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Autore: __aris__    13/09/2016    6 recensioni
Raccolta di flashfic originali scritta per la sfida del gruppo FB A Box Full of Prompt.
Ogni storia è autonoma rispetto alle altre.
Spero che vi piaccia e che mi lasciate un commento.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prompt di Charlotte R. Delacroix - Balder Moon

Originale: Sovrannaturale

Coppia: /////

Avvertimenti vari: ////

Rating: Verde

Prompt: Originale| Sovrannaturale| Un fantasma infesta un vecchio castello abbandonato alla ricerca della sua collana, finita tra le mani di A  

 
In-Pice




In Pice, 452 parole
 




Ogni notte tornava al castello cercando l’unico oggetto che avrebbe potuto dare pace al suo sonno eterno: una collana d’oro con un pendente che racchiudeva i loro ritratti. Era diventata la sua ossessione, l’aveva cercata per così tanto tempo da non sapere se fossero passati anni o decadi. Ogni notte tornava in quello che era stato il loro rifugio e vagava sotto i raggi della luna sperano di vedere lo scintillio del monile che aveva regalato a Laura. Tuttavia per quanto attentamente cercasse non trovava mai nulla. Forse avrebbe fatto meglio ad arrendersi all’evidenza che della donna che aveva amato non era rimasto niente; a quel pensiero la ferita sul petto ricominciava a grondare sangue. Così urlava tutto il suo dolore fino a quando il sorgere del sole non gli imponeva di andarsene.
Una notte Victor avvertì la presenza di qualcun altro nel castello, ma non avrebbe saputo dire se fosse un vivente o meno. Oltrepassò le pareti per vedere chi fosse: una donna avvolta in un pesante cappotto camminava nel grande salone da ballo. Dopo pochi istanti si fermò, come se lo avesse sentito arrivare, e iniziò a guardarsi attorno ad occhi spalancati. Grandi occhi castani, identici a quelli di Laura.
C’è qualcuno?” chiese la ragazza al buio che la circondava “Palesatevi, vi prego! Mi state facendo morire di paura.
Io.” Davanti a lei apparve uno spettro con la pelle e i capelli bianchi, le orbite rosso sangue, e gli abiti logori. “Sono Victor, e questo è il mio castello.”
La ragazza tremò ma non scappò come il fantasma aveva immaginato. “Mio padre possedeva questo castello, ma è morto prima che nascessi.” Lentamente portò le mani tremanti dietro al collo, armeggiando con qualcosa sotto alla sciarpa. “Siete voi vero?” La voce era incerta, il sangue lontano dalle gote e le sue mani non riuscivano a stare ferme, ma sopra il guanto di pelle nera c’era il ciondolo di Laura.
Il fantasma sfiorò il monile con un dito credendo di morire una seconda volta. Una morte dolce che gli avrebbe regalato la pace che tanto aveva desiderato. Adesso che sapeva che Laura si era salvata e che addirittura aveva dato la vita alla ragazza davanti a lui. “Come ti chiami?
Victoria.”
Accarezzare sua figlia, toccare ancora una volta un essere vivente, richiese una concentrazione che non credeva più di possedere. D’improvviso tutto attorno a lui cambiò: i tappeti furono sostituiti dalla nuda pietra, i lampadari scintillanti da ragnatele e l’alto soffitto dal cielo stellato. Adesso il suo castello gli appariva per ciò che era realmente e non per come lo ricordava, adesso poteva riposare in pace. “Sei bella come lo era tua madre, Victoria.” Disse Victor svanendo in un respiro di vento.
   
 
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