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Autore: DANYDHALIA    13/03/2017    3 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Lionheart stava seduto nella sua cella in attesa dell’avvocato che avrebbe dovuto rappresentarlo.
Indossava ancora la divisa celeste chiaro del carcere di minima sicurezza da cui era stato trasferito, in seguito alla scoperta dell’assenza di un suo coinvolgimento nel caso degli ululatori notturni.                                    

Per ingannare il tempo nella sala interrogatori si era messo a sfogliare un numero arretrato della rivista THE FANCY CAT*, che ancora doveva finire, in seguito avvertì un rumore di passi e chiacchere che si avvicinavano proprio nella sua direzione. Mise la rivista da parte in angolo del tavolo a cui era poggiato e si preparò alla visita degli “attesi”.

Alice fu la prima ad avanzare con passo fermo, poi si fece rilassato, prese la sedia più vicina e vi si “posò” in punta di zampe, dopo un breve balzo trovandosi faccia a faccia con l’ ex-sindaco (per fortuna era abbastanza in alto grazie ad un cuscino). 
A quel punto sfoderò il sorriso più cordiale che aveva e prese la parola, mentre Judy e Nick dietro di lei, mossi dalla curiosità di vederla nelle sue “vesti abituali”, non fiatarono.

-Vedo che il servizio carcerario si prende davvero cura dei suoi detenuti per reati “minori”(come se il rapimento fosse minore..ma lascia correre Alice, concentrati),sa.. la trovo decisamente meglio di tutte le volte che mi è capitato di vederla-                                                                     
partì lei informale, pensando che mantenere un atteggiamento troppo formale avrebbe solo reso tesa la situazione e quindi senza creare il clima adatto  per reperire eventuali informazioni preziose. 

-Se lo dice lei, io ci provo- rispose lui stando al gioco                                                                      

-Per questo legge FANCY CAT anche qui, tra una futura seduta ed intervista all'altra, per tenersi pronto? A proposito..non ho fatto a tempo a comprare quel numero il mese scorso, quando ha finito me lo da?-

L’innocenza e l’umorismo che adottò quel particolare personaggio colpì il leone così tanto da lasciarsi trasportare in una sonora risata, donandogli una tranquillità che da mesi non provava.

-Bene, lo prendo per un si, a P.S. se vuole tenerlo ancora per finire le parole crociate ve lo lascio ma.. passando ad argomenti più seri..è pronto a cominciare?-

-Certamente, quando vuole..-

-Alice Mewny, il suo legale da oggi, ma non per sempre: altri casi futuri chiamerebbero-

-Non mi permetterei mai. Allora, come procediamo?-

-Felice che lo abbia chiesto. Nel caso non lo avesse già capito, ma ne dubito, questo non sarà un tester condotto usando metodi tradizionali però si fidi quando le dico che so quello che faccio. Ora lascio la parola a lei per sentire la sua versione dei fatti, ma per conoscerla meglio, la esporrà secondo la sequenza delle domande che le farò. Capito?-

-Em.. Si..- 

-Accetta queste condizioni?- 

-Non mi sembra che abbia molta scelta, poi cos’ho da perdere..-
-Su non faccia così, non è poi così male. Ovviamente se non è davvero come sembra. Me lo dica lei.              
In primis..quando ha visto che i casi di “epidemia del selvaggio” si stavano diffondendo a macchia d’olio prima ancora della “grande rivelazione”, fra tutte le temporanee soluzioni che poteva adottare ha subito pensato che il sequestro e il rapimento fossero la migliore delle idee?-

-Mi creda, non è stata una decisione facile da prendere: all’ inizio pensavo sarebbe bastato un periodo di  risanamento in privato con familiari e conoscenti delle.. “vittime delle circostanze” come uniche persone al corrente della situazione, inclusi me e i dottori che li avrebbero visitati è ovvio. Io stesso avrei  contribuito a velocizzarne la convalescenza con tutti i mezzi che avevo a disposizione..e finché si fosse trattato di 4 o 6 casi isolati avrebbe anche potuto funzionare. Avevo anche pensato all’eventualità d’una campagna di sensibilizzazione come trovata pubblicitaria per la mia immagine..-

- Quindi.. “uscire allo scoperto” ma in maniera contenuta in modo che nessuno da ambo le parti ne fosse danneggiato. Sinceramente l’avrei preferito..però su riprenda-

-Ma il numero di selvatici continuava ad aumentare, una cura non si trovava e..se devo essere sincero quella che sembrava una strana forma di epidemia aveva cominciato a terrorizzare anche me..e temendo che prima o poi avrebbe colpito pure me e che l’immagine stessa della nostra città ne avrebbe risentito..ho preso una decisione scomoda, almeno per un po’ gli altri civili sarebbero stati al sicuro.-

-Comprendo, “la classica decisione sbagliata in nome di una ragione giusta” come ha pubblicamente detto; non c’è molta scelta quando si ha le zampe legate e non si riflette abbastanza sulle conseguenze delle proprie azioni. Ma d’altro canto lei è un politico e scendere a compromessi fa parte del suo mestiere- concluse Alice con una punta di stizza nella voce sta volta, che però si affrettò a spiegare subito.

-Mi scusi, ma avevo assolutamente bisogno di questa piccola valvola di sfogo, o avrebbe condizionato negativamente la mia arringa in sua difesa. Sa, se non trovo il mio cliente simpatico almeno un po’ non mi riesce di difenderlo a dovere e di conseguenza potrei perdere la causa.  Perciò la invito ad essere ancora più sincero con me..Lio, è sempre un punto a favore.  Quindi mi dica, è stata tutta sua l’idea di sequestrare degli animali in un asylum iper tecnologico di massima sicurezza all’oscuro di tutti i loro cari?–                          
Dopo un attimo di silenzio che parve infinito, in cui Lionheart guardava a faccia in giù le sue zampe sul tavolo con aria pensierosa e triste, alzò il muso e disse  

-In verità..no non fu tutta mia l’idea. Fu una decisione che alla fine presi in base ad un suggerimento..una specie di soffiata-.

Questo nuovo elemento venuto fuori nel discorso fece spalancare gli occhi non solo ad Alice ma anche a Nick e Judy, che fino a quel momento erano rimasti sempre in silenzio, assorti dal modo in cui Alice stava conducendo il tutto e presi dalle novità che il loro vecchio caso stava mostrando. 

-Interessante..e chi sarebbe la Seconda Mente del Piano che avrebbe suggerito e soffiato nell’ orecchio tutto ciò?-

-Non saprei dire, non so chi sia, né dove sia o cosa sia, la sua identità mi è rimasta sconosciuta fin’ora. Non ho detto niente prima perché temevo che esterni interpretassero ciò come un disonesto tentativo per sviare l’attenzione sulle mie azioni ed ottenere un non-meritato dimezzamento della pena-

-Wow..e cosa le ha fatto cambiare idea proprio “ora” che effettivamente affronta una causa che potrebbe portare alla riduzione di una pena? Il mio bel discorso?-

-Riflettendoci, in questi giorni, mi è sorto il dubbio che questo fantomatico informatore fantasma potesse essere pericoloso.. anche se non ha fatto nulla di concreto a parte ricattarmi con la minaccia di rivelare tutto sull’ Asylum ,come lo ha chiamato lei, in cambio delle informazioni mediche nelle cartelle cliniche degli animali. Ora penso che sia il caso di saperne di più-

-Ha lasciato informazioni personali su animali indifesi a una fonte non attendibile e forse pericolosa in cambio della quiete pubblica?!!- si alterò Alice, e per poco anche Judy le fece coro.

-Purtroppo si..allora ero disperato e qualsiasi soluzione avesse portato alla cura di quegli animali senza che nessuno ne fosse al corrente mi sembrava l’idea migliore. Ammetto che all’inizio fossi sospettoso e reticente anch’io, ma non divulgò mai quelle informazioni e..non chiese mai altro-

-..Non chiese mai altro, nel senso di soldi,azioni, titoli..qualsiasi cosa eccetto i dati medici degli animali?-

-Esattamente-

-Mi scusi un attimo!-

Alice si alzò di scatto, scese dalla sedia ed uscì dalla stanza..Judy e Nick sorpresi da quella reazione la seguirono, cercando di capire cosa avesse in mente adesso e la trovarono appoggiata al muro con le braccia conserte e la zampa posteriore sinistra piegata appoggiata alla parete. Stava fumando una sigaretta elettronica con un aria un po’ seccata; da quella mattina era la prima volta che il coniglio e  la volpe avevano visto la gatta corrucciata per davvero. 

-A quanto pare non potrò concludere il tutto brevemente  come speravo- 
disse tra sé ad alta voce meditabonda. Quando poi alzò la testa notò gli sguardi di Hopps e Wilde su di lei e aggiunse 

 - Le nuove pieghe che un caso prende all’improvviso mi fanno sempre questo effetto, quelle ambigue, e tranquilli non c’è nicotina qui, solo erba gatta..per rilassarmi-       Prese un'altra boccata d’aria e poi disse                  
-Fatto, possiamo tornare -  
Di nuovo dentro, con un altro scatto la gatta saltò sulla sedia e poi sul tavolo sta volta, seduta ma in modo da avere il viso del leone esattamente davanti al suo, poi asserì                      

-Riprenda da dove ci siamo interrotti. Cosa le ha fatto esattamente questo fantomatico individuo e cosa lei ha fatto con lui?- 

Lionheart preso in contropiede dai continui escamotage del suo avvocato continuò ad esporre i fatti con un velo di perplessità nella voce

 – Ecco..la sera che venni a sapere di lui avevamo recuperato il 7° animale, non sapevo ancora come muovermi, finché non ricevetti una telefonata dal mio ufficio, dicendomi di scendere, che sapeva degli animali e di continuare la conversazione in una cabina telefonica dietro al municipio.
 Ero spaventato e feci come mi disse. Entrai nella cabina e presi la cornetta del telefono che stava squillando, mi rispose una voce profonda e contraffatta..prima ho detto lui,ma non so se sia proprio un lui o una lei. Replicò che stava dietro al caso degli animali selvaggi prima di me e che sapeva tutto, e se non volevo problemi avrei dovuto tenerli al sicuro in un luogo segreto da lui indicato e che in cambio avrei dovuto prendermi cura di loro sempre in segreto finché non avremmo trovato una cura, ed in cambio avrei dovuto fornirgli via mail i dati dei pazienti ad un indirizzo privato ogni volta diverso che mi dava. Poi tutto si auto-cancellava dopo l'invio-

-Quindi fu sempre questo Anonymous ad indicarle l’ Ospedale Segreto nel Distretto Foresta Pluviale.Ecco un motivo in più per non fare troppe domande in cambio di un aiuto prezioso. Ma scusi..fino a quel momento i poveretti dove li aveva tenuti, nel suo scantinato?..Vabbè proseguiamo..non le ha detto proprio altro, magari un piccolo indizio tale da farle capire almeno cos’era?-

-No al momento non mi viene in mente altro. Crede che questo possa essere grave?-

-Nella sua posizione..tutto sommato no! Un sequestro non è grave quanto un omicidio, e non era neppure a scopo di estorsione nel suo caso, se poi salta fuori che non era il vero mandante..ammesso che la giuria le creda potrebbe uscire tra qualche anno per buona condotta, invece di farle scontare almeno una decina. Non faccia quella faccia da funerale, so che abbiamo pochi elementi ma le ho appena detto che non è così grave, dopotutto è un personaggio pubblico: dovrebbe esserci abituato allo scandalo. E se non ci saranno incidenti di percorso questa potrebbe essere un esperienza formativa che le cambierebbe la vita, magari farà di lei un animale migliore di quanto non sia. Se c’è un pazzo che l’ha portata fino a questo punto lo troveremo, in caso contrario cercherò di farle più bene possibile- 
  
La comprensione che Alice mise in quelle parole un po’ sollevò Lionheart e con ritrovato coraggio proseguì  

-Grazie, è molto gentile, e sento che lo è non solo perché è il mio avvocato, deve essere una sua caratteristica –

-Bhe.. “ci provo”- fece lei riprendendo le prime parole dette dal suo cliente all’inizio del loro incontro.

-Certo, a tenga: ora che abbiamo finito..- fece lui porgendole la rivista

-Oh Grazie, ma è proprio sicuro che oggi possiamo finirla qui per oggi?-

-Purtroppo come le ho detto poc'anzi non ricordo altro da aggiungere ma almeno abbiamo un punto in più da cui partire-

-Ne confido anch'io, questo è il mio numero, nel caso le venisse in mente altro a qualunque ora lo passi agli agenti e dica loro di mettersi in contatto con me. Poi nel caso lo considerino non inerente alla procedura (come sicuramente sarà) vedrò di rifarmi viva il prima possibile. Adesso annoto un attimo le ultime informazioni..si c’ è tutto. Posso cominciare una trascrizione- 

-Bene, sono lieto di vedere che non perde tempo-

-Non sarei un buon avvocato se lo facessi. E grazie ancora per la rivista, la prossima volta le porto il nuovo numero..magari due a testa così non faremo troppi turni di lettura, magari un club della rivista e ci commenteremo le parti che ci piacciono di più e quelle di meno –

- Perché no, senza tralasciare il tribunale ovviamente-

-Ovviamente..Lio. Alla prossima-

-Alla prossima Alice-

Una volta uscita Alice cominciò a sfogliare la rivista, sotto il leggero sguardo di disappunto di Nick e Judy, e alla fine prese lui la parola.

- A meno che in quel giornale non ci sia un indizio rilevante non pensi sia giunto il momento di affrontare la cosa un po’ più seriamente, e meno alla leggera!?-

- Ammetterai quanto sembri una storia campata per aria. Sei davvero disposto a credergli così? Incondizionatamente.. e tu?!- fece rivolgendosi a Judy, poi riprese.

-Il fatto che sembrasse sincero o che tutto quello che ha detto sia la verità, prima di stabilire se effettivamente lo sia, per me può solo voler dire che “creda di dire la verità”. Non è il primo caso che riscontro: può essere dovuto allo stress o a un sovraccarico emotivo per il senso di colpa per essersi comportato in quel modo, e il suo inconscio si sia inventato un mandante immaginario per giustificarsi. O più semplicemente che menta e basta. Perciò fintanto che non esamineremo “tutte” le prove sul nostro caro ex-sindaco prenderò alla “leggera” qualsiasi situazione non ritenga rilevante! Quando poi avremo trovato delle linee di collegamento con la sua intrigante storiella procederemo “seriamente” quanto volete. Per voi ha abbastanza senso?-

Judy si fece avanti verso di lei con uno sguardo severo e imperscrutabile

-L’unica cosa che con ha senso è la tua impercettibile titubanza! Specialmente dopo che hai detto davanti al Capitano,Nick e me che avresti dato il massimo e tutta te stessa in questo caso pur di portarlo a termine. Hai detto che ti sarebbe servito il nostro aiuto, ed io sin da quando sono stata informata delle condizioni ero più che pronta e felice di farlo, ma dopo quello che ho visto non intendo prestare il mio aiuto ad una che si comporterebbe da avvocato solo a parole. Se non vorrai lavorare come si deve lo faremo anche senza di te, ma  non pensare che ti lasceremo prendere il merito per quello che non hai fatto a causa della tua negligenza. Non so come svolgi il tuo mestiere, cosa rappresenti per te o quale valore abbia per te la legge, ma se per te è un gioco  dove poterti mettere in mostra sotto “riflettori immaginari”solo per compiacere te stessa caschi male!! Inoltre non basta qualche scherzo o battuta divertente per guadagnarsi fiducia, rispetto e poi fare come se niente fosse-                                                                                    
Terminò un secondo per riprendere fiato e prima ancora che Alice potesse controbattere         

-Se quell'animale là dentro ha anche solo l’1% di possibilità di essere innocente è tuo preciso dovere scoprirlo e difenderlo, non nostro, hai capito?! Mentre ti osservavo sentendoti parlare mi ero fatta l’idea che fossi un tipo stravagante, che si atteggiasse soltanto ad essere irresponsabile, ma che tuttavia al suo lavoro ci tenesse e che nonostante tutto sapesse dare il giusto valore alla vita di chi si prende carico, e che tutto sommato avesse solo bisogno di qualcuno che la supportasse, desse fiducia..credesse in lei. Ma se la tua unica preoccupazione è trovare cavilli mentali sfogliando una rivista come scusa per non affrontare un caso come si deve e che dovresti eseguire comunque, solo quando ti fa comodo è chiaro che ho sbagliato su tutti i fronti! Francamente credevo fossi migliore di così-

Le parole di Judy pesarono ad Alice come un macigno, se non fosse stata in grado di controllarsi in quel momento si sarebbe messa a piangere. Senza volerlo aveva deliberatamente deluso il suo idolo e aveva perso la sua fiducia in un momento cruciale, ironicamente nel tentativo d’essere professionale evitando di peccar d’eccessiva credulità. In fondo sondava sempre i suoi clienti per accertarsi della loro effettiva innocenza prima di procedere, come aveva fatto a fare brutta figura, dove aveva errato? O quella minaccia misteriosa aveva confuso nel profondo gli animi? Con aria affranta guardò sia lei che Nick e la pressione fu tanta, al punto tale che Alice sbottò

-Non è così! Non sai proprio niente di me! Ho i miei motivi per agire in questo modo! L’atteggiamento di quel leone non è diverso da quello di altri imputati, sia miei che di altri, se li avessi seguiti anche tu in tribunale sapresti di cosa sto parlando! E se immaginassi il motivo per cui hanno affidato proprio a me questo caso sono certa che non mi parleresti con quel tono!!- 

Aggiunse alla fine la gatta, pentendosene subito, consapevole di essersi lasciata trasportare e aver detto fin troppo.. “troppo tardi”, cosa che rese ancor più palese quando di scatto si tappò la bocca con le zampe.
Judy e Nick sospettosi adesso si avvicinarono ulteriormente mettendola letteralmente con le spalle al muro.

-Di cosa stai parlando Alice?- chiese secca Judy intuendo d’aver scoperto un punto forte

-Si, spiegaci visto che siamo così lenti a capire- incalzò Nick

-Ma..ma niente: ho solo avuto un lapsus..causato da un moto di rabbia.. rattristata- provò inutilmente a coprirsi Alice.

-Lapsus?! Lapsus è dire “aglio” quando intendi “cipolla”; quello era chiaramente uno sfogo autentico.Di quelli che si fanno quando si tiene nascosto qualcosa di scomodo o segreto che fai fatica a mantenere perché ti pesa troppo..come un macigno. Non è così..Alice?- finì Nick con occhi e muso puntati su di lei.

-Allora. Ti decidi a dirci cos’è che non va?! Possiamo stare qui anche tutto il giorno se non lo fai- aggiunse Judy.

Alice trattenne il fiato ancora per 4 secondi, poi non resse più  

-Va bene vi dirò tutto, anche “cos’è che non va”, so quanto possiate essere persuasivi, anche se non lo avessi detto io lavorando fianco a fianco prima o poi lo avreste scoperto comunque da soli-

-Ottimo, sento che adesso stiamo entrando in sintonia. Non vedo proprio l’ora di farci questa lunga chiacchierata- disse Nick ironicamente sarcastico e felice di avere finalmente il coltello dalla parte del manico contro la gatta.   

Un gorgoglio interruppe il phatos del momento: era lo stomaco di  Alice che brontolava.. Imbarazzata lei tentò

 -..vi dispiace se vi dico la verità in un luogo più allegro e.. possibilmente dove si mangia pure? Ormai è 12.37, è ora di pranzo..se dite di si offro io anche per voi-  con un tirato sorriso speranzoso alla fine.
E “ormai” Judy e Nick che si stavano abituando alle sconclusionate uscite di Alice, intuendo che non ci sarebbe stato altro modo per farla parlare, non poterono che accettate (naturalmente alle loro condizioni).


* THE FANCY CAT era in una scena tagliata di pochi secondi nella cassetta delle lettere di Manchas, poi inserita durante i titoli di coda, con Lionheart che effettivamente la legge quando è ancora in prigione. Prova vivente (assieme a Mewoana - imitazione di Moana) che anche nell’ universo di Zootropolis i gatti esistono.
  
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