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Autore: Lena G    11/11/2012    5 recensioni
Michelle inizia una corrispondenza per e-mail con uno sconosciuto, vince una borsa di studio nei mesi estivi alla Julliard a New York e con lei partono la sua migliore amica Arianna e la sua sorella gemella Federica mettendosi d'accordo con il suo amico virtuale per incontrarsi.
Brian vuole conoscere una persona normale che lo tratti da persona normale. Tra le migliaia di lettere che i fan gli mandano quotidianamente, ne risponde a una con il tuo indirizzo privato senza firmarsi. Pur di incontrare questa persona, riesce a far chiamare gli Avenged Sevenfold a New York per un festival che dura per tutta l'estate.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non scrivo tanto questa volta, vi dico solo che questo è il capitolo finale. Sono triste? Sono contenta? Sinceramente non lo so :)
I ringraziamenti andranno alla fine. :) Dedico questo capitolo a tante persone, ma questa volta vorrei dedicarlo agli Avenged Sevenfold.
Ogni volta che un lettore non lascia una recensione, un coniglietto bianco piange. Recensite! Fatelo per i coniglietti (in più d'ora in poi questa storia non la vedrete quasi più quindi non vi costa nulla, e rendete me felice e soddisfatta) :D
Buona Lettura!!!!!!!
Lena G




Capitolo 15 - FoREVer and Always

Arianna si svegliò con i primi raggi del sole, si stirò con attenzione perchè sapeva bene che Zacky odiava alzarsi presto. Si girò per dare un bacio leggero al suo fidanzato ma al suo posto vide un biglietto: “Hey Honey! Sono al quartier generale perché fra poco ho un’intervista. Prepara le nostre valigie che domani incontriamo i tuoi. Nella mia valigia metti pure gli abiti che vuoi che mi metta, ma ricordati i costumi di scena! A più tardi xx ZV”
Arianna sbuffò divertita e scrisse come risposta: “Alla tua valigia ci penseranno gli Oompa Loompa… xo”
Il giorno dopo sarebbe tornata in Italia, e con lei ci sarebbe stato Zacky. Gli altri ragazzi erano riusciti ad organizzare tutti gli eventi per permettere ai due di andare a trovare e conoscere di persona gli esuberanti signori Daconte ovvero i genitori di Arianna. Il suo pensiero si spostò alle sue amiche che erano tornate in Italia più di sei mesi prima. Aveva sentito Federica quando ci fu la litigata tra Michelle e Brian…

“Hey Fede. Brian è scemo. Michelle come sta?”
“Piuttosto male. Non sa come rimediare il rapporto che era riuscita ad instaurare con Riccardo. E l’Università non aiuta: sono compagni di corso”
“Oh merda. Qui Brian è diventato un’ameba. Ogni tanto si aliena e suona la chitarra e dopo un po’ scrive qualcosa in un taccuino che non fa leggere a nessuno e poi ricomincia a suonare. Il fatto di Jimmy e Michelle l’hanno distrutto”
“Ci credo. Ma gli altri non potrebbero dargli una mano?”
“Zacky vorrebbe fargli dimenticare Michelle e gli sta presentando tutte le sue amiche ma lui non fa altro che paragonarle a lei”
“Beh. Non è il metodo migliore di sicuro”
“Sto parlando di Zacky, ricordatelo. C’è stata una ragazza che poteva andare bene ma poi le ha scoperto un grande difetto che lo ha fatto deprimere ancora di più”
“Oddio! Cos’aveva?”
“Si chiamava Michelle”
“Ma lo vogliono far secco? E ci credo che si sia abbattuto!”


La rossa s’intristì al ricordo dell’amica, si ricordava quando era tornata da una delle varie serate passate con la band e l’aveva costretta ad ascoltare per filo e per segno tutto quello che le aveva detto Brian.

“Ari! Ari! Che bello!”
“Devo dedurre che ti sia divertita stasera”
“Tantissimo! Brian è una persona squisita ed è molto dolce. Non l’avrei mai detto! Sai che abbiamo fatto quando siamo spariti per un attimo? Anzi, cos’ha fatto lui?”
“Uh! Passiamo ai particolari hot, eh? Dai, gli hai fatto vedere chi comanda?”
“Ma dai Ari! Non abbiamo fatto nessuna cosa hot. Magari si fosse fatto avanti in quel senso… Ma a quanto pare non gl’interesso…”
“Mich. Smettila. Certo che ti vuole. Si vede che gl’interessi molto! Ti sta conoscendo meglio e si vede da lontano un miglio che gli piaci. Poi comunque devi essere tu a lanciargli determinati messaggi…”
“Oh no! Mi vergogno troppo!”
“Ti sei vergognata anche quando gli hai ammiccato al concerto della Julliard?”
“Come l’hai saputo?”
Arianna alzò il sopracciglio.
“Ah già. Zacky”
“Ora ragioniamo…”
“Comunque ora ti devo raccontare!”…


Aveva finito la sua valigia. Si fece una doccia e si bevve un caffè americano. Lo mandò giù a fatica. Le mancava il vero espresso. Forse era davvero arrivato il momento di tornare a casa. Guardò l’orologio e si sentì leggermente in colpa per non aver fatto la valigia a Zacky. Corse in camera e iniziò a guardare negli armadi. Posò tutti i vestiti del suo fidanzato sul letto, gli prese la valigia da sotto l’asse da stiro e soddisfatta andò a fare la spesa.

“At times, it seems like I’ve lost it all… Brian sei un genio. Questa canzone e So Far Away saranno le perle del nuovo disco” esclamò Matt.
“No. Questa canzone non voglio venga messa nell’album. La possiamo registrare, anzi, vorrei fosse registrata, ma non sono ancora pronto per distribuirla. Vorrei prima farla sentire ai diretti interessati, o almeno a uno dei due”
“Ah ok, d’accordo. Dai allora la registreremo domani. Oggi compiliamo le ultime cose dell’album e poi andiamo a fare quell’intervista. Mamma mia quanto non sopporto la giornalista!”
“Chi? Valary? Ma è bellissima! Quando la guardo divento cretino” disse Johnny.
“Anche io penso sia insopportabile” s’intromise Zacky: “Nemmeno io la posso vedere. Soprattutto la sorella”
“Chi, Michelle?” chiese innocentemente Johnny. Tutti trattennero il fiato.
“Vaffanculo Zacky” statuì lapidario Brian.

3 mesi dopo

“Mich! Mich! Domani c’è il concerto! Rivedremo i ragazzi! Ho saputo che si sono fatti tanti nuovi tatuaggi per Jim”
“Ne parlate come fosse morto. Lo avete sempre dato per spacciato, siete sempre stati pessimisti. E se adesso potesse vederci e venirci a trovare e starci vicino nei momenti peggiori? Io lo sento molto vicino a me e penso sia dovuto alla sua vicinanza se ho superato il fatto di Riccardo senza problemi. Anzi, adesso che tu e Matt… Insomma, avrai bisogno di una mano, no?”
“Non voglio parlare di me. Nella vita le persone fanno delle scelte e bisogna capirle e accettarle”
“E lo stai dicendo a me?”
“Sì scusa, hai ragione. Non devo parlare. Io sto bene comunque. Non ho bisogno di niente”
“Sei sicura?”
“Sì certo. Ora levami una curiosità: ma ora che Riccardo non c’è più, tu e Brian…?”
“Brian è stato un bel capitolo. Ora voglio pensare a me”
“Ma hai pensato a te per venti anni! Affidati a qualcuno per una volta!”
“Fede, lascia stare. Poi Brian non lo sento più da mesi. Sarà troppo preso dalle sue fan. Non vorrei mai sottrarre la loro rockstar. Ma di sicuro a quest’ora sarà già insieme ad un’altra più bella e interessante di me”
“Però… potrei costruire una linea della metropolitana, anzi, una miniera e sarei ancora superficiale rispetto alla tua autostima. Dai, ora prendi la macchina e vai a tagliarti i capelli”
Michelle rise. Si alzò dal letto e urlò: “New hairstyle, new Michelle!”

“Cosa?! Ti sei tagliata i capelli?”
“Sì, e anche molto corti”
“E perché mai l’hai fatto? Stavi così bene con i capelli lunghi…”
“Hai paura di scambiarmi per un ragazzo nei nostri futuri momenti di passione? Comunque stai tranquillo che ricrescono!”
“Ma no! Tranquilla! Hai un viso molto femminile… Però sì, magari potrei toccarti la nuca e potrebbe farmi un po’ impressione. Anche se in effetti potrei sempre usare un sacchetto”
Michelle rise: “Ma sei scemo? Comunque domani al concerto mi vedrai… forse”
“Come forse? Non hai intenzione di venire? Non hai il biglietto? Te lo faccio avere subito se vuoi!”
“Hai proprio voglia di vedermi eh? Ti manco così tanto? Comunque non so se venire”
“Mi manchi talmente tanto che ti penso sempre… anche nei momenti meno opportuni”
“E quali sarebbero? Mentre suoni? Mentre sei sotto la doccia? Oppure mentre ti scopi la fan di turno?”
“…Ehm… Beh… Veramente…”
“Oddio! Ho indovinato. Quale delle tre?”
“…Tutt’e tre”
Michelle s’immaginò la scena e ebbe un piccolo momento di gelosia che le fece stringere la cornetta piuttosto forte: “E queste povere ragazze che ti sei portato a letto mentre pensavi a me, erano tante?”
“No. Solo una”
“Le altre le hai chiamate con i loro nomi”
“Non sono stato con nessun’altra”
Michelle sospirò e allentò la presa, poi il ragazzo aggiunse: “E quella ragazza, fosse stato per me non l’avrei rimorchiata, è stata colpa di Zacky”
“Bella scusa. Brian, non puoi fare tutto quello ce ti dice Zacky! Ti avesse detto di buttarti in un pozzo l’avresti fatto?”
“Per te sì”
“Come sei dolce… e drastico! Comunque mi devi raccontare esattamente tutti i particolari di quella sera!”
“Figurati! Non ci penso nemmeno!”
“Eddai! Faccio gli occhioni da cucciolo anche se non puoi vedermi!”
“Se proprio ci tieni… Certo che hai dei gusti strani”
“Ma io non voglio sapere cos’è successo perché sono curiosa. Io voglio sapere cosa ti piace e cosa no, prenderei nota e poi te lo farei mille volte meglio”
Brian sospirò: “Michelle, sei tremenda”
“E molto gelosa. Scusa ora devo staccare. Fede sta entrando in casa. Non voglio sospetti nulla. Ci si sente! Love ya!”
“Ti voglio bene anche io Chels”

Riccardo suonò il campanello di casa Chiari. Quel giorno stava piovendo forte. Era nervoso, e aveva tutte le ragioni per esserlo. Gli aprì Federica: “Ancora? Cosa vuoi?”
“Parlare con Michelle”
“Non è in casa. E anche se fosse qui non parlerebbe con te”
“Allora potresti almeno darle un messaggio da parte mia?”
“Riccardo, vuoi che ti dica dove metterti i tuoi messaggi?” gli rispose Michelle che era appena tornata a casa: “Ora per cortesia, dileguati” si rivolse alla sorella: “Ti aspetto in macchina” e se ne andò.
“Vengo, tanto sono a posto” e seguì la sorella, lasciando Riccardo sotto la pioggia incessante.
Dopo un’ora di viaggio a parlare del più e del meno, Michelle si sfogò: “Non è abituato a ricevere rifiuti. Ecco perché continua a cercarmi a casa”
“A me però sembra dispiaciuto, sai? Soprattutto oggi. Credo che abbia capito il suo gesto”
Michelle fece schioccare la lingua: “Sono lacrime di coccodrillo. Patetico” accostò nel parcheggio del Palasport: “Ecco, sei arrivata. Ci si vede per il ritorno. Chiamami ok?”
“Sei sicura di non voler venire?” chiese titubante Federica mentre scendeva dalla macchina.
“Sì tranquilla. Divertiti al concerto. Ah! Buon Compleanno!”
“Buon Compleanno anche a te. Ti saluto gli altri” e Michelle partì.

Appena fu fuori dalla vista di sua sorella, tirò fuori il cellulare e fece uno squillo. Quasi simultaneamente entrò in macchina una figura vestita di nero che le ordinò: “Vai vai vai! Non devono vederci!”
Michelle per la fretta sgommò e condusse la macchina in un posto abbastanza isolato ma non troppo lontano dal palazzetto in cui si sarebbe svolto il concerto. Lo sconosciuto si tolse il cappuccio e le disse euforico: “Sei venuta! Pensavo di non vederti più!”
“Non ho alcuna intenzione di perderti di nuovo. E poi non mi piace far sentire la mia mancanza alla gente”
“Quindi sei con me?”
“Penso di esserlo sempre stata” Michelle sorrise dolcemente a Brian, mentre il suo sguardo s’illuminò.
I due si guardarono per svariati minuti, poi Michelle ruppe il silenzio: “Posso fare una cosa che avrei voluto fare da tanto tempo? Ti prego, non giudicarmi”
Brian si sentì smarrito per un attimo: “Certo che puoi! Puoi farmi tutto quello che vuoi”
Michelle lo guardò maliziosamente: “Tutto?”
“Certo baby. Proprio tutto”
Fu un attimo e il chitarrista sentì le labbra di Michelle appoggiarsi con decisione sulle sue. Questo gesto lo infiammò e rispose immediatamente al bacio con ardore. Michelle iniziò a vagare le sue mani su Brian sentendo i suoi muscoli guizzare per i brividi causati dal suo tocco, lo stesso fece il chitarrista che indugiò un pochino prima di iniziare a saggiare la morbidezza del seno di Michelle. La trascinò a cavalcioni su di sé aiutandola a non farsi male: “Hai paura che una leva mi s’infili in una gamba?”
“Oh sì, non riuscirei mai a perdonarmelo. Quelle leve non possono toccarti. Se vuoi però ce n’è un’altra che t’infilerei volentieri”
“Uh! Che proposta indecente ma allettante. Ora però vorrei tornare al mio posto. Le mie sorprese per te non sono ancora finite”
Si sedette di nuovo sul suo sedile, slacciò i pantaloni di Brian e iniziò a riempire di baci il suo addome scendendo sempre di più ad ogni bacio. Il chitarrista trattenne il respiro quando sentì il respiro caldo di Michelle sulla stoffa dei suoi boxer che vennero sfilati senza indugi e senza aspettare troppo. Mentre Brian si metteva più comodo per facilitare il lavoro a Michelle, con il piede accese l’autoradio. La musica fece sussultare i due, Michelle riprese i movimenti che stava ridendo leggermente e con passione sempre più crescente, mentre Brian si lasciò completamente andare a quelle forti sensazioni e pensò: -Sono davvero un uomo fortunato-

“Ohh, what a lucky man he was…”
Lucky Man – Emerson, Lake & Palmer


“Voi non avete idea di come fosse bello Zacky tirato a lucido. Sembrava un bambolotto… con un bacco in culo per l’agitazione!”
“Vorrei vedere te al mio posto! I tuoi sono terrificanti”
“No, sono soltanto un pochino originali”
“Originali? Tuo padre era pronto a tirare fuori il Garand. Cioè suo padre ha un Garand in casa!”
“Voi americani avete tante altre cose peggiori. Un po’ come il barbecue di tuo nonno nel nostro giardino. Quello fa paura. Stai facendo troppo rumore per nulla, e poi quel fucile è scarico Zacky”
“Io mi sono cagato addosso”
“E quando mai non lo fai?” tutti si girarono verso la fonte della voce e videro Federica sorridente in piedi alla porta.”
“Oddio Fede! Quando mi sei mancata!” urlarono in coro Johnny e Arianna correndole incontro. Le due amiche si abbracciarono e poi i ragazzi la circondarono e la tempestarono di domande. Matt rimase fuori dal comitato di accoglienza. Lui e Federica si guardarono e si sorrisero tristemente. Il cantante s’immerse nei suoi pensieri e andò in bagno con l’intenzioni di non uscirci troppo presto.
Fede chiese: “Dov’è Brian?”
“Dove spende sempre il suo tempo oramai: nel furgone degli strumenti”
“Vado a salutarlo. Per un momento potrà posare la chitarra” e la bionda uscì da una porticina vicino al bagno, soffermandosi per un istante quando sentì o scrisciare dell’acqua che testimoniava la presenza di Matt all’interno della doccia. Fece pochi passi al buio e vide una sagoma addormentata. Federica sorrise e, seppur un po’ dispiaciuta di interrompere quella pennichella ristoratrice, salutò il musicista: “Ciao Brian”
Il chitarrista si svegliò bruscamente, la guardò smarrito per qualche secondo e poi sorrise timidamente: “Fede! Ciao! Cosa ci fai qua?”
“Volevo salutare un vecchio amico. Come te la stai passando?”
“Meglio di qualche tempo fa. Ma di sicuro ho avuto momenti migliori. Tua sorella è qui?”
“No. È partita subito dopo avermi accompagnato”
Brian sentì un grosso peso nel petto. Si era sognato tutto ancora una volta. Michelle aveva deciso di tagliare i ponti con loro. Eppure non l’avrebbe mai detto da quanto si era risultata disponibile nella loro ultima chiamata. Oramai si sentiva per telefono con la ragazza da tre mesi di nascosto. Non volevano alcuna pressione da parte dei loro amici e piano piano erano riusciti a ritornare in sintonia tra loro, proprio come all’inizio. Elaborando la frase di Federica, capì che purtroppo aveva perso Michelle definitivamente.
“Volevo solo fare un breve saluto. Non ti voglio far perdere tempo”
“Tranquilla, mi ha fatto piacere vederti e scambiare qualche parola. Andiamo di la insieme, tanto fra poco dovrò salire sul palco con i ragazzi”
I due amici uscirono e raggiunsero gli altri. Pat, la loro nuova tour manager era appena arrivata per avvisarli che era arrivato il loro momento. Federica e Arianna rimasero con lei mentre i cinque ragazzi presero la strada per il palco.
Dopo aver controllato bene tutte le vie d’accesso ai camerini, Pat disse con voce risoluta: “Esci pure”
Da un flycase enorme uscì una ragazza dai capelli corti che si stirò la schiena: “Pat, lo sia che non mi sarei mai permessa di chiederti di prenotarmi una stanza in un hotel cinque stelle lusso, ma addirittura un flycase… Non è il massimo della comodità” voltò il viso verso Arianna: “Hey! Come va?” Michelle salutò la sua amica come se nulla fosse successo. Sua sorella Federica era sconvolta e incapace di proferire parola.
“E tu da dove salti fuori?”
“Da un flycase”
“E si può sapere perché eri lì dentro?”
“Oh niente, volevo fare una sorpresa”
“A quanto pare ci sei riuscita”
“Non totalmente. Adesso arriva il bello”

Gli Avenged Sevenfold si stavano divertendo. La folla urlava, ballava e cantava. Se non fosse stato per l’assenza di Jimmy, i ragazzi sarebbero stati pronti a giurare che quella sera era una delle più divertenti e coinvolgenti. Pat, Arianna e Federica erano euforiche tanto quanto i ragazzi e il pubblico, forse anche di più. Michelle si stava godendo lo spettacolo tranquilla, seduta su una sedia nascosta dalla visuale della band. Ad un segnale di Pat, raggiunse le amiche e in quel momento Johnny e Matt la videro. Si sorrisero e quasi immediatamente lo sguardo di Matt si illuminò. Le sorrise e poi spostò lo sguardo su Brian che era intento a suonare e non si era reso conto di quello che stava succedendo. Quando Second Heartbeat finì, Matt iniziò a parlare alla gente: “Hey! Volevo farvi una sorpresa” tutti lo guardarono, e il cantante guardò il suo chitarrista e continuò: “Questa sorpresa è anche per la band! Dovete sapere che il figo qui presente, al secolo Synyster Gates ha scritto una canzone, a mio parere bellissima. Si chiama Lost It All e mi piacerebbe suonare questa canzone stasera… Magari con un piccolo grande aiuto dall’autore” Brian sbiancò e iniziò a scuotere la testa per cercare di scoraggiare il cantante. Ricordandosi di essere davanti a centinaia di persone però ebbe il buonsenso di fermarsi per evitare figure sconvenienti e sorrise nervoso guardandosi attorno. Matt gli chiese: “Brian, vorresti cantare con me il tuo brano?” La folla andò in visibilio e ciò rese Brian ancora più nervoso e teso, andò vicino il suo cantante e gli chiese con stizza: “Ma cosa diavolo stai facendo! Sai esattamente cosa penso di quella canzone. Non voglio sprecarla”
“Eddai Brian, fidati di me” e gli sorrise sardonico. Brian senza rispondergli andò al suo posto.
Allo stesso tempo Johnny corse da Zacky e da Mike Portnoy e facendo attenzioni a non farsi sentire da Brian disse loro: “C’è Michelle! È nel backstage! La canzone è per lei! Vediamo di far finire questa storia nel migliore dei modi e una volta per tutte!” gli altri annuirono e sorrisero guardando verso le quinte per cercare di scorgerla.
Tutti erano pronti, Michelle e le ragazze erano curiose. Matt annunciò infine. “Siete pronti?” e contemporaneamente al boato della folla, Zacky attaccò a suonare. Brian si sentiva scosso e piuttosto imbarazzato. Non si aspettava una mossa del genere, aveva espressamente detto che voleva aspettare di suonarla per Michelle, davanti a Michelle. La tristezza s’impossessò del suo cuore, avevano rovinato la sua occasione di far breccia nel cuore della ragazza.

…With nothing left except the pain to show
love songs and sheets of music on the floor…


Quanto ci aveva messo a scrivere quella canzone. Aveva speso giornate intere, sacrificato notti per poter scrivere la canzone perfetta, dolce ma con una forte nota di frustrazione perché non poteva abbracciare e godere del calore della ragazza che lo aveva stregato.

I'm waiting for a miracle,
I'm just waiting for the chaos to change


Under my armor I’ve lost it all

Sentì che stava arrivando il bridge, la parte che aveva scritto con più ardore e che racchiudeva tutto quello che aveva imparato da quando aveva iniziato con quella ragazza italiana. Deciso, portò la bocca al microfono, chiuse gli occhi e il viso di Michelle apparve, sorridente, radioso, con gli occhi che esprimevano amore, gioia e spensieratezza; caratteristiche che gli ricordavano i tempi in cui con Jimmy andava in macchina come se non ci dovesse essere mai un domani. Provò a cantare con Matt come se lei fosse stata presente, come se potesse sentirlo, come se fosse vicino a lui.

There's something in your eyes
a part of me that I recognize
I want to let you know
I'd be there if I could and hold you tight
You taught me how to feel
It's no wonder I'd do anything
tell me why you had to go
with the ones that came last
are the best I know
at times, it seems like I've lost it all


Michelle era attonita. Sentiva la disperazione di Brian che aveva provato per colpa sua. Nel testo riconobbe anche il dolore acuto che si prova quando si perde un amico. Le emozioni di Brian si erano unite e il risultato era qualcosa di meraviglioso. Quando vide Brian cantare con quella passione, le lacrime scesero copiose. Non sapeva dire con certezza se fossero di felicità perché un ragazzo meraviglioso come Brian le aveva scritto una canzone o di tristezza perché si rendeva conto solo in quel momento quanto aveva patito per la sua lontananza. Sentiva che poteva sfogare le sue emozioni solo in quel modo, però la crisi di pianto finì presto. Riuscì a godersi appieno l’assolo e la sua mente viaggiò verso i bei momenti passati con Brian.

Mr. Sin scrive:
-Hai comprato la webcam!


Chelle the shell scrive:
-Sì!
Però non l’ho ancora attaccata!

Mr. Sin scrive:
-E quale occasione migliore per inaugurarla? Potremmo anche divertirci un po’


Chelle the shell scrive:
-In che modo??


Mr. Sin scrive:
-Vediamo fino a quanto ti spingi…


Chell the shell scrive:
-L’astinenza ti fa male… Non farò MAI una cosa del genere!


Mr. Sin scrive:
-Lo so perfettamente. Però dai, attaccala lo stesso, mi manca vederti


Chelle the shell scrive:
-Ok ok!


Michelle sta tentando di incominciare una videochiamata con te. Accetta oppure Rifiuta.

“Pensavo che avresti declinato la chiamata”
“Figurati! Aver la possibilità di vederti di nuovo mi rende e… ma come sei vestita?”
“Non sono vestita”
Brian deglutì evidentemente: “Michelle! Ehm… inizia a far caldo qui”
“Ecco, bravo, togliti anche tu la maglia” e il ragazzo lo fece senza pensarci due volte.
“Ma sei proprio nuda nuda?”
“Questo non te lo dico. A parte che non sai nemmeno se indosso il reggiseno o meno. Stai vedendo solo le mie spalle e il mio viso!”
“E allora fammi sciogliere ogni dubbio”
Michelle si alzò in piedi e con un po’ di disappunto da parte di Brian, si vide che era in intimo.
“Cos’è, sei deluso?”
“Eh abbastanza”
La ragazza allora si girò di schiena e slacciò il reggiseno, se lo sfilò dalle spalle e rimase ferma.
“Tu… Tu mi vuoi morto”
“Possibile” e Michelle ridacchiò. Iniziò a girarsi verso di lui, notò con soddisfazione che aveva gli occhi sbarrati e che non erano concentrati sul suo viso. Brian invece non poteva crederci, Michelle stava tenendo le mani sul suo seno!
“Se vuoi vedere altro, tocca a te adesso” e gli fece l’occhiolino.
Con un mezzo sospiro di sollievo, Brian si alzò in fretta e si tolse i pantaloni, rimanendo con un paio di slip addosso, piuttosto attillati.
“Porti gli slip?” chiese, con la voce leggermente alterata dall’eccitazione ma divertita, Michelle.
Brian si fermò subito, guardandosi l’intimo e poi guardando in camera: “Sì, quando suono sì, sono più comodi dei boxer”
“Non è che mi piacciano tanto” indugiò lo sguardo ancora su essi e disse sospirando: “Toglili”
“Subito e con piacere mia signora” e rimase nudo. A Michelle cadde la mascella e rimase con la bocca aperta in contemplazione.
“Sei già pronta per dimostrare le tue capacità orali?”
Si accorse della sua espressione intontita e disse subito: “Scusa, non pensavo di reagire così. Non volevo! È che è così…”
“Gustoso che il tuo subconscio ti ha spinto ad aprire la bocca per assaggiarlo. Ne sono lusingato, grazie”
“Brian!” e si mise le mani sui fianchi scoprendo così il seno, lasciando il ragazzo con un’espressione sorpresa e la mascella contratta. Michelle rise: “Adesso sei tu con la faccia da scemo!” anche se si stava vergognando tantissimo, decise di osare: fece scorrere le sue mani sui suoi fianchi fino alle caviglie, portandosi dietro anche i suoi slip. Brian stava sentendosi male, aveva portato la sua mano all’inguine per cercare di trovare un po’ di sollievo ma non andò come sperava.
“Scusa, ma erano umide” e la ragazza si passò la mano in mezzo alle gambe.
“Brian! Brian!” Zacky entrò nella stanza, Brian riuscì ad abbassare l’immagine di Michelle e lo guardò spaventato. L’amico perplesso fece scorrere gli occhi sull’amico nudo, sudato e con il pc acceso: “Ma che cazzo stai combinando?”
“Ehm… YouPorn. Amico, mi manca Michelle, ma devo sfogarmi ogni tanto”
“Sì, scusa. Ma la prossima volta chiudi la porta a chiave” ed uscì. Brian riaprì la finestra della webcam e vide che Michelle si era già rivestita: “Faremo la prossima volta”
“Dal vivo”


Hai appena terminato una videochiamata con Michelle.

La canzone stava finendo, Michelle vide che Brian stava lanciando al pubblico dei sorrisi smaglianti.
“Quanto è felice Brian!”
“Beh, è soddisfatto perché quella canzone piace al pubblico”
Ma Michelle sapeva perfettamente che quel sorriso non significava soddisfazione.

“Fatti più in là”
“No, vieni più in qua tu”
“Dai Bri, ma sei caldo e poi sono scomoda!”
“Parla l’altra che m’infila i suoi capelli in bocca”
“Brian?”
“Dimmi”
“Abbracciami”
“Se vuoi posso farti anche altro”
“Quello semmai dopo”
Due corpi, un letto, tante coccole. Michelle e Brian si erano appena svegliati dopo aver dormito insieme. Non avevano fatto niente, solo dormito, e quindi un po’ di coccole erano d’obbligo.
Michelle faceva i grattini alla nuca a Brian e lui faceva scorrere le sue mani sul suo busto, facendo ben attenzione a non toccare zone troppo “calde” in modo da non darle fastidio dato che non sapeva bene come avrebbe reagito.
La ragazza fece “casualmente” cadere la mano sul posteriore di Brian che alzò la testa di scatto divertito: “Ma come siamo audaci! Ti piace?”
“Sì, è abbastanza sodo”
“Allora fammi sentire il tuo” e da quel momento nessuno dei due riuscì a capire chi stava toccando cosa.
“Brian. Brian. Aspetta, le cose stanno per degenerare…”
“Baciami”
“Brian”
“Baciami” la ragazza lo guardò intensamente negli occhi e avvicinò il suo viso, chiusero gli occhi contemporaneamente e… suonò il telefono.
“Mi sa che devo andare a rispondere”
“Lo penso anche io”
“Ma è possibile che non riusciamo mai a combinare qualcosa noi due?” strofinò la testa sul seno di Michelle che rise e andò a rispondere


Finita la canzone il pubblico applaudì e iniziò ad urlare il nome di Brian. Matt gli diede una pacca sulla spalla e parlò al microfono: “Le sorprese per Gates non sono ancora finite. Lui ha scritto questa canzone per due nostri amici e voleva, prima di diffonderla, farla sentire ad uno dei due” si girò verso Michelle che venne spinta sul palco dalle sue amiche. Lo sguardo di Brian si allargò e la sua espressione di stupore fece ridere i suoi compari. Corse verso di lei e si abbracciarono forte: “Allora sei venuta”
“Sì, sono qui. E non me ne andrò più via”
“La canzone era per te! Ti è piaciuta?”
“Era bellissima Brian. Davvero” si guardarono per qualche secondo, poi Michelle sorrise e disse: “Baciami. Baciami come si deve. Abbiamo aspettato troppo tempo”
“Qui davanti a tutti”
“Beh, devo ammettere che mi piacerebbe essere una ragazza invidiata” si sorrisero e alzarono contemporaneamente il sopracciglio, dalla platea si sollevarono tantissime urla e alcune fan piansero quando finalmente i due unirono le loro labbra.
Brian era euforico, il mondo si era fermato in quel momento. Non gl’importava nulla del resto. Stava stringendo lei, Michelle, e lei non lo stava rifiutando, anzi, lo stava baciando con una tale passione che lui non si sarebbe mai aspettato. Matt, felice come una pasqua, ridendo disse: “Gates, Mich, noi dovremmo finire un concerto. Continuerete a chiarirvi in albergo”
Alle sue parole ci fu un altro boato di voci femminili che urlavano e piangevano al pensiero di aver perso l’unico componente della band ancora single. Brian dopo aver salutato velocemente la ragazza, prese il microfono e disse soltanto: “Scusatemi, ma quella ragazza mi ha fatto dannare per molto tempo. Capitemi!” e con un sorriso ebete riprese il suo posto.

A concerto finito Brian e Michelle stettero molto vicini. Gli altri avevano capito che i due avevano bisogno di stare da soli e si erano raggruppati tra loro a festeggiare.
“Quindi…”
“Quindi…” e Brian la baciò di nuovo: “Non riesco a resistere a quelle labbra”
“Tranquillo, nemmeno io” e Michelle approfondì il bacio.
“Baby, non si gioca con il fuoco, ci si potrebbe bruciare. Inutile dire che la mia fiamma è molto alta, sono in astinenza da molti mesi ormai”
“Allora andiamo e facciamo in modo di estinguere questo incendio” Brian la guardò stranito: “Stai dicendo sul serio?”
“Oh, non sono mai stata così seria”
“Vedremo” e i due decisero di lasciare i loro amici per andare nella camera del chitarrista.
In quel momento Matt e Federica cercavano di non fare in modo che i loro sguardi s’incrociassero. Il cantante era perso nei suoi pensieri e continuava a guardare al suolo, quando all’improvviso si risvegliò da essi e vide di essere rimasto da solo nel camerino con Federica. Si guardarono negli occhi e tutti e due pensarono che non sarebbe potuto andare peggio. Dopo un attimo di silenzio imbarazzante si alzarono tutti e due e si avventarono l’uno sulle labbra dell’altro: “Mi sei mancato”
“Anche tu. Anche tu”
“Matt”
“Dimmi”
“Ti voglio. Qui. Ora” e a quelle parole il cantante si bloccò un attimo ma si riscosse dalla sorpresa e subito sollevò Federica con facilità e l’appoggiò sul tavolino. Si tolsero i vestiti e in quel momento tutti i ricordi riaffiorarono: il primo bacio, il primo appuntamento, la loro prima volta, il primo litigio, i primi sei mesi di rapporto a distanza e l’unica rottura. Federica sentì di nuovo il suo cuore spezzarsi e mente Matt la stava amando, a lei venne in mente il momento più brutto della loro storia che avrebbe cambiato completamente la sua vita.

“Pronto?”
“Hey Matt! Amore, come va?”
“Potrebbe andare meglio”
“Non ci sentiamo da tanto tempo. Dimmi, lo sai che con me puoi parlare di tutto”
“Io ho tradito la tua fiducia. Mi sento una merda”
Il cuore di Federica si ruppe: “Quando?” le lacrime stavano per prendere il sopravvento.
“Ieri sera. Ho avuto un’intervista e la giornalista mi ha fatto ubriacare e la mattina dopo mi sono svegliato accanto a lei. So di averti ferito, sono il primo a non perdonarmi”
“Matt, dammi tempo. Devo pensare a mente lucida. Di sicuro, d’ora in avanti puoi considerarti single” e interruppe la telefonata così potè finalmente lasciare che le lacrime potessero rigarle il viso.


Si rivestirono e si guardarono intensamente. Poi Federica, con una mano sulla porta disse: “Grazie”
“Grazie a te. Ti chiamo…”
“No” lo interruppe: “Vai da Val. Ora siamo pari, no?” ed uscì fischiettando pensando ad altro. Matt la guardò sereno e consapevole. Aveva ceduto di nuovo, ma questa volta al posto di un macigno sul cuore, sentì le farfalle nello stomaco. Si beò di quella sensazione che, e fu sicuro di ciò, non sarebbe mai più riuscito a provare.

Abiti sparsi per la camera, luci spente, persiane socchiuse che facevano trasparire qualche raggio di sole e due corpi abbracciati nel letto sudati e felici. Brian e Michelle stavano ridendo e scherzando tra di loro: “Certo che sei tutto appiccicaticcio”
“Parla quella non sudata. Guarda che abbiamo fatto ginnastica per tutta la notte e non mi hai mai dato tempo di farmi una doccia! A proposito, non pensavo avessi dei ritmi così… serrati? Sì, penso sia la parola giusta”
Michelle aprì la bocca stupita e prima che potesse rispondere Brian aggiunse malizioso: “Quando fai così mi ricordi poco fa. Dio mio! Ma chi è che ti ha insegnato così bene? Sei una p…”
Michelle li lanciò un cuscino in faccia ridendo imbarazzata: “Ma dai! Quanto sei stupido! E comunque io ho fatto ben poca pratica. La mia bravura è tutta nel DNA!”
“Allora sono davvero un uomo fortunato. Però a dir la verità non è che ne vada matto, sai?”
“Ah sì? E tutti quei gemiti? Oddio Michelle! Sì! Così! Come sei profonda! Ah! Ah!
Brian la guardò impassibile: “Sei troppo brava ad imitare i versi di piacere” una leggera sfumatura di panico si aggiunse al suo tono: “Non è che hai finto?”
“Oh certo! Lo faccio sempre. Mi stai davvero accusando di aver finto il mio orgasmo?” e gli si avvicinò.
“Non me la racconti giusta”
“Ah sì?” e continuò ad avvicinarsi a Brian sempre di più, questa volta passando il dito sul torace del ragazzo che alzò il sopracciglio e le sorrise sghembamente: “Sì”
Michelle gli disse a fior di labbra: “Penso sia allora arrivato il momento di farti conoscere per bene le mie facce orgasmiche. Come se non le avessi viste abbastanza ieri notte”
Brian disse con tono disinteressato mentre continuava a sorriderle: “No. Sono stanco”
Michelle allora si mise a cavalcioni su di lui: “Tranquillo, non dovrai fare niente. Lascia le redini a me” e tornarono a rotolarsi e i unire i loro corpi tra le lenzuola.

1 anno dopo

“Mi scusi? Il piano dove alloggiano gli Avenged Sevenfold? Sono uno della crew” disse un ragazzo alto con gli occhiali tutto vestito di nero mentre mostrava il pass al dipendente dell’albergo.
“Quarto piano. Devo avvisare della vostra venuta?”
“No, non scomodi i signori. Devo soltanto lasciare questo libro davanti alla porta della moglie del signor Seward”
L’uomo alla reception e schioccò le dita. Un ragazzino corse e si fermò raggiante: “Alvin, apri la porta del quarto piano al signore, deve andare dagli Avenged Sevenfold”
“Certo! Venga pure con me!” e iniziarono a salire le scale.
“Sa, sono davvero emozionato di accompagnarla! Io sono un grande fan degli Avenged Sevenfold da anni. Non li ho mai visti live, e sono stato molto triste quando The Rev… Insomma, lei la storia la saprà meglio di me. Spero si risvegli presto. Manca a tutti”
Il ragazzo della crew sorrise e annuì ma rimase in silenzio. Dopo poco il ragazzo continuò: “Siamo arrivati. Ecco qui la porta aperta, mi segua, bisogna solo girare un angolo”
Camminarono per venti metri e finalmente il tipo misterioso parlò: “Grazie, puoi pure aspettarmi qui. Magari dopo potrei chiedere a loro se possono venire a fare un saluto ok?”
“Sarebbe un sogno!”
Il ragazzo più alto gli disse: “Mi sembra il minimo per un fan come te!” e si abbassò leggermente gli occhiali da sole neri che rivelarono un paio di inconfondibili occhi azzurri.
Alvin aprì la bocca sorpreso: “Ma tu sei…”
“Lo so chi sono” e strizzò l’occhio. In quel momento la band si affacciò nel corridoio con le varie compagne e videro questi due individui bizzarri. Si fermarono e li guardarono perplessi.
“Certo che siete dei cafoni! Incontrate un vecchio amico e non lo salutate nemmeno” si girò verso Alvin: “Mica come lui che mi a riconosciuto subito”
Ai ragazzi gelò il sangue nel sentire quella voce. Quando il tipo misterioso si tolse gli occhiali, cappello e felpa la band si sentì mancare. Brian incredulo urlo: “Jimbo!” e gli si fiondò addosso abbracciandolo con tutta la forza che possedeva.
Le ragazze lo riempirono di baci e Jimmy ridendo disse: “Avessi saputo prima di questa reazione di voi donzelle, sarei andato in coma più volte!”
“Non ci scherzare. Ma da quanto tempo sei sveglio?” chiese Zacky.
“Due mesi più o meno. Sono stato in ospedale ancora per un po’ di tempo dopo il risveglio e ho dovuto riprendere possesso del mio corpo. Ora sto bene, mi da un po’ fastidio ciò che rimane della tracheotomia, ma sono sempre io, anzi, non mi sono mai sentito così me stesso”
“Ti capiamo. Beh, penso che sia arrivato il momento di fare qualche presentazione. Lui” Matt indicò un ragazzino minuto rispetto agli altri membri della band: “Si chiama Arin. È della famiglia, ha suonato la batteria al posto tuo”
“E la suonerà ancora per un po’. Non posso prendere in mano le bacchette per qualche mese ancora. Ragazzo, hai la mia benedizione, e vedi di studiare bene i pezzi! Buona fortuna, con questo gruppo di pazzi ne avrai bisogno”
“Io non sono ingrassata, ma è il bambino di Zacky che è obeso, anzi, la bambina” disse Arianna facendosi spazio tra i ragazzi.
“Oddio! Una mini-Zacky in arrivo? Non posso sopportarlo. Quanto tempo manca?”
“Tre settimane”
“Io me ne ritorno in coma.”
“Dai piantala. Piuttosto, ci sarai al rinnovo dei voti del matrimonio di Johnny e Kathy? È tra una settimana”
“Sì certo! Non potrei mai mancare!” si guardò intorno e vide una ragazza bionda che non aveva mai visto: “E tu sei…”
“Sono la fidanzata di Matt. Piacere Valary”
“Piacere” le strinse la mano e poi si chinò verso Brian sussurrando: “E Fede?”
Il chitarrista sollevò il dito indice e il mignolo. Jimmy annuì triste e disse: “Poverina”
Michelle si piazzò davanti al batterista che le chiese: “E tu piccola, come stai?”
“Ora sto bene”
“Riccardo dov’è? Ti da ancora fastidio?”
Michelle spalancò gli occhi. Jimmy sorrise e le strizzò l’occhio. Si abbracciarono e le i disse: “Grazie”
“Ohi! Cosa fai? Mi rubi la donna?” i due amici si staccarono e il batterista chiese: “Siete riusciti a mettervi insieme? Era ora! Ci avete fatto tribolare!” e tutti si misero a ridere mentre Brian e Michelle si strinsero sorridendo.
Jimmy vide con la coda dell’occhio Alvin che era rimasto in un angolo a guardarli. Si girò dai suoi compari e disse: “Ho portato una persona che muore dalla voglia di conoscervi. Anzi, a dir la verità mi ha portato lui qui”
La band salutò Alvin che si fece scattare le foto con tutti e raccolse tutti gli autografi. Contento scese giù, sicuro che Jimmy non sarebbe tornato nella Hall tanto presto.
Michelle e Brian si guardarono e lei pensò che ogni singolo attimo, ogni lacrima era stata indispensabile per costruire la meravigliosa storia che stava vivendo con Brian. Baciò quelle labbra che oramai conosceva bene. Il suo chitarrista la strinse a sé e sorrisero, pronti a vivere una nuova vita tutti insieme.

THE END (...?)
 

Ebbene sì, è finita. Il testo della canzone che canta Brian è Lost It All che però ho modificato per renderlo inerente alla storia. Se vi è piaciuto fatemelo sapere con una piccola recensione, se vi ha urtato, idem ma poi attaccatevi al tram :)
Spero vi sia piaciuto il finale!
Ringrazio Federica, che mi ha aiutato a postare i primi capitoli della fanfiction; Astrid, che ho conosciuto nel forum A7x Italian Delirium e che mi ha introdotto a EFP; Anita e Camilla che mi hanno spinto a finire questa storia; Cam&Prim che hanno fatto un banner magnifico; Manuel, che è stato il mio beta, il mio "muso" ed è il mio fan #1... infine Piera, la mia attuale beta, che mi ha fatto scrivere la scena della webcam e con la quale scriverò una nuova storia made in Sevenfold! Esatto, non sparirò per sempre, ma mi farò risentire! Stay tuned!

Un enorme grazie va alle 15 persone che hanno inserito questa storia nei preferiti, facendola entrare tra le 30 fanficition più popolari di questo fandom.
Grazie anche alle 7 persone che invece hanno deciso di mettere questa storia nelle seguite. Grazie, vi porto tutte nel cuore!

Ci vediamo presto!

   
 
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