Recensioni per
Corte Sconta, Corte Arcana
di Francine
Lo ammetto quando ho letto la storia della gazzella e del leone, un po' ho riso. Non tanto perché non mi piace, anzi ... io adoravo quella pubblicità, ma dopo il film di Aldo Giovanni e Giacomo (non so se lo hai visto) ogni volta che la sento penso a loro :-). Però anche questo racconto è molto bello. Il fatto che Aiolia deve essere più forte, anche per portare avanti anche il nome di suo fratello, nonostante tutto, è veramente molto ben descritto. Ancora i miei comlimenti. |
Ma che bel modo anche questo di raccontare come è Mu. Con semplicità e precisioni, riesci a delineare tutto il suo essere. Il fatto che la gente del Jamir lo rispetti e lo tema, il suo seguire Shion con naturalezza e il suo modo semplice di svolgere il compito di "maniscalco" di armature, che però compie miracoli che nessun altro potrebbe compiere. E' proprio così che me lo sono sempre immaginato Mu :-). |
Ma che bella. Mi sono imbattuta casualmente in questa breve storia e sono rimasta ipnotizzata a leggere fino in fondo. Bello tutto, la scrittura, i pensieri, il dolore di Milo, raccontato con delicatezza in una forma pulita, ma struggente. Belle le motivazioni dell'addio di Camus e del perché Athena non lo riporta in vita (domanda che probabilmente ci siamo posti tutti almeno una volta) e soprattutto bella la parte finale ... descrizione perfetta del ritorno alla vita dopo la perdita di qualcuno .... Brava veramente. |
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La malinconia di un sogno che se ne va. |
Ohhhhh finalmente! Eccolo qui, uno dei miei preferiti. Shura/El Cid. E' curioso che Atena abbia deciso di farsi portare al mare per una giornata di svago proprio dal nostro taciturno ispanico, ma forse l'ha fatto apposta. Anzi, ne sono certa. Furbettona. Sapeva che fuori dal santuario, in territorio neutro e senza armatua, il cuore di Shura sarebbe stato più esposto. E zac! Ha colpito. E finalmente lui si scioglie. Come lo amo questo uomo tormentato che nemmeno la morte e la risurrezione hanno liberato dal senso di colpa di aver affettato Aiolos! Quando si è disperso nello spazio durante la battaglia delle Dodici Case mi ha ricordato Major Tom di Space Oddity e da allora ogni volta che ascolto quella canzone non posso non pensare a Shura che fluttua alla deriva... E mi è piaciuta l'apoteosi finale, in cui in un ristorantino sulla spiaggia ci sono una Dea e un Santo che parlano delle infinite reincarnazioni. Aleggia El Cid in tutto questo, e chissà quale altro predecessore. |
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Athena/Saori che vuole prendersi qualche ora d'aria e lo chiede a Shura! Perfetto! Non so se sia lei ad averne bisogno, oppure lui, tutto dritto come un manico di scopa! Il suo nome - il suo vero nome - è Ruy??? Azzeccatissimo, completamente entrato nella parte! Shura, insieme a Shaka, è il più simile in tutto e per tutto alla sua "controparte" di Lost Canvas. Bellissimo quadretto fra Athena ed il cavaliere più fedele (almeno dovrebbe essere...) |
E già. L'uomo corre sempre, senza mai saziarsi di ciò che cerca... Come diceva Renato Zero giusto qualche secolo fa, "Più ne hai, più ne vuoi"(era riferito ai soldi, ma può andare bene per parecchie cose!). Ma non si ferma mai a guardare il cielo, a pensare quanto sia piccolo, o quanto siano effimere le sue brame... e tutti questi desideri non fanno che appesantirlo, che incatenarlo alla Terra, così da non permettergli di spiccare il volo, quando sarà il momento... mi ricorda una puntata della Principessa Zaffiro, quella del fantasma della donna ricca che, ogni volta che appariva la "scala" per portarla su, i sacchi con i suoi soldi le si ancoravano alle caviglie, impedendole di salire... E gli uomini non imparano mai dagli esempi dei "predecessori", ricadono sempre nello stesso punto... Magnifica rappresentazione del pensiero di Shaka (che potrebbe essere perfettamente anche quello di Asmita, sono praticamente uguali). 10 e lode! |
Comincio questa recensione dicendo che io adoro Aphrodite. E' un personaggio che Kurumada maltratta tantissimo, soprattutto nell'ultimo film (ti dico solo che ha i boccoli. I boccoli!!!! Ci rendiamo conto?!) E quando penso ad Aphrodite la prima parola è esteta. Un esteta non pensa a questioni morali e Atena qui mostra di volere Aphrodite per come è. Infatti non gli dice "Vieni con me perché è giusto", ma gli dice "Vieni con me perché solo con me puoi trovare la bellezza" Perché Aphrodite è un guerriero, non un damerino che siede in qualche salotto parigino (anche se in un AU o OCC ce lo vedrei). |
Ciao Francine! |
Che bello. E semplice, come la luna sull'acqua e il vento che ride col mare. Bella e terribile, come una sposa. Come la gonna di Athena, bianca, e i pantaloni neri di Shura. Che non è solo Shura. Che diventa anima e infinito. Che diventa terra e sangue. |
No, vabbè, ma dimmelo. Dimmelo prima, che mi vuoi morta. |
*si alza in piedi, sale sulla scrivania e fa partire un'ovazione che sveglia i vicini* ♥♥♥♥ |
Mi piace il punto di vista che hai voluto usare in questa flash fic. Shaka in fondo è superiore ai suoi compagni, perché a differenza loro non teme la morte. Oddio, non che gli altri la temano, altrimenti non sarebbero quello che sono. Ma lui è una spanna sopra, perché sa che la sua vita terrena è solo una delle tante. Se cade in battaglia, un'altra vita arriverà. Eppure non è sereno. Perché? Forse perché sa che anche la Morte è un ciclo inesorabile. Se ritorna la Vita, ritorna anche la Morte. E Hades e tutta la sua corte di spettri malefici. Ma quello di cui Shaka ha più paura, forse, è la tentazione di vivere. Perché il piacere sì che è effimero. E allora il dilemma. Meglio una vita veloce come un lampo e piena di passioni (vedi DM) o meglio un'eterno ciclo di reincarnazioni passate in atarassica meditazione? Il seme del dubbio scalfisce anche l'uomo più vicino agli dei, forse. |