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Autore: LadyVaderFrancy    23/02/2017    7 recensioni
Un alro piccolo esperimento per i miei nuovi propositi. Oh non c'è bisogno che vi dico chi sono i protagonisti dopo tutto questo tempo, vero? Va bene lo ripeto... i soliti, Severus ed Harry.
Una FF divertente e piuttosto insolita. Se volete sapere di cosa parla... date una sbirciatina dentro. Vi do solo un paio di indizi... pozioni, libri e sentimenti.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Harry rimase imbambolato a fissare il sinuoso mantello nero, che sembrava fosse dotato di vita propria.

Voleva alzarsi per rincorrere Piton, voleva pregarlo di restargli accanto almeno altri 5 minuti o … per tutto il resto della vita.

Sentiva l’irrefrenabile desiderio di respirare la sua stessa aria, di odorare il suo profumo di spezie ed erbe, di ascoltare quella voce calda e sensuale per ore e ore. Beh in realtà avrebbe voluto molto di più… ma Severus, gli era sembrato leggermente di cattivo umore. Certo quel cipiglio, lo rendeva ancora più sexy, ma ci sarebbero state altre occasioni per farsi avanti… molte altre!

Quando le porte dell’infermeria si chiusero, quei pensieri scemarono.


Silente sorrise, mentre osservava il giovane mago e poi bonariamente disse “Harry ragazzo mio, come ti senti?”


Il Grifondoro piuttosto frastornato rispose “Bene…  credo. Posso tornare alla torre?”.

 

“Signor Potter, lei tornerà al suo dormitorio solo dopo che le avrò dato il permesso. Il preside non è autorizzato a dimettere i miei pazienti”.

 

Harry sbuffò, Madama Pomfrey era sempre troppo iperprotettiva con chi aveva la sfortuna di finire sotto le sue grinfie. “Sto bene, davvero, non sono ferito… ”.

 

“Questo lo vedremo subito”. A quel punto la donna estrasse la sua bacchetta dal camice bianco e lanciò un paio di scansioni. Inizialmente la vide annuire soddisfatta, almeno fino a quando non la senti esclamare ”Oh santissimo Merlino!”

 

“Che c’è?” chiese preoccupato il moro, allarmato dalla reazione della matrona.

Cercò inutilmente di sbirciare i risultati, mentre la strega passava la pergamena al preside.

Dopo un lungo ed irritante silenzio, il vecchio mago disse “Oh beh, non credo ci sia nulla di cui preoccuparsi, almeno fin tanto che li teniamo separarti”.


“Cosa? Separati? Da chi?”

 

“Harry, temo che dovrai soggiornare alla torre, fin tanto che il professor Piton non troverà un antidoto al tuo problema, o finché non riusciamo ad organizzare i tuoi spostamenti in modo sicuro.”

 

“Problema? Ma quale problema? Io mi sento bene, davvero!”. E poi  figuriamoci Piton non mi aiuterebbe mai. Il pipistrello la userebbe come scusa per avvelenarmi con il permesso di Silente!

 

Il vecchio mago mise una mano sulla spalla del Grifondoro “Sembra che la pozione che stavi preparando, abbia avuto degli effetti collaterali alquanto insoliti.”


Oh no! Conosco quello sguardo, ci sono cattive notizie, anzi pessime. “Preside… per favore… “ lo implorò Harry.

 

“Sai che cos’è l’amortentia Signor Potter?” chiesa severamente Madama Pomfrey


“Si, è un potente filtro d’amore…”. Poi una realizzazione, era stato compito dalla pozione che stava preparando. Ma non poteva essere sotto l’effetto della mistura, perché era perfettamente lucido e razionale, così sbottò “Ma non era pronto! E poi ho visto il mio amico Ron quando ha mangiato i cioccolatini destinati a me… Lui era fuori di testa… Io sono me stesso, non posso essere sotto l’effetto dell’amortentia!”

 

“Infatti è per questo il preside ti sta dicendo che è insolito. Ti comporterai come il Signor Weasley, solo in presenza della persona che desideri.”

 

Harry spalancò gli occhi, allora questo voleva dire che si sarebbe comportato come Ron di fronte a qualcuno. Quel pensiero lo fece rabbrividire. Oh Cavolo, speriamo che non siano Hermione o Ron … o peggio uno dei Serpeverde!!  “Chi-chi è?”

 

“In teoria l’ultima persona che hai visto prima di svenire” rispose la medi-strega cautamente.

 

Silente si schiarì la gola “O la prima che hai incontrato al tuo risveglio”.

 

“Io non mi ricordo di nessuno in particolare… Voi sapete chi è?”

 

“Si. E’ per questo, che sei stato temporaneamente confinato nella torre” rispose il vecchio mago.

 

 “Meno male, almeno non sono Ron o Hermione. Non è un Grifondoro vero?”.


“No Harry”.

 

Sentendo la risposta di Silente il moretto tirò un sospiro di sollievo. Aveva già troppe cose a cui pensare e di cui preoccuparsi, senza doversi privare anche del supporto e della compagnia dei suoi due migliori amici.

 

“Quindi? Chi è?” Non ricevendo alcuna risposta, sbottò “Se rischio di assalire qualcuno, almeno dovrei sapere chi è!”

 

“II professor Piton” rispose il preside.

 

Calò il silenzio in infermeria. “COSA? PITON! Non può essere! Se- Se  è uno scherzo non è divertente!”

 

Lo sguardo del vecchio mago divenne serio. “Ecco perché è tassativo che resti alla torre, finché non capiamo come agire per il meglio. Se dovessi vedere anche solo di sfuggita il professor Piton, perderesti il controllo delle tue azioni e dei tuoi pensieri, mettendo a rischio anche la sua posizione nell’ordine. A quel punto sareste entrambi vulnerabili ai molti occhi che vi osservano”.

 

Harry sapeva che il preside si riferiva ai figli dei Mengimorte presenti all’interno del castello. Se una cosa simile giungesse alle orecchie del vecchio Voldy, di sicuro ordinerebbe al suo fidato seguace di portarmi da lui... e sarei spacciato e così anche tutto il mondo magico. Ma poi il suo cervello proseguì il ragionamento ad alta voce “Se dovessi correre davvero dietro a Piton… mi ucciderebbe prima di riuscire a pronunciare la parola Quidditch”

 

Silente sorrise “Al primo incontro sei sopravvissuto, ragazzo mio”

 

Il Grifondoro sbiancò di colpo. “Io… Io l’ho visto? Quindi… lui- lui lo sa?”

 

“Oh si! E se non ricordo male, si è defilato quando gli hai detto che i suoi occhi erano magnetici e sensuali”

 

“Sono morto” piagnucolò atterrito il moro mentre si stringeva la testa tra le mani.  Voleva scomparire dalla faccia della terra. Sperava che da un momento all’altro, il preside gli comunicasse che era solo un brutto uno scherzo, perché era praticamente impossibile che qualcuno provasse qualcosa di diverso dal disgusto e dal ribrezzo per Piton, anche sotto l’effetto di un filtro d’amore! Un senso di nausea lo investi con tale prepotenza da doversi tenere lo stomaco.

Si chiese perché le cose più assurde e orribili dovevano capitare sempre e solo a lui! Almeno Ron si era invaghito di Romilda Vane, che tutto sommato era una bella ragazza. Certo non era propriamente il suo tipo, visto che gli piacevano i ragazzi, ma in confronto a Piton …Chiunque era meglio di Piton, l’unico escluso forse era Voldemort!


Fu Madama Pomfrey a mettere fine ai suoi tomenti, annunciandogli che era libero di tornare alla torre.

 

“Bene se ti senti abbastanza in forze, chiamerò la Professoressa McGranitt, per farti scortare alla torre”.

 

“Preside non è necessario… posso andarci da solo. Davvero sto bene”.


L’uomo scosse la testa. “Mi spiace ragazzo mio, ma ogni volta che sarai fuori dalla torre, devi essere accompagnato da qualcuno. E per qualcuno non intendo i tuoi amici. Deve essere tassativamente un insegnante”.

 

Oh no! Ma queste restrizioni sono peggio di quelle del secondo anno! Meraviglioso, o sono confinato alla torre o mi serve una baby-sitter! Praticamente un prigioniero! “Meraviglioso” bofonchiò facendo una smorfia.

 

“Oh suvvia Harry, non è così tragico. Ci vorranno al massimo un paio di giorni credimi. Il professor Piton troverà una rapida soluzione.”

 

Si certo, come se fosse vero. Si è liberato finalmente delle mia intollerabile presenza… figuriamoci farà di tutto per prolungare la cosa…Sempre se non mi avvelena nel processo… o non mi uccide se per caso dovessi incontrarlo per sbaglio nei corridoi. Harry rabbrividì nuovamente al pensiero di comportarsi come un idiota davanti all’unto bastardo.

 

SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS

 

La stanza era rovente. I vapori e le esalazioni sprigionate dalla moltitudine di calderoni, avevano surriscaldato l’intero laboratorio.

Severus scrutava i residui di quello che una volta era stato un calderone perfettamente funzionante. Beh almeno fino a che non aveva avuto la sfortuna di finire tra le incompetenti mani di Potter.

Ringhiò infuriato. Possibile che quell’insopportabile marmocchio era capace di portare devastazione qualunque cosa facesse?

Aveva esaminato più e più volte la disgustosa melma verdastra, che giaceva sul fondo del recipiente di peltro. E quello che aveva scoperto lo aveva profondamente turbato. C’erano degli ingredienti totalmente estranei alla preparazione dell’Amortentia comune, come le Uova di Runespoor e la radice di Zenzero.

Come Maestro Pozionista, ricordava qualunque mistura avesse: modificato, inventato o migliorato nel corso degli anni, e l’aggiunta di quei due particolari ingredienti erano una sua invenzione! La cosa che lo confondeva però erano le piume di Jobberknoll e i chicchi di caffè.

Si chiese se tutti quegli ingredienti erano stati aggiunti semplicemente a caso da Potter o se qualcuno dei suoi Serpeverde li aveva lanciati nel calderone dell’idiota sopravvissuto, per fargli un dispetto.  Nel corso degli anni aveva assistito molte volte a quella pratica, e aveva chiuso un occhio solo nel caso in cui l’ingrediente impropriamente aggiunto, non fosse stato nocivo o pericoloso. Sogghignò. Doveva ammettere che vedere l’indignazione di Potter dopo essersi beccato una punizione immeritata, era a dir poco impagabile.

 

“Oh Severus … sei qui?”

 

“Horace…” sibilò senza nemmeno alzare lo sguardo.

 

L’ometto cantilenante si avvicinò al suo ex allievo. “Hai trovato una soluzione al problema del signor Potter?” chiese mentre allungava lo sguardo sulle caldaie.

 

Severus gli lanciò un occhiataccia, in particolare una che diceva…  Tocca uno dei miei calderoni e la prossima cosa che ci finirà dentro sono le tue dita!

 

“Non ancora, ma ho individuato gli ingredienti estranei”.

 

“Estranei? Oh, devo dire che sono sorpreso! Fino ad oggi Potter ha sempre presentato delle pozioni impeccabili, è molto competente e preciso e…”

 

Severus lo fissò disgustato “La competenza di Potter nel campo di pozioni è a dir poco aberrante. A parte Paciock, non ho mai visto una tale ignoranza e inettitudine concentrata in un solo studente. Quindi dubito fortemente che nel giro di pochi mesi, il marmocchio sopravvissuto sia riuscito a padroneggiare l’arte con tale destrezza.

La sua fama ha offuscato il tuo giudizio. Ma perché mi sorprendo? Lo hai messo sulla tua preziosa mensola ancor prima di vederlo, non è così… Horace?”

Lumacorno non rispose, perché era proprio quello che aveva fatto. “Oh beh vedo che sei piuttosto preso. Ci vediamo a cena Severus”.

 

Il mago vestito di nero ringhiò, Lumacorno poteva non essere il più sagace dei maghi, ma non era nemmeno un idiota. Nel suo piccolo, era un discreto pozionista.

Se doveva essere completamente onesto con se stesso, sulla famosa mensola aveva intravisto solo giovani maghi e streghe competenti. Quindi se Potter si trovava in quella cerchia, qualcosa era accaduto. Ma cosa? Granger aveva distillato le pozioni per lui? Le aveva comprate in qualche emporio?

Quell’irritante moccioso aveva trovato un modo per barare in sua assenza, e quell’ingenuo di Lumacorno si era fatto infinocchiare come un pivello!

Ah ma lui conosceva Potter, avrebbe scoperto cosa stava tramando e avrebbe pagato caro il suo errore.  Oh si… avrebbe trascorso mesi e mesi in punizione con lui!

Ma prima doveva trovare un antidoto alla melma verde che giaceva sul suo tavolo. La sola idea che la testa di legno fosse invaghita lui, era rivoltante.

Prima in infermeria avrebbe voluto stordirlo, pietrificarlo, perchè un Potter arrogante, pigro e sfacciato era più sopportabile di uno che sbavava per lui. 


Angolino dello scribacchino:
Eccomiiii!!! Maghi e streghe ecco il secondo capitolo... Oh oh mi sa che ne vedremo delle belle??? So che ve lo state chiedendo... ahahah e non siete i soli. 
Dite che il marmocchio sopravvissuto a Voldy, riuscirà a terminare l'anno o Sev lo ucciderà prima? Mah... e chi lo sa....
Tutto può succedere.
Aspetto con impazienza di sapere che ne pensate.
A presto
LadyV
 

   
 
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