Recensioni per
Breaking the Mist
di Eilan21

Questa storia ha ottenuto 57 recensioni.
Positive : 57
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/06/22, ore 01:02

Ciao Eilan21 come promesso rieccomi qui in questo sabato notte per commentare il nuovo capitolo che si apre con un bel viaggio all'insegna dell'allegria tra quei 3 chiacchieroni a cavallo. Fa impressione pensare che un'orfana poteva essere abbandonata in orfanotrofio e non uscirne mai all'epoca, crescendo, vivendo e morendo tutto all'interno di quelle quattro mura, senza mai vedere il mondo e sapere come fosse fatto, ha dell'incredibile, del rammaricante e anche dello spaventoso a pensarci bene. Tra l'altro mai che questi rinomati conventi si trovino nei pressi di qualche fiorente cittadina, no sempre in luoghi isolati, perdonami il termine in culo al mondo, ma era sicuramente dovuto al fatto che ricercavano il minor contatto possibile con l'esterno per raccogliersi nella concentrazione del loro servizio a Dio. Non riesco a immaginare lo stato d'animo disperso di una persona che lascia l'unica casa e l'unica vita che abbia mai conosciuto da quando è nata, e non so davvero come faccia Marissa, anche se l'unica spiegazione che mi riesco a dare è che lei comunque odiasse stare lì, ed infatti è felice al pensiero di non dover più rivedere sorella Jania, anche se le dispiace di non poter al contrario rivedere le sue compagne cresciute con lei. Da domani e per sempre ogni confronto sarà tra i nuovi ricordi che si farà legati alle sue nuove esperienze e i vecchi legati al convento, alle suore e alle sue amiche, che già le mancano e si sente in difetto probabilmente per essere stata privilegiata rispetto a loro per un dono di cui non si sente nemmeno meritevole più di tutte le altre ragazze che stavano lì nel monastero. Giustamente a Marissa sembra che Siobhan sia la donna più bella mai vista, ed è inevitabile che sia così, avendo conosciuto solo suore, o altre bambine o ragazze che in un convento non potevano sicuramente fare sfoggio di bellezza, anche se Siobhan dalla descrizione oltre alla fierezza del carattere, sembra spiccare sul serio anche per bellezza, e sicuramente il protagonista maschile di questo racconto semmai si incontreranno la noterà subito, e penserà anche lui come Marissa che ella sia bellissima. Comunque come mi è già parso di capire dallo scorso capitolo Siobhan e Marissa si assomigliano parecchio, e l'una sembra lo specchio dell'altra in versione adulta o fanciullesca. Intanto abbiamo una prima cospirazione tra i nemici, e scopriamo la risposta alla domanda di Siobhan e di Marissa, la quale sembra non essere stata individuata prima, per mezzo di un disegno ben preciso, e la creatura, che non è chiaramente, che l'ha attuato contro la volontà dei suoi stessi alleati, ora sembra intenzionata a spazzare via appunto sia questo Lysar che forse è qualche mago o profeta tra le schiere nemiche a cui finora tutto il consiglio degli anziani si è affidato, e prevedo a breve una carneficina in stile Il trono di Spade. Marissa intanto dopo aver sognato la scena che hai descritto, si sveglia dopo la prima notte fuori dal convento, e sembra inizi a capire quanto sia potente la magia di Siobhan dall'episodio banale del fuoco, anche se ancora non si fida (come potrebbe d'altronde se Siobhan non le racconta niente?) ancora a sufficienza dal raccontarle appunto del sogno, perchè Siobhan sembra aver capito che la sua è una premonizione e non un semplice sogno onirico, ma non insiste a tormentarla nel tentativo di farselo dire, forse perchè ha capito che deve conquistarsi prima la sua fiducia. Tutta la sua infantilità viene fuori in Marissa quando gioiosa vede la valle e il fiume, quando tutto quello che poteva vedere dal panorama del convento erala foresta, e e quindi non conosceva altro, ed è ovviamente emozionata. Poi alla fine la grande bomba, perchè non bastava la questione dell'Airknoril, ma scopriamo che Marissa è una mezza elfa e probabilmente tutto ruota intorno a questo. E' tutto collegato alla sua natura sia il fatto di essere stata abbandonata in convento per nasconderla al mondo, sia la sua magia, sia che i nemici la stessero occultando sempre grazie alla magia, perchè non fosse trovata. Ora però viene da chiedersi se Marissa ha davvero solo 13 anni, perchè potrebbe essere ultracentenaria e non saperlo, oppure se sia davvero una ragazzina che è stata concepita da un'unione proibita ed illecita, poichè come spiegato i rapporti tra umani ed elfi lo sono da oltre 200 anni, e quindi non si spiegherebbe se fosse semplicemente una discendente, perchè le caratteristiche elfiche in lei siano ancora così accenttuate, perchè in due secoli man mano che le generazioni proseguivano la percentuale di gene non umano si sarebbe dovuta ritirare fino ad arrivare ad una minima parte, per lasciare il posto a quella umana, ma non ci dovrebbero essere a questo punto occhi cangianti argentei e orecchie a semipunta.  Ok hai definitivamente catturato tutta la mia curiosità con questa rivelazione e non vedo l'ora di capire la storia della nascita di Marissa, anche perchè da sempre io "amo gli amori proibiti per eccellenza". Buona domenica

Recensore Master
12/06/22, ore 22:26
Cap. 2:

Eccomi qui di nuovo. Avrei dovuto recensire ieri in realtà ma poi per quanto non sia bello da dire ho avuto credo la seconda peggiore indigestione delle mia vita, ti dico solo che oltre ad avere dolori assurdi di stomaco ed essere completamente gelata di sudori freddi addosso, alla fine sono andata 5 volte in bagno e sono riuscita a liberarmi, ma ancora non sono riuscita a capire cosa abbia mangiato di diverso che possa avermi fatto male. Che bel modo di iniziare una recensione eh? Un po' come l'inizio di questo capitolo dove sorella Jania, che ok non è diventata monaca per vocazione, ma non è che tutte alla fine diventavano delle megere per questo, già sta per rifilare il primo ceffone e una serie di frustate a Marissa. Per fortuna Siobhan arriva appena in tempo per salvarla dalle angherie di sorella Jania. Bisogna dire che non sempre si può essere pazienti quando ci sono bambini e bambine letteralmente posseduti dal demonio, e ho provato "quasi" compassione per sorella Jania che si vede tacciata e messa a posto dalla priora, e vede sfumare il sogno di punire personalmente quella ragazzina per lei tanto ribelle. Tra l'altro scopriamo che Marissa sembra usare la magia da autodidatta e questo sembra interessare molto Siobhan, che sembra anche molto contenta del caratterino della piccola. Marissa spiega come riesce a fare quello che fa, e vede la sua vita cambiare in un secondo con l'arrivo appunto di Siobhan, e deve dire addio a quel monastero che per quanto rigido è stata l'unica casa che abbia mai conosciuto. Per contro l'altro co-protagonista Damien ha una vita che l'esatto posto di quella di Marissa. Scopriamo essere di famiglia ricca o quanto meno benestante, poichè il padre sembra essere un fiorente commerciante, e ha una madre e una sorella con cui sembra abbastanza complice, che però non ho capito se è più grande o più piccola di lui. Il padre il quale gli organizza un banchetto di addio sembra essere un uomo a cui piace trovare una scusa qualsiasi per festeggiare e soprattutto per bere. Damien invece sembra il classico ragazzo belloccio, ricco e un po' viziato, che sembra avere successo con le donne, a giudicare da come Elise penda dalle sue labbra e gli scondinzola dietro. Anche quel suo fare come gli pare uscendo dalla stanza della cameriera senza il minimo imbarazzo per essere stato visto ma anzi quasi orgoglioso, e quel aver per poco colpito il povero Marius con uno stivale, che ossequioso gli dice di non preoccuparsi, oltre a quella sua dichiarazione sul non voler frequentare l'accademia, ci dice che è abituato ad avere di solito tutto quello che vuole, senza sforzo o senza dover troppo combattere, perchè di solito o i soldi di suo padre o quel suo naturale fascino lo aiutano nelle prove che la vita gli presenta. Non sembra molto ansioso di studiare e mettere a frutto la sua intelligenza e il suo potenziale, vorrebbe probabilmente solo divertirsi come un qualsiasi ragazzo adolescente, al contrario di sua sorella Dorelynn che mi piace molto sembra matura, ma anche molto dotata e vivace. I due fratelli condividono lo stesso potere di comunicare col pensiero e probabilmente è una cosa che fanno abitualmente tra loro. Una cosa non è chiara però, perchè se continuano a dire che è l'ultima notte a casa di Damien, ed infatti il banchetto era serale, perchè Dorelynn saluta la madre quando entra in camera del fratello dicendo Buongiorno? Tra l'altro la sorella sembra molto complice col fratello e sembra sapere anche di Elise dalle battutine che lancia a Damien. Ah ecco sono gemelli ecco che viene spiegato scusa, ed ecco anche spiegato quel loro legame e potere condiviso così particolare, come solo tra gemelli può esistere. Quindi anche Dorelynn sta per lasciare la famiglia per unirsi a queste Zarall che mi fanno pensare un po' alle amazzoni o alle valchirie, ed è bellissimo questo momento di totale confronto fraterno tra i due, molto toccante. Si vede che per Damien sua sorella è forse fino ad ora la persona che più conta nella sua vita. Ho come l'impressione che quando questi due dovranno ritrovarsi in futuro per qualche strano gioco del destino o si ritroveranno alleati a combattere dalla stessa parte o peggio nemici. Mi piace come hai saputo descrivere tutta la parte relativa alle tradizioni sia delle terre di Nord che di quelle del Sud. Come sempre crei mondi in cui si trovano a ruotare personaggi che non sono scontati da decifrare ma allo stesso tempo che è impossibile non amare. Intanto posso chiedere dove hai preso ispirazione per i nomi e la geopolitica degli Stati di cui parli? Di solito un antieroe come il tuo è colui che permette una maggiore e più sorprendente crescita del personaggio, che arriva da indolente e menefreghista all'inizio della storia a vero eroe nel cuore e nell'animo alla fine. Anche se come hai detto non è una storia conclusa la leggerò col medesimo interesse e con la stessa attenzione che riservo a tutto quello che scrivi. Ciao alla prossima

Recensore Master
03/06/22, ore 18:18
Cap. 1:

Ciao Eilan21 come promesso eccomi a recuperare quella settimana di stop forzato e cominciare quest'altra avventura insieme. Leggo con interesse che con il fantasy non ti eri mai cimentata, però c'è da dire che in alcune tue storie a carattere storico, c'erano in un certo senso elementi legati al soprannaturale o alla magia, quindi credo che anche qui te la caverai benissimo. Posso chiederti da dove hai preso ispirazione sia per la storia che per il titolo? Intanto ti annuncio subito che ho un debole per le storie nate o sviluppate nei conventi, che trovo luoghi mistici e misteriosi, dove per quanto paradossale anche se fuori dal mondo e al riparo dal contatto con il genere umano, viene fuori la vera natura umana sia al suo meglio che al suo peggio. Se rifletti bene chiunque abbia avuto a che fare con delle suore perchè vi ha studiato o in qualche modo le ha frequentate, perchè magari faceva volontariato o ha una parente che è una suora, ti racconterà storie diverse, e nessuna sarà uguale all'altra. C'è chi ti dirà che ha incontrato suore cattive, crudeli e a tratti sadiche che quasi sguazzavano nell'infliggere punizioni, e altre che invece le raccontano come angeli scesi in terra. Io personalmente sono stata tutto il periodo delle elementari in una scuola privata di suore, che nella mia città era molto in voga all'epoca, e che ora è parificata a quella statale e dove v'insegnano praticamente tutte maestre laiche, mentre prima vi erano solo suore, le quali ora si occupano solo della parte gestionale ed amministrativa, ma non didattica. Posso dirti che non ho ricordi brutti delle suore del mio istituto e che per un periodo ne ero così affascinata che avevo pensato di diventare anche io una suora (anche se potrei dire di esserlo diventata in un certo senso per la vita che faccio ma quella è un'altra storia ahahahah). Comunque incontriamo Marissa e conosciamo anche il luogo sacro che l'ha protetta e cresciuta finora, e sebbene manchi la comprensione e la cura delle consorelle vedendo come agisce sorella Jania, sembra avere comunque l'affetto delle compagne che provano a coprirla per evitarle la punizione. Sorella Jania qui si dimostra spietata come tante suore appunto che tutto sembrano tranne che persone votate al prossimo, mi ricordano un po' quelle suore altrettanto perfide e megere del film Magdalene, se non l'hai visto te l'ho consiglio, è duro ma splendido, e pensare che certe cose ancora accadevano fino a poco tempo fa ti fa gelare il sanguen nelle vene, almeno a me ha fatto questo effetto. La delegata Siobhan viene a prendere Marissa che dovrà essere istruita dalla sua confraternita se ho capito, e già l'atteggiamento della giovane non piace alla Madre Superiora che si scontra con una diversa generazione e anche con un diverso modo di porsi che è totalmente opposto a quello secondo cui vive lei, e che insegna anche alle orfane del convento. Siobhan però in realtà credo possa avere molto in comune ed essere affine di carattere a Marissa, che sembra aver un carattere indomito e che non si piega, e che alla fine è riuscita a salvare se non altro lo scoiattolo, pur sapendo di incorrere nelle ire di Suo Jania. I personaggi delle due bambine Orlen (poverina con una treccia mozzata.....anche se a questo punto tanto valeva farsi tagliare anche l'altra, che fa ora resta coi capelli tagliati a metà????) e Anyel mi hanno colpito subito, la prima perchè sicuramente di carattere meno ribelle rispetto a Marissa, cerca di resistere più che può per non tradire l'amica fino poi poverina cedere davanti alla paura della suora, e la seconda che essendo più grande sente il senso di dovere e responsabilità di dover aiutare in qualche modo le compagne più giovani ed indifese come farebbe una sorella maggiore. Spero come al solito di rivederle in futuro, perchè come al solito leggo e finisco subito per affezionarmi a determinati personaggi. Bene ora ti lascio e ci rivedremo stavolta senza più cambi di programma alla prossima volta e al prossimo capitolo di questa storia che già mi ha stuzzicata non poco. Il fantasy e lo storico non posso negare che sono in assoluto i miei generi preferiti, quindi con me vai a colpo sicuro comunque. Un plauso come sempre per come riesci a tratteggiare sempre personaggi con caratteri vivi e che sembrano reali. 

Recensore Master
27/10/18, ore 14:19

ciao !
ho letto la tua storia fino a questo capitolo e per ora mi è piaciuta molto !
la continuerai ?
nancyiry

Recensore Veterano
19/08/17, ore 16:42

Ciao!
Ti chiedo di perdonarmi per i miei secoli di ritardo, ma ho pensato che volessi comunque conoscere il mio parere, quindi eccomi qui.
Se devo essere sincera, non mi sarei aspettata che avresti fatto un falsh forward di un anno (parlo della fine, quando Siobhan osserva che Marissa è molto cresciuta), e ho notato che la narrazione è ancora più frammentata del solito. Non mi dispiaceva affatto, negli altri capitoli, ma ho trovato che qui mi ha distratto abbastanza: capisco che questo era un capitolo di transizione, ma forse avresti dovuto alternare di meno le sezioni incentrate nell'Accademia e quelle che invece ruotano attorno alle Zarall.

Ma probabilmente questa critica è più soggettiva che altro, e il capitolo in generale è scritto bene e mi è piaciuto, anche se forse un po' meno degli altri: ho apprezzato specialmente la parte dedicata a Siobhan e alla riunione con l'alleanza. Capisco perfettamente la sua irritazione con Birthdara, io di sicuro le avrei dato un cazzotto in faccia nel bel mezzo della riunione! Mi dispiace moltissimo vederla disperarsi per cercare di capire di più sul conto di Marissa, sembra che su questo l'intero mondo le si sia rivolta contro. A tal proposito, sono sicura che la morte della priora non è stato affatto un caso: sento puzza di Basorham (perdonami se l'ho scritto male)...

Quanto ai gemelli, mi sembra che si stiano gradualmente scambiando i ruoli: Damien è ormai quello che apprezza maggiormente la sua situazione e sta diventando sempre più volenteroso ad imparare e a migliorarsi; invece Dorelynn, costretta per un colpo di sfortuna a essere compagna di vita di una ragazza che l'ha presa di mira dal primo giorno, ha iniziato ad avere un atteggiamento pessimistico, più che naturale, per carità. Spero solo che le cose tra lei e Galinthia si sistemino, anche se so che ci vorrà molto tempo perché le due riescano a mettere da parte le loro differenze; se però possiamo considerare il piccolo dialogo che si sono scambiate in questo capitolo, almeno sono sulla buona strada.

Non è affatto un problema se i capitoli usciranno lentamente: l'importante è che siano scritti al meglio e che tu sia soddisfatta col prodotto finale; penso che molti la pensano come me.
Alla prossima!

Recensore Master
16/07/17, ore 14:58

Ciao carissima Eilan!
Oggi sono stata davvero contenta di scoprire che avevi aggiornato Breaking the Mist. :) Così eccomi qui, letto tutto d'un fiato.

Prima di cominciare però vorrei dirti una cosa: non ti preoccupare se la storia viene aggiornata "a rilento". Meglio così piuttosto che scrivere senza avere davvero in mente la reale portata di quanto stai narrando e, cosa ancora più importante, dove la tua trama e i tuoi personaggi debbano arrivare esattamente.

Nel tuo caso, mi sono resa conto che attendere è stato un bene: il capitolo è davvero ben strutturato e la narrazione a più voci con i vari Punti di Vista è gestita bene. Abbiamo Siobhan che si trova di fronte a un difficile problema... mi sto ponendo molte domande sul perché Birthdara, che comunque come Siobhan stessa le ricorda (giustamente) non è superiore in grado alla nostra, abbia deciso di parlare a Lord Arnulf. Poi anche lo stesso modo di comportarsi: "l'insignificante donnetta è uscita dal guscio"... perchè adesso?

Di per sè cosa vuole ottenere? Avevo pensato che potesse essere una spia del lord, ma certo allora sarebbe stato davvero stupido da parte sua comportarsi così di fronte a Siobhan. Insomma, avrebbe compromesso la sua situazione e basta, visto che adesso Siobhan ha più di un buon motivo per diffidare di lei.

Riguardo Dorelynn, mi ha divertito la sua stizza nell'apprendere che la sua compagna sarebbe stata proprio Galinthia, che lei non sopporta (ricambiata). Nonostante tutto, ho l'impressione che le premesse per una buona e solida amicizia tra le due ragazze ci siano tutte. Ho buone speranze per entrambe e non credo che rimarranno rivali a lungo, ancora :)

Marissa... l'abbiamo vista poco, invece. Essendo trascorso del tempo, anche la ragazza è cambiata, è cresciuta ed è una bellissima e giovane donna. Nonostante tutto, con dispiacere di Siobhan, ancora si è ben lungi dal risolvere il suo mistero. Che si infittisce e diviene foriero di presagi sempre più oscuri!

Complimenti per il capitolo ^^
_morgengabe

Recensore Master
16/07/17, ore 11:59

Ciao! E' stata una sorpresa trovare subito il tuo nuovo capitolo, una piacevole sorpresa:D
Ci sono stati praticamente tutti i punti di vista principali, e la cosa l'ho molto apprezzata. Quando non trovo qualcuno, mi manca, e questo vuol dire che la tua storia mi ha preso parecchio.
Cercherò di seguire un filo logico, ma sarà difficile, il materiale che hai dato in pasto ai lettori è un bel po':D
Siobhan ha un problema interno, quella Brithdara non mi convince. Perché scegliere proprio quel momento per alzare la testa e parlare contro il volere di una sua superiora? Penso che qualunque strada la gente scelga di percorrere non dimentichi mai le sue origini, e che queste segnino comunque il loro cammino. Il Lord Arnulf è borioso, superficiale: ha qualcosa in mente o è solo un inietto che morirà molto presto; o forse la copertura di qualcun altro. Ho molte idee in testa, e non vedo l'ora di leggere il seguito.
Lo sapevo che Damien avrebbe messo la testa al posto. Se c'è qualcosa che mi è mancato in questo capitolo è un approfondimento del suo rapporto con Marissa. Di seconda mano, però, scopriamo che i due sono migliorati insieme e che promettono bene.
Felice invece di aver rivisto Dorelynn. La ragazza è cresciuta, ha lottato nella solitudine con l'unico appoggio della sua insegnante e di suo fratello. Eppure adesso il destino ha voluto appiopparle un nuovo ostacolo da caricarsi sulle spalle: la ragazza che più odia è quella con cui dovrà dividere la sua vita di Zarall. Mi è piaciuta molto tutta l'iniziazione, il rito e le usanze del popolo. Lo stai caratterizzando davvero bene, mi ricordano le amazzoni, e questo particolare mi piace molto perché dona al tuo racconto originalità e carattere selvaggio.
Infine il passato di Marissa resta ancora nascosto. La priora morta: morte naturale, indotta da qualcuno all'interno del monastero o i Basorham sono arrivati prima di Siobhan?
Davvero un bellissimo capitolo, scritto bene, che ha donato non poche domande e molti intrighi.
A presto!

Recensore Master
05/07/17, ore 14:10

Finalmente in pari!^^
Ciao, e scusa tanto il mio ritardo. Avevo letto metà capitolo un paio di giorni fa, ma impegni vari mi hanno impedito di finirlo prima di oggi.
Che dire? L'ho pensato fino dall'inizio che il draghetto fosse più importante di quello che sembri e che la sua storia vada ben oltre il legame formatosi quel giorno con la bambina. Prima di tutto: perché Dracoon si trovava a sorvolare il monastero? A quanto ho capito, quella non era la sua solita zona. Forse è stato mandato da qualcuno? Non vedo l'ora di scoprirlo, continuando a leggere questa storia.
Eh sì, Damien ha preso il via verso strade più sagge, ma i vecchi vizi sono duri a morire - sto parlando dello sguardo con cui guarda Siobhan:D
Sicuramente la presenza di Marissa, il fatto che ella sia così diversa e abbia bisogno di lei ha cambiato il nostro protagonista. La loro amicizia è fondata su alcune omissioni - uno tiene qualcosa segreto all'altro - ma sopratutto sul bisogno reciproco che hanno l'uno dell'altra.
Siobhan è stanca e frustrata, e non vedo l'ora di vederla alle prese con questo Lord Arnulf.
Infine l'ultima parte immette nuove domande nella mia testa e concretizza allo stesso tempo i pericoli incombenti, minacciando la quotidianità dell'Accademia. Presto i nostri ragazzi avranno visite, e qualcosa mi dice che non sarà un problema che riusciranno a risolvere facilmente. Si stanno muovendo diverse cose che cambieranno ciò che è stato costruito finora.
Mi manca Dorelynn:D
A presto!

Nuovo recensore
05/07/17, ore 09:40

Che storia avvincente! Sono rimasta incollata allo schermo pagina dopo pagina. La storia è ricca di particolari che mi hanno trasportato in quel mondo in prima persona. La trama è fitta ma facilmente comprensibile grazie anche alla tua capacità di narrare la storia; il tutto scritto in un italiano grammaticalmente corretto e ricco di termini forbiti (cosa molto rara nelle ff che ho letto finora). Spero che tu possa continuare la storia perché sarebbe un vero peccato lasciarla così senza una dovuta fine. Insomma ce lo devi!! XD
 

Recensore Master
16/06/17, ore 21:13
Cap. 7:

Ciao!:)
Eccomi, come ti avevo annunciato ieri, volevo leggere questo capitolo ma l'altra storia ha calamitato la mia attenzione. Non ho, però, voluto rimandare oltre, quindi, ecco la recensione.
Damien sembra molto interessato alla nuova ragazza: non so se la sua è attrazione o solo curiosità, sicuramente è un modo nuovo per distrarsi dalla sua vita monotona e segnata.
Ciò che mi urta - attenzione, non della tua storia, ma... come dire... se fossi io uno dei personaggi, ecco - è il fatto che Siobhan cancelli a sua discrezione la memoria altrui. E' inquietante questo fatto, ai miei occhi, perché significa privare in parte un uomo della scelta; cancellare la memoria è come creare una bugia, fondare il resto della propria vita su una bugia. Non so se è solo una sensazione mia a pelle, perché io odio dimenticare, ma ecco, è inquietante.
Detto ciò, anche tra le sue sorelle più grandi, Siobhan sembra avere autorità, e adesso la curiosità aumenta: quali grandi poteri e oscuro passato nasconde questa donna, all'apparenza rigida e composta, ma con un senso pratico verso le cose? Come mi avevi annunciato in un certo senso, Siobhan non prende per oro colato ciò che sente, ma quando si tratta del suo paese la sua attenzione è al massimo; tanto che la donna ha una mente acuta e tiene d'occhio il discendente di un grande uomo.
E finalmente facciamo la conoscenza dello strano salvatore misterioso che la protetta dalle grinfie nemiche: l'essere è davvero strano e tu ne fai una descrizione molto accurata.

Il piccolo squarcio con Dorelynn mi ha fatto maggiormente sentire la sua mancanza. Nonostante passi parecchio tempo tra la lettura di un capitolo all'altro, sono felice di non dimenticare nulla, tanto che i tuoi personaggi mi sono rimasti impressi nella mente. La vita scelta dalla sorella di Damien non è affatto semplice e le cose non sono rese facili dalla convivenza con chi ha dei pregiudizi nei suoi confronti. A maggior ragione, ammiro la forza di volontà di Dorelynn. Da notare come le donne appartenenti a quella società non abbiamo più pregiudizi tra loro né diversificazioni apparenti al loro interno, tanto che la loro comunità è fatta "d'amore", Dorelynn si ritrova ad avere un appoggio, seppur silenzioso, da parte di una delle sue guide.

Damien in biblioteca? Immagine spettacolare! Questo fa capire come, se accompagnato dalle persone giuste, questo ragazzo può tirare fuori il meglio.
A presto!

Recensore Master
09/06/17, ore 16:50

Eccomi!
In terribile ritardo, lo so, questa settimana è la prima in cui torno a respirare. Una pausa in mezzo a due grandi onde! Ma non sparisco, tranquilla:)
Abbiamo avuto una panoramica di Letha, in cui le descrizioni si mischiano con molta cura ai pensieri e alle introspezioni delle protagoniste. Marissa non può fare a meno di ammirare e invidiare la sua guida, mentre le domande sono sempre più pressanti e aumentano di numero. Siobhan, invece, mostra il suo amore per la sua amata città, sembra venerarla e sentirsi finalmente a casa, come se un peso le fosse stato tolto di dosso. Descrive le caratteristiche dei portoni con orgoglio e si offende, quasi come se avesse criticato lei in prima persona, quando Marissa le fa notare l'evento passato. A tal proposito, è curioso quello che evidenzia la domanda di Marissa, il che fa accrescere l'idea che gli elfi siano innocenti e che qualcun altro, forse dall'interno, ha minato all'amicizia tra le due razze.
Adesso aumentano, però, le domande sulla protagonista: cosa nasconde il suo passato? La curiosità aumenta sempre più.
La città sembra splendida e incantevole, e Siobhan non può che "cantare" mentre guida Marissa. Mi è piaciuta un'idea sopra tutte: un lago al centro della città, in cui sorge un isolotto su cui è stata costruita l'Accademia. Ed è la descrizione di quest'ultima che mi ha colpito più di tutte. Si respira l'aria del lavoro e della fatica umane ma c'è anche il profumo della magia intrisa in quelle mura, ed è la tua penna che me li ha fatti percepire. Ancora una volta, ottime le descrizioni!
Una cosa mi ha colpito - e contribuisce a marcare le differenze tra le terre dell'est e quelle in cui ha vissuto finora Marissa - ed è il fatto che il dormitorio, la stessa stanza mi par di capire, sia condivisa tra maschi e femmine. Un particolare dormitorio, non c'è che dire:)
E chi c'è al suo interno? Damien! Al massimo della sua arroganza e superficialità. Devo dire che sei davvero brava a caratterizzare i personaggi, tanto da farmelo stare a momenti antipatico, con la sua aria boriosa e strafottente. C'è da dire però che sotto di essa si denota una certa gentilezza, che comunque gli impedisce di diventare antipatico sul serio, e fa intravvedere ciò che si nasconde sotto la scorza. Il modo in cui si rivolge a Marissa non è denigrante, ma piuttosto sintomo dei suoi modi noncuranti; è un po' insensibile, ma non cattivo.
Il suo occhio da dongiovanni, invece, è esattamente quello che mostra di essere: pronto a cadere sul primo pesce che guizza intorno alle sue acque!:)
Il finale la dice lunga sulla differenza tra Marissa e chiunque altro abiti all'Accademia. Il suo sangue elfico ha influito sulla sensibilità della pietra. Mi chiedo, adesso, quali saranno le conseguenze.
A presto!

Recensore Master
26/05/17, ore 14:34

Ciao, rieccomi:D
Bella la descrizione della città nera, curata sin nei minimi dettagli. Sei riuscita a farmela immaginare e questo è un dono prezioso per chi scrive, soprattutto fantasy. Sei stata brava anche a stuzzicare i sensi, soprattutto la vista e l'udito: i rumori della folla che infesta le vie, i colori della città e le sue architetture; i gabbiani sono animali che a me piacciono molto - vivo in una città di mare, il loro verso mi dà il buongiorno - e tu hai saputo narrare bene il loro comportamento intorno al porto e al mercato.
Siobhan è stata di parola e ha cancellato la memoria del servo. I problemi che hanno avuto per passare mi hanno insospettito: che qualcuno abbia cercato di arrestare il viaggio di Marissa?
Una cosa che mi ha sorpreso, però, è stato il comportamento scettico e superficiale della donna che ha messo a tacere le voci su avvistamenti sospetti come fandonie di poco conto. Da parte sua, mi aspettavo un po' più attenzione alle dicerie, soprattutto perché si nasconde sempre un po' di vero in esse.
Marissa è preda di incubi ricorrenti - li ha sempre avuti o si sono manifestati solo con l'inizio del suo viaggio? - e questi sogni sono una lama a doppio taglio. Le sue difese calano ed ella è preda di influenze esterne che rischiano di metterla in pericolo. La creatura misteriosa mi ha incuriosito, e menomale che era nei dintorni pronta a intervenire.
Torniamo da Dorelynn, finalmente!
Continua a essere il mio personaggio preferito, proprio per la determinazione e la bontà d'animo che manifesta così bene la sua caratterizzazione. La sua vita sta per cambiare radicalmente e questo la porterà in un mondo pericoloso, in compagnia di ostili ragazze. Mi piace, però, come si convinca di poter ripartire da zero. Ha una forza e volontà di spirito che non sono comuni. Lei ha preso molto sul serio questa nuova vita, ciò che invece sarà più difficile è il cambiamento nelle altre ragazze. Troppo astio portano con sé, soprattutto Galinthia che sembra covare un odio profondo e personale nei suoi confronti.
Complimenti per questo bel capitolo!
A presto!

Recensore Master
24/05/17, ore 15:02
Cap. 4:

Mi prendo altri cinque minuti per lasciare una recensione anche a questo capitolo.
Senza rendersene conto, Marissa sta iniziando a fare breccia nel cuore di Siobhan. La donna sa come trattare con i ragazzi, come dosare austerità e buon cuore, e sa come spronarli e aiutarli nel loro percorso. Il modo in cui ravviva il cuore della ragazza è davvero esplicativo di questo lato della sua personalità.
Complimenti per come hai gestito la sequenza di informazioni: l'hai distribuita nei dialoghi, spezzandone la lunghezza e impedendo di farne sentire la mole, così da non farlo apparire come un infodump. Davvero brava!
Anche questo capitolo è ben scritto, ritmato nel modo giusto, si legge con piacere.
Passando alle informazioni che hai aggiunto!
Sempre più complessa e arricchita questa storia, mi piacciono le storie con trame così ben pensate. Queste creature hanno a che fare con il sogno del capitolo precedente? Qualcosa mi dice di sì.
La storia degli elfi è molto interessante, il modo in cui hanno cercato fino alla fine di dimostrarsi innocenti agli occhi di chi li guardava sempre con più astio. La rottura mette Marissa in una scomoda posizione. Siobhan è molto gentile e attenta verso questo aspetto, tanto da ricorrere alla magia per cancellare la memoria dell'unico testimone. Le due ragazze sono più vicine e complici adesso, anche se Marissa avrà bisogno di tempo per metabolizzare la cosa.
Mi sono sorte molte domande sulle sue origini. Marissa viene dalla città degli elfi o un elfo è rimasto nelle città degli uomini? Che fine hanno fatto i suoi genitori? E' veramente orfana? Immagino lo scopriremo al momento opportuno. Sappi che mi hai incuriosito a sufficienza per ora.
A presto!

P.S. Ho intravisto qualche errore anche in questo capitolo. Te ne riporto alcuni:
Marissa si trovò a tremare dal freddo quella sera, nonostante lo scialle che teneva intorno alle spalle e il falò che Siobhan aveva acceso e che scoppiettava allegramente, rischiarando la collinetta sulla quale si erano accampati.

Poste in questo modo le virgole, fanno pensare che "rischiarando" si riferisca a Marissa che prova freddo, invece è collegato con il fuoco. Ti consiglio di togliere la seconda virgola.

Finché una sola di quelle pietre fossero sopravvissute[...]

Il verbo: "fosse sopravvissuta".

Recensore Master
24/05/17, ore 14:32

Ciao, rieccomi. Vado un po' veloce per cercare di mettermi in pari il prima possibile con le recensioni.
Allora, anche questo capitolo mi è piaciuto parecchio. Sei stata molto brava a creare questi luoghi, e altrettanto lo sei stata nel descriverli al lettore. Sei riuscita a coinvolgermi nel paesaggio, attraverso gli occhi curiosi e smaniosi di libertà di Marissa. La prima parte del capitolo, quindi, ha catturato il mio interesse: non l'ho trovata affatto noiosa e tu l'hai ponderata bene, creando un giusto disegno di fauna e flora. Mi incuriosisce molto il mondo da te creato.
Sempre nella prima parte, abbiamo anche il confronto di Marissa e le sue paure di "ragazza limitata"(dovuto al fatto che è vissuta in un monastero fino a quel momento) con la sensualità autorevole e fiera di Siobhan. Mi è piaciuto molto il fatto che ella non si sia fatta mettere in soggezione dalla sua guida, e che abbia mostrato altrettanto orgoglio - seppur in modo più infantile. Da parte sua, Siobhan mi appare già molto meno rigida nei suoi confronti; a tratti, ho l'impressione che ella ammiri la ragazza per la sua sfrontatezza e determinazione.
Un unico consiglio a questo punto. Il passaggio con la seconda parte del capitolo non mi è apparso subito chiaro. Quando è iniziata la narrazione in corsivo, ho pensato che fosse un ricordo di Siobhan, mentre solo in un secondo momento ho capito che era cambiata scena e che poi era un sogno/avvenimento che stava facendo Marissa. Io metterei due-tre spazi in più, per far capire al lettore che è in atto un cambio di scena.
Passando alla seconda parte del capitolo, mi ha incuriosito molto la scena che ella sogna: sembra esserci un ordine o comunque un gruppo di creature che ha cercato di nascondere il suo potere all'Aiknoril. Un gruppo che, però, sembra star per venire distrutto dall'interno proprio dalla creatura misteriosa, che hai presentato molto bene nella narrazione.
E torniamo sulle ragazze. Marissa, come sempre, è fiera e dispettosa, sa come prendersi le sue rivincite. Siobhan, dal canto suo però, sa come non cadere in trappola. La sua comprensione e il suo comportamento semi-indifferente le permettono di mantenere il controllo.
Come detto, si sta sciogliendo davanti alla sincera e innocente spontaneità indomita della tredicenne.
E qui si scopre un secondo mistero che continua a rendere più articolata la trama: Marissa è un mezzelfo e la sua presenza spaventa il servo. Un nuovo tassello si aggiungerà presto.
A presto!

Recensore Master
22/05/17, ore 18:44
Cap. 2:

Ciao, oggi mi ritrovo con più tempo del previsto da dedicare a Efp, quindi ne approfitto per farti trovare un'altra recensione:D
Il primo incontro da Siobhan e Marissa! Devo dire che la donna mi è parsa più rigida di quanto non avessi presupposto all'inizio. Voglio dire, ti avevo detto che ella mi è sembrata "rivoluzionaria" per la mentalità del monastero e quindi avevo pensato che, davanti a una come Marissa a cui le regole di quel luogo stanno strette, ella si intenerisse di più. Invece dimostra quando le "sue" regole siano importanti per lei, come il rispetto. Ancora una volta, fai intuire come questo personaggio abbia faticato per ricoprire la carica che ha e che questo ha temprato in modo peculiare la sua mente, influenzando il suo modo di porsi alla gente. Siobhan va dritta al punto, è spicca e concisa. Fa quelle poche domande che le permettano di tener d'occhio la situazione e poi crea le regole per il vivere comune, adattandole alla situazione. Nel caso di Marissa, cerca di scoprire in maniera parsimoniosa cosa questa nuova allieva porterà nell'Accademia, come funziona la sua mente, ma si protegge allo stesso tempo da possibili inversioni di ruolo.
Marissa dal canto suo è ritrosa e diffidente. E' pronta a lasciare l'Accademia, ma la sua partecipazione verso le altre orfane intenerisce il suo cuore. E' una ragazza che osserva e apprende facilmente, mi pare, sa come restare padrona della situazione.
Stupenda l'indignazione della sorella Jania - ti ho già detto che adoro come hai strutturato questo personaggio secondario? - mi ha fatto sogghignare.
Quindi, le nostre due ragazze si mettono in marcia...
Passiamo ai due gemelli!
Anche qui hai fatto un ottimo lavoro con l'introspezione sia dei principali che di quelli secondari, a partire dal padre.
Un uomo altolocato, che ama apparire con una famiglia amorevole che lo circonda ma che si capisce dalle scelte fatte dai figli che questa è solo la facciata: brillo e altezzoso, sembra tirare le file, dove più forte dove con tocchi più lievi, e manovrare le vite dei figli per avere sempre un vantaggio che accresca la sua posizione. La madre ha una caratterizzazione più canonica, che rispecchia un po' il tipo di atmosfera che hai creato in questa storia: dedita alla casa e alla cura dei figli, moglie perfetta, sembra non avere un rapporto intimo con i figli ma svolge anch'esso come un dovere affettuoso, ma pur sempre un dovere da compiere in modo ligio.
E arriviamo ai personaggi che più mi incuriosiscono. Dorelynn è la mia preferita, e lo sarà anche più avanti grazie alla grinta e alla forza di volontà che... ne parlerò a momento debito. Mi piace che sia quella che, fra i due, ha il controllo maggiore dei poteri, ribalta un po' i canoni dell'ambiente in cui i due sono calati, sembrano in antitesi con il resto del mondo. Il loro legame è forte, sincero, fatto di affetto e giochi. Dorelynn compie una scelta coraggiosa che spero possa incanalare con la giusta motivazione in futuro, e non solo perché vuole scappare da un matrimonio combinato che non è di suo gradimento. Lo spocchioso Damien si annoia, e cerca sempre qualcosa con cui distarsi. La sua mente è più instabile, nel senso che ha bisogno dei giusti stimoli per funzionare nel modo corretto. La sua indolenza deriva, appunto, dal tipo di famiglia e dall'ambiente soffocante in cui è cresciuto. Vedremo se più avanti cambierà;)
La scena finale mi è piaciuta in modo particolare: il sentimento fraterno e quell'aria triste/scanzonata è stata resa alla perfezione.
Ti rinnovo i miei complimenti.
A presto!