Buonasera!
Prima di partire con un'analisi che spero non risulti febbricitante, mi complimento vivamente per questo capitolo: hai rpagato pienamente l'attesa. A tratti divertente, a tratti molto amaro, ma sicuramente molto più profondo di quanto possa apparire in prima battuta. Ma partiamo dall'inizio.
Shiho e Rei si addentrano nella loro relazione, arrivando a sperimentare una delle tante sfumature della gelosia, forse la più semplice, innocua e ironica, ma pur sempre un principio che denota quanto, comunque, entrambi siano ormai nella rete dell'amore.
Dopotutto, dove c'è gelosia c'è interesse, e questo è un solido gradino su cui anche Rei - il polo della coppia che è, paradossalmente, il più insicuro nel capire se l'altra lo "ama" sul serio o meno- può poggiare il piede con sollievo.
Ottima l'idea della spiaggia, che lascia emergere il tema della fisicità, pulsione che, incredibilmente -ma nemmeno più di tanto-, anche Shiho si trova a dover domare -invano-.
Apro e chiudo parentesi: personalmente, devo dire che l'ambientazione della spiaggetta privata è un topos letterario che mi sta di per sè molto a cuore, a prescindere da tutto, perché mi ricorda molto il video musicale di una canzone del mio idolo, per cui usandolo hai aggiunto al bianco lo splendore.
Lontani dagli sguardi dei ragazzini in crisi ormonale e dalle cagnette a cui Shiho ha amabilmente sottratto l'osso -senza nemmeno troppo sforzo-, finalmente i due possono sentirsi liberi di esprimere sè stessi, cosa che hai reso magnificamente: come un bambino, preda dell'entusiasmo e dei sentimenti che l'alter ego Bourbon e la professionalità tendono a soffocare, Rei si tuffa fra le onde senza la minima esitazione, senza preoccuparsi di spalmarsi la crema o riordinare i bagagli -per inciso: credo che in qualsiasi caso, dato il colorino da kebabbaro, la crema solare sia l'ultima cosa che serve al nostro caro Tooru-.
Il contrario vale per Shiho. La metodica, tranquilla e quasi apatica Shiho, che si dedica al un relax tutto suo, ovvero crema solare, ombrellone e manuali di scienze in ostrogoto.
La salsedine deve aver compiuto un miracolo, in quanto non mi aspettavo Rei riuscisse a sopravvivere dopo l'affronto arrecato alla principessina, ovvero lo scomodarla dalla sua lettura senza dubbio interessante per condurla a ciò che il concetto di "vita vera" comprende.
Torniamo alla fisicità per continuare il discorso: Rei bellissimo, come sempre, fisico scolpito e mister maglietta bagnata, non è possibile resistergli, perfino per Shiho. Gli ormoni, l'eros della ragazza inizia a farsi sentire e lei non può farne a meno, nonostante cerchi di sublimare il tutto con il naso sommerso nelle pagine di un libro che non le interessa più. Rei se ne rende conto e decide di fare quel passo, di osare, di toccarla -non solo con le labbra-. Audace da parte sua, e a primo impatto viene ricambiato anche con abbastanza trasporto: tuttavia, nonostante la carica romantica e non solo del momento, Shiho non riesce a goderne appieno. MEntre lui la bacia e la tocca, concentrato, assorto e con gli occhi chiusi, lei tiene le palpebre sollevate, all'erta, come se avesse paura che qualcuno o qualcosa li possa sorprendere, interrompere, e magari ferire. E' imbarazzata, non riesce a lasciarsi andare e cedere le sue difese. Ed è qui che inizia l'amarezza. Un amaro forte, un senso di tristezza e quasi sconforto che questo capitolo, saggiamente, lascia fluire nel finale.
Rei è così intensamente dedicato ad occuparsi della sua donna, che non riesce a coglierlo. Non riesce a percepire pienamente il disagio e l'imbarazzo, asseconda questa ritrosia della sua donna senza darci troppo peso, senza realizzare quanto male le faccia la situazione. In realtà, è anche comprensibile il ocmportamento della ragazza: non è solo questione caratteriale, c'è dietro altro. E' stata ferita in un modo orrendo e subdolo, è stata violata e Rei ancora non lo sa. In un certo senso si disgusta, crede di non essere in grado di amare il ragazzo che è palesemente cotto di lei, che le perdona qualsiasi cosa, anche l'avergli quasi staccato il labbro apparentemente a caso.
"Ma perchè ci provava?
Tanto lo sapeva che lei non era così, che lo avrebbe deluso.
Lei deludeva sempre tutti."
Quanta amarezza e quanto dolore insensato che Shiho proietta su di sè e che tu, autrice, proietti su noi lettori.
Poche frasi, significato denso.
Onestamente, non so se Rei sta collegando tutti i tasselli -dall'episodio durante l'allenamento di jujitsu a queste sue reazioni che pargono quasi esagerate-, tuttavia credo che prima o poi la questione verrà fuori, anche se si tratta di un argomento molto delicato ed intimo che merita molta attenzione e calma.
Chissà se i due ce la faranno, oppure no... Un'eventuale reazione di Rei non è molto facile da prevedere.
Detto questo, ti rinnovo i miei più vivi complimenti: questo capitolo mi è veramente piaciuto, hai reso benissimo i personaggi, che sono perfettamente IC e anche lo sviluppo narrativo in sè. Aspetto al più presto un tuo aggiornamento, poiché la raccolta inizia a farsi davvero molto, ma molto interessante. Ormai, l'unica cosa veramente meritevole che leggo su EFP.
Buona ispirazione e buona notte!
A presto,
Jaki Star |