Serie TV > Lie to Me
Segui la storia  |       
Autore: Gillian_Lightman    29/07/2012    3 recensioni
E se la dichiarazione di Cal in "Killer App" non è bastata, il destino gli darà una mano
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Gillian Foster, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Always'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Salve a tutti! Questo è l’ ultimo capitolo! Meglio che non tenti di scrivere altro perché mi viene da piangere! Buona lettura!!

Ah, è abbastanza breve perché era previsto come epilogo.

 

 

Capitolo 9. Ritorno alla normalità…O quasi!

 

“La vuoi smettere Cal?!” dice la donna ridendo e tirandogli una cucinata in testa.

Da quasi un’ ora si stanno coccolando nel letto e da venti minuti buoni lui ha deciso che il suo unico scopo è di baciarla ininterrottamente sul collo. Certo, romantico…Peccato che lei soffra tremendamente il solletico.

“Vaa bene” replica Cal; poi le prende la mano ed inizia a baciarla, percorrendo tutto il braccio, arrivando alla guancia ed infine alle labbra. Poi come se non gli avesse detto niente ritorna al collo. Gill si dimena ridendo, ma essendo l’ uomo sopra di lei non riesce gran che. Afferra con le mani la testa di Cal portandola fino all’ altezza della sua “Le mie labbra non il mio collo scemo”

“Ti bacerei tutta” prima che Gill possa replicare si lancia all’ assalto: sulla fronte, sul naso, sulla guancia, sulle labbra, sul collo, sulla pancia…D’ ovunque.

Lei ride, poi lo afferra per le spalle e lo rigira nel letto salendogli sopra; rimane per qualche attimo a contemplarlo divertita, poi si china per baciarlo…Ma qualcosa la ferma: l’ orologio.

“ACCIDENTI!”

C: “Che succede tesoro?”

G: “Non avevamo messo la sveglia sono le otto meno un quarto e tra quindici minuti dobbiamo essere a lavoro!”

C: “Naah non andiamo a lavoro stiamo qui” replica prendendola per mano e ritirandola verso il letto.

G: “No! Ci siamo presi la nostra vacanza, ora dobbiamo andare…Dai Cal!” Aggiunge tirandolo su dal letto.

C: “Okay allora non facciamo colazione cosi siamo sicuri di arrivare in…”

G: “Stai scherzando vero? Vammi a preparare qualsiasi cosa di digestibile o mangerò te, amore”

C: “Quanto è dolce la mia fidanzata”

G: “Fidanzata” gli sorride e lo bacia, poi inizia a vestirsi.

C: “Che cosa stai facendo? Levati quella maglia!”

G: “Perché?”

C: “E’ scollata!”

G: “Non dire sciocchezze la ho già messa altre volte”

C: “Ma le altre volte non eri la mia bellissima Gill, ne tantomeno dovevo nascondere di trovarti incredibilmente attraente, quindi facilitami la cosa. Senza contare che non ho voglia di prendere a pugni Loker per i commenti che…”

G: “Okay okay la cambio. A me basta che ti vesti Capitan America”-aggiunge ridendo-“Aaaah” l’ uomo cerca di ricorrerla, ma quella si rintana in bagno “La colazione amore!”

 

Per Cal era incredibilmente buffo vederla mangiare. A lavoro era la perfetta Dottoressa Foster sempre rigorosa e ‘seria’ (quando non erano loro due da soli)…Mentre a tavola se aveva fame, il che accadeva praticamente sempre, trangugiava qualsiasi cosa di commestibile gli capitasse a tiro. Certo lui le limitava il cibo spazzatura…Come quella volta che la aveva sorpresa a mangiare strani ravioli in un sacchettino.

Perso in questi pensieri gli scappa un sorriso, che non sfugge alla sua compagna.

“Che cè?”

“Pensavo che sei talmente bella da sembrare un cucciolo”

“Come sei dol…”

“Maa”- aggiunge con fare malizioso “Quando mangi ti trasformi in un gormita mangiauomini”
“Un chee?”

“Gromita…Sono strani esseri, Em guardava quei cartoni animati da piccola”

Adesso è Gill che si crogiola pensando alla quantità industriale di facce buffe o strafottenti che ha visto fare al suo collega/fidanzato nel corso degli anni.

Anni. Non riusciva a credere come la loro relazione, il loro rapporto si fosse evoluto così nel corso del tanto tempo trascorso insieme.

Nove anni fa erano entrambi sposati. Otto anni fa erano grandi amici. Sette anni fa erano già migliori amici; il loro rapporto era rimasto fermo per molto tempo. Poi tre anni fa lei divorzia, cosa che lui aveva fatto già da tempo. Da due anni giravano fidanzati e donne occasionali. Ora finalmente erano insieme. Che grande scherzo la vita. Nove anni di condivisione, nove anni di rapporti amichevoli…E tutto per questo momento. Nove anni per essere finalmente felice con l’ uomo che amava.

 

Durante il breve tragitto che li separava dal Lightman Group ebbero poco tempo da dedicare a questi pensieri profondi, troppo presi da come organizzare le loro giornate da quel momento. Sotto forte insistenza di Cal, Gillian non avrebbe più messo vestiti o camicie troppo scollate perché “non so se te ne accorgi ma ti guardano tutti”; avrebbero mantenuto le ricorrenti camminate per l’ ufficio abbracciati e i baci sulle guancie per non destare sospetti; non lo avrebbero detto ad anima viva; infine i posti dove potevano fare i piccioncini erano limitati ai loro uffici e al balcone se l’ ufficio fosse stato deserto. Durante le ore lavorative avrebbero cercato di essere professionali, ma se proprio non resistevano la frase in codice era “Mi serve una pausa”.

“Subito li promuovo, da una settimana a un mese mi congratulo, fino ai sei sette mesi li prederò in giro a vita, dopo un anno li licenzio” sentenzia Cal riferendosi ai suoi impiegati.

“Se siamo bravi non ci beccheranno fino a che non lo vorremo noi”

“Detto da che te sei ‘sublime’ a mentire possiamo stare tranquilli!”

“Davvero divertente! Comunque non sono molti di cui ci dobbiamo preoccupare”

“Loker è un idiota in fatto di relazioni umane, non ci arriverà mai. Tu stai attenta a Sarah che ti legge come un proverbio cinese”

“Un che!?? Comunque io sto attenta a lei, ma tu hai Ria e Emily da tenere a bada. Tua figlia noterà presto che sarai più rilassato e meno rompiballe e Ria…Lei ti legge come un proverbio cinese

Alle 7:58 parcheggiano l’ auto e si affettano ad entrare in ufficio; per le otto in punto entrano.

Quasi tutti gli impiegati appena arrivati si voltano per salutarli, ma dei tre moschettieri non cè traccia. I due si dirigono nell’ ufficio di Cal; “Bene, inizia lo sp…” si bloccano. Nella saletta dell’ ufficio, spaparanzate sul divano con tanto di ghigno strafottente sul visto, ci sono Sarah e Emily.

G: “C-Ciao ragazze!”

C: “Non dovresti essere a scuola Em?”

E: “Ero ansiosa di vederti”

S: “Allora, vi sedete qui con noi un paio di minuti cosi ci raccontate com’ è andata la vacanza?” azzarda maliziosamente Sarah.

Ma adesso è il turno della coppietta segreta di farle arrossire.

G: “A proposito della vacanza, volete sapere una cosa strana?”-Le due si lanciano uno sguardo-“Un impiegata che non conosciamo ci ha fatto un curioso scherzo, dicendoci che le camere erano finite quando invece erano a decine quelle libere. E cosa curiosa, sai che è di origini italiane? E a più o meno la tua età…”

E: “Sei di origini italiane?” le sussurra Emily.

S: “Come milioni di immigrati, senza contare che sono qui da anni e anni”

C: “Ah, altra cosa curiosa. I signori che ci hanno offerto la vacanza, a quanto ho scoperto ieri, sono stati estradati dagli Stati Uniti qualche mese fa. E…non ho potuto fare a meno di notare che hai prelevato $500 dal tuo conto corrente…Posso sapere a cosa ti servivano”

E: “Hem…Ecco…Per…Un amica!”

C: “Assi…Quale amica?”

Improvvisamente entra il postino. Sarah ed Emily tirano un sospiro di sollievo, ma per moolto poco…

C: “Derp, razza di idiota ti dico sempre di non portarmi la posta in ufficio, cosa che hai fatto appena prima che partissi. La prossima volta te la infilo su…”

“Cal!” lo ammonisce Gillian.

Derp: “M-Mi scusi signore m-ma la signorina Black ha detto d-doveva aggiungere una lettera e c-che ci avrebbe pensato lei”

C: “Vai pure Derp”. Una volta che il postino esce Gillian e Cal si voltano verso le due con aria trionfante.

G: “Allora?”

Emily non ce la fa più e la curiosità prende il sopravvento sul buon senso “Si okay okay siamo state noi! Ma adesso vi prego diteci se ha funzionato”

Cal guarda divertito Gill e poi replica “Funzionato cosa?” I due si voltano beffardi per uscire dall’ ufficio.

S: “FERMI LI!” Si alza e si avvicina a Cal “Sarete anche bravi a controllare il linguaggio del corpo e la mimica facciale…Ma ti sei toccato un po’ troppe volte la giacca” Prima che qualcuno possa replicare lei ed Emily si fiondano su Lightman e dalla sua giacca estraggono una specie di piccolo raccoglitore.

G: “Che cos’è?”

C: “…”

Cal non lo aveva ancora mostrato nemmeno a Gillian.

Sarah ed Emily lo aprono. Girano un paio di pagine, poi si guardano e si mettono ad urlare trionfanti. Subito dopo corrono ad abbracciare gli altri due.

“VI LASCIAMO SOLI!!” Gridano uscendo allegre come mai dall’ ufficio.
“Si può sapere cos’ era Cal?”

Lui le porge l’ album. Dentro ci sono poche ma significative foto.

I primi tre scatti ritraggono due persone sull’ Empire State Building prima, durante e dopo un passionale bacio. Nelle altre due si vedono le stesse persone in un parco. Nella prima la donna è appoggiata contro un albero e l’ uomo davanti a lei le stringe le mani; in quella dopo si stanno baciando.

“Che ne dici di un altro ciac?” sussurra Gillian, poi si avvicina a Cal e lo bacia mettendogli le mani intorno al collo. Lui le attorciglia attorno alla vita della donna, poi ne porta una verso la testa “Adoro il profumo dei tuoi capelli”.

 

 

E con più di una lacrima sul viso Sometimes*, la mia prima storia, termina qui.

Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno recensito, ma un grazie speciale va a Kaori e Jane che mi hanno seguito e incoraggiato passo dopo passo in questa piccola follia…Grazie ragazze :’]

A chi va di recensire un’ ultima volta apprezzerei veramente.

Alla prossima :’]

Jenny

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lie to Me / Vai alla pagina dell'autore: Gillian_Lightman