Gli
amori di Sir Gwaine e Lady Morgana.
N. Turno: 1° Turno.
Autore: Chloe R Pendragon.
Titolo: La giostra dell’amore.
Fandom: Merlin.
Personaggi: Morgana, Gwaine.
Rating: Verde.
Genere: Fluff, Introspettivo,
Sentimentale.
Avvertimenti: Missing Moments, What
if...?
Introduzione: Cosa sarebbe accaduto tra
Gwaine e Morgana se si fossero conosciuti nell’anno in cui la strega era sotto
la “custodia” di Morgause e si fossero rivisti tra le tende della giostra a
Camelot?
Eventuali note dell’Autore: Ho deciso di
scrivere una raccolta di flash dal titolo “Gli amori di Sir Gwaine e Lady
Morgana”, per cui ogni storia che invierò avrà questo “supertitolo” all’inizio;
chiaramente sarà costituita unicamente dalle flashfics che scriverò per questo
concorso a turni, non ci saranno capitoli extra – al massimo farò un’altra
raccolta XD -
1) La giostra dell’amore.
Morgana era impietrita di fronte
all’ingresso di un tendone, gli occhi fissi sul ragazzo che cercava di
indossare un’ingombrante armatura; non aveva immaginato che potesse incontrare
proprio lui, colui che aveva già rischiato di morire per proteggere Arthur
pochi giorni prima.
Un anno prima, lei lo aveva
incontrato in una bettola malfamata, dove si era recata per obliare il dolore
del tradimento di Merlin, ma lui probabilmente era stato troppo ubriaco per
ricordarsene: le aveva offerto da bere e, dopo un paio di boccali di idromele,
si erano ritrovati a parlare un po’ di tutto. In quel momento, la strega aveva
sentito il bisogno di sfogarsi e lui era stato comprensivo e l’aveva ascoltata
con un certo interesse: quello straniero le aveva offerto la sua attenzione e
tutto ciò che aveva chiesto in cambio era stato il suo nome, ma lei aveva
pensato a proteggersi, così gli disse che si chiamava Morgause.
Ora si trovava lì, incapace di
distogliere lo sguardo da quel fisico asciutto, ipnotizzata da quelle mani che
armeggiavano faticosamente con la corazza; guidata dall’istinto, gli si
avvicinò e prese quell’ammasso di ferraglia tra le sue dita sottili.
«Lascia, faccio io...» gli
sussurrò dolcemente all’orecchio poco prima che si voltasse, per poi
focalizzare la sua attenzione sulla cotta di maglia che gli fasciava il torace;
avvertiva chiaramente il suo sguardo, tuttavia Morgana fingeva di non farci
caso, intenta a stringere le cinghie e ad assicurare l’armatura al guerriero.
«Non credevo di avere degli
ammiratori tra i Pendragon, così come credevo che ti chiamassi Morgause, Lady Morgana » le rispose con tono
amichevole, sottolineando le ultime due parole per far breccia nel muro
d’indifferenza che la strega aveva eretto intorno a sé. Quest’ultima sentì il
suo cuore mancare un battito, colpita dall’assenza di astio nella sua voce:
possibile che non fosse risentito per quella menzogna?
«Non preoccuparti, posso
comprendere la tua reticenza alla taverna» aggiunse come se conoscesse i suoi
pensieri più intimi: Morgana cercò di pensare a cosa rispondere, visto che
ormai era inutile negare l’evidenza. Lo aveva sottovalutato e lui l’aveva
scoperta, perciò doveva confidare nella bontà del condottiero.
«Ti ringrazio per la
comprensione, Gwaine, è stato un anno piuttosto... complicato, per cui potrebbe
rimanere un segreto tra noi?» gli chiese con tutto il carisma che possedeva,
ottenendo un risultato soddisfacente: il guerriero le sorrise ed annuì, per poi
avvicinare lentamente il volto ispido al suo, spiazzandola con il suo odore
maschio.
«Accetto, ma ad una
condizione...» replicò, solleticandole il mento con il suo fiato caldo e, senza
darle possibilità di replica, posò le labbra su quelle morbide della pupilla
del re, mozzandole il respiro. Fu un contatto innocente, eppure capace di far
palpitare i cuori di entrambi e di legare indissolubilmente le loro anime,
avvolgendole nel caldo abbraccio di un amore puro; quanti destini avrebbe
cambiato quell’innocente effusione...
«... che io sia il tuo campione,
Morgana!» concluse soffiandole all’orecchio e uscendo dalla tenda galeotta,
lasciando la strega confusa e sorridente, le mani posate sul petto rinvigorito.