Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: SmellyJelly    11/08/2014    2 recensioni
-"Maicol Gecson", who is it?-
..Dream with me,
Elizabeth.
Genere: Comico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prequel

Ora so che abbiamo detto delle cose,
fatto delle cose che non volevamo fare
siamo ricaduti sempre nello stesso schema, nella stessa routine
ma il tuo umore è cattivo proprio come il mio
Siamo uguali, ma quando si tratta di amore sei accecato, tesoro,
ti prego torna da me, non è colpa tua, tesoro, è colpa mia
Forse il nostro rapporto non è così folle come sembra
Forse questo è ciò che accade quando un tornado incontra un vulcano,
Tutto quello che so è che ti amo troppo per andarmene
Vieni dentro, prendi le valige dal marciapiede,
Non senti la sincerità nella mia voce quando ti parlo?


Era il 5 settembre del 1996, erano passati due anni da quando io e Michael ci eravamo separati.
Successero una marea di cose. Siria, Miriam e Scarlett non le vedevo, ne le sentivo da molto più tempo, mi ero trasferita in Francia e avevo dato alla luce una bambina, Katherine, la figlia di Michael, la mia piccolina.
L’avevo concepita la notte di Natale, a Neverland, e quell’errore me lo sarei ricordato tutta la vita. Ma improvvisamente non mi sarei dovuta occupare di lei, non ero più una ragazza madre, non l’avrei vista crescere, non sarebbe andata a scuola, non avrebbe mai avuto la sua prima cotta e non mi avrebbe mai chiesto di suo padre... perché lei non c’era più. Era morta di una violenta malattia ai polmoni e in quel preciso momento camminavo verso al cimitero, diretta alla sua tomba. Aveva quasi due anni e me l’avevano portata via troppo in fretta.
Di Jackson invece sapevo solo che si era sposato con Lisa, quando lo scoprii da una parte ero felice, almeno così avrebbero vissuto una vita felice insieme, ma dall’altra il mio cuore era diviso in due...
Dopo la morte di Katherine ebbi un’altra delle mie certezze: non avrei mai smesso di soffrire, la sofferenza era un optional ormai, normale nella mia vita come lo era mangiare a pranzo.
Ero quasi arrivata al punto cruciale, gli occhi cominciarono a velarsi di lacrime e la pressione delle mie mani sul mazzo di fiori si faceva sempre più forte. I girasoli erano i suoi fiori preferiti, ogni volta che li vedeva sorrideva e li indicava. Mi voltai mentre vedevo passare decine di tombe al mio fianco; c’erano foto di bambini, ragazzi, o addirittura neonati, ma continuavo a pensare che forse ero la sola ad aver avuto un dolore così grande.
Mi fermai. Sfiorai la sua foto, ma nonostante la vista appannata dalle lacrime riuscii a vedere ancora una volta che era tutta suo padre. Aveva la pelle mulatta un po’ come la mia, i riccioli scuri e gli occhioni neri.
I fiori non ebbero il tempo di toccare terra che scoppiai in lacrime, e non mi fracassai le ginocchia sul marmo per miracolo, qualcuno mi aveva presa in perfetto tempismo.
Mi strinsi allo sconosciuto il più forte possibile e piansi, piansi molto, gli bagnai tutta la camicia. Man mano le lacrime scomparivano grazie anche alle sue mani e il respiro si faceva regolare, ma nessuno disse una parola per una buona mezz’ora. Allentai anche la presa alla sua camicia, e alla fine tornai alla realtà.
-Scusatemi, io non so veramente cosa mi sia successo, io...- raccolsi i fiori, poi una ciocca mi cadde sul viso e quando mi rialzai per metterla al suo posto ci penso prima qualcun altro.
Finalmente lo guardai.
Ray Ban, borsalino, mocassini, pantaloni neri e camicia rossa. Poi mi concentrai sul suo viso, solo Dio sapeva quanto mi era mancato. E quant’era bello, con quei suoi riccioli che gli ricadevano sul viso. Avrei voluto baciarlo tutto il tempo, ma la rabbia era più forte dell’amore in quel momento.
Gli tirai uno schiaffo così forte che gli rimasero le cinque dita.
Lui senza dire nulla si tolse il cappello e si inginocchiò.
-Elizabeth forse in questo momento... non sarò neanche degno di parlarti, ma devi sapere che io ti ho cercato in tutto il mondo, in tutti i posti in cui sono stato ho cercato il tuo nome, poi sono arrivato in Francia con Lisa molto tempo fa e finalmente ti ho trovata. Non sono corso da te perché ero ancora sposato con lei- sospirò –adesso il contratto è saltato, abbiamo divorziato perché non ha voluto darmi figli… E se avessi saputo che aspettavi una bambina non avrei perso tempo a sposarti. Io non posso vivere senza di te. Ora ti chiedo Elizabeth, puoi perdonarmi?-
-No Michael, non posso- continuai –tu mi hai fatto soffrire più di qualsiasi altra persona al mondo- mi girai –e io non ti perdonerò mai per questo-
Posai meglio i fiori sulla tomba e poi me ne andai, lasciandolo lì, in ginocchio, e a quel punto si sarebbe reso conto del danno fatto.
Pov Michael
Del resto dovevo immaginarlo, avevo perso i miei più grandi amori della mia vita per colpa mia, e adesso ne stavo pagando le conseguenze.
Ma non era detta l’ultima parola.
La rincorsi fuori dal cimitero fino a un bellissimo prato di fiori.
-Aspetta! Ti prego...-
Si fermò.
“E adesso? Che devo dirle?” lampo di genio... “niente”
“Don’t walk away
 See I just can’t find the right thing to say
 I tried but all my pain gets in the way
 Tell me what I have to do so you’ll stay
 Should I get down on my knees and pray
 
 And how can I stop losing you
 How can I begin to say
 When there’s nothing left to do but walk away
 
 I close my eyes
 Just to try and see you smile one more time
 But it’s been so long now all I do is cry
 Can’t we find some love to take this away
‘Cause the pain gets stronger every day
 
 How can I begin again
 How am I to understand
 When there’s nothing left to du but walk away
 
 See now why
 All my dreams been broken
 I don’t know where we’re going
 Everything we said and all we done now
 Don’t let go, I don’t wanna walk away
 Now why
 All my dreams are broken
 Don’t know where we’re going
 Everything begins to set us free
 Can’t you see, I don’t wanna walk away
 
 If you go, I won’t forget you girl
 Can’t you see that you will always be
 Even though I had to let you go
 There’ nothing left to do
 Don’t walk away”
Pov Elizabeth
Ero quasi sconvolta. Ma mai quanto il bodyguard accanto alla grossa macchina nera qualche metro più avanti.
-Michael... Io non...-
Strinse il suo cappello tra le dita e mi guardò. Poi si avvicinò e mi strinse le mani, io dall’imbarazzo abbassai la testa.
-Forse ho sbagliato io, forse ho torto, forse non avrei dovuto lasciarti… Forse ho reagito senza pensare-
-Non hai sbagliato nulla, ti sei semplicemente difesa tesoro, e io non potevo evitarlo... Sai, per un attimo ho pensato che vivere senza di te sarebbe stata un’idea fattibile, che un giorno avrei avuto una famiglia con Lisa e ti avrei dimenticata...- mi avvicinò a lui –fino a quando non mi sono reso conto che pensavo a te ogni istante delle mie giornate-
-Invece io non l’ho mai pensato. Solo perché avevo Katherine, e quindi un pezzo di te l’avrei sempre avuto con me- lasciai le sue mani.
-Katherine? Come mia madre?- chiese incredulo.
-Esatto- sorrisi –ormai avevo già una parte di te, inoltre Katherine è un bel nome e... Non so il nome della mia mamma- feci spallucce.
-Come lo sai che si chiamava...? Insomma, non te l’ho mai fatta incontrare-
-Molto tempo fa ho letto la poesia che le hai dedicato, ed è meravigliosa, davvero-
Ci fu qualche minuto di silenzio.
-Elizabeth... Tra poco comincerò il mio nuovo tour- disse con una sorta di insicurezza.
-Oh, fantastico... HIStory-
-Già. Ti andrebbe di venire con me? Io e te, di nuovo insieme... Però ‘sta volta per sempre, finché morte non ci separi- rise.
-E la mia casa, il mio lavoro e...- guardai il cancello del cimitero tristemente.
-Alla casa e al lavoro ci penserò io, e verremo qui ogni volta che vorremo. È nostra figlia, il nostro piccolo girasole-
A quelle parole piene di dolcezza non poté fare altro che saltargli in braccio e piangere lacrime di gioia. Restai attaccata a lui tutto il tempo in macchina, fino a quando non mi addormentai; niente più incubi, solo Amore.

The end...?


*Angolo autrice*
 
E già... Siamo arrivati alla fine, per un po' di tempo lascerò a voi l'immaginazione del seguito di questa storia, che ne dite?
Purtroppo agosto è un mese impegnatissimo per me, tra uscite, compere, week end qui e week end lì non ho proprio un po' di tempo, ma direi che dopo Ferragosto le acque si calmeranno, cioè nel senso che mi deprimerò a pensare all'inizio della scuola... No dai, sto scherzando. Meglio non pensare a nessuna scuola, dopotutto manca ancora più di un mese! C'è molto tempo ancora di libertà XD
Spero comunque che questo mini capitolo vi piaccia, e che anche se sembra una specie di fine non è così in realtà ^^"
Vi voglio bene, alla prossima!

SJ

P.S. Avete notato la parte iniziale presa dalla traduzione di Love the way you lie?
  
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