
Si erano amati.
Poi nel silenzio di quella piccola perfezione dettata da errori, perché quando un qualcosa é troppo preciso mette paura, e distruggendosi potrebbe fare davvero troppo rumore.
Qualcosa si é rotto.
Piano, con calma, prima una crepa, poi una sbeccatura...
Eppure si amano.
É questo uno degli aspetti interessanti della tua storia.
Un amore che non si distrugge per mancanza di esso; ma che nonostante al suo interno possa crollare qualsiasi cosa, continua ad ardere sempre alla stessa intensità.
Ammetto che ho cancellato e riscritto questa recensione più volte, rendendola meno criptica possibile, eppure anche questa volta non é venuto fuori niente di decente.
Ma questa meravigliosa fanfiction mi sta dando occasione di migliorare.
Un' ultima cosa, perdona gli eventuali errori di battitura ma é un po' difficile revisionare i testi con il dispositivo che sto usando adesso, visto che la barra di scorrimento funziona solo per la storia e a tratti nel paragrafo dove posso recensire. Appena recupero il telefono lo ricorreggo eventualmente.

Recensore Veterano
05/02/16, ore 16:24

Eccomi.
Un altro capitolo pieno di emozioni, dettate dalla legge del cane che si morde la coda. Perché per quanto possa essere facile ed esplicito, non posso immaginare la difficoltà nell'ammetere tutto ció.
Forse é stupido.
Forse no.
Forse é perché quando Frank gioca a fare il duro la debolezza di Gerard viene a galla come un tappo di sughero.
E se invece é lui a fingersi forte non ce la fa, ma ci riesce lo stesso perché in fondo Frank é un po' frantumato anche lui.

Recensore Veterano
05/02/16, ore 16:03
Cap. 5:

Stavo giusto dando un'occhiata ai capitoli che mi mancavano da recensire e ho riletto distrattamente i miei commenti...
Che orrore, perdonami perché una storia così merita di molto meglio. Cercheró almeno di eliminare tutti gli errori di battitura perché mi hanno fatto letteralmente rabrividire.
Ti dico subito che non avevo recensito questo capitolo perché ero troppo tenuta sulle spine, il modo in cui hai introdotto la presenza della figura di un fratello maggiore nella vita di Mikey, che poi si é scoperto fosse Gerard é stata un colpo di scena, e giuro, non sto dicendo idiozie, perché tutti sapevamo benissimo che loro fossero fratelli, eppure c'era quel filo di tenzione tesissimo che aspettavo con ansia di vedere in che modo si fosse spezzato.

Recensore Veterano
04/02/16, ore 16:00

Ed eccomi qua, sperando che in cuor mio non arrivasse mai questo momento, non ho un altro capitolo da leggere dopo questo e la pazienza é sempre troppo poca, ma anche il tempo, quindi da una parte é un bene, in questo modo potró dedicarmi alla recensione di tutti i capitoli arretrati di questo piccolo capolavoro grigio e delicato come il cielo d'autunno.
Per prima cosa mi scuso di non aver risposto alla bellissima riflessione che mi hai scritto in privato, appena posso ci penserò perché ho anche bisogno di un attimo per ragionarci su senza distruggere un pensiero così profondo con parole superficiali dettate dalla fretta.
La fretta, il tempo.... chi non ha paura del suo scorrere perpetuo ed implacabile? (Ora che ricordo ho scritto una breve poesia su questo tema, senza pretese), penso che Dio quando ha creato la terra si sia lasciato sfuggire un qualcosa di troppo grande in mano agli uomini, perchè gestirlo é davvero difficile.
Il tempo nella musica, nell'organizzazione e persino la durata di percorrenza di un tragitto da un punto all'altro é un qualcosa che non si puó misurare in passi, secondi o altro. Perché alla fine é relativo, é come noi lo percepiamo, mi sono annoiata per soli dieci minuti che a me sono sembrati un eternità.
Ma sono solo dieci minuti.
Sbagliato.
Gli orologi non si annoiano.
Io ho percepito quel tempo sulla mia pelle come molto lungo, quindi é effettivamente un grande lasso di tempo.
Perdona i discorsi contorti.
Sono la mia specialità.
É impressionante quanto io possa essere Gerard.
Ed esserne contemporaneamente innamorata.
Sono una narcisista del cazzo.
Ma anche lui lo é un po', alla fine tutti gli artisti sono dei pezzi di stronzi a modo loro.
Non so che dire se non il fatto che lui é un bianco e nero di essere/non essere, esisto/non esisto, esisto/ma non sono.
Anche io sono molto così.
E forse, mi permetto di dire, anche tu.
Questa storia é un piccolo diario di anima umana.
E la tua una grande mente filosofica.
E decisamente opposta alla mia, quindi ti ringrazio perchè mi hai regalato un altro punto di vista.

Recensore Veterano
02/02/16, ore 23:39

Inaspettatamente eccomi qua a recensire in tempo record, ma come si dice.... "la curiosità é madre di ogni donna", non mi piace definirmi ancora tale, mi fa sentire adulta ed incazzata con il mondo, non che non lo sia, però adesso sono incazzata con un mondo fottutamente bello.
Perdonami, questo é ció che partorisce una mente insana a mezzanotte passata.
Chiusa questa parentesi ingombrante e superficiale dedichiamoci alla storia.
Che é così fragile, quasi temevo mi si potesse frantumare la tastiera a toccarla.
Gerard é fatto di vetro.
Sbaglio.
Gerard ha milioni di schegge di vetro conficcate nella carne, che lo costringono a sanguinare ininterrotamente lasciando le sue ferite sempre aperte.
"Sono malato" é stata una confessione che in cuor mio ho sempre saputo, non mi sono stupita di questo, era come se fosse già scritto (e qui scusa la banalità ma mi viene in mente Cancer).
Perché il suo corpo é solo uno specchio di quella psiche così debole, come i pazzi.
Così delicata, piena di imperfezioni velate da quella perfezione androgina che mi fa impazzire.
Ma di quale dei due sto parlando?
Che importanza ha, in fondo entrambi dipendono l'uno dall'altro.
Il primo é solo una diramazione di grossa crepa dell'anima.
Incrinata.
Frantumata.
Devastata in mille frammenti piccolissimi impossibili da restaurare.
Anche se é un'opera d'arte.
Ah, la vita é cattiva...