Fake Forgetfulness
Il primo (disastroso) giorno
šsšt›s›
So when we'll wake up
Some morning rain
Will wash away our pain
When we'll wake up
Some morning rain
Will wash away our pain
Quando ci sveglieremo?
Un giorno la pioggia
laverà via il nostro dolore
Quando ci sveglieremo?
Un giorno la pioggia laverà via il nostro dolore
(Rainbow – Elisa)
Musica ritmata, luci soffuse, rose
rosse.
Il Proie
Rouge.
Buio e Luce, mi afferri per la
vita e mi attiri a te. Mi baci. Il tuo profumo m’inonda la mente.
Sgrano
gli occhi d’improvviso e mi metto a sedere. Sono sudata ed accaldata, le coperte aggrovigliate attorno alle mie
gambe.
Coperte rosse cremisi.
Mi porto
le mani alla testa e chiudo nervosamente gli occhi. Sto impazzendo, devo
dimenticare, non posso andare avanti così.
Lui sembra farcela.
Il
cuscino è bagnato, per il nervosismo lo scaglio in un
angolo della stanza.
Lacrime?
Scendo
velocemente dal letto e mi passo le mani tra i capelli.
“ Ancora
tu...esci dalla mia testa!” mi ritrovo ad urlare e guardandomi intorno
ringrazio, perché il dormitorio è vuoto.
Da quante
notti ormai sogno sempre quelle scene...beh, ho perso il conto. Ed ogni volta mi sento morire sempre di più.
La
sveglia biologica del mio corpo, l’anno scorso, mi portava ad alzarmi prima del
suono della sveglia. Era sempre stato così. D’altronde io sono Hermione Granger.
Puntuale.
Ordinata. Precisa.
Ma
perché stamattina, il primo giorno di scuola, non mi sento nessuna delle tre?
Forse
perché sono estremamente in ritardo, vestita alla meno
peggio con i capelli decisamente arruffati e perché non riesco a ricordarmi
qual è la prima lezione che devo seguire.
Mi sento
male.
Incontro Harry, Ron e Ginny
uscire dalla Sala Grande diretti alle lezioni e mi
aggrego a loro.
“ Herm! Finalmente”
“
Ehm…scusate. Credo di aver avuto problemi a dormire stanotte” rispondo meccanicamente. Poi, per evitare che
s’insospettiscano, aggiungo: “ Per via del ciclo, ovviamente.”
Ron
ed Harry si guardano con aria comprensiva e poi mi
danno una pacca sulla spalla scuotendo la testa.
Secondo me non hanno capito un tubo.
Sento Ginny sgattaiolare dietro di loro,
affianco a me.
“ Ma il ciclo non doveva venirti tra due settimane? E’ così in
anticipo?” domanda, sottovoce.
Ecco “ i
contro” di avere un’amica così stretta. Insomma, va bene per tutto il resto, ma
non puoi avere la tua privacy perchè sa tutto di te. Ed ora cosa m’invento?
“ Beh,
ecco…ah! Si giusto, mi devono venire tra due
settimane. Allora il mal di pancia di stanotte sarà dovuto
a qualcosa che ho mangiato ieri sera, a casa. I miei hanno dato il solito
banchetto d’addio. Durante l’inverno mi vedono solo pochi mesi, sai” non so da
dove mi siano uscite queste cavolate, ma Ginny mi sorride e sembra essersela bevuta, non indagando
ulteriormente.
Sono
diventata anche una bugiarda, adesso? Ma di certo non
posso raccontarle adesso ciò che nascondo e conservo così gelosamente. Non ne
sarebbe pronta.
Perché, tu sei pronta a raccontarlo?
“ Io
vado, ragazzi. Ho incantesimi ed altre noiose ore di lezioni. Perfino il primo
giorno mi hanno messo cinque ore di fila!” sbuffa Ginny
e si allontana leggermente da noi.
“ Noi ne abbiamo sei, pensa un po’ tu. A
cominciare da Pozioni!” mormora Harry, prima di
salutarla con un grosso sorriso e farla arrossire.
Ron sembra
ancora mezzo addormentato, si trascina come un automa verso il corridoio…ma, un attimo, parlo proprio io di persone “mezze
addormentate”? Io che solo adesso sto connettendo che stiamo
per varcare l’ingresso dei sotterranei?
Mi volto
indietro per vedere l’ultima volta la chioma rossa di Ginny,
poi imbocco le scale che portano nei sotterranei e mi aggiusto meccanicamente i
capelli e gli abiti.
Sono una
stupida, lo so.
It's always times like
these
When I think of you
And I wonder
If you ever
Think of me
E’ sempre in momenti come questi
Quando ti penso
E mi chiedo
Se
Mi
(Vanessa Caltron – A Thousand Miles)
Ma forse
potrei...potrei parlargli. Potrei,
non so, fargli capire che...
“ No,
no!” scuoto la testa, dandomi dell’idiota.
Ron ed
Harry si voltano con aria sospettosa, ma dopo un mio
sorriso forzato tornano a guardare davanti e varcano
l’aula di Pozioni.
Prendiamo
posto, aspettando l’arrivo dei Serpeverde ed in
ultimo del professore. Cerco di distrarmi con un libro, ma non ci riesco.
Eccolo, è
sulla porta insieme ai suoi amici. Sollevo lo sguardo verso di lui e
arrossisco, credo, quando incontro i suoi occhi.
E’
davvero stupendo e non riesco a rispondere alle domande di Harry.
Draco deve essersene perfino accorto.
Prende
posto ai banchi dietro di noi ed io torno a fissare il mio libro, sentendo la
porta sbattere e l’arrivo del professor Piton.
šsšt›s›
Due ore decisamente interminabili. Riuscivo quasi a sentire i suoi
occhi puntati sulla mia schiena, che ardevano. Mi muovevo impazientemente sulla
sedia, non riuscendo a trovare una posizione adatta. Ho addirittura ricevuto un
richiamo da Piton.
Sbuffando,
rimprovero mentalmente me stessa e mi dirigo insieme
ai miei amici verso le altre lezioni della giornata.
“
Buongiorno professoressa” saluto
Probabilmente
buttandomi a capofitto nello studio non ci penserò più di tanto. Lo spero.
“ Prima
lezione dell’anno, primi avvertimenti. Per chi non lo sappia,
vorrei esporre i progetti dell’anno scolastico con relativi esami. Michelle, prego” e porge in mano ad una ragazza dei
programmi con l’orario delle varie materie.
“ Essendo
vicepreside, ritengo opportuno anche indire la prima riunione dei Caposcuola e dei Prefetti in quest’aula
oggi alle cinque in punto. Per discutere dell’apertura dell’anno scolastico,
s’intende. Ovviamente, congratulazioni per le nomine annuali” e sorride al mio indirizzo mentre io ricambio. Sono diventata Caposcuola Gryffindor. Mi sento così onorata a rappresentare la mia
casa! Ovviamente credo che Ron ci
sia rimasto piuttosto maluccio. Lui è rimasto, si, prefetto, ma avrebbe voluto diventarlo lui, Caposcuola.
Segue la
lezione, che mi vede piuttosto distratta.
La quarta
ora abbiamo Erbologia alle
serre, di nuovo con i Serpeverde. Intorno al tavolo
da lavoro, con le divise della professoressa, tagliuzziamo delle erbe con cui
preparare un decotto.
Harry
e Ron sono veramente un caso perso, più Ron a dire il vero: non riesce neanche ad impugnare bene il
coltello.
Ritorno
sui miei ramoscelli, tenendo lo sguardo basso ed occupato. Lui è proprio di
fronte a me, dall’altro lato del tavolo. Ed ovviamente
cerco di non guardarlo. So di essere insofferente, so
di doverlo vedere tutto l’anno e so che evitandolo non risolvo nulla, ma
proprio non ce la faccio. E’ la situazione che mi stressa. Se
almeno potessi
parlargli...
'Cause everything's so
wrong
And I don't belong
Living in your
Precious memories
Perché è tutto sbagliato
E non sto a mio agio
Vivendo nei tuoi
Preziosi ricordi
(Vanessa Caltron – A Thousand Miles)
Ma
come potrei? Io non posso parlargli.
Per
mettervi a bagno le erbe, allungo una mano verso la teiera che bolle su fuocherello, ma sfioro un’altra mano dalle dita chiarissime
ed affusolate. Perfette.
Alzo lo
sguardo e davanti a me c’è Draco Malfoy
in tutta la sua bellezza. Ovviamente.
Lui
ritrae la mano come scottato e si volta a guardare altrove.
“ La...
la tua teiera è alla tua destra. Questa è la mia” mormoro
e lui senza guardarmi prende quella giusta e prosegue il suo lavoro senza dire
nulla.
Dopo
cinque minuti il battito cardiaco mi è tornato normale ed anche il respiro.
Più o meno.
A testa
china finisco il mio lavoro, aggiustandomi sempre i capelli che fastidiosamente
mi cadono davanti al viso.
Dovrei ricominciare a portarli legati, erano così comodi. Ma ormai ho
diciassette anni ed è normale che voglia apparire più bella, con lunghi capelli
boccolosi e con quel bel sorriso che hanno le ragazze alla mia età.
Ma per chi, poi?
Metto a
posto e consegno alla Sprite, facendo cenno ad Harry e Ron
che li avrei aspettati nei giardini.
Così,
uscendo, tiro un sospiro di sollievo e ripenso al brivido provato
quando lui ha sfiorato la mia mano.
Incredibile.
Il sole
alto nel cielo aveva dato inizio ad una splendida giornata, che adesso sembra
ancora più bella.
Mi siedo
su una panchina accanto al cespuglio di rose, lasciando cadere la tracolla al
mio fianco.
La divisa
della scuola è alquanto calda di questi periodi, gonna a pieghe si, ma camicia
a maniche lunghe per nulla. Così prendo ad attorcigliare i lembi delle maniche
portandole più su dei tre quarti.
Qualcun altro esce dalle serre, veloce quando me ad ultimare il
decotto.
Pensavo (speravo) fosse Neville, ma a quanto pare la
sfortuna mi perseguita.
Fortuna o sfortuna?
Lui è lì,
i pantaloni dal taglio classico nero e la camicia bianca arrotolata sugli
avambracci, accende una sigaretta che porta alle labbra, mentre si allenta il
nodo della cravatta e si sbottona i primi due bottoni.
Resto a
fissarlo, sperando che non si accorga di me.
Con una
mano in tasca ispira fumo e lo espira, appoggiandosi al tronco di un albero.
Chiude gli occhi e fa per calmarsi. E’ nervoso? Così sembra.
I suoi
occhi di ghiaccio colpiscono improvvisamente i miei, come un lupo che ha
fiutato la sua preda e la coglie di sorpresa.
Così mi
ritrovo a stringere il sedile della panchina tra i miei pugni ed a sostenere lo
sguardo.
La brezza
leggera fa ondulare i miei capelli e mi porta parte del fumo che lui caccia
dalla bocca. Ed il suo profumo.
Lui
continua a fissarmi, ed è da mettere i brividi.
Spegne la
sigaretta quasi a metà con il piede sinistro e se ne va, lasciando dietro di sé
il profumo francese che tanto amo e che mi provoca sempre quel groppo allo
stomaco.
Dopo
qualche minuto, escono tutti dalle serre.
Raggiungo
Harry e Ron che sbuffano
per la difficoltà dell’infuso, strappandomi un sorriso dopo i soliti
complimenti.
“ Perché tu sai fare tutto, ecco cos’è. Si nasce
così” brontola Ron.
“ No, non
è vero. Io studio, quello che tu non fai.”
Harry
sogghigna, ma quando aggiungo che neanche lui si da da fare, si rabbuia.
“ Quest’anno ci sono anche i M.A.G.O.
ragazzi. Bisogna impegnarsi” raccomando e spero di riuscire a farlo anche io.
Le ultime
due ore sono d’incantesimi ed il Professore Vitious dopo un discorso d’apertura ci espone alcuni degli
incantesimi che dovremmo affrontare per conseguire i M.A.G.O.
Harry
e Ron si sono quasi addormentati durante la lezione anche se neanche io sono riuscita ad essere attenta,
guardando spesso fuori dalla finestra e scribacchiando cose senza senso sulla
pergamena che avevo davanti.
Uscendo, noto
un gruppo di Serpeverde lasciare l’aula di
Trasfigurazione e il mio sguardo cade su di lui, algido e freddo come sempre,
portare la sua tracolla in modo così elegante da far sciogliere. Parla con Blaise Zabini e Theodore Nott, mentre Pansy Parkinson e Daphne Greengrass squittiscono e gli
gironzolano intorno.
Lui
intravede il mio sguardo puntato sulla sua schiena e mi fissa da sopra la
spalla, per poi voltarsi nuovamente.
Siamo figli di mondi diversi una sola memoria
Che cancella e disegna distratta la stessa storia
(Ti scatterò una foto – Tiziano
Ferro)
Guardo
altrove e resto appiccicata ad Harry
e Ron, seguendoli fino in Sala Grande per il pranzo.
Ginny
sbuffante prende posto tra me e Harry
(che ovviamente le sorride) e afferra del succo d’arancia.
“ Che giornata stressante!”
“ Ti
capisco. Stressante anche la nostra” le rispondo, servendomi del roast-beaf.
Ron
ed Harry si tuffano sul cibo e in un’intricata
conversazione di Quidditch, così io e Ginny riusciamo a chiacchierare
indisturbate.
“ Oggi
alle cinque hai l’incontro con gli altri caposcuola?
Beh,
Poso la
forchetta e mi volto verso di lei, interrogativa.
“ Gli
eventi di quest’anno? E quali
sarebbero?”
“ Non
so...tipo il ballo d’inverno, il ballo di primavera e
quello di fine anno tanto per citarne alcuni” dice distrattamente, rivolgendomi
poi la sua attenzione.
“ Troppi
balli in questa scuola. Non che non mi faccia piacere ma...sono
troppi” concludo, tagliando nervosamente la mia arancia.
Perché
sono così nervosa?
“ Bah, ti
fai problemi inutili. Invece si sarà da divertirsi!”
“ Credo. Ginny, vado in Biblioteca. Dillo anche a quei due
trogloditi ingozzoni. Ci vediamo dopo” la saluto,
prendo la tracolla e mi alzo.
“ Okay.
Fammi sapere poi” mi sorride e torna a fissare i due in questione che finiscono
di strafogarsi.
Lasciando
Esco dal
portone della Sala ma ciò che mi si para davanti agli
occhi mi fa fermare in mezzo all’atrio d’ingresso senza più fiato.
Davanti a
me, appoggiati ad una delle colonne di pietra che costeggiano il corridoio
destro, ci sono Draco Malfoy
e Pansy Parkinson che si
baciano appassionatamente.
Sembra
che Draco l’abbia appena
afferrata e le sue mani scorrono febbrili lungo la schiena della Parkinson, che lei inarca subito. Lei gli passa una mano
tra i capelli ed approfondisce il bacio.
Un tonfo
sordo, il libro che avevo estratto dalla borsa è per
terra. La bocca aperta e gli occhi sgranati, non connetto neanche di averli
interrotti e che adesso si sono voltati verso
di me.
“ Hermione, aspetta! Ci vediamo alle cinque direttamente nell’aula
della McGranitt?” sento la voce di Ron alle mie spalle, ed in mezzo secondo anche Harry mi affianca.
Seguono
il mio sguardo ed Harry ridacchia.
“ Ma che schifo! Un po’ di contegno, no? Vuoi farci vomitare Malferret?” aggiunge Harry con la
faccia disgustata, aggiustandosi la borsa in spalla e raccogliendomi il libro
che afferro debolmente.
Draco,
con le labbra arrossate e l’espressione soddisfatta si volta verso il moro.
“ Geloso,
Potter? Perché tu non hai
nessuna che voglia stare con te? Perché sei insulso e ridicolo?” lo beffeggia,
infilando una mano in tasca mentre, tenendo Pansy per la vita, la esibisce a mo di trofeo.
Ron
poggia una mano sulla spalla di Harry, che
probabilmente ha voglia di lanciare un pugno al Principe delle Serpi, e lo calma.
“ Harry, andiamo via. E’ solo un’idiota” si
incamminano, poi si voltano e mi cercano con lo sguardo qualche passo
più indietro, ma il mio stato catatonico non mi permette di seguirli.
Un passo
dopo un altro raggiungo i miei amici, e spariamo
dietro un angolo verso i dormitori.
“ Ma cosa è preso alla Mezzosangue? Hai visto come guardava?”
sento stridere la voce del carlino alle mie spalle.
“ Bah,
non ne ho idea Pansy. Forse anche lei è gelosa di non
aver un ragazzo per fare certe cose” e ridacchia.
Cattiveria
pura.
Ormai
sono lontana da loro, ma stringo i pugni e digrigno i denti. Mi ha preso per il
culo? Tutte quelle parole dolci
quest’estate erano solo per portarmi a letto? Ed io che ci sono cascata in pieno. Non è
cambiato, non è cambiato per niente. Sempre il solito stronzo. Quanto lo odio! Basta, io posso dimenticare. Ed adesso posso davvero farlo, perché riesco di nuovo ad
odiarlo.
Aggiusto
la tracolla e i boccoli dietro l’orecchio destro, ma non riesco ad alzare il
viso per guardare Ron che mi richiede dove
incontrarci nel pomeriggio.
“ S-si Ron. Nell’aula” mormoro, poi
dico di voler andare in Biblioteca e fuggo via.
Lo odio.
šsšt›s›
Camminando lungo il corridoio del quinto piano, sospiro e mi
guardo intorno con aria stralunata.
Sono stata in Biblioteca a leggere un buon libro, ma ho dovuto
chiuderlo perché raccontava di una storia d’amore che non sarebbe dovuta
nascere. Con il secondo tomo, la stessa storia.
Sono tornata in dormitorio a posare la tracolla, mi sono
aggiustata la camicia bianca arrotolata sulle braccia e sono uscita, verso le
cinque meno qualche minuto.
E adesso sono davanti questa porta,
rimuginando sui miei pensieri.
Meccanicamente, quando un pensiero mi attraversa la testa, mi
passo una mano sulle pieghe della gonna, quasi a volerle aggiustare. Lo stesso
ho fatto con i miei capelli, prima, nel dormitorio, rendendoli meno crespi.
Perché?
Forse
perché, quel preciso pensiero, riguardava qualcuno in particolare.
E se Draco Malfoy è
diventato Caposcuola?
Scuoto la
testa e appoggio la mano sulla maniglia e con forza apro la porta,
richiudendomela alle spalle.
“
Buonasera, professoressa” saluto
Saluto i
Prefetti di Tassorosso ed il loro caposcuola, anche
se non mi sarei aspettata l’avesse ricoperto Ernie Macmillan. Così come mi fa strano vedere Padma Patil con
Ron
mi viene incontro, stranamente con Ginny al seguito.
“ Visto,
hanno nominato Ginny come secondo Prefetto. Perfetto, no?” sbuffa infastidito, ma io
lo ignoro e do le mie congratulazioni a Ginny, tutta
felice.
La porta
si apre e fanno il loro ingresso Draco Malfoy, Blaise Zabini e Pansy Parkinson.
Distolgo
lo sguardo, ma non prima di appurare che una C splendente è appuntata sul petto
di Draco, mentre gli altri due hanno solo
Perfetto.
Spero di
non aver compiti che mi associno a lui, in alcun modo.
“ Salve,
ragazzi. Prima di tutto, ripeto, complimenti per le nomine. Come ogni hanno,
dei due Prefetti della Casa, uno ne viene scelto
affinché diventi Caposcuola. L’altro viene affiancato
da un Prefetto appena scelto, più giovane, a cui dovrà fare da “tutor”. Chi è già stato Prefetto l’anno precedente, cioè, dovrà aiutare il compagno a muoversi meglio
nell’ambiente e aiutare perfettamente la scuola. Per quanto riguarda i Caposcuola, prego, fate un passo avanti e venite di fronte
a me” aggiunge poi e i rappresentanti delle quattro case le si dispongono
dinanzi.
Vedo gli
occhi argentei di Draco saettare sul mio seno e
diventare lame taglienti scorgendo la spilla da Caposcuola.
Lui mi odia?
“ Bene.
Ripresento i Caposcuola per ognuno di voi. Ernie Macmillan per Tassorosso”
i due prefetti di HufflePuff, Hannah Abbott e Justin Finch-Fletchley, applaudirono sorridenti. “
Padma Patil
per Corvonero” e Luna Lovegood, facendo tintinnare i suoi gingilli, e
Antony Goldstein, applaudirono compiaciuti. “ Draco Malfoy per Serpeverde” ed il biondo ricevette un sorriso malizioso da Pansy Parkinson e una pacca sulla
spalla da Blaise Zabini. “ E ovviamente, per la mia casa, Hermione
Granger per Grifondoro”
annuncio seguito da forti applausi dei due fratelli Weasley.
Due occhi d’argento, d’altro canto, sussultano quasi al suono del mio nome.
“ Ora” continua
Sono a
mezzo metro da Draco, credo, e posso sentire forti
scariche elettriche passarmi per il corpo. D’altro canto, quando il mio sguardo
cade sulla Parkinson che cinguetta poco più dietro,
provo un odio profondo e mi ripeto mentalmente che io odio Draco Malfoy,
perché è uno stronzo.
“ Ecco,
una piccola lista dei club che per forza dovete istituire voi Caposcuola e voi
Prefetti. A gruppi di massimo due persone di case
diverse, con la supervisione di un terzo - un Caposcuola - si istituisce il
Club e si cercano quelli che vogliono aderivi” distribuisce una pergamena ad
ognuno e ne tiene una lei, per leggere ad alta voce: “ Club dei Duellanti, Club
dei Giovani Giornalisti, Club per
Intanto,
dato che a stento ho connesso che dovrò lavorare a
stretto contatto con Draco Malfoy
e gli altri due per organizzare gli eventi di Hogwarts,
tremo impercettibilmente e vado in iperventilazione.
“
Professoressa, con tutto il rispetto, non credo di essere la persona più adatta
a ricoprire un simile ruolo” se ne esce Draco Malfoy, elegante e posato
come sempre. “ Il ruolo di organizzatore di feste
scolastiche non mi si addice per nulla e vorrei esimermi”.
Stavo
anche io per dire la mia, ma
“
Ma...ma, signor Malfoy, lei è impazzito?
Solo i Caposcuola possono avere questo bellissimo
compito!” la sua vocina diventa acuta. Padma sorride
e cinguetta quasi a se stessa per la meraviglia di quel progetto.
Lui
inarca un sopracciglio e alza le mani in segno di resa, guardandola.
“ Come
vuole” concede e lei sembra calmarsi.
Sorride
di nuovo e mostra ciò che ha tra le mani.
“ Ecco,
ora i Prefetti pescheranno un biglietto da questo cilindro e così saranno
associati a gruppi di due per istituire i Club. Ovviamente, per la cooperazione
tra le quattro Case, il cilindro è stato stregato in modo che verranno associate per forza due persone di case diverse.
Ora, a voi” timidamente si fanno avanti i primi e pescano a ruota i
bigliettini.
Vengono
associati Luna e Blaise per istituire il Club per
Weasley e
“ Quindi,
i Caposcuola associati a questi Club saranno, per mia
decisione ovviamente: Padma Patil
per Club per
Avrei
voluto gestire quello dei Giovani Giornalisti, ma mi rendo conto di essere molto, ma molto più utile in quello per le
ripetizioni. Poveri ragazzi che finiranno in quel club! Dovrò lavorare sodo,
molto sodo, altrimenti finiranno per mostrare agli esaminatori dei M.A.G.O. strategie di Quidditch
ed i vari stili che esistono per lisciare i capelli
con le lozioni di Madama Rose.
“ Bene,
potete andare” i Prefetti salutano e lasciano l’aula, ma la professoressa ferma
noi Caposcuola.
“ Stasera
davanti il mio ufficio. Ogni sera sarà così. Poi inizierete la ronda. Avete
preferenze su come accoppiarvi per le ronde serali?” sposta la testa a destra
ed a sinistra, squadrandoci in attesa.
Nessuna
risposta.
“ Bene,
lo farò io. Allora, vediamo...”
“
Professoressa, mi scusi” la sua voce è sempre una lama tagliente che mi
squarcia il cuore. “ Vorrei stare con
Mi volto
di scatto verso Padma, rossa in viso, che sorride
come un ebete.
“ Oh” fa
Mi sembra
il respiro mi sia venuto meno, mi sento solo trascinare sottobraccio da Ernie
che decanta la nostra unione, la forza che ci lega e
ciò che dovremmo fare. Più avanti Padma sta
timidamente avvicinandosi a Draco che la prende per
la vita e le sorride in modo seducente.
La mia
mano trema mentre scende lungo il braccio di Ernie e
va ad impugnare la sua mano. Lui smette di parlare ed arrossisce.
“
Andiamo, Ernie” dico risoluta, lui annuisce tutto felice ed insieme superiamo i due. Sento due occhi prepotenti sulla mia
schiena, ma non mi volterei per nulla al mondo. Voleva
Padma? E che se la tenesse
stretta! Che si tenesse stretta anche Pansy Parkinson! Che stia con tutte le donne che vuole. Lui non è nessuno per
me, io nessuno per lui. Due persone talmente opposte da mettere i brividi.
Qualsiasi siano le
distanze fra due punti diversissimi ed opposti fra di
loro
disperati come missili sparati verso cieli lontanissimi
al di là delle galassie dentro a un buco nero.
Gli opposti si attraggono.
Mi viene
una rabbia! Io, Hermione Granger,
non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno. Sarò io a farlo ingelosire
ed innervosire, perché sarò io ad uscirne indenne.
Io voglio uscirne indenne.
Perché
questa situazione fa troppo male.
Vorrei uscire stanotte,
dimenticare il tuo nome.
(Tiromancino – Nessuna Certezza)
šsšt›s›
Eccomi giunta con il secondo
capitolo! O meglio, il primo vero e proprio capitolo. Sono
di corsa quindi un veloce ringraziamento alle fanciulle
che hanno recensito il prologo precedente. Siete fantastiche!*_____*
Baci!
Erin