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Autore: V a l e    13/07/2013    1 recensioni
Kingsley Shacklebot instaura la democrazia nel Mondo Magico e, alla sua morte, quattro candidati si apprestano alla campagna elettorale.
Lily Luna Potter è tra questi. Nonostante gli scontri con il padre Lily prosegue imperterrita sulla sua strada insieme alla sua Lista. Tra i suoi Consiglieri, Scorpius Malfoy è il braccio destro, nonché la fiamma della protagonista. Ma il nemico di Lily, Percy Weasley, il favorito nei sondaggi, non si dà per vinto. Iniziano così scontri verbali e non che porteranno la competizione tra zio e nipote dal piano politico al piano personale.
Tra sotterfugi, complotti e corruzioni inizierà la lotta tra i due avversari che finirà solamente il 15 marzo.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Percy Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Harry Potter e tutti i personaggi della saga sono di proprietà di JK Rowling e di chiunque ne possieda i diritti. Questa storia non ha alcun scopo di lucro e non intende infrangere alcuna legge sui diritti di pubblicazione e copyright. Tutti  i personaggi di questa storia sono immaginari e non hanno alcun legame con la realtà. Qualunque riferimento a fatti o personereali è assolutamente casuale.


Titolo: Idi di Marzo
Autore: V a l e 
Beta: Letizia (Joi), Sara (Booow95)







 

IDI DI MARZO - 13. Macchine e compleanni













 

 

 
Lily e Scorpius camminavano per Notting Hill. In quel giorno d’inizio settembre il tempo era nuvoloso e umido, e i due ragazzi si stringevano nei giubbini.
 Scorpius seguiva la ragazza senza sapere dove stavano andando, Lily l'aveva portato fuori per fargli una sorpresa e in quel momento il ragazzo sorrideva, toccando il pacchetto nella sua tasca. Era il regalo di compleanno di Lily; l'aveva comprato appena erano tornati da Birmingham, ma non aveva ancora avuto l'occasione per darglielo. Dopo quella notte all'ospedale non erano più rimasti soli, e quella chiamata di Lily era stata provvidenziale: il ragazzo aspettava solo il momento giusto.

- Eccoci! Siamo arrivati! - disse Lily.


In una stradina secondaria del quartiere, i ragazzi si erano fermati davanti a un piccolo garage consumato; Lily si assicurò che nessun babbano fosse in giro, tirò fuori la sua bacchetta e con un piccolo incantesimo il garage si aprì lentamente. Nel box dalle pareti grigie e umide, un telo nero copriva una lunga macchina. La ragazza si avvicinò e con un gesto veloce tirò via il telo.

- Tah-Daah! - disse, allargando le braccia e scuotendo le mani.  
         

Una Chevrolet Camaro del 1966 irradiò lo scintillio della sua carrozzeria blu nel garage: la macchina aveva due strisce bianche dipinte sul cofano e altre rifiniture bianche. Sulle gomme nere, il nome di Lily era ripetuto due volte. Scorpius rimase a bocca aperta.              
                                 

- Ti piace? - disse Lily fiera, accarezzando il tettuccio della Camaro amorevolmente. - E' un regalo di mio nonno Arthur. Condividevamo la stessa passione per le auto babbane. Mi aveva mostrato le fotografie di una sua vecchia Ford, ma diceva che papà e lo zio l'avevano distrutta... Dopo quella, non ne ha più avute. Rimasi molto sorpresa quando me la regalò, per il mio diciottesimo compleanno. Mamma e papà presero un colpo! Mi fece fare anche un corso di guida babbano... Ho delle foto a casa, un giorno te le mostrerò -

La voce le si ruppe. Scorpius si avvicinò e le cinse un braccio con le spalle.                                                                 

- Ti manca tuo nonno? - le disse amorevole.                                             

- Sì, lui era... -
                                                                                                 
- Il tuo unico nonno -. Scorpius finì la frase per lei e Lily si strinse a lui. Dopo un paio di minuti, fece tintinnare le chiavi.                                              
- Allora ci facciamo un giro? - disse con un sorriso.

Lily guidava sicura tra le strade di Londra e, mentre descriveva le innumerevoli qualità della sua macchina, le brillavano gli occhi.       

- ...E poi il nonno l'ha modificata, può anche volare sai? Però preferisco guidarla su strada, è molto più divertente... -


Scorpius ascoltava la ragazza, divertito. Lily non era una che parlava molto ed era contento di ascoltarla mentre si perdeva nella descrizione della "sua 
bambina", così l'aveva chiamata.                                
                       

- Allora non mi hai ancora detto se ti piace! - chiese Lily, dandogli una pacca sulla gamba. 
                                                                               

- Penso che sia la cosa più bella che abbia mai visto - rispose Scorpius, con un sorriso.


Lily sorrise compiaciuta, ma non aveva capito il riferimento del ragazzo: parlava di lei, non della sua macchina. La ragazza girò a destra verso la
periferia della città, voleva fare un giro nella campagna londinese, tempo permettendo. Quel giorno, era particolarmente felice; grazie alle cure del medimago, il taglio era guarito completamente e non era rimasta nessuna cicatrice. Aveva pensato parecchio a quello che sarebbe successo se il medimago non fosse entrato interrompendo lei e Scorpius ma da quel momento non erano più rimasti soli. A un incrocio girò a sinistra e finalmente incominciarono a vedere qualche campo. Il tempo aveva retto, anche se rimaneva ancora nuvoloso. Dopo altri venti minuti di strada, Lily prese una stradina di ghiaia e si fermarono all'ombra di una quercia. Il Tamigi scorreva tranquillo qualche chilometro più avanti. I ragazzi scesero dall'auto a respirare a pieni polmoni un po' di aria fresca.

- Ci venivo quando ero piccola, con la mia famiglia. Questo posto piace molto a mio padre - disse Lily, indicando un piccolo spiazzo tra gli alberi vicino al fiume. - Era il suo modo di staccare dal lavoro e dalla città -   
    

- Sai, quando ero piccolo, vivevo in campagna, - disse Scorpius, appoggiandosi vicino a Lily sul cofano della macchina. - Beh, non proprio in campagna però possedevamo una casa enorme, con un grandissimo giardino. Però mi sentivo un po' solo -            
                                                  
- Ti sentivi solo? -   
                                                                                              

- Abitavamo con i miei nonni, i genitori di mio padre che non uscivano spesso da casa. Mio padre e mia madre lavoravano sempre, così stavo spesso solo.
 Non avevo nessun amico perché studiavo a casa, sapevo a memoria tutti i libri della nostra grandissima biblioteca. E' anche per questo motivo che mio padre ha deciso di trasferirsi a Londra. Una volta l'ho sentito discutere con mio nonno: Lucius voleva che rimanessimo lì, ma papà gli disse che era stufo di vedere suo figlio senza amici e così triste -

                                                                                     
- Tuo padre ti vuole davvero molto bene - costatò Lily.  
                                                

- Sì, anche troppo. Ogni tanto è iper protettivo ed è molto severo. Quando iniziai la scuola, a Hogwarts, mi scriveva minimo due volte al giorno, poi gli ho detto che mi metteva in imbarazzo e allora ha decimato le lettere. Si era offeso - Scorpius rise e Lily lo imitò.                                                         

- Anche mio padre avrebbe fatto la stessa cosa, se mia madre non l'avesse fermato in tempo! -      
                                                                             

I ragazzi si sorrisero. Era incredibile quanto le loro storie fossero simili.    
      

- Tua madre invece com'è? - continuò Lily.

                                                  
- Mia madre è una madre normale. Da quando ci siamo trasferiti a Londra ha smesso di lavorare e mi è stata un po' più vicina. Mi vuole bene, ma non quanto me ne vuole mio padre. Ma basta parlare di me! Che mi racconti di nuovo? -

                                                                              
Lily si scostò i capelli dalla frangia con fare indifferente.    
                                 

- La Gazzetta dice che sono troppo svampita per essere un buon Ministro perché una testa di capra mi ha quasi fatto secca... Repeteur mi ha mandato una lettera per dirmi che il Ministero pagherà le mie cure mediche e che avrei sicuramente vinto io se non ci fossi quasi rimasta, invece che quello sfigato di Percy... Oh, e la signora Trade mi ha mandato un gufo per dirmi che ha prenotato nel più lussuoso albergo per la prossima tappa a Manchester...
Ah e tutti si sono dimenticati del mio compleanno - aggiunse con tono offeso.   
                           
Scorpius sorrise, tirò fuori una piccola scatolina infiocchettata e la porse a Lily.                                                                                                                 
- Tutti tranne uno. Buon ventunesimo compleanno! -       
                                       

Lily per poco non soffocò Scorpius in un abbraccio, adorava i regali, ma più di tutto adorava le sorprese. Scartò il piccolo fiocchetto e trovò un braccialetto con agganciato un piccolo ciondolo a forma di cerchio in madreperla rosa. 
                                                                                                  

- Leggi l'incisione sul ciondolo - disse Scorpius.  
                                                 
Lily avvicinò il braccialetto alla faccia: in piccoli caratteri neri, la frase "Orietur in tenebris lux tua" seguiva il perimetro del cerchio.
                                    
- Significa "nascerà in mezzo all'oscurità la tua luce". Mi sembrava il più adatto a te -

- Oddio Scorpius è un regalo bellissimo! - disse Lily abbracciando il ragazzo.

Scorpius prese il braccialetto dalle sue mani e glielo agganciò intorno al polso destro. Non smise nemmeno un istante di guardarla negli occhi e lei non
 scostò mai i suoi: il bacio fu inevitabile. Scorpius strinse la mano attorno al fianco di Lily e premette la sua bocca ancora di più, con passione. Lei assecondò i suoi desideri e si spinse contro di lui, lasciando che fosse la lingua del ragazzo a condurre i giochi. Scorpius la prese in braccio, aprì la portiera della macchina dal lato del passeggero, la fece sedere e riprese a baciarla, schiacciando il suo corpo sopra quello della ragazza. Lily però lo respinse.                                                     


- Non... nella mia macchina! - disse affannata.
Scorpius sorrise e le diede un bacio sui capelli.                                                                                                    
- Va bene, va bene! Stasera allora vieni a casa mia? - rispose ridendo e tirandosi di nuovo Lily addosso per poi intrappolarla in un lungo bacio.

I ragazzi tornarono a Londra, Lily voleva accompagnare a casa Scorpius ma lui insistette nel dire che aveva sete e voleva fare una tappa a casa di Lily per bere qualcosa. Lily salì le scale dell'ingresso e quando aprì la porta, si ritrovò davanti un mucchio di persone che battevano le mani urlando "sorpresa!". Rimase a bocca aperta mentre suo padre la stringeva in un abbraccio e sua madre salutava felice Scorpius. Il salotto era stato decorato con palloncini canterini e un grosso striscione di auguri levitava in giro per la stanza.
             
                                                           
 - Tu lo sapevi! - disse Lily a Scorpius ridendo.


Una sorpresa in particolare però era la più bella di tutte. Un ragazzo dai capelli castani si fece spazio tra gli invitati.
                                                      - Sorellina! - disse allargando le braccia, Lily si tuffò tra le braccia di James felice.                                                                                                      
- James! Quando sei tornato? -                                                                             

- Oggi! Potevo perdermi la tua festa di compleanno? - disse allegramente. - Tieni, ti ho portato un regalo! -

Lily scartò il pacchetto che James le aveva messo in mano e ci trovò dentro una ballerina di plastica.                                                                         

- Se le dici "Hola Chica" ti fa l'occhiolino e balla scuotendo la gonna – spiegò.

Al compleanno di Lily erano presenti tutti: Bill e Fleur con tutta la famiglia, George con la moglie e i figli, Ron e Hermione con Hugo e Rose, tutti i membri della Lista di Lily; mancavano Charlie e Teddy, impegnati in Romania. Anche la famiglia di Percy non era presente, ma la ragazza non si stupì molto. Lily notò che era presente anche Adam, il fidanzato di Hugo, che gli stringeva forte la mano, e si diresse da loro.   
                          

- Ciao! - Lily abbracciò il cugino e salutò con un gesto della mano Adam, che rispose cortese.

- Devo raccontarti un mucchio di cose! Posso rubarti? - disse, rivolgendo uno sguardo al ragazzo.                

- Ma sicuro! - rispose felice Hugo.

Lily e Hugo salirono nella camera di Lily, dove potevano chiacchierare in tranquillità.                                                            

- Allora? Come stai? Il taglio? - cominciò premuroso il cugino.
                                  
- Oh, quello era una sciocchezza - fece Lily con un gesto della mano - Tu piuttosto, non devi dirmi niente? - continuò, sgomitando Hugo sul fianco: 
le guance del ragazzo presero il colore dei suoi capelli.
                              
- Si beh... Ho detto ai miei genitori di Adam e di tutto il resto... -                          

- COSA? NON CI POSSO CREDERE! DAVVERO? OH, HUGO SONO COSÌ FIERA... - Lily strinse il cugino in un abbraccio.
- Calmati Lily. Mia madre l'ha presa bene ma mio padre non mi parla più - rispose abbassando lo sguardo.


La cugina gli appoggiò la mano sulla spalla.

- Sai per una volta, volevo essere come te, volevo essere coraggioso e non nascondere i miei ideali, come fai tu, ma se avessi saputo che mio padre avrebbe reagito così male... - il ragazzo strinse i pugni, la voce spezzata dall'emozione - Io amo Adam e vorrei che mio padre semplicemente mi capisse e mi sostenesse -
                           
- Vedrai che le cose si aggiusteranno e tutto andrà per il meglio. La zia Hermione lo farà ragionare, come ha sempre fatto, vedrai! - gli disse Lily fiduciosa, rassicurando il cugino.                                                                             

- E tu invece? Noto una certa intimità con Scorpius... - disse malizioso il ragazzo.
Stavolta fu Lily ad arrossire.                                                                          

- Tra noi due c'è qualcosa.... Guarda cosa mi ha regalato! -                                       

Lily alzò al braccio destro e fece leggere l'iscrizione a Hugo.
                                  
- Orietur in tenebris lux tua? - lesse Hugo.                                                          

- Significa "nascerà tra le tenebre la tua luce" -                                                      

- Cavolo, Lily! - disse Hugo alzando gli occhi verso la cugina - E così Lily Potter, quella con il cuore di ghiaccio, la stronza, eccetera eccetera, alla fine si è innamorata eh! -

Lily rise alla presa in giro del cugino.
                                    
- Dai smettila di prendermi in giro! Comunque vacci piano con le parole: non siamo mica ancora a quei livelli! -

I ragazzi risero e scherzarono, ma poi tornarono su argomenti più seri.                

- Come va la campagna elettorale? Lo zio Percy non è un avversario facile. Ha vinto lui l'ultima prova, vero? -
                                                              - L'ha vinta solo perché è un viscido bastardo! - disse Lily con rabbia.

Hugo la guardo, un'espressione interrogativa spuntò sulla sua faccia.                  

- Se ti dico una cosa, mi giuri di non dirla a nessuno? -                                        

- Promesso -
                                                                                                           
- Il premio in palio a queste prove di abilità è conoscere cosa aspetterà il mago nel turno successivo, il che è un bel vantaggio. La prima prova l'ho vinta io e lui 
mi ha letto nella mente per sapere cosa avremmo affrontato l'altro giorno -                                                                                                     
- Davvero? Devi dirlo a tuo padre, Lily! -
                                                              
- Sì e lui cosa farebbe? No, no risolverò da sola questa storia! -
                              
- Beh sappi che tutti quelli che conosco ti ammirano e ti apprezzano! -                   

- Grazie per questa propaganda gratuita, Hugo! Dai torniamo di sotto! -

La festa si svolse tranquilla e piacevole, anche se qualche pensiero infelice oscurava i volti di Harry e Hermione che confabulavano in cucina.

- Harry, ho fatto una ricerca molto approfondite e ho scoperto che la sede della ditta di questa signora Trade, ai tempi della guerra, era una delle basi di Voldemort e seguaci... Forse dovremmo andare a darci un'occhiata, che ne dici? -       
                                                                    
Harry annuì.
- Ci andremo la prossima settimana, quando Lily sarà impegnata nella campagna elettorale. Ci servirà anche un aiuto esterno -

- A cosa stai pensando? -
Harry rivolse uno sguardo fugace a Hermione.                                                         
- Scorpius! - chiamò poi.
Il biondo ragazzo spuntò in cucina.                                 

- Mi ha chiamato signore? - disse.
                                                                             -
Tuo padre è in casa? -

Dieci minuti dopo, Harry Potter bussava alla porta di Draco Malfoy a Chelsea. Se qualcuno glielo avesse raccontato una decina di anni prima, non ci avrebbe creduto.
 Draco aprì la porta.
- Potter! Che cosa ci fai tu qui? - disse stupito.                                                      

- Credo che i nostri figli siano in pericolo e ho bisogno di parlarti -



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Beh dopo questo capitolo, parto due mesi per la Francia! Ci rivediamo a settembre! Un abbraccio e un saluto a tutti quelli che mi seguono!

Valentina
  
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