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Autore: Fast    16/12/2015    12 recensioni
Sai di cosa hai bisogno, Kagome? Di pane caldo, miele e una spruzzata di cannella! Ti rimette al mondo!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Stringimi forte amore

stringimi forte non sentirò

più niente solo il tuo cuore...

 

 

 

-E' meravigliosa-

-Così dolce! E quegli occhioni... -

-Vogliamo parlare delle gote rosse e della massa di riccioli? No, perché altrimenti...-

 

-Suvvia, volete smetterla? Vi pare il momento di mettersi a discutere sulla bambina?-

 

Sorrido divertita, mentre osservo mia madre rimbrottare il nonno, Sango e Miroku.

 

Un vagito attrae immediatamente la mia attenzione.

 

Sentendomi inondare da un sentimento che non posso che chiamare amore allo stato puro, sposto gli occhi sul fagottino che tengo tra le braccia.

 

Le manine paffute si stringono in due pugnetti che verrebbe voglia di sfinire di baci, mentre gli occhioni blu mi fissano assonnati.

 

Sorridendo, con un dito asciugo gli angoli della bocca di quel piccolo miracolo, iniziando a dondolarmi leggermente.

 

Non passano neanche cinque minuti che il sonno prende il sopravvento, facendo cadere la mia bambina nel mondo dei sogni.

 

Con delicatezza, mi alzo e la sistemo nella culla mobile accanto al mio letto.

 

Sorrido ancora come un'ebete, osservando ed imprimendomi nella mente ogni tratto di quel visetto dolcissimo.

 

Eh già. Dopo sei ore di travaglio e dolori non indifferenti, alle quattro in punto della notte di Natale Hina è nata, ed ha già conquistato i cuori di tutti noi.

 

-Ti somiglia tantissimo tesoro- sussurra mia madre accostandosi alla nipotina.

 

Annuisco.

 

-Se lo dici tu mamma- rispondo mentre mi distendo nuovamente sul letto.

 

Quattro chili di amore non sono uno scherzo, parola mia.

 

Mi ha sfinito.

 

La mamma sorride, mentre Sango si china per carezzare dolcemente la piccola.

 

-Beh, Kagome... che dire... benvenuta nel mondo delle mamme!-

 

-Così pare. Che sfacchinata ragazzi-

-E lo dici a me? Vuoi mettere questa piccoletta con quei due terremoti delle Kessler? A proposito... saranno impazienti di conoscere la nuova compagna di giochi... erano piuttosto contrariate quando ho spiegato loro che adesso era troppo piccola per seguirle nelle loro imprese di distruzione...-

 

Sorrido divertita.

 

-Beh, puoi sempre dirgli di venire a trovarla quando vogliono, in attesa che inizi a far casini anche lei. Tanto domani dovrebbero dimettermi, visto che è andato tutto bene-

 

-Stanne certa. Con quelle due ogni promessa è debito- fa eco Miroku.

 

Mentre tento di sistemarmi i capelli, orribili come non mai, un'infermiera entra piano nella stanza.

 

-Scusate signori, ma l'orario delle visite è terminato-

 

I miei amici annuiscono, mentre iniziano ad indossare i cappotti.

 

-Molto bene, Ka-chan. Ti lasciamo riposare. A domani, e ancora tanti tantissimi complimenti- mi fa Sango chinandosi ad abbracciarmi.

 

-Ok. Buona notte-

 

Do un ultimo bacio a mia madre e li osservo uscire tutti.

 

Sospirando, mi alzo e tiro fuori dalla borsa shampoo e cambio.

 

Lancio un'ultima occhiata alla micro che dorme beata, ed entro nel bagno per darmi una sistemata.

 

Il getto dell'acqua tiepida è un toccasana.

 

A parte la stanchezza micidiale mi sento piuttosto bene, a onor del vero. A quasi un giorno intero dal parto non ho dolori particolari, e la Kitano ha assicurato che sta procedendo tutto nel migliore dei modi.

 

Mi tampono delicatamente con l'asciugamano ed indosso una camicia da notte pulita.

 

Esco dal bagno decisa a leggermi un bel libro in attesa della cena e della poppata della bimba per poi sprofondare nel mondo dei sogni, quando una presenza inaspettata mi strappa un sorriso a trentadue denti.

 

-E tu che ci fai qui? Non lo sai che l'orario delle visite è finito?-

 

-Ma io sono il tuo “premuroso marito” come mi ha chiamato la vecchia infermiera qui fuori. E per i premurosi mariti che portano la cena alle mogli non c'è limite di orario-

 

Sorrido, avvicinandomi ad un mezzodemone di mia conoscenza che mi fissa con un sorrisetto beffardo mentre dondola un sacchetto che emana un profumino davvero invitante.

 

Con due passi lo raggiungo e lascio che mi abbracci forte mentre ci sediamo insieme sul letto.

 

Apro il sacchetto contenente un bento, e reprimo a stento un moto d'emozione quando lo vedo chinarsi con un sorriso dolcissimo su Hina per posargli un bacio sulla testolina scura.

 

-Piuttosto- dico tra un boccone e l'altro -Non è che siamo sposati io e te, eh-

 

Si volta ad osservarmi, un sopracciglio alzato.

 

-Perchè? Vorresti dire che non mi comporto da molto onorevole consorte?-

 

Alzo le spalle sghignazzando -Vabbè. Ma non siamo sposati-

 

Si siede vicino a me, facendomi sistemare sul suo torace mentre inizia a passarmi delicatamente una mano lungo la schiena.

 

-Intanto il cognome alla bimba l'ho dato. Mi manca solo la madre- bisbiglia.

 

Sorrido come una scema, mentre sento il cuore impennare i battiti.

 

-E se non volessi?-

 

-Se non volessi ti direi che sei una guastafeste. Voglio dire, c'ero io a patire le pene dell'inferno in sala parto eh...-

 

-Povero cucciolo! Difatti ho avuto il tempo di osservarti mentre ti contorcevi dai dolori,mentre ero li a trastullarmi tra un urlo un'imprecazione...-

 

-Macchè dolori...-

 

-Ah si? Provaci tu a far uscire un'anguria da un limone e poi ne riparliamo...-

 

Un vagito un po' più forte della micro interrompe immediatamente la discussione.

 

-Ora della pappa...-

 

Con delicatezza la sistemo tra le braccia, notando come trovi immediatamente la posizione migliore per attaccarsi al seno e succhiare con decisione.

 

Sorrido, osservando quella bocca a forma di bocciolo inumidirsi, mentre gli occhi immensi sono tutti concentrati sulla “cena”.

 

Sento Inuyasha posare la testa tra il collo e la spella, mentre le sue mani si stringono appena intorno ai miei fianchi.

 

-E' bella come sua madre...- sussurra, il fiato caldo che mi solletica l'orecchio, le labbra che mi posano baci leggeri sulla mandibola.

 

-Insomma, la micro ha conquistato anche te!- riesco a dire, la voce un po' troppo tremante per la commozione.

 

-Hai voglia. Son nove mesi che l'ha fatto, vero ranocchietta?-

 

Non appena si sente chiamare così, la piccola alza gli occhi verso di lui.

 

-Dovrei essere gelosa di questo, sai? Come mai appena ti sente smette di fare quello che sta facendo per prestarti attenzione?-

 

Lo sento ridere piano, mentre mi sistemo Hina sulla spalla per il ruttino.

 

-Forse perchè anch'io l'ho conquistata, chissà...-

 

Sistemo la bimba nella culla e torno a posare gli occhi sull'uomo seduto accanto a me.

 

Osservo gli occhi d'oro fissarmi amorevoli, il maglione verde scuro che evidenzia quel torace e quelle braccia che mi fanno sentire al sicuro come niente al mondo.

 

Un uomo eccezionale. Il mio uomo.

 

Mi sdraio sul letto, trascinandolo con me, lasciandomi avvolgere dal calore del suo corpo.

 

Sistemo la testa sulla sua spalla, mentre lui intreccia le dita tra i miei capelli.

 

-Non mi hai ancora risposto- mi dice.

 

-Riguardo a che cosa?-

 

-Riguardo al diventare noi a tutti gli effetti-

 

Alzo gli occhi andando ad incrociare il suo sguardo.

 

-Inuyasha, non c'è bisogno di un foglio per sapere che siamo una famiglia- rispondo a bassa voce per non svegliare la bimba.

 

Mi stringe forte, dandomi un bacio a fior di labbra.

 

-Sì. Però mi piacerebbe che tu, io ed Hina formassimo una famiglia a tutti gli effetti anche per lo stato. Non vorrei che qualcuno cambiasse idea e tornasse nelle nostre vite. Anche perché la soluzione sarebbe solo la galera. Per me che lo uccido, s'intende- ringhia.

 

Capendo il riferimento a Koga, porto una mano sul suo torace ed inizio a carezzarlo piano.

 

-Non succederà niente. Siamo noi, Inuyasha. Koga non tornerà più. E anche se tornasse, ti garantisco che farebbe anche alla svelta a girare i tacchi. Sango gli ha fatto firmare un documento in cui rinuncia ad ogni diritto su Hina. È fuori dalle nostre vite. Ci siamo solo noi, amore- sussurro.

 

Lo sento sospirare, mentre accentua ancora di più la stretta su di me.

 

-Però- continuo -Non mi dispiacerebbe diventare tua moglie-

 

Si scosta velocemente e si mette a fissarmi.

 

-Dici davvero?-

 

Alzo le spalle sorridendo -Se ci tieni tanto ad avermi tra i piedi per tutta la vita... diciamo di sì!-

 

La sua bocca si va a posare prepotente sulla mia, ed io non posso fare a meno di chiudere gli occhi ed abbandonarmi alle sue labbra, alle sue mani che mi tengono la testa. Mi abbandono a lui, a quello che rappresenta per me, per la mia bambina.

 

Mi abbandono al suo amore, alla sua pazienza, alla sua forza, al suo senso di responsabilità, al suo essere uomo a tutto tondo.

 

Quando quel meraviglioso lambire di labbra termina, mi perdo un'ultima volta in quello sguardo dorato che si fissa nel mio.

 

Inuyasha porta le mani a coppa sul mio viso per poi darmi un bacio tenerissimo sulla punta del naso.

 

-Sapevo che eri speciale quando ti ho vista per la prima volta di quattro anni fa, con quella terribile maglia di tre taglie più grossa-

 

Sbuffo -E la moda, Inuyasha-

 

Inarca un sopracciglio -Bah. Sarà. Avevi anche i capelli lunghissimi-

 

Aggrotto le ciglia -Continui ad insinuare che somiglio ad un maschio?-

 

Scuote la testa -Ma no. Davvero non hai mai capito che ti prendevo in giro elencandoti difetti inesistenti? Quello che volevo dire è che ricordo ogni singolo dettaglio di quel giorno. Mi sei entrata dentro Kagome. E non sei più uscita. Ti porterò sempre con me, amore. Sei il mio bene più prezioso, e saperti davvero mia, sapere che anch'io per te sono importante... mi rende la persona più felice del mondo-

 

Mi tuffo nuovamente nel suo abbraccio, chiudendo gli occhi al tocco delle sua dita sul mio collo.

 

Lo stringo forte, sperando di riuscire a trasmettergli con questo contatto tutte le emozioni che provo per lui.

 

-Adesso cerca di dormire, madre di angurie- bisbiglia facendomi ridacchiare -Che sei distrutta-

 

Annuisco -Resti qui?- dico, sbadigliando.

 

-Posso restare un altro po'. Tanto, domani sarete a casa. Ci aspetta un mondo nuovo-

 

Annuisco, mentre la stanchezza inizia a farsi sentire e le palpebre si fanno pesanti.

 

-Inuyasha?- bisbiglio, ad un passo dall'addormentarmi.

 

-Mhmm?-

 

-Grazie-

 

-Grazie a te, amore-

 

 

 

 

 

 

 

Ed eccoci qua. Quanto è passato? Un annetto, poco meno? Vabbè, fatto sta che è finita. E un po' mi dispiace. La mia prima creatura, il primo esperimento. Benché imperfetta, mi ha aiutata moltissimo a migliorare molte cose, a capirne altre e via dicendo.

E chissà, a questo punto non escludo di fare un seguito, o di riprenderla e ritoccarla.

Ma questa è un'altra storia.

Per adesso, ringrazio tutti voi che mi avete seguita fino a qui, consigliandomi e rimproverandomi laddove ce n'è stato bisogno.

 

Quest'ultimo capitolo è dedicato a voi, per augurarvi buon Natale e per, se possibile, ringraziarvi ancora una volta in più.

 

Grazie mille a tutti.

Un bacio, Lu.

  
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