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Autore: lady_sayuri    15/01/2017    0 recensioni
Una misteriosa ragazza di nome Rose appare nella ormai tranquilla cittadina di Satan City per portare a compimento una missione importante. Incontrerà i Saiyan, con i quali restaurerà un bel rapporto; essi infatti sono fondamentali per portare a compimento il suo compito. Qualche tempo dopo, però, grazie soprattutto all'aiuto di Junior, Goku e gli altri Saiyan riusciranno a scoprire la sua vera identità. Infatti, la ragazza non è quello che sembra: sembra avere una correlazione con uno dei Saiyan. Riuscirà Rose a portare a termine il suo compito? E, soprattutto, chi è realmente?
La storia è ambientata tra la fine della Saga di Super C-17 e la saga dei draghi malvagi, dunque esattamente un anno dopo l'inizio della storia di Dragon Ball GT e poco prima della dipartita di Goku.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Goten/Valese
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 33

 

Rose scorse lo sguardo tra i presenti e si chiese se i suoi genitori avrebbero partecipato alla sua festa di compleanno. Guardò l’ora e vide che mancava ancora un quarto d’ora prima che la festa cominciasse: così aveva stabilito Chichi.

Tuttavia, continuava a sentirsi degli sguardi strani addosso: alcuni di loro, infatti, distoglievano lo sguardo appena lei li guardava. Era come se la stessero guardando in modo diverso dal solito, come se la stessero osservando attentamente.

«Ehm» sibilò lei di fronte ai loro sguardi «c’è qualcosa che non va?»

«Perché?» domandò Crilin, sorridendo imbarazzato.

«Non so, oggi mi guardate in modo un po’ strano…»

«Ho appena svelato loro la tua vera identità» replicò Junior senza mezzi termini.

«Oh» sibilò Rose un po’ spiazzata: non si aspettava che Junior fosse stato così veloce nel dire loro tutta la verità. Si chiese per un attimo se questa nuova informazione avrebbe potuto cambiare l’opinione che loro avessero su di lei, e che tipo di impatto avrebbe avuto su di loro.

«Avrei voluto dirvelo io, ma effettivamente forse è andata meglio così, visto che Junior praticamente ne sa più di me su questa faccenda… E’ una cosa che mi ha proprio presa alla sprovvista»

«Invece io l’ho trovata una cosa abbastanza evidente» ribatté Junior «Non so come i tuoi parenti del futuro abbiano fatto a non capirlo.»

«Beh, Junior, nel mio futuro mio padre si allena poco, lo zio Gohan forse ancora meno e il nonno Goku non c’è» la ragazza diede uno sguardo veloce a Goku «L’unica che si allena un po’ di più probabilmente è Pan, però nel futuro anche lei considera normali i miei poteri, anche perché sa che ce li ho fin da quando ero piccola.»

«Beh, è anche vero che noi non conosciamo i poteri di un dio» replicò Trunks, che ormai si era inserito appieno nel discorso.

«Forse nel mio tempo Vegeta sarebbe l’unico che avrebbe potuto accorgersene» disse Rose guardando il principe dei Saiyan «ma praticamente non lo vedo quasi mai»

«Perché?» chiese Bulma con un pizzico di curiosità mista a preoccupazione.

«Beh, perché se ne sta sempre per i fatti suoi. Le uniche volte in cui mi capitava di vederlo era in occasione di pranzi o di cene organizzate per festeggiare qualcosa, oppure quando cercavo Ellen e la trovavo ad allenarsi con Vegeta. Del resto, non mi aveva quasi mai visto combattere, quindi non ha mai avuto l’occasione di scoprirlo.»

Vegeta la guardò senza replicare, con la sua solita espressione indifferente dipinta sul volto. Bulma, invece, si abbandonò ad un sospiro di sollievo, come se avesse temuto per qualche secondo che Vegeta, per qualche motivo strano, nel futuro non fosse stato granché presente.

«Tsk» Vegeta emise un piccolo verso di compiacimento «Dev’essere senz’altro così»

«Siamo arrivati!»

Rose guardò oltre le spalle di Gohan, seduto davanti a lei: suo padre e sua madre erano finalmente arrivati. Tuttavia, non aveva ancora avuto modo di avvisare i presenti ciò che suo padre sapeva realmente di lei.

“Junior” si affrettò a dire la ragazza, comunicando telepaticamente “i miei genitori ancora non sanno la verità su di me. Ho detto a Goten che sono una ragazza venuta da un altro pianeta e che ha origini Saiyan, per questo mi posso trasformare” Junior la guardò aggrottando le sopracciglia ”l’altro giorno si è accorto che io posso trasformarmi in Super Saiyan e mi sono dovuta inventare qualcosa, per questo gli ho raccontato questa ‘mezza verità’. Quindi, per favore, non nominare il fatto che vengo dal futuro”

“E come hai intenzione di farlo sapere ai presenti?”

“Mi aiuti con la telepatia?” La ragazza gli sorrise.

I due cominciarono dunque a entrare con il pensiero nella testa dei presenti, alcuni dei quali si guardarono intorno circospetti per capire chi stava parlando nella loro testa, mentre altri, tipo Vegeta, si accorsero subito dell’origine delle voci, e posarono lo sguardo sui diretti interessati con fare interrogatorio. Pan, invece, quasi cadde dalla sedia quando sentì Rose sussurrare nella sua testa “Pan, mi raccomando, mio padre Goten non sa che io sono sua figlia e che vengo dal futuro. Gli ho detto che sono una ragazza di origini Saiyan venuta da un altro pianeta, i cui genitori sono riusciti a sfuggire prima che il pianeta Vegeta venisse distrutto, e con loro ho vagato per la galassia parecchio tempo prima di trovare altri Saiyan come noi”.

Goku, Gohan e Trunks, invece, la guardarono incuriositi, tuttavia senza proferire alcuna parola.

Mentre Goten e Valese prendevano posto, Goku tornò al discorso di prima, come se nulla fosse:

«Ma quindi sei di livello addirittura superiore a quello di Kaioshin il Sommo?» domandò con una voce che tradiva tutta la sua curiosità.

Rose alzò leggermente le spalle: evidentemente non lo sapeva con certezza, ma, prima che potesse dire qualcosa, Junior rispose al suo posto:

«Sì, Goku.»

«Non ci posso credere che sei addirittura più forte di Bills!» disse Bulma incredula, guardando la ragazza con gli occhi spalancati.

Rose ricambiò il suo sguardo abbozzando un sorriso, ma non sapeva che cosa dire. D’altronde, non aveva mai conosciuto questo Bills e, a parte che fosse un dio della distruzione, non sapeva nient’altro di lui. Ma, a quanto pare, doveva essere fortissimo.

«Scusate, ma di cosa stiamo parlando?» chiese Goten, confuso.

«Abbiamo scoperto che Rose è l’incarnazione di un dio» rispose Goku, e Rose si augurò in cuor suo che avesse ascoltato bene ciò che Junior gli aveva comunicato telepaticamente e che non rivelasse ulteriori informazioni.

Goten osservò la ragazza, ancora più confuso di prima. «Cosa? E che cosa vuol dire, esattamente?»

Junior gli spiegò tutto brevemente, e Rose si ritrovò addosso gli sguardi stupiti di Goten e Valese, che la guardavano ad occhi spalancati. Ma per la ragazza fu abbastanza semplice capire che, se da una parte suo padre era sorpreso da ciò che aveva appena sentito, dall’altra parte sua madre, invece, era più confusa che altro, non essendo ancora molto avvezza a questo tipo di discorsi.

“Eh già” pensò la ragazza tra se e se, ricambiando lo sguardo dei genitori “quando nascerò vi ritroverete con una figlia che sarà in grado di capire ogni vostro pensiero. Mi dispiace per tutti i guai che vi combinerò!”

Ignorando le reazioni dei due, Junior proseguì con la sua spiegazione di prima. «Come vi ho già detto, gli dèi del suo rango sono solo tre in totale e stanno alla base di tutti gli Universi.

All’inizio dei tempi Majin Bu aveva sconfitto gli dèi dei ranghi superiori dell’Universo, e credevo che non ne fosse sopravvissuto nemmeno uno, ma a quanto pare lei riuscì a scappare in qualche modo. Anche perché altrimenti non spiegherebbe il fatto che è qui tra di noi, e che abbia avuto la possibilità di incarnarsi.»

«M-ma gli dèi, quindi… si possono incarnare?» domandò Bulma, sempre più incredula.

«Se lo vogliono, certo. D’altronde, è di dèi che stiamo parlando. Inoltre, esattamente come prima di incarnarsi era al cento per cento un dio, anche quando si disincarnerà, ovvero quando morirà, tornerà ad essere il dio che è sempre stata.»

Vi fu un breve silenzio, durante il quale alcuni riflettevano sulla faccenda, mentre altri guardavano stupiti Rose.

Rose, dal canto suo, dentro di sé si sentiva fiera di ascoltare quelle parole, e di aver scoperto una cosa di sé di cui prima non era minimamente consapevole; nello stesso tempo, però, non si sentiva parte di dèi di un rango così elevato: lei, dopotutto, si sentiva solo una ragazza normale, un’umana prima di tutto.

«Beh…» Rose riprese a parlare «In realtà io, pur avendo questi poteri, mi sono sempre sentita una ragazza normale e, a parte per qualche ricordo che ho avuto, è difficile per me immaginarmi come un dio.

Tu mi stai dicendo tante cose su di me, Junior, però io non mi sento così. Non mi sento di appartenere ad un rango elevato, né tantomeno di essere un dio»

«E’ normale» replicò Junior «E’ una cosa tutta nuova per te ancora. E inoltre, non hai ancora nemmeno riacquistato i poteri di un dio.»

«Che cosa accadrebbe se riacquistasse tutti i suoi poteri?» domandò Goku, con la faccia di un bambino che sta per aprire un regalo.

«Beh, c’è un solo modo per scoprirlo.»

«E sarebbe?» domandò Goku, ancora più emozionato.

«Chiamare Bills.»

   
 
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