Recensioni per
Scacco Matto al Destino
di Kseniya

Questa storia ha ottenuto 68 recensioni.
Positive : 68
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
31/01/23, ore 00:53

Ciao cara ❤️
Non so se ti ricordi di me, ma anche io bazzicavo sul fandom di Beyblade…
Era da tempo che non tornavo su EFP e sono andata a spulciare tra i miei “autori preferiti” e mi è balzata all’occhio quest tua storia e, dato che tra pochi mesi dovrebbe iniziare l’ultima stagione dell’anime, ci capita proprio a fagiolo.
Dio, ma quanto mi è mancata la tua scrittura? Me ne sono resa conto solo leggendola e mi sono ritrovata come a casa, in qualche tua fic di Beyblade. Mamma mia, che bei ricordi… Perché ho abbandonato questo sito, mi chiedo?

Lasciando le rimembranze da vecchia…
Già col primo capitolo, ho capito che mi prenderai il cuore e lo farai in mille pezzetti ben più di una volta. 
Ma d’altronde Shingeki no Kyojin non è questo? Iniziamo con una bella strage di famiglia, così prima ancora di arrivare all’ora di pranzo! 
Mi era già piaciuto molto il tuo personaggio, a pelle, ma sembra che non farà una bella fine… Spero di no ma non hai lasciato molto spazio alla speranza e alla fortuna.
Inoltre, è proprio il tipo di persona adatto a Levi (mio personaggio preferito, fra l’altro) che Anya non mi può morire solo dopo due capitoli, dai! Sì che il sadismo è il tuo campo, ma anche no su… T^T

Per ora ho letto solo il primo capitolo, sperando di poter continuare con una certa costanza (mia figlia questa grazia mi ha concesso), anche se noto che non aggiorni da un pochino di tempo. 
Spero che leggerai questa recensione, nel frattempo la metto nei seguiti, accendo un cero nella speranza di un tuo aggiornamento e uno per me, nella speranza che la mia bestia mi permetta un attimo di tregua.

A presto cara,
Lumik Lovefood.

Recensore Master
26/06/21, ore 20:42

Ciao! E' passato un bel po' di tempo!
Ti confesso che avrei voluto continuare a leggere la storia anche senza aspettare altri scambi, ma sono stato impegnato con altre storie ed essendo pessimo ad organizzare il mio tempo ho dovuto aspettare...

Finalmente posso scoprire la conclusione del sogno di Levi, anzi più che sogno direi che si è trattato di un vero e proprio incubo! Prima il salvataggio precipitoso delle tre persone più importanti della sua vita (salvataggio che, lasciami dire, hai descritto in maniera magistrale; essendo un sogno avresti potuto semplicemente raccontarlo con qualche espediente "etereo", e invece hai descritto ogni singola mossa del capitano mentre uccideva quei Giganti, permettendomi di immaginare tutta la sequenza come se stessi guardando un episodio della serie - non scherzo!)
Poi, una volta al sicuro, Levi ha dovuto confrontarsi con quei dubbi su Anya rimasti sepolti nel suo subconscio: c'era qualcosa che non lo convinceva su di lei, e ora sappiamo che cosa (almeno noi lettori, lui credo che dovrà aspettare per conoscere la verità.)

E parlando di Anya, del suo trauma... Povera ragazza, è passata da una delusione d'amore a dover lottare letteralmente per la propria vita, finendo per commettere un delitto che l'ha lasciata estremamente confusa, spaventata, sentendosi sporca. E il peggio è che l'hai descritto tutto in un modo talmente realistico che l'ho sentito sulla mia pelle, ho avuto i brividi per quello che stava succedendo e mi sono sentito sollevato per Anya una volta saputo che il pericolo fosse scampato. E poi il sollievo è stato messo da parte da quel senso di inquietudine che hanno portato le considerazioni di Anya, su come avesse provato piacere nell'uccidere quell'uomo; e anche lì ho sentito le emozioni della protagonista, attraverso la tua narrazione. Hai il potere non comune di far entrare perfettamente in sintonia il lettore con i tuoi personaggi, non so se sia dato dal character building (scusa, non so se sia il termine adatto ma non riesco a trovarne uno migliore) che prepari minuziosamente, capitolo dopo capitolo, o dalle descrizioni spettacolari che rendono qualunque scena una goduria da leggere (o una sofferenza, a seconda della situazione.)

E in mezzo a questo turbinio di emozioni, ovviamente ci sono tutte le macchinazioni di Erwin e il caos scatenato dai Giganti al Wall Maria. Finalmente abbiamo capito cosa fa il veleno diffuso nel Corpo di Ricerca, ma a parte Erwin (che si tiene stretto i suoi segreti) nessuno sa come fermarlo. Ammetto che la scena del tizzone mi ha messo veramente tanta ansia (ancora una volta, complimenti per le tue doti narrative) anche per il modo in cui l'hai introdotta: prima i segni sulle braccia del comandante, poi Mike che si avvicina ad Anya e infine doverla vedere nella sua sofferenza, in preda al dolore e agli incubi, senza sapere cosa le abbia provocato una tortura maggiore...

E poi ci sono Annie, Bertholdt e Reiner. Per il momento sono lì e non hanno intenzione di muoversi; hanno ben poco a che fare con Levi e gli altri, considerato anche il fatto che il Corpo di Ricerca sia in quarantena... E i Giganti si infiltrano indisturbati all'interno del Wall Maria.

Che capitolo con cui tornare! Mi odio per essermi fermato proprio a un passo da questo momento, ma allo stesso tempo sono contento di aver potuto riprendere la lettura dopo tanto tempo proprio da qui. E' stato come ricevere una mazzata in testa, una sveglia che mi ha riportato completamente nel vivo della storia!

Ti ringrazio infinitamente per aver cominciato a scrivere questa storia, perché la sto adorando! Non vedo l'ora di riprendere la lettura del prossimo capitolo, chissà ancora quante cose ti inventerai!

Complimenti!
Altair13Sirio

Recensore Master
26/06/21, ore 11:31

Ciao cara, eccomi qui \(*^*)/
Scusami se arrivo solo ora, la prima dose di vaccino mi ha messa KO per più di un giorno, ma adesso sono super pronta a recensire questo capitolo che 1) non vedevo l'ora di leggere e 2) mi è piaciuto un casino.
Il POV di Annie ti è riuscito benissimo e si percepisce chiaramente quanto questo personaggio ti piaccia; inoltre, non posso che complimentarmi con te per il modo in cui hai rivisitato il suo background rendendolo comunque credibile e perfettamente in linea col personaggio, senza snaturarlo affatto. Non è una cosa facile e sei stata bravissima, si vede tutta l'attenzione che hai impiegato nel far incastrare alla perfezione ogni pezzo e niente, ha un impatto emotivo non da poco, te lo assicuro.
Annie è ben consapevole che colui che l'ha allenata per anni interi non è il suo padre; sa che le sue radici sono altrove, che il modo in cui è stata educata – per non dire indottrinata – non le appartiene, che c'è un vuoto che preme insistentemente dentro di lei che la porta all'apatia più assoluta ogni giorno della sua vita.
Annie ribadisce più volte che non prova nulla, che non le importa, che è apatica, ma al contempo prova comunque qualcosa e quando lo fa, lo prova intensamente – come, ad esempio, il momento in cui Ragnarr le rivela la verità dopo essersi nuovamente incontrati. E a proposito di Ragnarr: ti dirò, nonostante per esigenze di trama abbia uno spazio ristretto all'interno di questa storia, posso assicurarti che lo stai delineando davvero bene e che non appare affatto come un personaggio piatto o semplicemente “di contorno”, anzi, ha un proprio spessore che influisce in maniera palpabile nel contesto e sui personaggi con cui interagisce. E in generale, è un personaggio che apprezzo tantissimo e mi piace sempre leggere di lui.
L'incontro tra Annie e Eren è stato stupendo: entrambi perfettamente IC e Eren che, giustamente oserei aggiungere, viene messo KO dalle tecniche della ragazza dopo aver straparlato e ostentato una spavalderia fuori dal comune. Come rivisitazione (se non ho interpretato male) del loro primo contatto (che se non erro era durante uno degli allenamenti corpo a corpo) mi è davvero piaciuto!
E in ogni caso, non biasimo Eren per essersi posto in quel modo nei confronti di Annie, perché la fame sa essere tremenda e lui voleva solo recuperare qualcosa da mettere sotto i denti – quel cinghiale che non solo Annie ha cacciato, ma che poi non consuma nemmeno, lasciandolo completamente a Reiner e Bertolt.
Comunque, bellissimo il modo in cui i suoi ricordi iniziano a rischiararsi, anche perché hai creato un collegamento che regge benissimo: toccando Eren, si sblocca qualcosa nella mente di Annie, qualcosa che la aiuta ad avvicinarsi alla verità legata al suo passato e non solo, le apre una via verso la realizzazione del piano che deve portare a termine con Reiner e Bertolt in quanto Eren potrebbe essere la chiave di tutto e, averlo trovato così presto, farebbe risparmiare loro un sacco di tempo.
Se poi aggiungiamo il fatto che a fine capitolo incontra nuovamente Ragnarr e accetta di incontrare Anya… ODDIO, VOGLIO SAPERE COME ANDRÀ IL LORO INCONTRO, SONO TROPPO CURIOSA AAHHH
Insomma, se non si fosse capito [?] ho davvero adorato questo capitolo e non vedo l'ora di proseguire con la lettura *^*
Complimenti e alla prossima!

M a k o

Recensore Master
10/05/21, ore 12:28

Buongiorno cara! Perdona il ritardo ma eccomi qui per riprendere la lettura di questa long. Ritrovare Annie qui in un momento di quotidianasopravvivenza in quel del Wall Maria è familiare, sento che è lei, nel modo in cui si comporta, pensa e reagisce: stai facendo un ottimo lavoro di mantenimento della personalità delle figure canoniche, ma vederla incontrare Eren che già ha mangiato Grisha l’ha portata ad avere un flash che mi ha sconvolta.
Non ci credo, non dirmi che lei è la figlia di Anya, e che la voce che sente è quella di suo zio… staresti tessendo una cosa parecchio intricata e difficile da gestire, e se è così complimenti per l’idea.
Il salto a Ragnarr mi ha fatto male, molto male ripensando a Mina, alla fine orribile che ha fatto, a ciò che quelli che stanno facendo ammalare tutti, le hanno fatto portandola alla morte. E non solo, no, la moglie si è ritrovata a non poter più vivere con una cosa così dolorosa da sopportare: fragile, emotiva, addolorata se n’è andata, e Ragnarr ha accettato ciò che lei ha scelto per sé, soffrendo ma comunque accettando. Il suo modo di vedere le cose è tollerante e quieto, come se fosse l’unico modo che ha per riuscire a reagire al cordoglio… solo, ora la sua famiglia non c’è più e rimane soltanto Anya, e Annie…
Quello che non mi aspettavo è che zio e nipote si incontrassero nuovamente e tanto in fretta, anzi, in una situazione giustamente difficile: Annie tende sempre a fare tutto da sola, a sopportare poco e a non soffrire la solitudine, lontana dai due compagni marleyani con cui è costretta a convivere; quindi figuriamoci come potrebbe reagire davanti a chi ha già avuto modo di picchiare e tentare di difendersi, che le parla con tono ironico e la avvicina facendole domande spinose.
Normale che reagisca così, conoscendola è assolutamente normale.
Non mi aspettavo invece che accettasse ciò che le viene proposto,ma Ragnarr sembra davvero troppo convinto per essere uno che non sa ciò che fa.
Questo capitolo è un po’ di passaggio, più breve rispetto agli altri ma non per questo meno importante: qui si prende coscienza di ciò che sta accadendo in modo importante, si cominciano a collegare molte cose e a rendere più nitidi i rapporti. Ciò che spicca sopra ogni cosa è la caratterizzazione di ogni personaggio – canonico o originale – accurata, ben delineata, rendendo anche le dinamiche molto interessanti. I dialoghi sono pochi lasciando spazio alle introspezioni ed alle sensazioni di chi vive quei momenti, mostrando uno spiraglio sulla loro testa e i loro pensieri. Il testo è ordinato, pulito e corretto in ogni parte, suddiviso in piccoli paragrafi a facilitare i cambi di POV. Ottimo lavoro come sempre cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
08/05/21, ore 18:52

«Oh, figlio mio... non dovresti far vedere certe cose a tua madre»
E Levi che non ci sta capendo niente non sa giustamente come rispondere XD

Lasciamo perdere i miei commenti idioti e concentriamoci un attimo sul capitolo.
Cosa. Hai. Fatto.
E' uno spettacolo, non so come tu faccia ogni volta a superarti!
L'espediente del sogno - o dell'incubo - che permette al protagonista di affrontare il suo subconscio (cosa che a me piace tantissimo, ci ho provato un paio di volte anche io a narrarlo, ma il modo in cui lo hai rappresentato tu è stato veramente eccezionale!) è perfetto per questa situazione. Levi è confuso, il suo mondo sta cadendo a pezzi, le persone che ama si allontanano da lui ogni giorno di più e comincia a perdere la sua motivazione per vivere. In tutto questo si presenta una scelta (e ti dirò, mi ha completamente spiazzato) tra le due donne che ama (o ha amato) e il suo comandante! Se stai preparando il momento del "risveglio" di Levi, ti devo fare i miei complimenti perché non l'avrei visto arrivare neanche con un binocolo!
E mi dispiace anche, perché significherebbe che conosciamo già la risposta alla domanda di Kuchel.

Il capitolo è incredibilmente rilassante, mi ha tenuto con gli occhi incollati allo schermo per tutto il tempo e le varie scene sono raccontate alla perfezione. Hai descritto in modo minuzioso ed esperto lo scontro in allenamento tra Levi e Anya (come c'era da aspettarsi, essendo tu esperta nelle arti marziali come appuntato da te a fondo pagina) e non ti sei soffermata troppo sul loro secondo "scontro" nelle docce, rendendo comunque ben chiara la situazione attraverso poche parole.

C'è ancora il passato di Anya che mi lascia perplesso, e questo pezzo mi ci ha fatto riflettere ancora più del solito:
"Le prometteva l’inferno solo con uno sguardo.
Lo stesso inferno che cercava, ostinatamente, in ogni uomo con il quale si ritrovasse ad interagire."
Forse sono io che mi faccio troppe domande prima ancora di arrivarci, ma c'è qualcosa di questa storia che sembra sfuggire, ed è proprio legato ad Anya e al suo ruolo all'interno di tutto questo.

Piccola nota per aver reso realtà (bé sì, più o meno) l'idea di una coppia tra Levi e Petra. Quando cominciai a guardare l'Attacco dei Giganti li shippavo troppo, quindi sono felice che tu abbia fatto qualche cenno anche alla loro relazione, per quanto Levi abbia sempre voluto rimanere fedele ad Anya... Nonostante ancora non fosse successo niente tra loro, ma i sentimenti, evidentemente, c'erano.

Ah, e con la tua storia ho scoperto un'altra curiosità sul capitano. Sì perché non ricordavo del dettaglio delle relazioni, considerate imbarazzanti da Levi. E' quasi assurdo che sia proprio lui a usare quella parola, ma è anche credibile che pensi questa cosa!

Ora non ci resta che aspettare la decisione del nostro capitano, ma proprio sul più bello, ecco che interrompi tutto e arrivi finalmente a mostrarci Annie. Ho apprezzato particolarmente il cambio di tono nella narrazione una volta arrivata lei, le persone delle Mura sono diventate improvvisamente quei demoni temuti da Marley... E nonostante tutto, Annie riconosce la loro umanità e ne prova dispiacere, ma si ripete che tutto questo è necessario.
E adesso arriva il mio sclero, perché tu hai molto intelligentemente mostrato il dottor Grisha nei capitoli precedenti per spiegare velatamente in che periodo la storia si stia svolgendo, e io ho, come un idiota, IGNORATO tutto questo! L'arrivo di Annie è contemporaneo (o per lo meno molto vicino) al momento in cui Levi sta avendo il suo incubo, Petra e Anya sono al funerale di Mina e tutti i soldati della legione esplorativa sono bloccati all'interno del Castello. E io che mi stavo aspettando di vedere una Annie cresciuta, ai tempi della prima stagione, in mezzo al corpo di gendarmeria e tutto il resto... XD

Vabbé, a parte la mia imbecillità, questo capitolo è stato una bomba! La tensione sta crescendo sempre di più, non vedo l'ora di vedere come prosegue la vicenda, anche se temo che tu stia preparando un finale con cui straziare i poveri cuori dei tuoi lettori, me compreso.
Complimenti, sei bravissima!
Altair13Sirio

Recensore Veterano
07/05/21, ore 20:51

Ciaooooooooo! 💖💖💖
Eccomi, ce l'ho fatta 🎉🎉🎉🎉 sì, festeggio come una scema, ma poter dire che sono riuscita a passare mi fa felice 💖💖💖💖

Un terzo capitolo a dir poco pieno di cose interessanti da dire 😍😍😍
Ok, parto con petra, l'ho adorata quando s'è messa a testa alta a dire quello che pensava di anya, dell'intera situazione, è stata coraggiosa ed è stata fantastica 💖💖💖 l'adoro! Certamente levi la voleva in squadra per questo! È una combattente! 💖💖💖
Così come mi ha fatto temere la reazione di anya 😰 immagino che il dolore sia atroce, immagino che non voler alcun aiuto sia atroce, ma quell'inquietante sorriso che anya ha rivolto a petra non mi rassicura affatto, tant'è che temo possa fare qualcosa di stupido, qualcosa che farà mettere a repentaglio la sua vita, e non solo 😨😨😨

Passo a Mina che, nei suoi ultimi istanti all'interno delle mura, s'è rivelata sveglia ed attenta, la zia dovrebbe esserne orgogliosa se solo lo sapesse 😢 immagino che quelle siringhe siano la causa della "non attenzione" dell'armata di ricognizione, il fatto che questa sia sotto le mire del governo dev'essere alquanto frustrante, ma più che altro non capisco (forse dovuta alla poca conoscenza del manga) quest'accanimento che hanno dimostrato contro levi, che è legato al suo cognome oppure al fatto che potrebbe essere l'unico a spingersi oltre per trovare una soluzione? Mi sa che andrò ad informarmi meglio sul suo cognome 🤓

La scena alla locanda la considero una piccola perla: la tensione è stata straordinaria! Ho praticamente divorato quel pezzo, per poi rileggerlo con più calma per poter meglio assorbire le nozioni... A questo punto mi viene da domandarmi come facciano persone della città sotterranea a sapere i fatti del governo... Qualche talpa? 🤔 O semplicemente quelli del governo credono d'averla fatta franca, invece quelli più attenti sono riusciti a sgamarli?

M'è piaciuto il pensiero di erwin, certo, non lo trovo condivisibile, ma effettivamente se uno vuole dare l'impressione d'esser all'oscuro di tutto, purtroppo deve fare qualche sacrificio 😔 dispiace solo che quelle persone morte non sapevano d'esser messe lì come pedine 😢 per dimostrare una teoria, che poi rivelatasi esatta

L'ultimo pezzo è stato straziante, vedere levi che confessa le proprie paure ad un'anya dormiente mette in risalto quanto questo ragazzo stia in realtà soffrendo e non con enormi macigni sulle spalle 😢 viene da abbracciarlo già così, poi se si aggiunge che è ferito e che deve continuare a lottare senza potersi dimostrare debole o prendersi un momento di riposo è da, veramente, proteggere e coccolarlo (per quanto non dia proprio l'idea d'esserne il tipo 😅)

Comunque ho paura, paura per quello che succederà in seguito, per quello che sta preparando il governo, per cosa bazzica nella testa di anya, e per i giganti, no, quelli sono in agguato 😨😨😨
Carissima, non mi resta altro che salutarti, ci vediamo al prossimo giro 😘 un abbraccio

Recensore Master
04/05/21, ore 15:17

Ciao Kseniya,
non avevo dubbi sul fatto che Levi avrebbe fatto di tutto per salvare le tre persone nelle mani dei giganti e anche che ci sarebbe riuscito. Quello che mi ha colto completamente di sorpresa (e qui partono i complimenti) è ciò che è successo dopo. Ovvero lo scontro tra Anya e Levi, con la morte di quest'ultimo proprio per mano della persona amata. Ok, era solo un "sogno", ma abbastanza allarmante per far suonare tutti gli allarmi nella testa. Anya ha ucciso Levy senza provare il benché minimo rimorso e questa cosa, al capitano della squadra di ricerca, non poteva certo sfuggire, indipendentemente dal contesto.
Quindi Erwin conferma che è il veleno che hanno involontariamente assunto la causa di tutto ciò. L'unico modo per sopravvivere è non dormire. Che dire, davvero un'ottima prospettiva: o muori perché qualcuno ti ammazza nel sonno, oppure a causa della mancanza delle stesso.
La scena "dell'obitorio" è agghiacciante, non per la quantità dei cadaveri lì presente, ma per le sensazioni che Anya prova. Erano persone che conosceva, tutte con le loro ambizioni, le loro aspirazioni, le aspettative, i loro desideri, i loro sogni; tutto questo è stato spazzato via a causa di questa misteriosa malattia che ti induce a vedere e a fare cose orribili.
E proprio in questo posto, tra tutta questa morte, Levy è stato capace di sorprendermi nuovamente. Abbandona la sua parte criptica, per parlare apertamente con Anya, gli dice chiaramente cosa ha visto nel suo sogno e la cosa che lo ha turbato di più. E no, non è il fatto che lei lo abbia ucciso a disturbarlo o a farlo tentennare; è la nuova Anya, che ha visto nel suo incubo, a lasciarlo destabilizzato, spiazzato. è una parte nuova che non conosceva e che lo spinge a porsi e a fare delle domande. E sappiamo molto bene che le domande di Levy non sono mai banali. Ha intuito che la ragazza mente su qualcosa e lei sarebbe anche sul punto di cedere, di raccontare la verità, ma il soldato con quella notizia improvvisa ha interrotto tutto.
E poi giunge il flashback che chiarisce tutto. Ha dovuto uccidere, per sopravvivere ad un tentativo di violenza sessuale. Dovrebbe provare qualcosa, ma non sa esattamente che sentimenti provare e la cosa la lascia alquanto turbata.
Che dire, un altro capitolo bellissimo, che aggiunge ancora più hype.
Non vedo l'ora di proseguire.
Grazie per la bella lettura e a presto.
Mask.
(Recensione modificata il 04/05/2021 - 03:17 pm)

Recensore Veterano
03/05/21, ore 11:26

Ciaooo <3
Eccomi finalmente a recensire questa longfic che da un po' di tempo mi incurioisiva un sacco!
Da fan di Aot posso benissimo capire il tuo indugiare nel voler scrivere qualcosa su questo bellissimo e complesso fandom ma penso che tu abbia fatto benissimo a buttarti e a sciverci qualcosa, se una storia da raccontare devi avere il coraggio di farlo sempre.
Anche io come te adoro creare degli original character per poter scandagliare meglio le relazioni e i caratteri dei personaggi originali, lo trovo un modo unico per offrire una prospettiva diversa e fresca sulla storia e sui protagonisti che tutti conoscono.
Con queste premesse ero molto emozionata di scoprire la storia di Anya, nome bellissimo poi!
La scena iniziale e la descrizione dei sentimenti di Levi mi hanno piacevolmente colpito, li ho trovati molto IC e con poche semplici frasi sei riuscita ad offrire un ritratto veritiero di uno dei personaggi più complicati e affascinanti di aot.
Arriviamo al salto temporale e ad una scena che ci catapulta subito su Anya, facendoci capire immediatamente la natura del suo rapporto con il capitano Ackerman: un momento molto dolce, di cui ho apprezzato la descrizione sentita ma non eccessiva, come anche i momenti successivi, sull'incubo e sul risveglio di entrambi, reazioni che gettano un po' di luce su tanti misteri e dettagli che sono sicura scoprirò nei prossimi capitoli.
La parte finale mi ha spiazzata, temo tantissimo per Anya e spero che non sia quello che penso perchè voglio saperne ancora e ancora su di lei.
In conclusione la storia, per quello che ho potuto leggere, mi intriga molto e sono curiosa di proseguirla. Scrivi molto bene e la narrazione scivola via che è un piacere; i personaggi sono IC e le atmosfere mi hanno da subito calata nell'universo narrativo di AOT senza alcun problema, anzi lasciandomi la voglia di scoprirne di più sulla trama che hai delineato e sugli stessi personaggi che ne saranno protagonisti.
Felicissima di aver scoperto questa fanfic, alla prossima <3
Mel

Recensore Master
01/05/21, ore 17:58

Che stupido che sono stato a non capire che il titolo del capitolo fosse "Madre" in tedesco invece che "borbottio" in inglese! XD

Come al solito hai fatto uno splendido lavoro tra impaginazione, presentazione del testo, narrazione e dialoghi... Davvero, ogni volta sei sempre più vicina a scrivere dei tuoi protagonisti come se facessero parte della storia originale!

E parlando dei personaggi, lo so che l'ho detto tante volte ma hai davvero dipinto alla perfezione le loro personalità, questa volta in particolare con Hanji che anche di fronte a un Levi febbricitante non smette di fargli domande! E il suo sfogo verso la fine del capitolo mi ha ricordato quanto possa essere spaventosa Hanji quando arrabbiata, come le -ehm- scene di tortura della terza stagione.

E questa volta ci mostri anche un aspetto della personalità di Anya che, fino ad ora, era rimasto nascosto ma che il dolore per la perdita di Mina deve aver probabilmente liberato dalle corde della cordialità che prima lo tenevano legato. E proprio Petra nota questo nuovo lato della donna, che la accomuna incredibilmente al suo caposquadra.

La domanda che mi viene adesso è: come ha fatto Levi a prendere la malattia, se è di quella che si tratta? Non ricordo bene, ma mi sembra che nel capitolo precedente a parte la coltellata il capitano non abbia ricevuto nessun colpo "sospetto", ma ci sono tante ipotesi da prendere in considerazione e credo che l'unica scelta esatta sarebbe quella di continuare a leggere per scoprire il resto!

Non sapevo che Levi avesse frequenti incubi di cadere nel vuoto, quella sensazione è terribile e non riesco a immaginare come debba sentirsi il capitano ogni volta...
E' molto dolce il suo incontro in sogno con la madre. Bisogna sempre ricordare la terribile infanzia avuta da Levi e come non abbia mai avuto la possibilità di essere felice con la madre... Ma la parte precedente al suo sogno, l'incubo raccontato prima che venisse dichiarata la quarantena per la il corpo di ricerca, mi inquieta: non sono sicuro se ad avere quel sogno sia stato Levi o Anya (!) e che sviluppi quindi avrà sul loro modo di vedere i propri compagni, ho paura che qualcuno possa fare qualcosa di veramente terribile, specialmente Anya che ora che ha avuto il cuore spezzato dalla morte della nipote non ha più nulla da perdere e farebbe di tutto per cercare vendetta. Sappiamo che c'è un traditore, più di uno probabilmente, e qualcuno o qualcosa sta trucidando i soldati che vengono colpiti dalla malattia. Che siano state allucinazioni a portare gli uomini ad uccidersi a vicenda?

E' incredibile come un solo capitolo riesca a sollevare tanti interrogativi e a farti desiderare ancora di più. Non vedo l'ora di leggere il prossimo!
Ottimo lavoro, come sempre! A presto!
Altair13Sirio

Recensore Master
01/05/21, ore 12:02

Ciao cara, eccomi qui *^*
Questo capitolo è stupendo. È crudo, spietato e maledettamente devastante, ma al contempo è davvero stupendo.
Scavare così a fondo nel passato di Anya è stato come reiterare per mille volte un giro sulle montagne russe: si sale, si scende, la velocità aumenta e quasi ti sembra di cadere nel vuoto. Che è, in un certo senso, anche ciò che ha provato Levi.
Ti dirò, dopo questo capitolo sinceramente la mia opinione su Anya non è affatto cambiata: non mi sono sentita tradita o presa in giro come Levi, bensì sono riuscita a comprenderla, perché finalmente tanti lati del suo carattere che prima trovavo avvolti da un fitto strato di nebbia hanno trovato un senso, una ragione d'essere.
Comprendo comunque lo stato d'animo di Levi, perché non deve essere affatto facile assimilare e metabolizzare tutto ciò: si è ritrovato a scoprire dei demoni interiori che hanno accompagno – e continuano ad accompagnare – la persona che ama che la fanno apparire completamente diversa rispetto a colei che credeva di aver imparato a conoscere nel corso degli anni.
È una situazione estremamente traballante e fragile. Il modo in cui si sono lasciati a fine capitolo, poi, mi ha davvero spezzato il cuore.
Il fatto che Anya appartenga al mondo esterno è una cosa che non avevo mai preso in considerazione e il modo in cui hai delineato e tratteggiato quelle che erano le usanze e la cultura del suo popolo mi è piaciuto tantissimo.
Senza contare che io ho un vero e proprio debole per la mitologia norrena, quindi inutile dire che ho apprezzato tutti i riferimenti alle divinità, compresi quelli più sottili legati a una certa gigantessa.
Il Blót lo hai descritto benissimo, tutta la parte incentrata sul rituale è stata cruentemente suggestiva. Inoltre, il modo in cui Levi e Anya hanno discusso a riguardo mi è davvero piaciuto, perché effettivamente è vero, Levi trova disumano un rituale del genere ma, al contempo, per anni non ha fatto altro che vedere i suoi compagni morire a causa dei Giganti. Se da una parte ci sono degli infanti che già in così tenera età tengono in mano un'arma e si ammazzano tra di loro, dall'altra ci sono tante giovani vite stroncate da un nemico troppo forte da combattere. Sono due punti di vista che cozzano tra loro sostanzialmente perché il primo è un vero e proprio rituale che fa parte di un popolo, mentre l'altro è una rivendicazione della propria libertà.
Il fatto che Anya abbia una figlia non me lo aspettavo proprio – in sostanza: questo capitolo mi ha letteralmente sconvolta perché mi ha proprio aperto un mondo in tutti i sensi e ora sono ancora più avida di ulteriori risposte.
Sono felice che la piccola si sia salvata, Ragnarr è stato davvero provvidenziale. Inoltre, ora sono davvero curiosa di sapere il ruolo che avrà la piccola – che sarà ormai cresciuta – all'interno di questa storia.
Non vedo l'ora di proseguire *^*
Tantissimi complimenti e alla prossima!

M a k o

Recensore Master
26/04/21, ore 22:54

Ciao Kseniya,
che bel capitolo!
Un viaggio nei sentimenti e nei ricordi di Levy e come guida troviamo sua madre. Ma non è il tipico incontro che ci si può aspettare tra madre e figlio, è qualcosa di diverso, di sinistro. Una madre nel rivedere il proprio figlio sorriderebbe in un modo dolce, non in modo sinistro.
Comunque sia, questo viaggio serve per farci conoscere meglio il passato del capitano del corpo di ricerca. Ci fai conoscere i ricordi a cui è più legato, a cui più tiene, perché non è sua madre a decidere cosa vedere, bensì lui...
Quindi la relazione tra lui e Anya ha radici molto profonde, fin dai tempi in cui erano dei semplici cadetti e Levy era molto lontano dall'essere il più forte soldato dell'umanità. A quanto pare farsi prendere a calci dalle donne è un abitudine, per i maschietti della divisione di ricerca. Così anche il grande Levy ha dei punti deboli e Anya è abile nel metterli in mostra. In Levy adolescente è una persona viva, ben lontana dalla persona che è ora, non è ancora tutta segnata dai numerosi cadaveri di amici e conoscenti che ha dovuto vedere/seppellire. Ma c'è una costante in tutto questo: Anya. Il loro è un rapporto complesso, minacciato dall'infatuazione di Petra verso Levy, ma che al contempo non conosce ostacoli.
La scena del bagno è a dir poco esemplificativa: loro sono fatti per stare insieme, si completano a vicenda. Però, la scena finale mette Levy dinnanzi a una scelta che, nella vita reale, non vorrebbe mai fare: scegliere tra chi far continuare a vivere tra le persone che ama/stima di più.
Riuscirà a salvare tutti e tre oppure, come sempre, sarà costretto a fare una scelta.
Ripeto, bellissimo capitolo, dove hai scandagliato i sentimenti del capitano, senza mai uscire dal personaggio. Lo hai rispettato alla grande, complimenti! Cosa per nulla facile.
Non vedo l'ora di proseguire nella lettura.
A presto.
Mask.

Recensore Master
24/04/21, ore 21:10

Buonasera cara, eccomi qui per continuare la lettura.
Sono… sconvolta.
No, davvero, lo sono sul serio, non so neppure cosa dire in merito se non… Porca tr*ia. Certe volte parole simili mi aiutano a cominciare un discorso che mi ha lasciato strascichi, ho dovuto fermarmi un attimo a ripensare al capitolo e a tutto ciò che ho compreso qui, attraverso un sogno. Immagino sia esattamente ciò che volevi, renderci partecipi dei ricordi passati della tua OC in modo traumatico così come è successo per Levi.
1. Viene da fuori, e questo si scopre in un momento in cui nel canon l’unica conoscenza del mondo esterno che aveva Levi era un’enorme schiera di giganti pronti a farli estinguere.
2. Viene da una cultura tradizionale radicata fatta di guerra, lotte, violenza in un difficile modo di sopravvivere, fatto di riti, di dei, di vite totalmente diverse da quelle di Paradis.
3. È sanguinaria lei stessa, più di quello che avrebbe potuto immaginare.
4. Ha un fratello e con lui si è insidiata a Paradis, e ha pure una figlia che non ha voluto neppure riconoscere.
5. La sua ironia tagliente è l’unico modo che ha per riuscire a parlare a Levi, che di fatto, è scioccato nel modo peggiore possibile.
Insomma, in sunto: l’intera esistenza di Anya nella vita dell’uomo è una serie continua di bugie. Avrei potuto capire tenere celate certe cose – anche Levi non è stato uno stinco di santo, ma mai, mai ha abbandonato nessuno – ma qui siamo a livelli di passato terrificante e irrimediabile.
Ho avuto i brividi, sul serio, e tutte le sensazioni che entrambi hanno mostrato sono chiare. Qui si palesa l’unica grande differenza emotiva tra Levi e Anya: lui non riesce a far trapelare nulla, nemmeno sforzandosi, invece il volto di lei è in grado di mostrare tutto in trasparenza disarmante.
La donna è molto “peggio” di ciò che avrei potuto aspettarmi, ma so che in fondo, tra le avversità, la cultura e le circostanze, non sarebbe potuta essere diversa. Il problema è che lui non riesce ad accettare, e qui son cazzi perché in una situazione simili se ci si separa, il rischio è altissimo.
Una delle cose che ho amato è il tentativo di Ackermann di provare a far passare qualcosa atrrtaverso quell’impassibilità con cui vive, ma non ce l’ha fatta; inoltre Anya ha cercato di smorzare l’importanza della fuga di lui, mostrandosi tanto debole quanto indifesa, a portarmi a provare una enorme, tremenda tristezza per tutto, per lei, per loro, per il loro rapporto e per ciò che sarà di loro d’ora in poi.
Un capitolo fantastico, difficile, enormemente complesso, deve essere stato straziante per te scriverlo immagino, e non hai tutti i torti: ciò che hai mostrato qui sconvolgerebbe chiunque, me compresa. Ecco la vera natura, ecco cosa viene celato dalle apparenze, in tutta la sua nuda crudeltà.
Amo, adoro, anche se sono in pena e in apprensione. E la figlia di Anya? Chi potrebbe essere in fondo? Immagino un’altra OC come suo fratello, e presumo verrà fuori prima o poi. Non vedo l’ora di scoprirlo cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Junior
22/04/21, ore 08:14

Cara Kseniya, Questo capitolo è stato molto ricco di introspezione e caratterizzazione personaggi proprio come piace a me! 😍 Annie mi sta molto più simpatica da quando me la descrivi tu. Sto ancora gongolando per essere riuscita a capire che è la figlia di Anya xD comunque avevi lasciato diversi indizi e soprattutto caratterialmente, si somigliano molto lei e sua madre. In Annie forse è più evidente l'indifferenza per tutto e tutti, quasi il disprezzo per la vita. Durante l'anime mi aveva colpito molto il fatto che le piaceva uccidere gli insetti mi pare. Ecco, qui in questo tuo nuovo ed originalissimo contesto dovrebbe ricevere una bella scossa nell'apprendere l'esistenza di sua madre. Non mi aspetto sicuramente una reunion baci e abbracci da due come loro, però sapendo come Annie è legata a suo padre adottivo, nonostante non sia un granché come genitore, mi viene da pensare che ne vedremo delle belle. Sono troppo curiosa di leggere la loro conversazione. La scena della caccia è descritta benissimo, ogni stato d'animo di Annie è passato in rassegna alla perfezione. E poi l'incontro con Eren è davvero una chicca, quando si sono toccati e lei ha risentito quelle parole... Wow non potevi introdurre il discorso in maniera migliore. La conversazione sia con Eren che con Reiner e Bertolroltolrlotlo (xD) è molto IC. Ma quando Annie dice che pensa di averlo trovato.. si riferisce al gigante fondatore in Eren? O a suo zio Ragnarr? No perché dopo incontra Ragnarr.. non che volesse intenzionalmente penso, stavo solo cercando del cibo povera. Anche Ragnarr riesco ad apprezzarlo molto di più da quando ho iniziato Vikings ahhaah soprattutto gli occhi azzurri (oltre ai pettorali) su cui te insisti molto xD Ho amato la loro interazione, mi ha fatto ridere come Annie, da ragazzina quale è, è riuscita ad atterrarlo in quel modo! Mi aspettavo una contromossa ma effettivamente contro sua nipote, così somigliante a sua sorella, non poteva reagire in maniera tanto brusca. Mi pareva che nell'incontro precedente le avesse tirato una sberla invece o un calcetto? Ma forse ricordo male era Annie che sicuro gli aveva tirato un calcio in faccia per liberarsi dalla sua presa xD Vabbè comunque Ragnarr è giustificato dal momento delicato, sua moglie Sophie si è appena suicidata... Anche se lui era preparato a questa eventualità a quanto hai detto. Però ha perso anche la figlioletta... Insomma posso empatizzare ecco. L'idea del bracciale riprende anche lì Vikings? :D visto che brava, ho fatto i compiti anch'io ahaha Questo lavoro è quasi in crossover praticamente, sei così brava a gestire i particolari sia dell'anime che della serie! Non so come funziona, ma se inserisci crossover nelle specifiche della storia forse anche i fan di Vikings potrebbero leggerla! Secondo me da neo fan di Vikings potrebbero volerla leggere 😍 Super in hype per il prossimo capitolo ❤️ Un abbraccio Francesca

Recensore Master
20/04/21, ore 18:31

Accidenti a Luke, speravo ci si potesse fidare dei personaggi secondari almeno qua! Mi ha sorpreso la tua decisione di svelare subito il motivo per cui Mina era finita fuori dalle Mura con il Corpo di Ricerca, mi aspettavo che tenessi nascosta l'informazione ancora un po' per rendere la sorpresa più scioccante, invece l'hai rivelata subito in modo talmente improvviso che non si sa cosa dire (un po' come Reiner e Bertholdt nella seconda stagione XD) ma sono sicuro che avrai avuto i tuoi motivi per farlo!

Nanaba ha cercato di dire le stesse cose che Levi ha detto ad Anya nello scorso capitolo, anche se con modi più delicati, ma sembra non funzionare; io stesso pensavo che già Levi fosse riuscito a far reagire Anya, ma lei stessa afferma il contrario, quindi non so cosa pensare... Ma poi è arrivata Petra, e lei sembra essere riuscita scuotere la nostra capitana (se in meglio o peggio ancora non l'ho capito.)
E' passato così tanto tempo che mi ero quasi dimenticato del personaggio di Petra, e rileggendo questo capitolo l'ho rivista proprio come era nella serie: onesta, coraggiosa, saggia! Le mancherà l'esperienza e magari dovrebbe fare attenzione al modo in cui si rivolge a un superiore, ma è proprio così che è fatta Petra, e tu l'hai rappresentata benissimo!

Come al solito, Erwin si dimostra il freddo calcolatore che è sempre stato, ma anche geniale. Non gli sfugge niente! Bellissimo il riferimento al suo passato e alla storia di suo padre! Inoltre credo che tu sia riuscita a caratterizzarlo alla perfezione, diversamente da quello che hai scritto nelle note; è un personaggio imperscrutabile, difficile capire a cosa pensi il novanta percento del tempo, ma la tua caratterizzazione funziona e me lo ricorda moltissimo.

Avevo diversi dubbi che per fortuna con le tue note hai dissipato: non avevo mai capito se Levi sapesse già di essere un Ackerman o se facesse finta, e il fatto che non conoscesse il cognome di Kenny mi ha confuso ancora di più nel tempo... Quindi qui Levi sa ancora molto poco della sua famiglia, nonostante altri sembrino saperne molto di più, come Gerald. Ma lui non potrà certo spiegarsi, ormai... XD

Il momento in cui ti sei soffermata sulla descrizione della donna al bancone è da spezzare il cuore. In poche righe hai rappresentato una realtà tragica in modo così efficace che non ha alcuna importanza se si tratti di un personaggio di finzione o una persona reale, risulta impossibile non provare a immedesimarsi in esso. Hai un grande potere sulle parole, ti basta poco per trasmettere una miriade di emozioni diverse!

Non credo di aver mai immaginato Levi in una rissa da bar, ma ora capisco che era una cosa di cui avevo veramente bisogno! XD Devo ammettere però che per un attimo ho temuto che potesse non uscirne, ma il nostro capitano è non è facile da mandare a terra! Non mi aspettavo che Levi andasse proprio da Anya, credevo che avrebbe cercato un medico o si sarebbe affrettato a riferire ad Erwin ciò che aveva scoperto... Non si sa nemmeno se sia stato un caso o lo abbia deciso lui, fatto sta che è stato solo per un attimo prima di andare (spero io) a farsi curare.
Qui avviene qualcosa di speciale, una cosa che non abbiamo mai visto fare a Levi: mostra affetto per qualcuno. Hai dato una spiegazione plausibile al perché Levi sia così distaccato con tutti, credibile e non scontata, visto quante ne abbia passate il capitano. E ovviamente Anya stava dormendo. -_-
Hai scritto un'altra cosa molto importante in quella stessa scena, che credo rispecchi alla perfezione il capitano: "anche lui aveva dei limiti e riconoscerlo scatenò una battaglia estenuante contro il proprio ego." Credo che difficilmente questa descrizione si possa riferire a chiunque altro più di Levi, anche se non è mai stato reso chiaramente nella storia; è un dettaglio non ovvio, difficile da notare nel suo personaggio, e tu con la tua grande attenzione lo hai colto!

La storia procede dunque in modo rocambolesco. I sospetti di Erwin erano fondati, qualcuno sta indebolendo le truppe, ed è impossibile sapere di chi fidarsi. La trama della cospirazione contro il Corpo di Ricerca si lega alla perfezione con la tua storia, e come al solito il capitolo è scritto in modo sublime! Ti sei davvero superata questa volta, ogni capitolo che leggo è sempre migliore di quello precedente!
Mi chiedo solo, a questo punto, che ruolo avranno nella vicenda gli altri personaggi come Annie, che ho notato essere presente nelle note della storia e che tuttavia non ha ancora fatto la sua comparsa...

Ci vediamo presto, non vedo l'ora di leggere il seguito! Complimenti per il tuo lavoro, come al solito!
Altair13Sirio

Recensore Master
18/04/21, ore 17:20

Ciao Kseniya,
Zoe non si smentisce mai, chiunque sarebbe preoccupato per le condizione di salute di Levi, lei invece no! è una opportunità in più per capire e comprendere lo strano virus che circola all'interno della divisione di ricerca. Capisco che il capitano Levi è un soldato forte, estremamente forte, ma anche lui è un essere umano; essere tempestato di domande appena svegli, dopo essere scampato per miracolo ad una trappola mortale, non è il massimo. Ci credo che la volesse fuori dai piedi! I risvegli, quelli belli. XD
Anya fisicamente è in ripresa, ma mentalmente è ancora in alto mare. Hai usate un bellissimo termine per descrivere il suo stato psicologico: una rovina. Non poteva esserci parola migliore, credimi. Le macerie del suo animo sono ancora fumanti. La sua rabbia è come il fuoco che cova sotto la cenere, pronto a ustionare chiunque si avvicini troppo. In questo caso Petra.
Anya è stata a dir poco caustica nei confronti della soldatessa, considerato che ha spiattellato, senza nessun giro di parole, la sua "relazione" con Levi. Fortunatamente, Petra ha saputo tenere botta a quella notizia non facile da digerire, considerata la sua infatuazione, vedendola per ciò che è: una rabbia cieca verso il mondo. Credo che l'abbia aiutata a fare un grandissimo passo in avanti.
Quello che sta succedendo nel castello è qualcosa d'incredibile, chi ha perpetrato quel massacro? Raccapricciante ma interessante allo stesso tempo...
Il sogno di Levi è inquietante, anche se serve a far capire un po' di cose sul suo personaggio. è interessante come abbia fatto del sangue versato (dalle persone a cui teneva?) la sua corazza. E poi arriviamo all'incontro con la madre...vedrò per la prima volta il capitano esternare apertamente i suoi sentimenti? Sono curiosissimo di scoprirlo.
Grazie per la bella lettura e a presto.
Mask.

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