Dopo aver portato finalmente a segno un colpo contro il Fronte di Ribellione nell’attacco al Treno di Metallo, il morale della truppa è alto e i ragazzi sembrano poter finalmente tirare un sospiro. L’atmosfera sembra essersi fatta più calma e mentre questo permette a Bolin di tornare a casa per affrontare alcune questioni lasciate aperte e ormai inderogabili, Korra, Iroh e i gli ultimi venuti riescono finalmente a concedersi un po’ di tempo per far chiarezza nelle loro vite.

Korra è tornata a combattere sul fronte del Regno della Terra, con lei alcuni dei compagni di sempre. Una figura sconosciuta è stata in grado di mettere sotto il suo controllo alcuni dei vecchi nemici del passato e questo comporta la necessità di schierare in battaglia vecchi e nuovi amici. A Città della Repubblica continuano le selezioni per i nuovi Furetti di Fuoco.

[Chiedo scusa per il riapparire di questa storia in cima alla lista, ma nel correggerla mi sono resa conto dell'eccessiva lunghezza di alcuni capitoli che ho così deciso di dividere in più parti e questo di conseguenza mi ha portato alla riapertura e aggiornamento del racconto. U___U Scusateeee!]
Dopo un lungo periodo di inattività Bolin decide di scortare Opal nella Tribù dell'Acqua del Nord e Korra deciderà di accompagnarli. Quella che doveva essere una semplice missione diplomatica si trasformerà al contrario in una vera e propria avventura...

La vita a Città della Repubblica scorre come sempre, quando Hikari arriva in città...
A qualche anno di distanza dallo scontro con Kuvira tutto sembra tornato alla normalità, ma per chi ha passato troppo tempo al seguito dell'Avatar non è poi così facile starsene con le mani in mano. Korra è lontana sul fronte di una nuova battaglia e non ha voluto i suoi amici di sempre con lei, convinta di averli allontanati anche troppo dalle loro vite. Ma sarà davvero questo quello che vogliono?
Questa è una storia romantica, in parte lontana da quanto siamo abituati a vedere nella serie: pochi scontri, poco dominio (poco ma buono! Almeno spero…), ma solo per il momento, e immersa in una realtà un po' più simile alla nostra almeno apparentemente. È un racconto che inizia e finisce, e che mi serve per dare il via a una serie di eventi che narrerò successivamente. È il mio primo esperimento nell'ambito di creare delle storie autoconclusive, ma tutte unite da un unico filo conduttore e spero tanto che la cosa vi incuriosisca almeno un pochino.