Libri > Peter Pan
Segui la storia  |       
Autore: Ethasia    06/12/2013    2 recensioni
Da piccola ho sempre detestato il personaggio di Peter Pan. Adesso che sono più grande, il suo mondo, il suo modo di vivere mi hanno affascinata, al punto di desiderare di volare sull'Isola che non c'è. E mi sono domandata... cosa succederebbe se, dopo essersi lasciati a Londra, Wendy e Peter si ritrovassero, cresciuti e cambiati entrambi? Se l'Isola non fosse più il posto che i Darling avevano conosciuto da bambini? Così è nata la mia fanfiction.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bimbi Sperduti, Capitan Uncino, Peter Pan, Wendy Moira Angela Darling
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E' vero. La velocità con cui sono riuscita a convincere Peter a portarmi con sé è un po' preoccupante. E sì, anche quel sorrisino che gli aleggia sulla faccia da mezz'ora non è particolarmente rassicurante. Però, cavolo, ce l'ho fatta. Ho avuto quel che volevo: un po' d'azione. 
Alla fine capisco dove siamo diretti: quella che io chiamo la Roccia della morte, semplicemente perché quest'enorme grotta marina ha l'inquietante forma di un teschio umano. Non proprio rassicurante, in effetti. Comunque sia, è lo stesso luogo dove Hook ha portato Giglio Tigrato l'ultima volta. Ultima per quanto ne so io, se non altro. Aggrotto le sopracciglia.
- Sei proprio sicuro che l'abbia portata qui?
- Perché ne dubiti?
- Perché credo che Hook sappia che questo è esattamente il primo luogo dove andresti a cercare.
Peter fa un sorriso un po' cupo. - Ed è proprio per questo che so che è il posto giusto. Il Capitano sarà pur ringiovanito di vent'anni, ma le abitudini sono dure a morire, e lui è sempre stato piuttosto prevedibile per queste cose. Potrei scommettere la mano destra che si trovano là.
Ed io personalmente sarei felice di tagliartela. 
Poco prima di entrare nella grotta rischio di finire addosso a Peter, bloccatosi all'improvviso per mettersi in ascolto. Tempo pochi secondi e una voce - che rievoca vagamente ricordi lontani - ci raggiunge, gongolante.
- Spero che la location sia di vostro gradimento, principessa. Ho pensato che sarebbe stato gradevole creare una sensazione di déjà-vu.
Dunque Peter aveva ragione. Insopportabile.
- Idiota - commenta a bassa voce, riferendosi a Hook. - Bene - riprende di scatto, - volevi venire e te l'ho lasciato fare. Ora parliamo di regole.
- Regole? - ripeto in un sibilo, alzando un sopracciglio. Questo non era stato specificato.
- Precisamente - conferma secco. - Primo: fa' silenzio, per una volta, se ne sei capace. Secondo: resta dove Hook non ti può vedere. Terzo: nella assolutamente remota possibilità che io mi trovi in un qualsivoglia genere di difficoltà, scappa, e non farti saltare in mente di venire ad aiutarmi. Chiaro?
- Scordatelo - sbotto. - Non sono certo venuta qui per stare nel buio a guardare te che fai l'eroe della situazione.
- Allora - replica inarcando le sopracciglia - puoi anche tornare indietro. Penso tu sappia la strada.
Che bastardo. - Va bene - sussurro a denti stretti. - Starò in un angolino a rendermi perfettamente inutile, okay?
- E' un vero piacere fare affari con te - risponde indifferente.
- Taci - mormoro rancorosa. - E datti una mossa.
Annuisce. Conta fino a tre sulle dita, poi schizza dentro la grotta alla velocità della luce. Lo seguo con due secondi di scarto, andandomi ad accovacciare sulla roccia sporgente e riparata alla vista dove si è posato lui. La scena che si presenta sotto di noi potrebbe sembrare un flashback, proprio come nelle intenzioni di Hook: al centro della laguna si trova una barchetta a remi, rischiarata da un antico lumino ad olio. Dentro ci sono Giglio Tigrato, legata ma a testa alta con orgoglio, Smee, la faccia come sempre rubizza, e Hook, trasudante soddisfazione e autocompiacimento. Solo alcuni elementi differiscono dai miei ricordi: la principessa, col tempo, si è fatta ancora più bella di quanto già non fosse da piccola; il luogotenente non ha più né rughe né capelli bianchi, ma un'ispida barbetta nera che gli copre guance e mento; e Hook, che sembra solo appena un po' più grande di Peter, porta i capelli scuri meno lunghi, e gli occhi pervinca brillano d'astuzia. Anche lui si è fatto crescere la barba, in aggiunta ai baffi, meno ridicoli di quando l'ho conosciuto. Rimango per un attimo senza fiato.
- S'è fatto la fama del playboy - commenta Peter, disgustato. - Ci sono ragazze talmente stupide da cadere ai suoi piedi.
- Chissà perché - mormoro, scrutandolo da lontano. Peter mi lancia un'occhiata incredula e un po' schifata. - Be', in ogni caso mi ricorda un po' qualcuno - aggiungo irritata, scoccandogli uno sguardo di fuoco.
- Così mi offendi - ribatte ferito. - Io almeno sono più sensibile.
- Me lo immagino.. - Mi si affaccia un dubbio alla mente. - Pensi di farcela? Voglio dire, è ringiovanito parecchio.
- Sei davvero tenera a preoccuparti per me - mi prende in giro. - Ma ti ho già detto che se solo provi ad aiutarmi ti radio per sempre dall'Isola, giusto?
- Quanto sei esagerato - borbotto. - E comunque, io non sono affatto preocc..
- Shh! - mi zittisce. - Ascolta.
Chiudo la bocca, malgrado il tono sgarbato in cui mi è stato chiesto di farlo. Gliele farò pagare tutte, ne stia certo.
La voce di Hook rimbomba di nuovo nell'immensa grotta. - Non è che ce l'ho con voi, cara, credo che lo sappiate. Siete abbastanza intelligente da aver capito che il mio unico scopo è Pan. Il fatto è che voi siete l'esca perfetta: bella, con una buona posizione di potere.. cosa potrebbe desiderare di meglio un ragazzino come lui? Vedrete, quello stupido arriverà valorosamente a salvarvi prima del calar del sole - conclude con una risatina.
- Ha dato dello stupido a me? - sibila Peter, indignato. Sfodera il pugnale. - Ora gliela faccio vedere io..
- Peter, no! - cerco di fermarlo, ma è come mettersi a braccia aperte contro una bufera per far cessare il vento: assolutamente improduttivo. Poi sarei io l'avventata.
- Lo stupido è arrivato, Hook! - annuncia, fermandosi elegantemente per galleggiare davanti alla barca. Vedendolo, il sorriso del Capitano s'allarga.
- Ah, Peter - lo accoglie contento. - Pensa un po', stavo giusto parlando di te.
- Ma non mi dire - risponde Peter, ironico. - Mi sembrava di aver sentito fischiare le orecchie.
- Davvero. - Il tono di Hook è quello di un beneducato padrone di casa che ha ricevuto una visita inattesa. - Sono certo che sarai felice di vedere la mia ospite d'eccezione, la cara Giglio Tigrato.
- Oh! - esclama Peter, quasi l'avesse vista solo adesso. Quanto si divertono a recitare questa stupida farsa.. Primedonne. - In effetti, cercavo proprio lei. Suo padre è giusto un filino preoccupato.
Vedo la ragazza agitarsi sulla barca. Hook la ignora. - Comprensibile - conviene in tono accondiscendente.
- Sai, mi farebbe davvero piacere se tu la liberassi - prosegue Peter, con un'affettazione di cortesia quasi diabetica. - Giusto per riportargliela sana e salva entro breve.
- Ah - sospira Hook, quasi credibilmente dispiaciuto. - Vedi, Peter, sarei felicissimo di farlo.. in confidenza, la principessa non è molto loquace.. ma vedi, per cause del tutto indipendenti dalla mia volontà, non posso proprio.
- Indipendenti - ripete Peter, divertito. - Be', un vero peccato. Speravo di risolverla in fretta, questa faccenda.. dopo tutta la gentilezza che mi hai dimostrato..
- Desolato, davvero - continua Hook, chiudendo gli occhi.
- Così mi costringi a venire a prendermela - prosegue Peter, fissandolo.
Hook lo guarda di rimando. - Già, temo tu non abbia altra scelta.
- Dunque - conclude Peter, - cominciamo.
- Cominciamo - ripete Hook, e l'ombra d'un ghigno gli si materializza in viso.
Un secondo. Il tempo di vedere lo stesso sorrisetto replicarsi sul volto di Peter. Poi il ragazzo vola incontro a Hook, il pugnale sguainato. Ma per la spada, prontamente sfoderata dal Capitano, respingerlo è facile. Il duello inizia col mulinare delle due armi, perfettamente sincronizzate come in una coreografia stabilita da tempo immemore. Il rumore è quasi assordante.
Tra fendenti e riflessi di luce improvvisi ed accecanti, Smee cerca di andare in aiuto del suo Capitano, ma l'unico risultato che ottiene è quello di volare in acqua. Giovane, ma pur sempre ubriaco a tutte le ore del giorno. 
Restiamo io e Giglio Tigrato, spettatrici impotenti della violenta scena.
Peter, nonostante tutto, tiene testa ai sempre più rapidi affondi di Hook con una maestria esemplare, lo riconosco. Ma è fin troppo evidente che la lotta è ad armi pari. Anzi, lo sarebbe se Peter non fosse munito soltanto di quel ridicolo coltellino, assolutamente insignificante rispetto ad una spada. Appena uno dei due sarà un po' più affaticato rispetto all'altro, perderà. E i dubbi su chi sarà sono praticamente inesistenti.
Riflessi pronti, decisione lampo.
Mi precipito sulla barchetta, a poppa, pregando chissà quale entità che Hook continui a rimanere girato e che Peter non si accorga di me. Non ho difese e non posso rendermi utile nella lotta; almeno, devo aiutare la ragazza.
Facendole un severo segno di rimanere in silenzio, comincio a cercare di sciogliere i nodi che la imprigionano. Anche se non è proprio facile come potrebbe sembrare.
E poi, un grido mi gela il sangue nelle vene. - Capitano, dietro di voi! - Smee è riemerso dall'acqua.
In duello, ogni indugio è fatale. Peter si distrae. Riesce a notarmi, a lanciarmi un'occhiata sorpresa e al contempo arrabbiata, prima che Hook ne approfitti per sferrargli un calcio in pieno petto e spedirlo in acqua al posto del suo aiutante.
"Vola via!" penso, prima che Hook si volti e mi punti contro la spada. - Ferma lì - mi intima, ma non è questo a bloccarmi. E' la vergogna per aver pensato di scappare. Peter sarà anche un presuntuoso e Giglio Tigrato una ragazza poco simpatica, che non sa badare a se stessa o formulare una frase di senso compiuto, ma non potrei lasciare nessuno dei due nelle mani di Hook. Non sono una codarda.
Perciò mi rialzo. Non per fuggire, ma per fronteggiare il Capitano, tirando fuori il sorriso più beffardo che ho in repertorio.
Hook mi scruta con quei suoi occhi incredibili. - Il vostro viso mi è familiare - commenta diffidente. - Dove ci siamo già incontrati?
- Ne è passato di tempo, Capitano - rispondo irrisoria. - Cercate nella memoria.
Mi osserva per qualche istante, attento e indagatore. Alla fine s'illumina, accesso da un sorriso smagliante. - Wendy Darling? - domanda.
- Precisamente - rispondo con un mezzo inchino.
- Questa sì che è una sorpresa - commenta, senza spostare la lama di neanche un millimetro. - Da quanto siete tornata?
- Da qualche tempo - rispondo. - Difficile fare i calcoli, quaggiù. Ma ne deduco che non foste al corrente delle due palle di cannone sparate dai vostri uomini al nostro arrivo.
- Devo essermele perse. Perdonateli - aggiunge inchinandosi, - sono degli zotici. Sono disposto a sorvolare sul fatto che non siate venuta a salutarmi prima, viste le circostanze.
- Purtroppo Peter sembra restio a mettermi in situazioni che lui giudica pericolose - spiego ironica.
- Sgarbato, da parte sua. Forse voleva tenere la vostra bellezza tutta per sé.
E magari era pure geloso. - Così mi lusingate. Se posso, la gioventù dona molto anche a voi; quasi stentavo a riconoscervi.
- Ah, ci avete fatto caso - deduce compiaciuto. - Già, un regalo di compleanno, un vecchio stregone mi doveva un favore e mi ha regalato la mappa per la Fonte.
- Generoso, come dono. Immagino che il viaggio debba essere stato piacevole.
- Ne è pienamente valsa la pena - mi assicura. - Ma parlando di situazioni pericolose, se me lo concedete.. come ha potuto quello sconsiderato di Peter portarvi qui oggi?
- Merito della mia forza di persuasione - spiego.
- Gesto avventato, a parer mio. Adesso suppongo che non abbiate idea di come tirarvi fuori da quest'impiccio, anche se la conversazione si è rivelata sorprendentemente piacevole. Giusto per curiosità, a spingervi è stata la mera imprudenza o il timore che potesse accadere qualcosa a Pan?
- Né l'una né l'altra - rispondo, improvvisamente fredda. - La semplice voglia di rendermi utile.
- Eppure, e perdonatemi se insisto, siete intervenuta proprio quando il ragazzo era in evidente svantaggio. Confesso - aggiunge con un sorriso scuro, quando vede che non rispondo - di aver sperato che avessi più buongusto.
- Non di cosa stiate parlando, Capitano - ribatto, scordandomi della recita e lasciando trasparire l'irritazione.
La cosa pare non sfuggirgli. - Quando si dice che l'amore è cieco.. - commenta, quasi tra sé e sé. - E non parlo solo dei soggetti, quanto soprattutto del riconoscimento. Talvolta i sentimenti sono così forti da esser mascherati ancora prima che vengano alla luce.. - Mentre il pirata egocentrico prosegue nel suo monologo, percepisco un movimento alle sue spalle. Mi trattengo dall'urlare quando mi accorgo che si tratta di Peter, bagnato come un pulcino e con una faccia che mi fa quasi sperare di non trovarmi nelle sue vicinanze quando saremo fuori di qui. Perlomeno, se ha la forza di guardarmi così male, vuol dire che dev'essere illeso. Nell'infinitesimale frazione di un secondo torno a guardare Hook, ancora preso dalla sua tiritera. A patto che Smee non smetta di pendere dalle sue labbra e Giglio Tigrato non si tradisca.. - .. perché si potrebbe quasi dire che sei sulla buona strada per il punto di non ritorno, madamigella. Il che, per come la vedo io, è incomprensibile. Tu, bella e intelligente, lui, grezzo e infantile, e..
- ..e più sveglio di te, baccalà! - grida Peter. Quando si gira, Hook viene colto di sorpresa dalla sua stessa moneta: con un calcio, viene inghiottito dall'acqua nera. Sto ancora fissando a occhi sgranati il punto in cui si trovava, stordita dalla prontezza di riflessi di Peter, quando lui prende rapidamente in braccio Giglio Tigrato e mi intima: - Muoviti! 
Trasalisco, come se mi avesse attraversata una scossa elettrica, e gli do retta, affrettandomi a seguirlo. 
Maledizione.




mon coin.
cia' :) non ho molto da dire: scrivere questo capitolo mi è piaciuto da morire. è, praticamente, la prima vera cosa seria che succede nella storia, e sperando di non risultare vanitosabarraegocentricabarraboh, amo come mi sta uscendo il personaggio di Hook :3 ma più che altro, spero che piaccia a voi, come d'altronde il resto della storia.. sempre che ci sia qualcuno che la legge!
nel qual caso, mi sono decisa a mettere le foto dei primi due personaggi, che sono proprio Peter e Hook. il primo, inutile negarlo, sapevo fin dall'inizio che aveva le sembianze di questo gran pezzo di ragazzo:


http://weheartit.com/entry/89642910/search?context_type=search&context_user=ruthmorse&query=francisco+lachowski+

(oddio, spero che le immagini si vedano D:)  ma, ebbene sì, Francisco Lachowski. non c'è niente da fare, dal primo momento in cui l'ho visto ho saputo che lui doveva essere il mio Peter, per forza. :)
invece, per Hook ci sono stati vari candidati, ma alla fine ho compiuto la mia scelta:


http://weheartit.com/entry/86792272/search?context_type=search&context_user=lisa_spratling&query=tom+mison
 
Tom Mison, alias Ichabod Crane nella serie Sleepy Hollow. che, oltretutto, mi piace anche poco, ma la storia è talmente assurda che quando lo guardo muoio dalle risate. (e per questo penso che i miei gatti e il mio cane mi stiano prendendo per pazza. per non parlare della mia famiglia..) ma comunque, lui assomiglia moooolto al mio ideale di Capitan Uncino, uno dei personaggi che da piccola mi stava più simpatico di tutti i cartoni Disney, anche se forse ha la faccia un po' troppo "tenera" per il mio Hook.. insomma, voi cercate di figurarvelo con un volto un po' più cattivo :)

be', detto questo, che altro.. cercate di recensire, sapere ciò che pensate mi aiuta a capire se è il caso di continuare, di cambiare qualcosa, o di lasciare immediatamente la carriera di scrittrice per darmi all'allevamento di panda da esposizione (?)
vabbe', è tardi, non so più quello che dico.
buenas noches :)



MEGA EDIT (29.5.15)
piccolo (nemmeno tanto) cambiamento. ho trovato qualcuno di molto più adatto per il personaggio di Hook, anche se la scelta per qualcuno sarà estremamente banale e scontata.


http://data1.whicdn.com/images/179553175/large.jpg

dai, no, scusate. ma quant'è bello? non ho mai guardato Once Upon A Time, ma di questo passo penso che sarà una delle prime serie che recupererò dopo la maturità :'D ad ogni modo, praticamente è un Hook preconfezionato. è dannatamente perfetto. è lui, il mio Hook, senza alcun dubbio. 
okay, ora posso anche ritirarmi.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Peter Pan / Vai alla pagina dell'autore: Ethasia