Recensioni per
Corte Sconta, Corte Arcana
di Francine

Questa storia ha ottenuto 84 recensioni.
Positive : 84
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
25/02/15, ore 14:53

Come sempre, quando Shaka si mette a riflettere io mi smarrisco. Sarà che son troppo terra terra, oppure è lui che per mestiere intorta la gente con discorsi da contorsionista...

Qui siamo durante il patatrac noto come Hades. E si sente. Il giovanotto è quasi pacato, qui. E' arrivato il suo momento, quello in cui si passa oltre e tanti saluti. Che poi Athena e i suoi compari lo seguano fino in fondo è un'altra faccenda. Lui ci proverà, ma se poi vorranno fermarsi prima sono affari loro.

Ho come la sensazione che Shaka non la prenderebbe bene, ad essere resuscitato da Athena. Della serie: 'proprio adesso che potevo raggiungere il Nirvana tu arrivi e mi rimetti nella ruota?! Ma che scherziamo?'
Me li immagino, tutti contenti che si abbracciano, si chiedono scusa e tutto il resto e lui in un angolo a tenere un nobile broncio perché 'stavo benissimo dov'ero, grazie!' *sganascia malefica*

Caffettino?
JudithlovesJane

Recensore Master
25/02/15, ore 09:46

Francine, cosa posso dire?
Non solo hai dedicato uno scritto talmente bello ad uno dei miei personaggi preferiti, Aiolia, ma involontariamente mi hai fatto leggere le parole che avevo bisogno di sentirmi dire in questi ultimi giorni un po' neri.
"Si tempra al fuoco della perseveranza, quando sopportiamo, con pazienza e tenacia, le prove che il destino ci mette davanti. La forza è qualcosa di sicuro come le montagne ma impalpabile come la nebbia. O inafferabile, come il vento."
Perdona la citazione un po' lunga, ma credo che questa frase la imparerò a memoria e me la ripeterò al momento del bisogno.

Aiolia è forte, molto forte. Ma la sua forza, come hai detto tu, non sta nella fisicità. Oh no. Il suo cuore è forte e lo è anche il suo animo.
Il Saint di Leo è uno dei personaggi che più apprezzo e amo, perchè nonostante il suo vissuto, nonostante l'accanimento del Destino nei suoi confronti (la morte del fratello, la diffidenza dei compagni, l'onta del tradimento...), ha sempre avuto il coraggio - e qui mi permetto di identificare forza e coraggio, perchè una persona non può avere l'una senza l'altro - di calcare la "retta via" nonostante gli ostacoli e le insidie.
In fondo, Aiolia avrebbe potuto scegliere la via più semplice, no? Avrebbe potuto gettare via tutti gli insegnamenti del fratello, lasciarsi corrompere e rimanere al fianco di Arles anche dopo aver capito il suo piano malvagio... a chi avrebbe dovuto rendere conto? Ad Athena, forse? Ma Aiolos non è morto per salvare proprio lei? E la dea cos'ha fatto per suo fratello, per Aiolia stesso? Nulla.
Beh, di motivi per mandare tutto all'aria ne aveva... oh, se ne aveva! Avrebbe potuto porre fine alla sua vita. Sarebbe stato additato come codardo? Meglio codardo che traditore, anche se una volta morto il parere della gente non lo avrebbe sfiorato! Se avesse disertato, poi, a chi sarebbe importato? Nessuno gli avrebbe di certo dato la caccia: a chi interessa la Sorte del fratello di un traditore?

Hai ragione. Il mondo di Saint Seiya è dominato da una visione esclusivamente manichea: esistono dei personaggi totalmente cattivi (Death Mask) e altri totalmente buoni (Mu) solo perchè a Kurumada girava così.
Eppure, secondo me, Aiolia in un certo senso fa eccezione. Velatamente lui viene posto davanti ad una scelta e, anche se l'indole è quella del guerriero fedele senza macchia e senza paura, Aiolia si è trovato sul filo del rasoio e la decisione era solamente sua, non dipendeva da un "lato oscuro" o da chissà chi.
Sì, il Leone Dorato rappresenta la forza. La forza della vita!

Francine, la bellezza dei tuoi scritti non sta tanto nella forma perfetta e nello stile invidiabile, quanto in ciò che ti trasmette e ti lascia. E io non posso dirti altro che: grazie!
A presto!
Ele

Recensore Master
25/02/15, ore 00:25

Io adesso stendo un tappeto rosso ai tuoi piedi e come Shaka comincio a meditare sulla bellezza e la profondità di queste parole, sappilo. 
Bellissima. 
Bellissima e coinvolgente e assolutamente vera, un pugno dritto in faccia e una puntura nel cuore. 
Come Mu, Shaka non è mai stato nelle mie corde, ma il senso di "sospensione" e di "inevitabile" che hai saputo trasmettere, nonché di pace sul finale - ma un dubbio rimane; leggero, sottile, impalpabile come un filo di fumo - sono stati grandiosi. 
E boh, questa raccolta merita un titolo d'onore, davvero. Sono incantata. ♥♥♥♥♥♥♥

*sparge cioccolatini e cubetti di Nutella*

 

Recensore Master
24/02/15, ore 16:11

Povero Aiolia, quante ne ha subite nei 13 anni di inganno di Saga. Non ci avevo mai pensato, ma in effetti ci devono essere voluti una forza e un coraggio sovraumani per tirare avanti nonostante le angherie e le maldicenze di tutto il santuario. Una bella formazione per il nostro leoncino. Io non ho letto episode G (disegni troppo osceni per potermici anche solo avvicinare) e quindi non so cosa combini in quel periodo, ma nella serie classica mi ha sempre affascinato. Peccato che il suo codice d'onore si infranga miserabilmente contro i colpi bassi di Saga...
A presto cara!
S.

Recensore Veterano
23/02/15, ore 21:06

Oh, Aiolia. Vieni qua che ti faccio i grattini, micione della mamma. *scemenza mode ON*

Perché è vero, maledizione. Quello s'è fatto tredici anni di vita 'del bisso', come si dice da me (credo inteso in senso di 'biscia', non del tessuto), per non usare termini più rudi. Cioè. Prima gli muore il fratello, che per quanto ne sappiamo noi è l'unica figura parentale che abbia mai avuto. E poi lo trattano tutti come pezza da piedi perché 'Aiolos era un traditore, quindi per la proprietà transitiva lo sarai anche tu'...

C'è da chiedersi come abbia fatto a venir su sano, il ragazzo. Fortuna che è il nostro Leoncino, quindi ce la si fa sempre. Altro che gazzelle.
Anche se ormai quel proverbio, per me, finisce sempre con 'non importa se sei una gazzella, un armadillo o un pavone, l'importante è che se muori, me lo dici prima!' [cit.] *scemenza mode on AGAIN*

Ti lascio il caffè sul tavolo. Io vado a seppellirmi.
JudithlovesJane

Recensore Master
23/02/15, ore 13:05

*stramazza nella bellezza e beve un altro bicchiere di sambuca* ♥♥♥

Questa è la forza, ragazzo. Quella vera. Che ti fa chiudere le orecchie alle maldicenze e sgranare bene gli occhi.

THIS. 
Sarà coincidenza, sarà destino, ma questa frase ha detto tutto quello a cui mi sto aggrappando. 

Hai ragione, la forza non è solo azione; la forza è anche attesa, la capacità di cogliere il momento giusto, la disciplina dell'immobilità. 
Aiolia ha una peso enorme da sopportare sulle spalle, ovvero convivere con il proprio dolore e quello che le azioni (presunte) del fratello gli hanno procurato. 
Eppure ogni mattina si alza, solleva la testa e tira dritto, perché fermarsi è un po' come morire a volte. 
Che parole hai da spendere per chi, tanto, non vuol sentire? Per chi, tanto, ti giudica già colpevole a priori? Nessuna. E allora Aiolia cammina, continua nel suo percorso, e cerca un futuro a cui appartenere. 
Bellissima, un po' malinconica, intesa; complimenti. ♥♥♥♥♥♥♥

*bicchierino di sambuca?*


 

Recensore Junior
22/02/15, ore 23:24

Dialogo fra il serio e compunto Saga e l'incurabile ottimista Aiolos (è un Sagittario, no?): troppo forte!!! Aiolos si ritrova tutta la cricca al completo (con tanto di cactus... marino al polo nord ^_^). Certo, di gradini ne hanno a non finire, chilometri, miglia, leghe, unità astronomiche (è molto in argomento) di scalini, praticamente non c'è che quello al Santuario! Che udito Aphrodite! Oppure hanno fatto tanta baraonda da far tremare anche la Dodicesima? Bellissimo pure questo capitolo!

Recensore Junior
22/02/15, ore 23:12

"Come acquemarine in una corona di spine": non sai quanto mi sia piaciuta questa frase. Le lunghe ciglia di Aphrodite, a cui lui tiene tanto, sono come le spine delle sue rose... Azzeccatissimo!!! Aphrodite che, forse per la prima volta, tentenna, ha paura, è indeciso, e invece Saori (o Athena, o tutt'e due) è serafica, dolce, lo chiama per nome, SA COME PRENDERLO... Bellissimo!

Recensore Junior
22/02/15, ore 23:01

Death Mask romanticone che ammira la luna, la guarda, quasi che ci parla... MAGNIFICO!!! Più che vero: quando l'altro concorrente è la luna... altro che Sanremo!!!!!!! Il titolo sembra quello di un libro di Montalbano... ^_^

Recensore Junior
22/02/15, ore 22:56

Bellissimo Milo completamente selvaggio e senza inibizioni!!! Lui ama la vita e non capirà mai perché Camus ha rinunciato alla sua (per la verità neanche io, se tutte le volte che una papera supera il maestro detto maestro si dovesse suicidare...forse avrà pensato :"Ecco, sono stato superato anche da una papera... buaaaa!!!") Puccioso Milo!!!

Recensore Junior
22/02/15, ore 22:49

Mu a quattro anni col naso che cola... che teneriiinooo!!! Shiryu, esagerato come al solito, si prepara a fare cose mirabolanti, ma Mu dice:"Frenaaa!" Carina l'idea della voce "interiore" di Shion che, contrariamente a quella "fisica", è giovanile!

Recensore Junior
22/02/15, ore 22:43

Finisco con un leone su ff.net e ne qui trovo un altro! Bello! Il fiero e indomito Aiolia che avanza nonostante quello che dicono di lui! Anche chi non era nato 13 anni prima? Caspita, boccucce di rosa! (Chi mi chiama? NdDeath Mask)
Bene, brava, bis!!!

Recensore Master
22/02/15, ore 18:09

Ciao Francine! :D
Perdona il ritardo, mi sento molto Bianconiglio in questi giorni!! Arrivo sempre tardi, ah!

Non voglio perdermi in chiacchiere inutili, per cui inizio subito la mia recensione.
Ricordo che in una one-shot - Window in the Skies, per essere precisi - hai scritto che Mu è un personaggio che non apprezzi molto, ma da come sei riuscita a renderlo qui, inizio a chiedermi se sia vero! :P
Sei riuscita a dargli spessore e l'ho davvero apprezzato. Mi piace come l'hai presentato all'inzio, attraverso gli occhi degli ignari abitanti del Jamir, che lo vedono come un "mago" nel senso più stretto del termine: Mu, infatti, è considerato un uomo gentile e disponibile, ma a causa del misterioso lavoro che svolge (artigianato? Pff! A chi vuole darla a bere?) tutti provano un timore reverenziale nei suoi confronti. Colleghi del Santuario compresi! Mi ha fatto pensare a Merlino... xD
Sono felice che tu abbia accennato al vecchio Sion, perchè grazie a Lost Canvas è un personaggio che apprezzo molto. Forse saranno i suoi 243 anni che ai miei occhi non lo fanno apparire come il Patriarca alla guida dell'esercito di Athena, bensì come un padre premuroso... chissà!
Tanto di cappello per aver nominato Tokusa (che, se non erro, era il fratello minore di Yuzuriha), che mi ha lasciato una sensazione dolce e amara al tempo stesso: Sion è vecchio e porta sulle spalle il ricordo delle passate generazioni e mi chiedo se, guardando il piccolo Mu, non abbia rivisto se stesso. Chissà se sarà riuscito a rintracciare in quei nuovi Saints almeno una minima somiglianza con i suoi vecchi compagni... (sto per annegare nel mare della malinconia, perchè i personaggi di Lost Canvas mi sono rimasti tutti nel cuore. "Cattivi" compresi!).

Ti confesso che quando Mu si è rifiutato di aggiustare le armature che Shiryu (poveretto, questo fanciullo è veramente sfigato!) gli aveva portato, avrei voluto suonargli i Sacri Scrigni in testa.
E sì, volendo essere cattiva, penso che all'inizio non abbia accettato proprio perchè non desiderava avere nulla a che fare con le vicende legate al Santuario: se gli fosse importato qualcosa, si sarebbe fatto vivo prima, no?
Ma alla fine, Mu decide di seguire il cuore e di compiere la "pazzia". Tuttavia, questa scelta di farlo mi lascia un po' perplessa, perchè sembra quasi che lo faccia solo ed esclusivamente per le armature e non perchè Dragone fosse disposto a sacrificare la propria vita o perchè Dohko gli avrebbe spezzato le ossa se si fosse rifiutato ancora (?). E ammetto di averlo visto molto simile a Sion in questo, anche se bisogna dire che il vecchio Ariete aggiustava le Cloth affinchè non fossero perdute le memorie dei loro proprietari ormai scomparsi...

Cos'altro aggiungere? Tanti complimenti! Non deludi mai ed è sempre un piacere leggerti. Anche questa volta sono rimasta incantata dalla tua narrazione e dalle sensazioni che mi hai regalato!
Per quanto mi riguarda, invece, spero di non aver sparlato troppo...!

ti abbraccio,
Ele

Recensore Veterano
21/02/15, ore 19:33

Oh. Mio. Dio.

Quanta stupendosa maestosità in tutto questo. Dalle montagne fino alle Armature da riportare in vita. Spettacolare.
Non parliamo di Mu bambino, che è un aMMore. Ma io impazzisco sempre quando subodoro Baby!Gold, quindi non so quanto possa essere considerata attendibile la mia ultima affermazione.
La nonnina che profuma di antico mi ha stesa. Quanta tenerezza che doveva fare, con quel lillume nei capelli! <3

Shion. Aw, caro Shion. Rimasto GGiovane dentro, lui. Quanta stima. E' anche poeta...
Tokusa era il fratello di Yuzuriha, vero? E quello di cui parla il piccolo Mu sarebbe il padre di Kiki, di conseguenza... *si arrabatta lungo linee genealogiche*

Comunque, Mu... richiedere la vita non è teatrale, eh? Da quanto non vai a teatro, caro? *risate*

Caffè con panna!
JudithlovesJane

Recensore Master
21/02/15, ore 18:51

Carissima, ma quanta fatica hai fatto a trovare il modo per rendere umano, e quasi simpatico, questo caprone himalayano? Il solo fatto che sia uno dei cocchi di Kuru lo ha reso antipatico al resto del mondo. Insomma, non era facile, ma tu ce l'hai fatta. Complimenti per l'associazione Mu-Mago, perché sì, in effetti uno che ripara le armature con la polvere di stelle (?) un po' stregone lo deve essere. Tale perlomeno deve apparire ai profani, agli abitanti del villaggio che un po' lo ammirano e un po' lo temono. Come in tutte le situazioni simili, gli fanno delle offerte. Così, tanto per tenerlo buono. Non si sa mai.
La cosa che mi è piaciuta di più? Il fatto che Mu sia stato consegnato dalla mamma volontariamente al maestro Sion. Finalmente! Perché i saint devono essere tutti orfani derelitti? Ma basta! Si può essere dei prescelti anche con papino e mammina ancora in vita. Ché magari, il mondo lo salvi anche per loro...
Guarisci presto cara!
S.