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Autore: lamialadradilibri    26/11/2013    1 recensioni
Si ha paura di ciò che non si conosce: il buio, la morte. L'ignoto, insomma, fotte tutti.
Il passato può essere tra queste paure, può trovarsi là in mezzo a causa della psiche d'una persona.
Ma a volte, per un bene comune, bisogna mettere da parte le proprie paure. Così facendo, si può “cancellare l'apocalisse”. Solo i più forti ce la faranno, e diverranno leggenda.
È l'incontro tra due saghe, questo. RED ed HARRY POTTER si uniscono, per dar vita a “Scontro con l'ignoto – Cancelleremo l'apocalisse”.
Hermione, Ron, Draco ed Harry si ritroveranno a dover salvare il mondo, aiutati da Gwen e Gideon. Silente dev'essere riportato in vita, sì: ma perché? E soprattutto, come?
-
"Ci serve Silente."
"E' morto!" latrò Ron.
"No. Nel passato, è ancora vivo."
Scopritelo, leggete questa ff.
Harry Potter-Hermione Granger-Ronald Weasley-Draco Malfoy-Gideon de Viller-Gwendolyn Shepherd.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 8

“Brutte compagnie per Malfoy e de Villers.”

 

HARRY POTTER

Harry cominciò a ricredersi su Ron. Ossia: all'inizio sì, erano amici, scherzavano, si dicevano un po' tutto … Poi però lui era diventato sempre più visibilmente ignorante, indispettito, arrogante e scostante. Sì, ridevano ancora, Wesleay diceva sempre battutine a go go ed Harry si divertiva anche – un po' -, ma non era più come prima.

È solo perché sono stressato, pensò, pulendosi le mani incrostate di terra dai jeans. È per questo. È che sono ancora suo amico, sì, non è successo un piffero.

Già, come no. Auto-convincersi non era la strada giusta. Hermione l'avrebbe preso a schiaffi per le assurdità che stava pensando, ma era proprio ciò che provava. Insomma, mentirsi era impossibile.

Proprio mentre stava per uscire dalla sala comune dei Grifondoro, tutta tappezzata d'oro e rosso, la sua amica mora entrò tenendo tra le mani un grosso tomo dall'aria antica, polveroso. “Hermione” la salutò con una mano, andandole incontro.

“Harry.” ricambiò con un sorriso stanco. Il viaggio di ritorno a scuola era stato stressante per tutti, lo sapevano già. Ma Hermione sembrava più... Stufa, ecco.

Chi non lo è?, si domandò, retoricamente, Harry, sistemandosi gli occhiali.

“Harry. Basta con quegli occhiali” lo rimbeccò l'amica, mettendosi a sedere su una poltrona rossa bordata d'oro. Lui subito lasciò le stanghette scure e si passò le mani sui jeans, sentendosi un po' stupido. “E comunque … Ti va d'aiutarmi? Draco ha preso già fin troppo il controllo della missione!” esclamò, più piano. Fece bene: proprio in quel momento un gruppo di ragazzine Grifondoro del primo anno passò vicino a loro, parlottando qualcosa sullo “spiare”, “Draco”. Harry si sarebbe anche divertito un po', in altre circostanze.

“Idiote!” sibilò Hermione, in tono un po' troppo aggressivo. Il giovane Potter ignorò il particolare e sospirò.

“Sai chi è il vero idiota, qua?” le domandò, stringendo tra le dita il naso. “Ronald! È così … Cambiato, direi. E oggi, poi? Voglio dire, è la nostra chanche di salvarci, questa. Di salvare tutti! Lui non può … semplicemente … Rovinare tutto! Solo perché è”

“Harry!” squittì Hermione, sgranando gli occhi. Oh, no. L'aveva fatta grossa, eh? Ora si sarebbe sorbito una ramanzina. Ron è nostro amico. Gli vogliamo bene . È fatto così... Sì, come no!

Poi però, quando a parlare non fu l'amica ma l'amico in questione, il moro si pentì d'aver aperto bocca.

Chi era il vero idiota, là dentro? Solo che lui!!

“Bene, Harry! Se è ciò che pensi... Potete continuare anche senza di me! Infondo, sarà più semplice!” tuonò Ron, scappando poi dalla stanza e lasciando cadere a terra un giornale, dal quale provenivano voci stridenti.

“RON!” starnazzò Hermione, buttando giù anche lei il suo librone, ma non lo seguì.

Nel mio petto s'agitarono più emozioni, e me ne stetti là, in piedi in mezzo alla stanza, esitando tra due scelte: se, mettendo da parte l'orgoglio, seguire Ron e chiedergli scusa, oppure se rimanersene là ed invece parlarne male.

Non scelsi nessuna delle due, o meglio: le mescolai. Rimasi là con la Granger, raccolsi il suo tomo buttato a terra e poi il giornale, e mi sedetti su una poltrona a caso. “Hermione! Sono così … Cristo, che ci sta succedendo?!”.

Hermione mi si avvicinò e si mise sulla poltrona di prima, con sguardo stanco. Quindi allungò una mano e si fece tornare il libro. Il giornale, lo lasciò a me.

“Che ci succede, Harry?” mi domandò, aprendo il tomo e sfogliandolo. S'intitolava “Antiche profezie”. “La guerra ci succede.”

 

“E' finita da così poco la guerra contro Voldemort,” commentai, con tono amaro. Voldemort. Un nome ancora così carico di paura, orrore, malvagità. Eppure, era morto. “E già noi ne dobbiamo affrontare un'altra! Come potremmo essere felici, eh?”

“Non possiamo” borbottò Harry, guardandomi di sottecchi. Quindi aprì il giornale – non decifrai nemmeno le urla provenienti da là dentro – ed io cominciai a sfogliare il libro. Volevo scoprirne un po' più su questa profezia... Mi sentivo così sciocca, ne sapevo così poco.

Ero già immersa da un po' tra le parole, ci stavo capendo qualcosa, quando il mio amico errante mi chiamò. “Hermione!” gracchiò con voce da oltretomba, quasi spaventato.

Oh, no! Voldemort è vivo!

Dov'è la mia bacchetta?! Devo difendermi!...

Saltai su come un'ossessa, il libro volò sul pavimento – più precisamente su un tappeto dorato – e cominciai a guardarmi attorno.

Oh, no. Non c'era nessuno.

“Hermione, cos'hai?” mi domandò Harry, sinceramente preoccupato. Ignorando la domanda, m'avvicinai a lui.

“Che c'è?” chiesi, un po' imbarazzata. Non ero solo inutile … ero anche pazza, ora! Immaginarsi il ritorno di quel bastardo così, di punto in bianco, e pure crederci … non era normale!

“Leggi qua” mi ordinò Harry, passandomi il giornale.

La prima cosa che notai, fu che non era un giornale della nostra scuola, né del mondo magico, bensì di Londra. Era il Times.

Perché Ron aveva comprato un giornale simile? Tirando le somme, avrei scommesso che nemmeno sapeva bene dov'era, Londra! O magari l'intera Inghilterra!

In mezzo alla pagina spiccavano dei nomi già conosciuti, alcuni fin troppo. Mi ritrovai, seppur non volessi, a leggere i nomi di Gwen, Gideon e quel cretino stronzo maschilista di Malfoy – Brava, Herm! Dì insulti a caso, questo sì che è il metodo giusto.

Strano incontro tra il ricco Gideon de Villers, la sua fidanzata ormai “storica” Gwendolyn Shepherd e il nobile Draco Malfoy. La domanda è: perché?

Tutti avranno notato la strana scomparsa, per un pomeriggio, di Gideon de Villers e Gwendolyn, la sua fidanzata “storica” (a pag. 24: Quand'è che la loro storia finirà?). Abbiamo cercato più spiegazioni possibili, ed ecco cos'è stato scoperto (continua a pag. 22).

Svoltai le pagine così freneticamente, che qualcuna si strappò. Harry mi osservò sistemando gli occhiali rotoni, ma subito smise.

Possibile che c'avessero scoperti?

Oh, mio dio.

E se qualche giornalista avesse sentito i nostri discorsi da maghi?!

Mi gelò il sangue.

Gideon s'è incontrato, assieme alla fidanzatina “storica”, con Draco Malfoy, in un non molto conosciuto né rinomato di Londra. Sorgerà una domanda: perchè? Perché il giovane rampollo più ricco dell'intera Londra dovrebbe incontrarsi con l'affascinante Malfoy junior in un posto dimenticato da tutti, per giunta assieme alla fidanzatina?

Sappiamo solo che si sono allontanati, assieme, verso la periferia di Londra, per poi sparire quasi magicamente dalla vista di tutti. La giornalista che ha seguito il caso, N. R., afferma: “Proprio così! Sono spariti tutto d'un tratto; mi sono soffermata un attimo a cambiare le batterie della Canon, e poi non c'erano più!” spiega, “Non ho nemmeno valutato l'ipotesi che si fossero nascosti nel bosco. Insomma, sono Malfoy e de Villers! E sì, certo, la piccola Gwendolyn. Però c'è una cosa d'aggiungere: non erano soli. Con loro c'erano, infatti, una ragazza mora e un ragazzo dai capelli rossi, un po' trasandato. È così che è scattato il dubbio: che i rampolli stiano frequentando brutte compagnie?!”. E così questa è la domanda: brutte compagnie per de Villers e Malfoy? È certa una cosa: se non torneranno al più presto, sarà sporta denuncia!”.

Mi rilassai. Macché. Questo era solo uno stupido articolo da babbani alla ricerca di gossip. “Brutte compagnie”, sì, come no.

Mi rivolsi ad Harry, che sembrava più preoccupato di me – per niente, d'altronde. “Harry! È tutto okay, penso. Non credo che”

“Avranno sentito!? No? Perché, sennò...”

D'un tratto la porta s'aprì, zittendoci.

Per primo entrò Malfoy, ma senza il suo solito ghigno. Feci per attaccarlo, era solo colpa sua e della sua popolarità!, quando entrò, dietro di lui, la McGranitt.

Per quanto potesse essere elegante la frase, la pensai comunque: Oh, merda.

 

RED.

“NO! No, no, no! No!”

“Gwen, calmati!”

“NO! Come posso … calmarmi? Come?! Hanno appena scritto che... oh, cristo! Perché?! Li odio! Tutti!”

Gideon mi afferrò un braccio. Avrei voluto scappare, ma eravamo nel passato, rinchiusi in un laboratorio. Il massimo che avrei potuto fare, sarebbe stato nascondermi tra qualche scaffale polveroso – e topi! -, oppure magari cercare la chiave che, con il nonno, avevo nascosto qua sotto – tra i topi!

“Gwendolyn! Perché t'arrabbi così? Non hanno scoperto nulla” mi fece notare Gideon, ed io lo osservai, sfrontata.

“Come puoi essere così stupido!?” sbottai d'un tratto, strappandomi alla sua stretta. Quando il ragazzo vide che non tentai di buttarmi tra gli scaffali – e i topi – non mi afferrò più, ma rimase sull'attenti.

“Cosa... Perché?” domandò, alzando le sopracciglia. Guardai le rughette che gli si formavano quando faceva così, e non potei trattenere un pensiero così forte: “Be', è ovvio che sei stupido! Non puoi mica essere sia bello che intelligente, no?!”.

“Già. Grazie, Gwen!” ridacchiò Gideon, ma perché?

Insomma, io non avevo … parlato … vero … ?

Oh, cazzo!

“Ma comunque” sviai il discorso, afferrando il giornale. “Hai visto?” indicai la pagina 24. Quella puttana della giornalista s'era inventata balle su balle per accusarmi d'infedeltà, inadeguatezza, inutilità.

Ciò che mi colpiva più nel profondo era l'ultimo insulto. Insomma, perchè? Io ero utile! Lo ero! Stavo per cancellare l'apocalisse!

“Oh... Gwen” mormorò Gideon, con voce affranta, sospirando. Mi afferrò i polsi e mi avvicinò a sé, ma io non demorsi e strinsi di più il giornale. Volevo leggergli l'articolo, fargli capire fin dove s'erano spinti tutti.

Lui tentò di strapparlo via, ma mi opposi.

“Okay...” sospirò, mettendomi a sedere vicino a lui. Quindi, guardandomi dall'alto, superiore, commentò: “Dài, leggi.”

Per un attimo tutto mi sembrò sciocco.

Ma poi il titolo tornò sotto i miei occhi, e sobbalzai.

“Possibile 'the end' per Gideon e Gwen?”

Con un groppo in gola, accarezzai le lettere.

Insomma, in realtà non volevano dire niente, no?

Erano solo una “t”, una “h”, una “e”... Una “end”. Fine? E perché mai? Il nostro rapporto stava andando così bene. Luridi inutili giornalisti da quattro soldi!

Gideon e Gwen, la coppia del momento. Lui è ricco, lei pure. Lui è intelligente, diplomato: lei no. Lui è elegante, sa parlare bene, suonare strumenti: Gwen non lo è, né ne è capace.

Tra i due è già durata molto la storia d'amore, ma tutto ha una fine. Lo cantano i cantanti, ne scrivono i poeti, ne piangono le persone: “the end”, “La fine”. Ciò che rende ancor più bello un rapporto.

Gwendolyn forse non se ne è accorta, ma con i suoi comportamenti non consoni a scuola, tra i ragazzi, non porta rispetto a Gideon! Lui come starà reagendo? E soprattutto, sa del rapporto che c'è tra Gwen e un suo compagno di classe, T? Ce ne parla un'amica preoccupata.

Gwen è sempre così, scherza, gioca, ride, s'avvicina. Non capisce però che, i ragazzi, potrebbero non comprenderla! Potrebbero volere di più! Ma lei, non è fidanzata? E fedele? Un po' meno, no?

Mi chiedo Gideon come fa. Certo che è forte, però! Non avrei la forza d'esser così coraggiosa, io. Di creder così tanto nella sola “fedeltà”. È proprio un brav'uomo.

La fine è, dunque, vicina?

Le mani mi tremavano.

La voce mi tremava.

Il respiro mi usciva a scatti, tremiti, sobbalzi.

Avevo freddo. Il gelo mi stava entrando anche nelle ossa.

Non volevo più vivere.

Leggere ad alta voce tutto questo … era stato ben più peggiore.

E la cosa più brutta era che Gideon, il mio ragazzo, se ne stava lì, impettito, senza dir nulla.

Quindi afferrò un libro. “Ti va di fare un po' di storia, ora?” domandò, come se non mi avesse nemmeno ascoltata.

“GIDEON!” urlai, buttando giù tutto. Qualcosa si ruppe, qualcos'altro no. Non ero certa di ciò ch'era sopravvissuto, ma ero sicura di una cosa: il mio cuore, quello sì, che s'era rotto!

“Mi hai almeno sentita?!” ringhiai, con voce da bambina offesa. Eppure non ero una bambina! … O sì? Insomma, se i giornali dicevano così, allora io …

“Gwen, sì, l'ho sentito” mi rassicurò Gideon, guardandomi negli occhi. “Ma non m'interessa ciò che dicono. È superfluo, è gossip.”

“Gideon! Mi hanno descritta come”

“Lo so” asserì, aprendo il libro, ma continuando a fissarmi. “Ergo: me ne frego.”

“Ma...”

“Gwen... Capisci la differenza tra ciò che credono loro – balle – e ciò che crediamo noi – verità? “

“Sì.” annuii, sentendomi più sicura.

Quindi strappai il giornale e abbracciai Gideon.

“Ti voglio bene” sussurrai. No. “Ti amo” aggiunsi , più forte.

“Non sono sordo!” scherzò. “Ma ti amo anch'io.” aggiunse, completamente serio, e mi baciò.

Ero tranquilla, ora.

Non ero una bambina, no.

Ero la ragazza quasi donna che avrebbe cancellato l'apocalisse!

 

ANGOLO AUTRICE.

Quello non era il giorno di Harry. Nè il suo mese, nè il suo anno. Né la sua vita.
Cooomunque, che ve ne pare? E' un capitolo un po' - come lo definisco io - di passaggio e tremendamente in ritardo. Chiedo venia! Ma, prometto solennemente che il prossimo, quando arriverà, sarà molto più avvincente.
Popolo di EFP, siete pronti ad andare nel passato? E a rivivere il fatto forse più triste dell'intera saga di Harry Potter, la morte di Silente? Ahhh, devo star zitta :P
Bene, ora vado.
Non ho avuto tempo - nè ora nè mai! - di controllare, perciò se ci sono eventuali errori - spero di no ç.ç - avvisate! Sarò pronta a correggerli, mi scuso per la mia grammatica ingrammaticale :P
Sera, 
meme1.
PS: E se facessi un gruppo su Facebook, o una pagina magari!, mi seguireste anche là? con tante novità e aggiornamenti?
Ditemi eh!!

Grazie, ciau :3

  
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